Apple Inc. (fino al 2007 Apple Computer Inc.) è un'azienda informatica statunitense che produce sistemi operativi, computer e dispositivi multimediali con sede a Cupertino, nel cuore della Silicon Valley. Fondata nel 1976 e conosciuta in tutto il mondo dai primi anni ottanta grazie alla vasta gamma di personal computer Macintosh, è famosa per aver introdotto per la prima volta il computer nelle case della gente comune (vedi Apple II). Attualmente il suo nome è associato anche al lettore di musica digitale iPod, al negozio di musica online iTunes Store e all'iPhone, uno smartphone basato sul sistema operativo iOS. Nel corso del tempo Apple ha introdotto presso il grande pubblico numerose innovazioni nel campo dell'alta tecnologia e del design applicate ai prodotti informatici.
Indice[nascondi]
1 Storia
1.1 Origini e primi anni
1.2 Il Macintosh
1.3 L'uscita e il ritorno di Steve Jobs
1.4 I tempi del sistema operativo Mac OS X
1.5 L'era iPod e i chip Intel
1.6 iPhone, iPad e Apple oggi
2 Logo
2.1 Logo Mac
3 Dipendenti
3.1 CEO
3.2 Amministrazione
3.3 Dirigenti
4 Slogan utilizzati
5 Prodotti Apple
5.1 Attuali
5.2 Storia dell'Hardware
5.3 Storia del Software
6 Critiche
6.1 Rispetto dell'ambiente
7 Apple contro Apple
8 Curiosità
9 Note
10 Voci correlate
11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni
Storia [modifica]
Origini e primi anni [modifica]
Apple venne fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak nel 1976 a Cupertino, nella Silicon Valley in California. Wozniak era un hacker che nel 1975 aveva iniziato a tenere conferenze al Homebrew Computer Club e che fu il progettista del primo modello di computer venduto da Apple. All'epoca, gli unici processori commerciali disponibili erano l'Intel 8080, che costava 179 dollari, e il Motorola 6800 che costava 170 dollari. Wozniak avrebbe voluto utilizzare il Motorola 6800, ma entrambi erano fuori dal suo budget. Perciò, in attesa del giorno in cui avrebbe potuto permettersi una CPU, cominciò a osservare, a imparare e a progettare i suoi computer sulla carta.
Quando la MOS Technologies mise in commercio il suo chip 6502 nel 1976 al modico prezzo di 25 dollari,[3] Wozniak iniziò immediatamente a scrivere una versione del linguaggio di programmazione BASIC per il nuovo processore. Una volta completata, cominciò a progettare un computer sul quale farlo girare. Il chip 6502 era stato progettato dallo stesso team che aveva progettato il 6800, cosa più che comprensibile, dal momento che molti impiegati nella Silicon Valley lasciavano le loro società per formarne di nuove. Il vecchio progetto del computer di Wozniak basato sul 6800 aveva solo bisogno di alcune piccole modifiche per poter utilizzare il nuovo processore.
Una volta completato un prototipo nel garage, Wozniak prese subito a parlarne durante le sue conferenze all'Homebrew Computer Club, dove mostrò per la prima volta il suo sistema. Fu lì che incontrò il suo vecchio amico Steve Jobs, enormemente interessato alla futura applicazione commerciale di queste piccole macchine "da hobby". Jobs riuscì a convincere Wozniak ad assemblare la macchina che aveva progettato e a venderla assieme a lui. Jobs prese contatti con il proprietario di un negozio di computer della zona, The Byte Shop, e gli presentò la macchina. Il proprietario era interessato alla macchina e si impegnò a comprare 50 esemplari del computer pagandoli 500 dollari l'uno, ma non intendeva venderli in scatola di montaggio, li voleva tutti montati. Quindi, per non perdere il contratto, Jobs e Wozniak dovevano assemblare tutti i computer senza però disporre né di una fabbrica né dei soldi necessari per impiantarla.
Immagine dell'Apple Store inglese. Aperto a Londra in Regent Street il 20 novembre 2004, è il primo store di Apple in Europa e il terzo fuori dagli Stati Uniti.
La macchina era dotata di un paio di caratteristiche interessanti: la prima era quella di poter essere collegata a un televisore. Visto che molti computer dell'epoca non prevedevano nemmeno un dispositivo video, quella era un'innovazione notevole; il video era tuttavia piuttosto lento, soltanto 600 caratteri per secondo. La macchina si chiamava Apple I (1976) e includeva delle ROM da dove caricava il codice all'accensione: questo rendeva molto semplice l'accensione della macchina. Spinto dall'insistenza di Paul Terrell, Wozniak progettò anche un modulo per interfacciare il computer a un lettore a cassette per caricare e salvare i programmi. Il lettore era molto rapido (per l'epoca): leggeva e scriveva 1200 byte per secondo.
Il pregio dell'Apple I era la semplicità: era un computer discretamente potente, ma Wozniak era riuscito a progettarlo utilizzando pochi componenti (rispetto ai computer concorrenti) quindi era relativamente economico. La capacità di Wozniak di semplificare un circuito elettronico per ridurne i costi è leggendaria, e buona parte di questa leggenda è dovuta proprio al progetto dell'Apple I e dell'Apple II (1977).
Dopo essersi associati con un altro conoscente, Ronald Wayne, i tre iniziarono a costruire le macchine. Per trovare i soldi per acquistare i pezzi usarono qualsiasi mezzo (compreso vendere la calcolatrice scientifica HP di Wozniak e il furgoncino Volkswagen di Jobs) e sequestrarono il garage alla famiglia di Jobs, dove assemblarono i computer. In giugno riuscirono a consegnare i computer che vennero regolarmente pagati. I computer venivano forniti senza telaio, cosa frequente all'epoca. Chi acquistava il computer doveva quindi provvedere in proprio alla realizzazione dell'alloggiamento; vi sono fotografie dell'epoca, infatti, che mostrano l'Apple I contenuto in una scatola di legno. Alla fine vennero costruiti 200 esemplari di Apple I.
Wozniak intanto stava già pensando al modello successivo. Molte delle scelte progettuali del primo computer erano dovute alle limitazioni economiche che Wozniak dovette affrontare durante lo sviluppo del prototipo. Ma ora, dopo avere venduto i primi computer, Wozniak aveva più risorse a disposizione e iniziò a progettare l'Apple II, che sarebbe stato un radicale miglioramento del predecessore.
La progettazione della macchina si stava rivelando molto più costosa del previsto e iniziavano a mancare i soldi. Jobs chiese a Wayne di impegnarsi economicamente, ma Wayne, scottato da un fallimento avvenuto quattro anni prima, si rifiutò e decise di uscire dall'azienda. Jobs contattò così Mike Markkula il quale, fiducioso nel progetto, investì 250.000 dollari; i tre fondarono la Apple Computer il 1º aprile 1976.
Una delle differenze fondamentali era il circuito TV che era stato totalmente ridisegnato: ora visualizzava i dati contenuti nella memoria del computer e non stringhe di testo inviategli dal processore. L'Apple II era in grado di visualizzare anche grafica, non solo semplice testo, ed era in grado di utilizzare anche dei colori. Jobs insistette per la realizzazione del case e di una tastiera migliori dell'Apple I. L'idea di Jobs era che il computer una volta tirato fuori dalla scatola dovesse essere pronto e funzionante subito, senza software da programmare o parti da montare. Questo computer era effettivamente un grande miglioramento rispetto al computer venduto a The Byte Shop, ma non era ancora completo e bisognava anche scrivere il BASIC per consentire agli utenti di programmarlo.
L'Apple II fu presentato al pubblico il 16 aprile del 1977 durante il primo West Coast Computer Faire. Con la sua presentazione generalmente si ritiene sia nata l'era del personal computer. Milioni di computer vennero venduti negli anni ottanta. Quando Apple si quotò in borsa generò più ricchezza di quanta ne avesse generata l'IPO della Ford nel 1956 e creò il maggior numero di milionari per compagnia che la storia ricordi.
Vennero prodotti molti modelli della famiglia Apple II, inclusi gli Apple IIe e Apple IIGS, che venivano ancora utilizzati da molte scuole non aggiornate verso la fine degli anni novanta.
Il Macintosh [modifica]
Negli anni ottanta Apple emerse nel mercato dei personal computer. Sull'onda del successo anche un peso massimo come IBM decise di entrare nel mercato e quindi presentò il suo personal computer. Il computer di IBM utilizzava MS-DOS, un sistema operativo solo testuale prodotto dalla Microsoft di Bill Gates. Questo computer, pur essendo inferiore come prestazioni agli avversari, era spinto dalla potenza commerciale dell'IBM e conquistò presto ampie fette di mercato. Il prodotto della IBM era acquistato principalmente dalle aziende, dato l'alto costo e le prestazioni non eccelse.
Molte piccole aziende utilizzavano l'Apple II, ma la compagnia (che Stephen Wozniak aveva lasciato nel 1981, dopo un incidente con un aereo privato) decise che era meglio uscire con una nuova macchina e mise sotto pressione i progettisti per realizzare in tempi rapidi un nuovo computer dedicato al mercato aziendale. I progettisti sfornarono l'Apple III anche se non ne erano pienamente soddisfatti: durante la progettazione erano infatti dovuti scendere a compromessi per questioni di tempo e scelte aziendali. Una delle scelte sbagliate era la mancanza di una ventola per il raffreddamento del computer. È riportato che Jobs si oppose alla ventola ritenendola non elegante. La nuova macchina a causa di questa scelta si rivelò un disastro: si surriscaldava facilmente e molti modelli dovettero essere richiamati. L'Apple III era costoso e malgrado nel 1983 ne fosse introdotta una versione aggiornata, non vendette comunque mai bene.
Nel frattempo vari gruppi di tecnici all'interno di Apple stavano lavorando al completamento di un nuovo computer, basato sulle più avanzate tecnologie allora disponibili, che comprendevano una interfaccia grafica, un mouse, la programmazione orientata agli oggetti e il supporto per le reti informatiche. Questi sviluppatori comprendevano Jef Raskin e Bill Atkinson ed erano spronati da Steve Jobs, che desiderava concentrare tutta l'azienda sullo sviluppo del nuovo computer.
Quando, nel dicembre del 1979, Jobs fu autorizzato dalla Xerox a visitare il Xerox PARC e vide il nuovo sistema Alto, aveva capito che l'informatica stava per subire una nuova rivoluzione. Vedendo quel computer dotato di interfaccia grafica aveva compreso che i computer prodotti all'epoca sarebbero stati sostituiti da nuovi computer più semplici da usare e quindi molto più interessanti per il grande pubblico. Decise di spronare Apple verso i nuovi computer: nacque dunque il progetto Lisa e il progetto Macintosh. Jobs riuscì ad aver accesso ai laboratori Xerox per tre giorni, grazie a un accordo di prevendita di un milione di azioni Apple prima dell'IPO (circa 18 milioni di dollari). Quando si presentò nei laboratori trovò però l'opposizione di alcuni progettisti della Xerox, che vedevano Jobs come un pirata che assaltava un vascello pieno di dobloni anche se, in seguito, alcuni di essi andarono a lavorare per Apple. Lisa venne presentato nel gennaio 1983 e costava 10.000 dollari. Come molti dei prodotti che seguiranno, Lisa era un prodotto troppo innovativo per i suoi tempi e troppo costoso per gli utenti a cui era indirizzato. Apple non riuscì a conquistare il mercato e Lisa venne abbandonato nel 1986.
A metà dello sviluppo del Lisa, Jobs decise di defilarsi da tale progetto per concentrarsi su quello parallelo del Macintosh, che inizialmente era stato previsto come versione economica del Lisa. L'Apple Macintosh venne presentato nel 1984 con una pubblicità televisiva trasmessa durante il Super Bowl. Questo spot, divenuto celebre, si basava sul romanzo 1984 di George Orwell e sottintendeva un'analogia tra il Grande Fratello e IBM, dove nella parte del liberatore si trovava, ovviamente, il Macintosh. La pubblicità infatti termina con la seguente frase: «On January 24, Apple Computer will introduce Macintosh. And you'll see why 1984 won't be like "1984"» (Il 24 gennaio Apple Computer presenterà il Macintosh. E vedrete perché il 1984 non sarà come '1984'). La liberazione sottintesa è legata all'Interfaccia grafica (GUI), che effettivamente consentirà anche agli utenti meno esperti di utilizzare il computer. Dentro Apple nasce spontaneamente la figura del Mac evangelista, una persona che, convinta della superiorità del Macintosh rispetto agli altri computer, cerca di convincere conoscenti e amici. I primi Mac evangelisti sono infatti alcuni impiegati della società.
Il Macintosh rappresenta dunque la chiave del successo di Apple, sebbene non sia stato il successo commerciale che avrebbe potuto essere. Durante una visita di Bill Gates a Cupertino, Jobs gli mostrò un'anteprima della GUI del Mac. Nel 1985, dopo avere ottenuto una prima licenza da Apple, Microsoft presentò Microsoft Windows, la GUI per i sistemi prodotti da IBM. Sebbene la GUI di Apple fosse notevolmente più avanzata rispetto a quella prodotta da Microsoft, quest'ultima aveva un vantaggio: la diffusione. Molte ditte avevano copiato il computer prodotto da IBM e ne avevano realizzato modelli compatibili, ma che costavano meno dell'originale. Quindi, sebbene gli IBM-compatibili fossero tecnologicamente inferiori al progetto Macintosh, essi costavano meno ed erano più diffusi, accaparrandosi ampie fette di mercato.
Microsoft e Windows sono uno dei maggiori successi commerciali della storia del XX secolo; dall'apparizione di Windows, Apple ha sempre perso quote di mercato e non è più riuscita a diventare la numero uno nel settore dei personal computer. Nel 2003 Apple deteneva circa il 5% del mercato dei personal computer, mentre la terza piazza era presieduta da GNU/Linux con la gestione di circa il 2% dei personal computer.[senza fonte]
Ingresso della sede centrale a Cupertino, in California
Dopo il fallimento del primo computer portatile Macintosh Portable avvenuto nel 1989, Apple presentò un nuovo portatile chiamato PowerBook nel 1990. La serie originale, la 1xx, era formata da due prodotti distinti: il PowerBook 100 realizzato in collaborazione con Sony, molto simile a un subnotebook, basato sul vecchio processore Motorola 68000, e i più potenti e completi nella loro configurazione, PowerBook 140 e PowerBook 170. PowerBook stabilì lo standard per tutti i futuri portatili che lo seguirono: introduceva lo schermo posto verticalmente e collegato tramite una cerniera alla tastiera posta orizzontalmente, la trackball e altre innovazioni. Supportava le reti AppleTalk ed era incluso il software QuickTime che forniva un supporto multimediale.
Nel 1994 Apple rivoluzionò i Macintosh adottando come processore il PowerPC, creando per l'occasione un consorzio con Motorola e IBM, aziende detentrici della tecnologia utilizzata per creare questo nuovo processore. Il PowerPC era sensibilmente diverso rispetto ai precedenti processori della famiglia 68000, difatti Apple dovette sviluppare uno strato di emulazione per le applicazioni software sviluppati prima del PowerPC.
L'uscita e il ritorno di Steve Jobs [modifica]
Dopo una lotta di potere interna alla società col nuovo CEO John Sculley, Jobs fu costretto ad abbandonare la società nel 1985, fondando quindi una nuova compagnia, la NeXT Computer. Inizialmente l'azienda sembrava molto promettente, sospinta dall'alta tecnologia dei computer costruiti, ma in seguito i suoi computer non riuscirono a conquistarsi un mercato abbastanza ampio e quindi la società si avviò verso la chiusura.
Verso la metà degli anni novanta, dopo una serie di scelte discutibili Apple si trovava in crisi di vendite e di idee. Il 21 dicembre 1996 il consiglio di amministrazione di Apple acquistò NeXT per 400 milioni di dollari con l'intenzione di utilizzare NEXTSTEP (il sistema operativo sviluppato da NeXT) come base per le future versioni del sistema operativo Mac OS. Jobs divenne consigliere personale del presidente Gil Amelio[4] che pochi mesi dopo, l'11 luglio 1997, diede le dimissioni come il suo braccio destro Ellen Hancock.[5] Senza ancora un presidente, il 6 agosto l'azienda annunciò un accordo con Microsoft in base al quale quest'ultima avrebbe acquistato un pacchetto azionario Apple (senza diritto di voto) di 150 milioni di dollari impegnandosi per uno scambio di brevetti.[6]
Jobs, divenuto il 16 settembre chief executive officer ad interim con un compenso simbolico di un dollaro annuo,[7][8] riuscì rapidamente a far risorgere Apple[9] promuovendo soprattutto lo sviluppo della linea iMac, nel mercato dal settembre 1998.[10] Tuttavia ancora per tutto il 2001 continuò a guadagnare annualmente un dollaro di salario e nessuna stock option.[11]
I tempi del sistema operativo Mac OS X [modifica]
Nel 2000 Apple presentò Mac OS X, il sistema operativo basato su NeXTStep. Questo sistema coniuga la sicurezza e stabilità di un sistema Unix con la semplicità ed eleganza tipica dei prodotti Apple. È rivolto sia ai professionisti che agli utenti comuni, a differenza del precedente Mac OS X Server 1.0, che aveva ancora un'interfaccia grafica piuttosto simile a quella di Mac OS 9, introduce una nuova interfaccia grafica conosciuta come Aqua. Con l'introduzione di Mac OS X 10.0, Apple presenta anche l'Ambiente Classic, un programma che consente di emulare il precedente ambiente sul nuovo Mac OS X, per preservare la compatibilità con le vecchie applicazioni Mac OS 9.
Apple rilasciò anche le librerie Carbon per consentire agli sviluppatori di effettuare in modo rapido il porting del vecchio ed ampio parco software di Mac OS 9 sul nuovo sistema operativo.
Oltre che nel settore dei computer, Apple si era mossa anche nel settore delle periferiche. Uno degli sviluppi più interessanti lo si è avuto nel settore dei Personal Digital Assistant (PDA). Apple nel 1993 rilascia il Newton da un'idea di John Sculley (fu proprio lui a coniare l'acronimo (PDA), un prodotto interessante ma troppo in anticipo per i suoi tempi e quindi con scarso successo commerciale. Nel 1990 era iniziata la corsa inarrestabile di Windows e Apple si era vista ridurre le quote di mercato, che erano passate dal 20% dell'inizio degli anni 90 al 5% della fine del decennio. La compagnia ha dovuto affrontare anche una crisi finanziaria che ha avuto il suo epilogo quando il 6 agosto 1996 Jobs annunciò che Microsoft aveva comprato il 7% circa delle azioni (senza diritto di voto) di Apple, per 150 milioni di dollari. L'acquisto delle azioni era stato subordinato a un accordo che prevedeva l'installazione di Microsoft Internet Explorer su tutti i computer prodotti da Apple. Microsoft sostenne la società annunciando anche che avrebbe continuato lo sviluppo della suite Office per Macintosh. La crisi finanziaria venne successivamente superata e le azioni in mano Microsoft vennero ricomprate, anche se la quota di mercato continua ad assottigliarsi e nel 2004 ha raggiunto il 3%.
Molti dei prodotti recenti includono la tecnologia AirPort. Questa tecnologia serve per costruire reti senza fili. Vengono anche presentati i processori PowerPC G4 e l'iBook. Nel 2002 viene presentato il nuovo iMac G4, dotato di una base semisferica collegata a uno schermo TFT tramite un braccio metallico orientabile. Questo modello è stato dismesso nell'estate del 2004. Il nuovo modello l'iMac G5, basato sul PowerPC G5, è stato presentato il 31 agosto 2004. Questo modello racchiude l'intera logica del computer nello schermo TFT. Il nuovo iMac è uno dei computer più silenziosi e sottili che esistano sul mercato.
Nel maggio del 2001, dopo molte speculazioni, Apple annuncia l'apertura di una linea di propri negozi: gli Apple Store. I negozi vengono creati con due obiettivi fondamentali: evitare un'ulteriore riduzione della quota di mercato e fare una seria concorrenza ai prodotti di terze parti, che riducevano i guadagni derivanti dagli accessori. Fino al 2003 gli Apple Store sono stati aperti solo sul territorio statunitense, ma tra il 2003 e il 2004 "sbarcarono" prima in Giappone (Ginza) e poi nel Regno Unito (Londra, Regent Street). Nel 2007 è stato aperto il primo Apple Store in Italia, a Roma, il 5 settembre 2009 ne è stato aperto un secondo a Carugate, provincia di Milano e il 18 settembre 2010 è stato inaugurato il terzo Apple Store, a Torino, presso il centro commerciale "Le Gru"; al momento lo store di Torino è il più grande d'Italia con i suoi circa 300 m2. Il 25 settembre apre il quarto Apple Store in Italia, presso il centro commerciale "Oriocenter" di Orio al Serio.
L'era iPod e i chip Intel [modifica]
Nell'ottobre del 2001 Apple presenta l'iPod, un lettore di musica digitale portatile. Essendo basato su un mini hard disk, l'iPod è dotato di una elevata capacità di memorizzazione. Il primo modello è in grado di contenere fino a 5 GB di canzoni. Apple realizza varie revisioni dell'iPod, che lo rendono più piccolo e più leggero. Diventa compatibile anche con Windows e, tra i formati supportati, viene inserito anche l'AAC. La capacità viene innalzata fino a 80 GByte e vengono creati migliaia di accessori destinati a svariati usi, tra cui il collegamento allo stereo di casa o all'autoradio delle automobili. Attualmente la gamma di iPod comprende hard disk di 160 GB di capacità.
Apple rivoluziona l'industria musicale con un accordo con le cinque maggiori case discografiche. Questo accordo consente ad Apple di vendere musica attraverso un negozio su Internet. Il negozio si chiama iTunes Music Store e consente di acquistare una canzone per 99 centesimi di dollaro e un intero album per 9,99 dollari. La musica acquistata viene scaricata dal sito e può essere suonata da un iPod, dal computer o masterizzata su CD.
L'iTunes Music Store viene lanciato nel 2003: 2 milioni di canzoni vengono acquistate in soli 16 giorni. È un risultato spettacolare, considerando che solo gli utenti Macintosh americani potevano acquistare le canzoni. Successivamente Apple lancia iTunes per Windows, in modo da consentire anche agli utenti PC-Windows la possibilità di accedere al negozio on-line. Apple progetta di aprire il negozio agli utenti di tutto il mondo e nel 2004 rende il negozio accessibile anche agli utenti canadesi, inglesi, francesi, italiani, austriaci, belgi, finlandesi, greci, lussemburghesi, olandesi, portoghesi, tedeschi e spagnoli.
Nel gennaio 2004 Apple presenta una versione ridotta dell'iPod chiamata iPod mini. È un successo travolgente, la domanda supera di molto le più rosee previsioni e Apple si trova addirittura in difficoltà perché non riesce a produrne abbastanza da soddisfare il mercato.
Nel giugno 2004 Apple presenta iTunes Music Store nel Regno Unito, in Francia, e in Germania. Una versione europea viene lanciata nell'Ottobre dello stesso anno.
L'11 luglio 2004 Apple annuncia di aver venduto la 100 milionesima canzone con iTunes Music Store. L'acquirente della canzone vinse un PowerBook, un iPod da 40 GByte e la possibilità di scaricare 10.000 dollari in canzoni dal sito.
Il 15 ottobre 2004 Apple annuncia la vendita della canzone numero 150.000.000. Nonostante l'avvio di molti negozi di musica on-line da parte dei concorrenti, Apple mantiene una quota di mercato superiore al 70%. Viene anche presentato l'iPod Photo con tagli da 40 e 60 GB, che grazie ad un display a colori ed ad un accessorio riesce a immagazzinare e visualizzare le foto scattate con una macchina digitale.
In ottobre aggiunge il supporto alle altre nazioni europee e il 2 novembre attiva lo store canadese.
Il 16 dicembre 2004 Apple annuncia di avere venduto la 200 milionesima canzone con iTunes Music Store.
Nel gennaio del 2005 Apple presenta una nuova versione ridotta dell'iPod ancor più piccola dell'iPod mini, chiamata iPod shuffle. Si tratta di un lettore di musica digitale con 512 MB o 1 GB di memoria interna, senza disco rigido, che, ad un prezzo più ridotto, cerca di conquistare l'ultima fascia di mercato di lettori di musica digitale ancora non dominata dall'iPod. All'iPod Shuffle viene contestata la mancanza di un display. Nello stesso periodo viene anche presentato il Mac mini, originale computer minimalista ed essenziale, con un prezzo di attacco di 499 dollari. Il Mac mini viene venduto senza tastiera, schermo o mouse. Notevole la silenziosità della macchina, infatti a volte è possibile sentire solo l'hard disk in lettura. Al Mini viene contestato il chip grafico ovvero l'ATI Radeon 9200 corredato di 32 MiB di RAM, ritenuto obsoleto e poco potente, specialmente con l'uscita del nuovo OS X Tiger che utilizza CoreImage.
Il 2 marzo 2005 viene venduta la canzone numero 300.000.000. Su iTunes Music Store vengono acquistate una media di 1,5 milioni di canzoni al giorno. Nel giugno 2005 la gamma iPod viene unificata e rimane l'iPod Photo con tagli da 20 e 60 GB, così la gamma è composta dall'iPod Shuffle (512 MB e 1 GB), iPod Mini (schermo in scala di grigio e tagli di 4 e 6 GB), ed infine l'iPod (schermo a colori e tagli 20 e 60 GB) con la variante nera e rossa dedicata al gruppo U2.
Il 6 giugno 2005 il CEO di Apple Steve Jobs ha annunciato che l'azienda nel medio termine (2 anni) intende abbandonare totalmente i processori PowerPC e utilizzare esclusivamente i processori x86 prodotti da Intel. La compatibilità del software sarà ottenuta tramite la ricompilazione dei programmi e tramite l'utilizzo di un emulatore software chiamato Rosetta. Durante l'annuncio è stata anche mostrata una versione funzionante del Mac OS X 10.4 per processori Intel. Il CEO ha anche affermato che Apple ha segretamente ricompilato tutte e cinque le versioni del Mac OS X (Progetto Marklar) e che quindi dal punto di vista del sistema operativo il passaggio ai processori Intel sarà un processo indolore. È stato confermato che la scheda logica e il BIOS del computer Apple risulterà differente rispetto a quello utilizzato comunemente sugli attuali IBM compatibili.
Il 2 agosto 2005 viene commercializzato un mouse col doppio tasto per la prima volta. Il Mighty Mouse non solo mette fine allo standard del tasto singolo (peculiarità esclusiva di Apple), ma implementa un'ampia serie di innovazioni tecnologiche come il tasto di scorrimento a 360º e la superficie sensibile al tocco al posto dei tasti.
Il 7 settembre 2005 viene presentato l'iPod nano, nuovo modello con dimensioni ancora più piccole, e un nuovo design ancora più elegante. Il Nano sostituisce il l'iPod mini che esce di produzione. È disponibile in due tagli, da 2 e 4 GB di memoria flash.
Il 12 ottobre 2005 viene presentato l'iPod video, nuovo modello più sottile ma con un display più grande e capacità di riprodurre fino a 150 ore di video in formato H.264 (risoluzione 320 × 240 e 30 fps), oltre a 150.000 canzoni e 25.000 foto. iPod Video sostituisce il l'iPod tradizionale che esce di produzione. È disponibile con un Hardisk da 160 gb.
Il 10 gennaio 2006, al MacWorld Expo di San Francisco, Steve Jobs presenta una nuova serie di portatili MacBook, MacBook Pro e un nuovo modello di iMac. Ambedue con processori Dual Core Intel (Intel Core Duo, chip Yonah), questo è il primo preannunciato passo della Apple verso il progressivo passaggio ai processori Intel. Ora su un computer Apple, possono girare piattaforme Mac OS X, Windows e anche Linux, questo rende ancora più versatile il Mac.
Qualche giorno dopo viene presentato un nuovo "taglio" di iPod nano da 1 GB, e in contemporanea vengono tagliati di più del 30% i prezzi dei modelli di iPod shuffle.
Il 23 febbraio 2006 Alex Ostrovsky, cittadino statunitense del Michigan, acquista da iTunes Music Store la canzone "Speed Of Sound" dei Coldplay portando il contatore a quota 1.000.000.000. Il fortunato vincitore viene premiato con un iMac da 20", 10 iPod da 60GB (quinta generazione) e la possibilità di scaricare 10.000 dollari in file multimediali dallo store.
iPhone, iPad e Apple oggi [modifica]
Il 9 gennaio 2007, al Macworld Conference & Expo di San Francisco, Steve Jobs, nel presentare il nuovo Apple TV, una periferica per la fruizione di contenuti multimediali su televisori domestici, e iPhone, un apparecchio che rappresenta la sintesi tra un cellulare, un iPod e un computer palmare, annuncia significativamente il cambio del nome dell'azienda, da Apple Computer, Inc. a Apple, Inc..
Il 26 ottobre 2007, è disponibile a partire dalle 18:00 il nuovo sistema operativo Leopard (Mac OS X 10.5).
Il 15 gennaio 2008, al Macworld Conference & Expo di San Francisco, viene presentato un nuovo portatile ultrasottile, denominato MacBook Air. Tra i primi notebook al mondo ad avere la possibilità di essere acquistato con hard disk allo stato solido (SSD) e ad avere un'autonomia di circa 5 ore.
Il 9 giugno 2008, alla WWDC 2008 di San Francisco, viene presentato il nuovo modello di iPhone, l'iPhone 3G, che a differenza del predecessore sarà dotato del modulo GPS e del supporto per la rete 3G, che permette di navigare a velocità 2,4 volte superiori rispetto alla rete EDGE.[12]
Il 9 settembre 2008 viene presentata la nuova generazioni di iPod, iPod nano, iPod touch, iPod shuffle.
Il 14 ottobre 2008 viene presentata la nuova linea di notebook e più precisamente: il nuovo MacBook 13,3 pollici, il nuovo MacBook Pro 15 pollici; una versione aggiornata del MacBook Air, MacBook (white), MacBook Pro 17 pollici. Inoltre alla conferenza viene presentato il nuovo Apple LEd Cinema Display da 24 pollici.
Il 6 gennaio 2009, al Macworld Conference & Expo di San Francisco, Phil Schiller presenta iLife '09, iWork '09 e il nuovo MacBook Pro da 17 pollici, e annuncia la liberazione da DRM della musica di iTunes.
L'8 giugno 2009, alla Worldwide Developers Conference (WWDC), viene presentato il nuovo iPhone 3GS e il suo sistema operativo 3.0, i nuovi MacBook Pro da 13', 15' e 17' pollici, e il nuovo sistema operativo Snow Leopard.
Il 28 agosto 2009 viene messo in commercio Mac OS X 10.6 Snow Leopard
Il 9 settembre 2009 viene presentata la nuova generazioni di iPod Classic, iPod nano, iPod touch, iPod shuffle.
Il 20 ottobre 2009 vengono presentati i nuovi iMac da 21,5" e da 27", il nuovo Magic Mouse, i MacBook e il Mac mini vengono aggiornati.
Il 27 gennaio 2010 viene presentato un tablet, chiamato iPad. L'iPad utilizza l'Apple A4, il primo processore prodotto da Apple.
Il 23 febbraio 2010 Apple annuncia di aver venduto 10 miliardi di brani su iTunes Store. L'utente che ha scaricato il brano numero 10.000.000.000 ha vinto un buono di 10.000 dollari da spendere nello Store.
Il 18 maggio 2010 viene aggiornato il MacBook.
Il 7 giugno 2010 viene presentato il nuovo iPhone 4 e il nuovo iOS 4, che viene rinominato iOS 4 e reso disponibile dal 21 giugno, inizialmente solo per iPhone e iPod touch come aggiornamento gratuito.
Il 15 giugno 2010 viene aggiornato il Mac mini.
Il 27 luglio 2010 viene aggiornato l'iMac e viene introdotto il Magic Trackpad.
Il 30 luglio 2010 l'iPhone 4 debutta in altri 18 paesi tra cui l'Italia. Le scorte distribuite ai rivenditori e agli Apple Store risultano tuttavia molto limitate ed obbligano molte persone in coda a tornare a casa a mani vuote.
Il 1º settembre 2010 debuttano i nuovi iPod Nano,Touch e Shuffle poi viene presentato il nuovo iTunes 10 con il nuovo Social Network: Ping e viene aggiornata la Apple TV.
Il 20 ottobre 2010 durante il keynote Back to the Mac vengono presentati la suite iLife '11, un'anteprima di Mac OS X 10.7 Lion e le applicazioni FaceTime e Mac App Store, ispirate dalle controparti iOS. Sono stati inoltre presentati i nuovi modelli di MacBook Air: tra le principali novità un design ancora più sottile, ottenuto grazie all'utilizzo di memorie flash per lo storage, e l'introduzione di un modello più economico da 11" ad affiancare l'esistente 13".[13]
Il 6 gennaio 2011 viene rilasciato il Mac App Store, distribuito come parte dell'aggiornamento a Mac OS X 10.6.6. Al momento del lancio sono già disponibili oltre 1.000 applicazioni.[14]
Il [[24 febbraio 2011 viene reso disponibile sullo store il nuovo macbook pro con i nuovissimi processori sandy bridge. Questo macbook pro sarà ricordato come il primo computer dotato di porta thunderbolt (un unione delle due tecnologie minidisplay porte light peak) ed ha montare un quad core su portatili
IL 2 marzo 2011 viene annunciato il nuovo ipad 2, il successore del noto tablet apple ipad .Tra le novità il nuovo chip dual core apple a5, una grafica 9 volte più veloci, l'introduzione di 2 fotocamere dotate del famoso software di videochiamente facetime ed infine è diventato più portatile ovvero viene ridotto lo spessore ed il peso. Inoltre sarà il primo tablet ad essere commerciato con un processore dual core
Logo [modifica]
Logo usato dal 1976 al 1998
Il logo fu disegnato nel 1977 da Rob Janoff, che lo creò per fare un favore a Regis McKenna, suo datore di lavoro e amico di Steve Jobs. Janoff per aver l'ispirazione andò al supermercato dove acquistò un sacchetto di mele, poi tornò a casa, le tagliò, le dispose sul tavolo e iniziò a osservarle. Dalle mele tagliate Janoff estrasse una semplice mela monocromatica con un morso. Il logo venne presentato a Jobs ma questo richiese un logo con più colore. Janoff rispose alle obiezioni di Jobs dicendo che un logo monocromatico era più semplice e economico da stampare ma Jobs rispose che il colore avrebbe permesso di "umanizzare" la società. Il grafico quindi prese il logo e aggiunse le bande colorate secondo la sua ispirazione del momento.[15]
Il logo Apple venne immediatamente abbinato con lo slogan "BITE THAT APPLE" quando furono in commercio Apple I e Apple II
È possibile utilizzare il logo Apple mediante la pressione della combinazione ALT+MAIUSC+8 su sistema operativo Mac OS X. Il carattere così ottenuto sarà visibile soltanto se il documento sarà aperto tramite un computer Macintosh, iPhone, iPod Touch o iPad. Esempio: --><-- La "mela" sarà visibile solo da coloro che visitano questa pagina tramite i suddetti dispositivi. Né la genesi del logo, né la scelta del nome Apple furono rese note per molto tempo, cosicché si diffusero molte teorie in merito. Le principali sono: Sembra che Steve Jobs nell'estate del 1975 lavorasse in una piantagione di mele in Oregon e si narra che fosse rimasto particolarmente colpito da una copertina di un LP dei Beatles rappresentante appunto una mela (da cui il nome della casa discografica da loro fondata nel 1968, la Apple Corps).[16]
Un'altra teoria, forse più suggestiva, collega il logo al suicidio di Alan Turing, avvenuto, secondo alcune versioni, tramite una mela intinta nel cianuro, ad imitazione della mela di Biancaneve.
Un'altra leggenda narra che nel periodo della fondazione di Apple, Steve Jobs fosse appena diventato vegetariano, ed il suo frutto preferito fosse proprio la mela.
Altra ipotesi è che scelsero come logo e nome la mela per far capire che utilizzare prodotti della Apple fosse facile quanto mangiare una mela.
Altra idea era che la mela rappresentasse il morso della conoscenza che Eva diede al famoso frutto proibito, che era appunto la mela;
Si dice anche che Steve Wozniak avesse scelto il nome Apple anche per farla risultare tra le prime aziende nella lista nell'elenco telefonico.
Altra ipotesi è che la mela rappresenti un simbolo di innovazione, con un chiaro riferimento alla mela che colpì e illuminò Newton sulla legge di gravitazione universale.
Infine, un'ultima ipotesi (confermata anche in un documentario da Steve Jobs) narra che mentre stavano scegliendo il nome della casa, videro, poggiata su un tavolo, una mela morsicata.
Il 22 novembre 2010, Steve Wozniak ha offerto una versione ancora differente, spiegando che Jobs lavorò per un certo periodo nei frutteti dell’Oregon, e fu proprio in quel periodo che il nome cominciò ad apparirgli "unico ed interessante".[17]
Logo Mac [modifica]
Il primo logo Mac, raffigurante un computer Macintosh stilizzato con tratti picasseschi[18] venne disegnato da Tom Houghes e John Casado, direttori artistici del team di sviluppo del Macintosh. Originariamente il logo era disegnato dall'artistia Jean-Michel Folon ed aveva uno stile completamente differente. Folon avrebbe ricevuto i diritti pari ad un dollaro per ogni Mac venduto, ma prima della commercializzazione del Macintosh, Steve Jobs cambiò idea e fece rimpiazzare il logo con quello disegnato da Houghes e Casado.
Il logo Mac venne usato come messaggio di benvenuto su tutti i Macintosh fino alla versione 7.6.1, quando fu rimpiazzato dalle due faccine colorate. Con il rilascio di Mac OS X 10.2, l'attuale logo della Apple prese il posto delle faccine.[18]
Dipendenti [modifica]
CEO [modifica]
1977-1981: Michael "Scotty Scott"
1981-1983: AC "Markkula Mike"
1983-1993: John Sculley
1993-1996: Michael Spindler
1996-1997: Gil Amelio
1997-presente: Steve Jobs
Amministrazione [modifica]
Bill Campbell
Millard Drexler
Al Gore
Steve Jobs
Andrea Jung
Arthur D. Levinson
Dirigenti [modifica]
Steve Jobs
Timothy D. Cook
Peter Oppenheimer
Philip W. Schiller
Jonathan Ive
Bertrand Serlet
Ron Johnson
Sina Tamaddon
Scott Forstall
Bob Mansfield
Daniel Cooperman
Slogan utilizzati [modifica]
"Soon there’ll be two kinds of people: those who’ll use computers and those who will use Apple’s", che recita "Presto esisteranno due tipi di persone: quelle che useranno dei computer e quelle che useranno Apple" (1983, nello spot di Apple Lisa, con Kevin Costner).
"Changing the world - one person at a time", ovvero "Cambiamo il mondo - una persona alla volta" (metà anni ottanta).
"The computer for the rest of us", all'incirca "Il computer per il resto di noi (per la gente comune)" (1984).
"...you'll see why 1984 won't be like "1984"" ovvero "...vedrai perché il 1984 non sarà come "1984"", utilizzato nella spot di lancio del Macintosh durante il Superbowl (1984).
"The power to be your best", all'incirca "La forza di essere il tuo meglio" - (1980 - 1990).
"Think different", ovvero "Pensa diverso" - (1997).
"I think, therefore iMac", ovvero "Penso, quindi iMac", basato sul famoso "Penso, quindi sono" (Cogito ergo sum) di Cartesio (1998).
"One more thing", ovvero "Ancora una cosa" (durante le WWDC e i MacWorld).
"There's something in the air" ovvero "C'è qualcosa nell'aria", per la presentazione del nuovo MacBook Air durante il Macworld del 2008.
"Let's rock" cioè "Muoviamoci (a ritmo di musica)", per la presentazione della nuova generazione di iPod nel settembre 2008;
"It's only rock and roll but we like it!", vale a dire "È solo rock and roll, ma a noi piace!", slogan e nome dell'evento avvenuto il 09/09/'09;
"There is an App for that", ovvero "C'è una Applicazione per questo", utilizzato dalla fine del 2009 fino a estate 2010 come frase e slogan della pubblicità sugli iDevice;
Prodotti Apple [modifica]
Attuali [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Prodotti Apple.
I prodotti Apple si dividono in alcune grandi categorie:
Computer desktop:
Mac mini
iMac
Mac Pro
Computer portatili:
MacBook
MacBook Air
MacBook Pro
Tablet
iPad
iPad 2
Server:
Xserve
Mac mini Server
Mac OS X Server
Riproduttori Musicali:
iPod classic (7G)
iPod nano (6G)
iPod shuffle (5G)
iPod touch (4G)
Telefoni Cellulari:
iPhone 3GS 8GB
iPhone 4 16GB
iPhone 4 32GB
Media Center:
Apple TV
Accessori per Internet
AirPort Express
AirPort Extreme
Time Capsule
Accessori:
iSight
Keyboard
Magic Mouse
Cinema Display
LED Cinema Display
Magic Trackpad
Servizi:
MobileMe (prima era .Mac)
iTunes Store
iTunes Movie Rentals (in USA, Canada e UK)
iTunes U
App Store
iBookstore
Mac App Store
Software:
Mac OS X
iOS
iLife
iWork
Aperture 2
Shake
Final Cut Studio 2
Final Cut Express
Logic Studio
Logic Express
Apple Remote Desktop
Xsan
Applicazioni consumer
Applicazioni professionali
Storia dell'Hardware [modifica]
1976
Apple I
1977
Apple II
1980
Apple III
1983
Apple IIe
Lisa
1984
Macintosh
Apple IIc
1985
Apple IIe Enhanced
LaserWriter
ImageWriter II
1986
Macintosh Plus
Apple IIGS
LaserWriter Plus
1987
Macintosh II
Macintosh SE
ImageWriter LQ
1988
LaserWriter IISC
LaserWriter IINT
Apple Scanner
LaserWriter IINTX
1989
Macintosh IIci
Macintosh Portable
Macintosh IIfx
1990
Macintosh Classic
Macintosh IIsi
Macintosh LC
1991
Quadra 700
Quadra 900
Apple OneScanner
Powerbook
LaserWriter IIf
ImageWriter
LaserWriter IIg
Apple Color OneScanner
Personal LaserWriter LS
Personal LaserWriter NT
1992
Powerbook Duo
Personal LaserWriter NTR
Personal LaserWriter 300
1993
Macintosh Centris
Color Classic
Macintosh LCIII
Personal LaserWriter 320
Quadra 800
Quadra 840 AV
Macintosh LC 475
Powerbook 180c
Newton Message Pad
Macintosh TV
1994
Power Macintosh 6100
Newton
Powerbook 500 series
Powerbook 150
LaserWriter 16/600 PS
1995
Macintosh LC
Color LaserWriter 12/600 PS
LaserWriter 4/600 PS
Color OneScanner 600/27
Color OneScanner 1200/30
1996
Power Macintosh
Performa 6400
Powerbook
Color LaserWriter 12/660 PS
LaserWriter 12/640 PS
1997
eMate
Power Macintosh
20 Year Anniversary Mac
Powerbook G3
LaserWriter 8500
1998
Power Macintosh
Powerbook G3
iMac
1999
Powermac G3
Powermac G4
iBook
iMac DV
2000
Power Macintosh G4 Cube
2001
Powerbook Titanium G4
iMac Patterns
iBook
Power Macintosh Quicksilver
iPod (1G)
2002
iBook 14.1
iMac
iPod (2G)
Xserve
Power Macintosh Mirror
2003
PowerBook G4 Aluminum
Power Macintosh G5
eMac
iPod (3G)
iBook G4
2004
iMac G5
Xserve G5
iPod mini
iPod Click Wheel
iPod U2
iPod photo (4G)
2005
iPod Shuffle
Mac mini
iPod nano
iPod (5G)
2006
iMac Slimmer Intel
MacBook Pro
MacBook
Mac Pro
iPod shuffle
iPod nano
2007
Apple TV
iPhone EDGE
iMac Aluminum
iPod classic (6G)
iPod shuffle (2G)
iPod nano
iPod touch
2008
Mac Pro
Time Capsule
MacBook Air
MacBook Pro Unibody
MacBook Unibody
iPhone 3G
iPod touch (2G)
iPod nano (4G)
iPod classic (6G)
2009
iMac
MacBook
Mac Pro
Mac mini
Time Capsule
AirPort Extreme
iPod shuffle (3G)
iPhone 3GS
iPod touch (3G)
iPod shuffle (4G)
iPod nano (5G)
2010
iPad
iPhone 4
Magic Trackpad
iMac
Mac Pro
LED Cinema Display
iPod touch (4G)
iPod shuffle (5G)
iPod nano (6G)
MacBook Air
Apple TV
2011
MacBook Pro
iPad 2
Storia del Software [modifica]
1984
Lisa OS
1984
System 1.0
System 2.0
1985
System 3.0
1986
AppleWorks
System 4.0
System 5.0
1988
System 6
HyperCard
1991
System 7
ClarisWorks
QuickTime
A/UX
1993
CyberDog
HotSauce
1996
WebObjects
1997
Mac OS 8
1999
Mac OS 9
2001
iTunes
Mac OS X Public Beta
Mac OS X 10.0 Cheetah
Mac OS X 10.1 Puma
Final Cut Studio
Final Cut Pro
Motion
SoundTrack Pro
Color
Compressor
DVD Studio Pro
Logic Pro
TextEdit
iLife
GarageBand
iDVD
iMovie
iPhoto
iWeb
2002
Mac OS X 10.2 Jaguar
Shake
2003
Final Cut Express
Mac OS X 10.3 Panther
2004
Xsan
Logic Express
Final Cut Server
2005
Aperture
Mac OS X 10.4 Tiger
iWork
2006
iWork '06
iLife '06
2007
iPhone OS 1.0
Mac OS X 10.5 Leopard
CUPS
Logic Studio
Logic Pro 8
MainStage
Soundtrack Pro 2
Studio Instruments
Studio Effects
Studio Sound Library
Impulse Response Utility
Apple Loops Utility
WaveBurner Pro
Compressor 3
2008
iLife '08
iPhone OS 2.0
iTunes 8
iPhone OS 2.1
iPhone OS 2.2
2009
iWork '09
iLife '09
iPhone OS 3.0
Mac OS X 10.6 Snow Leopard
QuickTime X
iTunes 9
iPhone OS 3.1
2010
iWork (iPad)
iPhone OS 3.2 (iPad)
iOS 4.0
iOS 4.1
iOS 4.2
iTunes 10
iLife '11
Critiche [modifica]
Apple viene spesso criticata per il suo modello di sviluppo verticale. L'azienda viene accusata di non tenere conto delle logiche di mercato e di sviluppare intenzionalmente prodotti non compatibili con il resto del mercato. Questa strategia impedirebbe di utilizzare efficacemente l'economia di scala che l'industria dei personal computer consente e quindi i prodotti Apple tendenzialmente costano di più dei prodotti della concorrenza. A tale critica si può opporre la constatazione che, almeno nell'hardware, attualmente i computer Apple sfruttano standard più simili a quelli degli altri Personal Computer rispetto al passato, e che ciò in effetti ha di molto ridotto il divario di prezzo, specie se si fa una comparazione a parità di prestazioni.
Dal punto di vista tecnico, Apple è stata criticata per la chiusura con cui gestisce la propria tecnologia. Quest'ultimo argomento è stato notevolmente ridimensionato con l'arrivo del Mac OS X: il nuovo sistema operativo è basato su standard aperti e la stessa Apple ha spesso appoggiato gli standard aperti piuttosto che utilizzare soluzioni proprietarie. Quando uno standard libero non esisteva, spesso Apple ha provveduto a crearne uno (es. FireWire o Zeroconf) e a renderlo disponibile agli sviluppatori. D'altro canto, Mac OS X (ad esclusione della versione server) non può essere legalmente installato su hardware non Apple. Questo, ad esempio, impedisce di installare Mac OS X in virtualizzazione su altro hardware.[19]
Una delle critiche che gli sviluppatori rivolgono ad Apple è la sua tendenza a mettere in competizione tra di loro i vari gruppi di ricerca per i finanziamenti. Un esempio è la rivalità che si è creata tra gli sviluppatori delle vecchie librerie Carbon (appartenenti al vecchio sistema operativo) e gli sviluppatori delle nuove librerie Cocoa (provenienti dal sistema operativo di NeXT). Molti sviluppatori ritengono queste rivalità controproducenti e non necessarie per uno sviluppo funzionale del sistema operativo.
Un'altra critica che viene rivolta è la guida eccessivamente personale del CEO specialmente durante la gestione di Steve Jobs. Jobs viene accusato di eccessiva personalizzazione della società e di accentramento delle funzioni di comando.
Rispetto dell'ambiente [modifica]
Il 25 agosto 2006, Greenpeace International ha lanciato la "Eco guida ai prodotti elettronici", con l'intento di premiare le aziende che non fanno uso di sostanze chimiche pericolose e contribuiscono al riciclaggio dei rifiuti elettronici. Prese in considerazione 14 aziende al vertice del settore computer e telefonia cellulare, nessuna ha ottenuto un punteggio soddisfacente e in particolare la Apple (classificatasi inizialmente all'11º posto con un punteggio di 2,7/10) è risultata essere molto indietro per quanto riguarda l'impatto ambientale dei suoi prodotti.[20] Infatti, con 262 milligrammi per chilo il MacBook della Apple conteneva i livelli più alti, tra i 5 modelli testati – Acer, Apple, Dell, HP e Sony – di una sostanza tossica, il ritardante di fiamma brominato (BFR) (TBBPA).[21]
Per questi motivi Greenpeace ha poi lanciato una campagna chiamata "Green my Apple" dove ha chiesto all'azienda di «impegnarsi a non utilizzare composti chimici pericolosi nei suoi prodotti, per essere all'avanguardia non solo nel design, ma anche nel rispetto dell'ambiente e della salute dei consumatori».[22]
Tuttavia, nella seconda versione dell'eco guida aggiornata al dicembre 2006, la Apple è scivolata all'ultimo posto rimanendo ferma ad un punteggio di 2,7/10.[23]
Apple nel frattempo ha reso nota una serie di termini ultimi per eliminare le sostanze inquinanti dai suoi prodotti.[24] Questa nota si aggiunge alla sezione del sito che la società dedica da tempo alle problematiche ambientali e in cui illustra le proprie politiche e i traguardi ottenuti in questo ambito. A conferma del rispetto delle legislazioni in materia, l'EPEAT ha premiato con la medaglia d'argento 19 prodotti Apple.[25]Nonostante questo, nella classifica di Greenpeace di aprile 2007 Apple è stata collocata in decima posizione con 5,3 punti. Greenpeace ha preso atto delle dichiarazioni della società ma attende le presentazioni dei prodotti ecocompatibili per innalzare significativamente il rating della società.[26]
Nel gennaio del 2008 Jobs presenta al keynote i nuovi prodotti di casa Apple e fa notare come non sono stati usati mercurio o arsenico e inoltre i ritardanti di fiamma brominati (BFR) e il PVC sono assenti dalle parti progettate direttamente da Apple. Greenpeace sostiene che questo si tratta di un passo avanti, ma che non è del tutto sufficiente e che possono esserci ancora delle migliorie.
Durante il corso dell'anno 2009 Apple ha aggiornato tutta la propria linea di prodotti,[27] eliminando completamente l'utilizzo delle sostanze tossiche precedentemente elencate. Grazie a questi sforzi, il 7 gennaio 2010 Greenpeace assegna ad Apple il primo posto nella classifica "Greener electronics" specificatamente all'eliminazione di tali sostanze. La nota recita: "Apple is leading the way on eliminating toxic PVC and BFRs from all it's new products with the new iMac and MacBook being the first PC's completely free of PVC and BFR" ovvero che Apple è la prima azienda del settore a produrre computer completamente privi di PVC e BFR.[28][29]
Apple contro Apple [modifica]
Fin dalla nascita della Apple si è posto il problema del rapporto con l'omonima (e preesistente) etichetta discografica, problema che ha dato luogo a una lunghissima controversia legale (nonostante lo stesso Jobs abbia più volte dichiarato di adorare i Beatles e la loro musica, distribuita per l'appunto dalla Apple Records). Un primo accordo si ebbe nel 1991 quando la allora Apple Computer si impegnò a non introdurre nei propri prodotti alcun elemento musicale; accordo ben presto violato quando i computer con la mela cominciarono a emettere suoni (e uno di questi suoni fu ironicamente chiamato dai programmatori sosumi, che si pronuncia come so sue me, cioè «e adesso fammi causa»). La contesa si fece più aspra nel 2003 con l'avvento dell'iTunes music store, negozio online di musica digitale gestito dalla Apple Inc. Solo nel febbraio 2007 le due società sono giunte a un accordo legale che ha placato la controversia e aperto la strada alla messa in vendita della musica dei Beatles nello store online di iTunes. Il 16 novembre 2010, dopo anni di attesa, l'intero catalogo dei Beatles è approdato su iTunes corredato da molti extra quali video, documentari e interviste.[30][31]
Curiosità [modifica]
Sulla figura del carismatico cofondatore della Apple è stato girato il film per la TV I pirati di Silicon Valley. Nel film si raccontano in modo romanzato i primi anni di Apple e Microsoft.
Su Jobs sono stati scritti diversi libri, due di questi tradotti in italiano sono I su e giù di Steve Jobs e Nella testa di Steve Jobs.
In un episodio della ventesima stagione de I Simpson viene aperto a Springfield un Mapple store, palese riferimento alla catena di negozi di Apple. Lisa è interessata a comprare un Mypod e nel corso della puntata si trova a parlare di persona con Steve Mobbs (ovvia caricatura del CEO di Apple). Le citazioni e parodie nella puntata si susseguono incessantemente, ad esempio in una scena viene replicato il famoso spot "1984", con l'uomo dei fumetti che scaglia il martello contro un megaschermo dal quale Mobbs parla alla folla.
Note [modifica]
^ a b 2010 Apple Form 10-K
^ Apple Inc. 2010 10-K, p. 10
^ http://www.commodore.ca/history/company/mos/mos_technology.htm
^ Jobs torna in Apple Fu lui a inventarla È superconsulente
^ I dolori della Mela senza più timoniere
^ Sorpresa, Microsoft entra nella Apple
^ Microsoft rinvia Windows '98 E Apple incorona Steve Jobs
^ Volano i conti Apple. E per Jobs un bonus da 2.300 miliardi
^ La Mela risorge
^ "Apple è risorta anche grazie a Gates"
^ APPLE: STEVE JOBS GUADAGNA UN DOLLARO
^ iPhone 3G. Com’è?. AppleiPhone.it, 10-06-2008. URL consultato il 18-07-2008.
^ Back to the Mac: da Lion ai nuovi MacBook Air, tutte le novità. Macity, 20-10-2010. URL consultato il 24-10-2010.
^ Articolo lancio Mac App Store su Macity.
^ Rob Janoff e la creazione del logo Apple. TheAppleLounge.com, 31-3-2009. URL consultato il 31-3-2009.
^ Steve Wozniak racconta l'origine del nome Apple pubblicato da melablog.it
^ (EN) Head of Woz Explains Why Apple’s Named Apple. Cult of Mac. URL consultato il 22-11-2010.
^ a b (EN) Apple Facts. The Apple Museum. URL consultato il 17-08-2010.
^ (EN) Configuring virtual machines. VirtualBox.org. URL consultato il 18 febbraio 2011.
^ Ecco la ecoguida ai prodotti elettronici, Greenpeace Italia. 25 agosto 2006.
^ Sostanze tossiche nei pc. Greenpeace: hp mente, Greenpeace Italia. 18 settembre 2006.
^ La mela avvelenata della Apple, Greenpeace Italia. 28 settembre 2006.
^ Eco Guida ai prodotti elettronici. Apple ultima., Greenpeace Italia. 6 dicembre 2006.
^ (EN) http://www.apple.com/hotnews/agreenerapple/ A Greener Apple.
^ (EN) Medaglie EPEAT ricevute dai prodotti Apple
^ How the companies line up: 3rd Edition. Greenpace. URL consultato il 27-06-2007.
^ (EN) Mac Buyer's Guide, MacRumors.com.
^ (EN) Apple ranks highest among Greenpeace’s top tech companies, The Loop, 7 gennaio 2010.
^ (EN) Which companies really sell greener electronics. Greenpeace. URL consultato il 03-02-2010.
^ Apple - I Beatles su iTunes. Apple.com. URL consultato il 16-11-2010.
^ I Beatles sono arrivati su iTunes Store. TheAppleLounge.com. URL consultato il 16-11-2010.
Voci correlate [modifica]
Microsoft
Apple Macintosh
Mac OS
Mac OS X
iOS
Navigazione Apple per categorie
Tecnologia Apple
Lista dei computer Apple ordinata per CPU
Lista dei computer Apple ordinata per data
Schede dei Computer Apple
Storia del Personal Computer
Campus Apple
Altri progetti [modifica]
Wikibooks contiene un libro riguardante Apple
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Apple
Collegamenti esterni [modifica]
(EN) Sito ufficiale
Sito ufficiale di Apple Italia
Indice[nascondi]
1 Storia
1.1 Origini e primi anni
1.2 Il Macintosh
1.3 L'uscita e il ritorno di Steve Jobs
1.4 I tempi del sistema operativo Mac OS X
1.5 L'era iPod e i chip Intel
1.6 iPhone, iPad e Apple oggi
2 Logo
2.1 Logo Mac
3 Dipendenti
3.1 CEO
3.2 Amministrazione
3.3 Dirigenti
4 Slogan utilizzati
5 Prodotti Apple
5.1 Attuali
5.2 Storia dell'Hardware
5.3 Storia del Software
6 Critiche
6.1 Rispetto dell'ambiente
7 Apple contro Apple
8 Curiosità
9 Note
10 Voci correlate
11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni
Storia [modifica]
Origini e primi anni [modifica]
Apple venne fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak nel 1976 a Cupertino, nella Silicon Valley in California. Wozniak era un hacker che nel 1975 aveva iniziato a tenere conferenze al Homebrew Computer Club e che fu il progettista del primo modello di computer venduto da Apple. All'epoca, gli unici processori commerciali disponibili erano l'Intel 8080, che costava 179 dollari, e il Motorola 6800 che costava 170 dollari. Wozniak avrebbe voluto utilizzare il Motorola 6800, ma entrambi erano fuori dal suo budget. Perciò, in attesa del giorno in cui avrebbe potuto permettersi una CPU, cominciò a osservare, a imparare e a progettare i suoi computer sulla carta.
Quando la MOS Technologies mise in commercio il suo chip 6502 nel 1976 al modico prezzo di 25 dollari,[3] Wozniak iniziò immediatamente a scrivere una versione del linguaggio di programmazione BASIC per il nuovo processore. Una volta completata, cominciò a progettare un computer sul quale farlo girare. Il chip 6502 era stato progettato dallo stesso team che aveva progettato il 6800, cosa più che comprensibile, dal momento che molti impiegati nella Silicon Valley lasciavano le loro società per formarne di nuove. Il vecchio progetto del computer di Wozniak basato sul 6800 aveva solo bisogno di alcune piccole modifiche per poter utilizzare il nuovo processore.
Una volta completato un prototipo nel garage, Wozniak prese subito a parlarne durante le sue conferenze all'Homebrew Computer Club, dove mostrò per la prima volta il suo sistema. Fu lì che incontrò il suo vecchio amico Steve Jobs, enormemente interessato alla futura applicazione commerciale di queste piccole macchine "da hobby". Jobs riuscì a convincere Wozniak ad assemblare la macchina che aveva progettato e a venderla assieme a lui. Jobs prese contatti con il proprietario di un negozio di computer della zona, The Byte Shop, e gli presentò la macchina. Il proprietario era interessato alla macchina e si impegnò a comprare 50 esemplari del computer pagandoli 500 dollari l'uno, ma non intendeva venderli in scatola di montaggio, li voleva tutti montati. Quindi, per non perdere il contratto, Jobs e Wozniak dovevano assemblare tutti i computer senza però disporre né di una fabbrica né dei soldi necessari per impiantarla.
Immagine dell'Apple Store inglese. Aperto a Londra in Regent Street il 20 novembre 2004, è il primo store di Apple in Europa e il terzo fuori dagli Stati Uniti.
La macchina era dotata di un paio di caratteristiche interessanti: la prima era quella di poter essere collegata a un televisore. Visto che molti computer dell'epoca non prevedevano nemmeno un dispositivo video, quella era un'innovazione notevole; il video era tuttavia piuttosto lento, soltanto 600 caratteri per secondo. La macchina si chiamava Apple I (1976) e includeva delle ROM da dove caricava il codice all'accensione: questo rendeva molto semplice l'accensione della macchina. Spinto dall'insistenza di Paul Terrell, Wozniak progettò anche un modulo per interfacciare il computer a un lettore a cassette per caricare e salvare i programmi. Il lettore era molto rapido (per l'epoca): leggeva e scriveva 1200 byte per secondo.
Il pregio dell'Apple I era la semplicità: era un computer discretamente potente, ma Wozniak era riuscito a progettarlo utilizzando pochi componenti (rispetto ai computer concorrenti) quindi era relativamente economico. La capacità di Wozniak di semplificare un circuito elettronico per ridurne i costi è leggendaria, e buona parte di questa leggenda è dovuta proprio al progetto dell'Apple I e dell'Apple II (1977).
Dopo essersi associati con un altro conoscente, Ronald Wayne, i tre iniziarono a costruire le macchine. Per trovare i soldi per acquistare i pezzi usarono qualsiasi mezzo (compreso vendere la calcolatrice scientifica HP di Wozniak e il furgoncino Volkswagen di Jobs) e sequestrarono il garage alla famiglia di Jobs, dove assemblarono i computer. In giugno riuscirono a consegnare i computer che vennero regolarmente pagati. I computer venivano forniti senza telaio, cosa frequente all'epoca. Chi acquistava il computer doveva quindi provvedere in proprio alla realizzazione dell'alloggiamento; vi sono fotografie dell'epoca, infatti, che mostrano l'Apple I contenuto in una scatola di legno. Alla fine vennero costruiti 200 esemplari di Apple I.
Wozniak intanto stava già pensando al modello successivo. Molte delle scelte progettuali del primo computer erano dovute alle limitazioni economiche che Wozniak dovette affrontare durante lo sviluppo del prototipo. Ma ora, dopo avere venduto i primi computer, Wozniak aveva più risorse a disposizione e iniziò a progettare l'Apple II, che sarebbe stato un radicale miglioramento del predecessore.
La progettazione della macchina si stava rivelando molto più costosa del previsto e iniziavano a mancare i soldi. Jobs chiese a Wayne di impegnarsi economicamente, ma Wayne, scottato da un fallimento avvenuto quattro anni prima, si rifiutò e decise di uscire dall'azienda. Jobs contattò così Mike Markkula il quale, fiducioso nel progetto, investì 250.000 dollari; i tre fondarono la Apple Computer il 1º aprile 1976.
Una delle differenze fondamentali era il circuito TV che era stato totalmente ridisegnato: ora visualizzava i dati contenuti nella memoria del computer e non stringhe di testo inviategli dal processore. L'Apple II era in grado di visualizzare anche grafica, non solo semplice testo, ed era in grado di utilizzare anche dei colori. Jobs insistette per la realizzazione del case e di una tastiera migliori dell'Apple I. L'idea di Jobs era che il computer una volta tirato fuori dalla scatola dovesse essere pronto e funzionante subito, senza software da programmare o parti da montare. Questo computer era effettivamente un grande miglioramento rispetto al computer venduto a The Byte Shop, ma non era ancora completo e bisognava anche scrivere il BASIC per consentire agli utenti di programmarlo.
L'Apple II fu presentato al pubblico il 16 aprile del 1977 durante il primo West Coast Computer Faire. Con la sua presentazione generalmente si ritiene sia nata l'era del personal computer. Milioni di computer vennero venduti negli anni ottanta. Quando Apple si quotò in borsa generò più ricchezza di quanta ne avesse generata l'IPO della Ford nel 1956 e creò il maggior numero di milionari per compagnia che la storia ricordi.
Vennero prodotti molti modelli della famiglia Apple II, inclusi gli Apple IIe e Apple IIGS, che venivano ancora utilizzati da molte scuole non aggiornate verso la fine degli anni novanta.
Il Macintosh [modifica]
Negli anni ottanta Apple emerse nel mercato dei personal computer. Sull'onda del successo anche un peso massimo come IBM decise di entrare nel mercato e quindi presentò il suo personal computer. Il computer di IBM utilizzava MS-DOS, un sistema operativo solo testuale prodotto dalla Microsoft di Bill Gates. Questo computer, pur essendo inferiore come prestazioni agli avversari, era spinto dalla potenza commerciale dell'IBM e conquistò presto ampie fette di mercato. Il prodotto della IBM era acquistato principalmente dalle aziende, dato l'alto costo e le prestazioni non eccelse.
Molte piccole aziende utilizzavano l'Apple II, ma la compagnia (che Stephen Wozniak aveva lasciato nel 1981, dopo un incidente con un aereo privato) decise che era meglio uscire con una nuova macchina e mise sotto pressione i progettisti per realizzare in tempi rapidi un nuovo computer dedicato al mercato aziendale. I progettisti sfornarono l'Apple III anche se non ne erano pienamente soddisfatti: durante la progettazione erano infatti dovuti scendere a compromessi per questioni di tempo e scelte aziendali. Una delle scelte sbagliate era la mancanza di una ventola per il raffreddamento del computer. È riportato che Jobs si oppose alla ventola ritenendola non elegante. La nuova macchina a causa di questa scelta si rivelò un disastro: si surriscaldava facilmente e molti modelli dovettero essere richiamati. L'Apple III era costoso e malgrado nel 1983 ne fosse introdotta una versione aggiornata, non vendette comunque mai bene.
Nel frattempo vari gruppi di tecnici all'interno di Apple stavano lavorando al completamento di un nuovo computer, basato sulle più avanzate tecnologie allora disponibili, che comprendevano una interfaccia grafica, un mouse, la programmazione orientata agli oggetti e il supporto per le reti informatiche. Questi sviluppatori comprendevano Jef Raskin e Bill Atkinson ed erano spronati da Steve Jobs, che desiderava concentrare tutta l'azienda sullo sviluppo del nuovo computer.
Quando, nel dicembre del 1979, Jobs fu autorizzato dalla Xerox a visitare il Xerox PARC e vide il nuovo sistema Alto, aveva capito che l'informatica stava per subire una nuova rivoluzione. Vedendo quel computer dotato di interfaccia grafica aveva compreso che i computer prodotti all'epoca sarebbero stati sostituiti da nuovi computer più semplici da usare e quindi molto più interessanti per il grande pubblico. Decise di spronare Apple verso i nuovi computer: nacque dunque il progetto Lisa e il progetto Macintosh. Jobs riuscì ad aver accesso ai laboratori Xerox per tre giorni, grazie a un accordo di prevendita di un milione di azioni Apple prima dell'IPO (circa 18 milioni di dollari). Quando si presentò nei laboratori trovò però l'opposizione di alcuni progettisti della Xerox, che vedevano Jobs come un pirata che assaltava un vascello pieno di dobloni anche se, in seguito, alcuni di essi andarono a lavorare per Apple. Lisa venne presentato nel gennaio 1983 e costava 10.000 dollari. Come molti dei prodotti che seguiranno, Lisa era un prodotto troppo innovativo per i suoi tempi e troppo costoso per gli utenti a cui era indirizzato. Apple non riuscì a conquistare il mercato e Lisa venne abbandonato nel 1986.
A metà dello sviluppo del Lisa, Jobs decise di defilarsi da tale progetto per concentrarsi su quello parallelo del Macintosh, che inizialmente era stato previsto come versione economica del Lisa. L'Apple Macintosh venne presentato nel 1984 con una pubblicità televisiva trasmessa durante il Super Bowl. Questo spot, divenuto celebre, si basava sul romanzo 1984 di George Orwell e sottintendeva un'analogia tra il Grande Fratello e IBM, dove nella parte del liberatore si trovava, ovviamente, il Macintosh. La pubblicità infatti termina con la seguente frase: «On January 24, Apple Computer will introduce Macintosh. And you'll see why 1984 won't be like "1984"» (Il 24 gennaio Apple Computer presenterà il Macintosh. E vedrete perché il 1984 non sarà come '1984'). La liberazione sottintesa è legata all'Interfaccia grafica (GUI), che effettivamente consentirà anche agli utenti meno esperti di utilizzare il computer. Dentro Apple nasce spontaneamente la figura del Mac evangelista, una persona che, convinta della superiorità del Macintosh rispetto agli altri computer, cerca di convincere conoscenti e amici. I primi Mac evangelisti sono infatti alcuni impiegati della società.
Il Macintosh rappresenta dunque la chiave del successo di Apple, sebbene non sia stato il successo commerciale che avrebbe potuto essere. Durante una visita di Bill Gates a Cupertino, Jobs gli mostrò un'anteprima della GUI del Mac. Nel 1985, dopo avere ottenuto una prima licenza da Apple, Microsoft presentò Microsoft Windows, la GUI per i sistemi prodotti da IBM. Sebbene la GUI di Apple fosse notevolmente più avanzata rispetto a quella prodotta da Microsoft, quest'ultima aveva un vantaggio: la diffusione. Molte ditte avevano copiato il computer prodotto da IBM e ne avevano realizzato modelli compatibili, ma che costavano meno dell'originale. Quindi, sebbene gli IBM-compatibili fossero tecnologicamente inferiori al progetto Macintosh, essi costavano meno ed erano più diffusi, accaparrandosi ampie fette di mercato.
Microsoft e Windows sono uno dei maggiori successi commerciali della storia del XX secolo; dall'apparizione di Windows, Apple ha sempre perso quote di mercato e non è più riuscita a diventare la numero uno nel settore dei personal computer. Nel 2003 Apple deteneva circa il 5% del mercato dei personal computer, mentre la terza piazza era presieduta da GNU/Linux con la gestione di circa il 2% dei personal computer.[senza fonte]
Ingresso della sede centrale a Cupertino, in California
Dopo il fallimento del primo computer portatile Macintosh Portable avvenuto nel 1989, Apple presentò un nuovo portatile chiamato PowerBook nel 1990. La serie originale, la 1xx, era formata da due prodotti distinti: il PowerBook 100 realizzato in collaborazione con Sony, molto simile a un subnotebook, basato sul vecchio processore Motorola 68000, e i più potenti e completi nella loro configurazione, PowerBook 140 e PowerBook 170. PowerBook stabilì lo standard per tutti i futuri portatili che lo seguirono: introduceva lo schermo posto verticalmente e collegato tramite una cerniera alla tastiera posta orizzontalmente, la trackball e altre innovazioni. Supportava le reti AppleTalk ed era incluso il software QuickTime che forniva un supporto multimediale.
Nel 1994 Apple rivoluzionò i Macintosh adottando come processore il PowerPC, creando per l'occasione un consorzio con Motorola e IBM, aziende detentrici della tecnologia utilizzata per creare questo nuovo processore. Il PowerPC era sensibilmente diverso rispetto ai precedenti processori della famiglia 68000, difatti Apple dovette sviluppare uno strato di emulazione per le applicazioni software sviluppati prima del PowerPC.
L'uscita e il ritorno di Steve Jobs [modifica]
Dopo una lotta di potere interna alla società col nuovo CEO John Sculley, Jobs fu costretto ad abbandonare la società nel 1985, fondando quindi una nuova compagnia, la NeXT Computer. Inizialmente l'azienda sembrava molto promettente, sospinta dall'alta tecnologia dei computer costruiti, ma in seguito i suoi computer non riuscirono a conquistarsi un mercato abbastanza ampio e quindi la società si avviò verso la chiusura.
Verso la metà degli anni novanta, dopo una serie di scelte discutibili Apple si trovava in crisi di vendite e di idee. Il 21 dicembre 1996 il consiglio di amministrazione di Apple acquistò NeXT per 400 milioni di dollari con l'intenzione di utilizzare NEXTSTEP (il sistema operativo sviluppato da NeXT) come base per le future versioni del sistema operativo Mac OS. Jobs divenne consigliere personale del presidente Gil Amelio[4] che pochi mesi dopo, l'11 luglio 1997, diede le dimissioni come il suo braccio destro Ellen Hancock.[5] Senza ancora un presidente, il 6 agosto l'azienda annunciò un accordo con Microsoft in base al quale quest'ultima avrebbe acquistato un pacchetto azionario Apple (senza diritto di voto) di 150 milioni di dollari impegnandosi per uno scambio di brevetti.[6]
Jobs, divenuto il 16 settembre chief executive officer ad interim con un compenso simbolico di un dollaro annuo,[7][8] riuscì rapidamente a far risorgere Apple[9] promuovendo soprattutto lo sviluppo della linea iMac, nel mercato dal settembre 1998.[10] Tuttavia ancora per tutto il 2001 continuò a guadagnare annualmente un dollaro di salario e nessuna stock option.[11]
I tempi del sistema operativo Mac OS X [modifica]
Nel 2000 Apple presentò Mac OS X, il sistema operativo basato su NeXTStep. Questo sistema coniuga la sicurezza e stabilità di un sistema Unix con la semplicità ed eleganza tipica dei prodotti Apple. È rivolto sia ai professionisti che agli utenti comuni, a differenza del precedente Mac OS X Server 1.0, che aveva ancora un'interfaccia grafica piuttosto simile a quella di Mac OS 9, introduce una nuova interfaccia grafica conosciuta come Aqua. Con l'introduzione di Mac OS X 10.0, Apple presenta anche l'Ambiente Classic, un programma che consente di emulare il precedente ambiente sul nuovo Mac OS X, per preservare la compatibilità con le vecchie applicazioni Mac OS 9.
Apple rilasciò anche le librerie Carbon per consentire agli sviluppatori di effettuare in modo rapido il porting del vecchio ed ampio parco software di Mac OS 9 sul nuovo sistema operativo.
Oltre che nel settore dei computer, Apple si era mossa anche nel settore delle periferiche. Uno degli sviluppi più interessanti lo si è avuto nel settore dei Personal Digital Assistant (PDA). Apple nel 1993 rilascia il Newton da un'idea di John Sculley (fu proprio lui a coniare l'acronimo (PDA), un prodotto interessante ma troppo in anticipo per i suoi tempi e quindi con scarso successo commerciale. Nel 1990 era iniziata la corsa inarrestabile di Windows e Apple si era vista ridurre le quote di mercato, che erano passate dal 20% dell'inizio degli anni 90 al 5% della fine del decennio. La compagnia ha dovuto affrontare anche una crisi finanziaria che ha avuto il suo epilogo quando il 6 agosto 1996 Jobs annunciò che Microsoft aveva comprato il 7% circa delle azioni (senza diritto di voto) di Apple, per 150 milioni di dollari. L'acquisto delle azioni era stato subordinato a un accordo che prevedeva l'installazione di Microsoft Internet Explorer su tutti i computer prodotti da Apple. Microsoft sostenne la società annunciando anche che avrebbe continuato lo sviluppo della suite Office per Macintosh. La crisi finanziaria venne successivamente superata e le azioni in mano Microsoft vennero ricomprate, anche se la quota di mercato continua ad assottigliarsi e nel 2004 ha raggiunto il 3%.
Molti dei prodotti recenti includono la tecnologia AirPort. Questa tecnologia serve per costruire reti senza fili. Vengono anche presentati i processori PowerPC G4 e l'iBook. Nel 2002 viene presentato il nuovo iMac G4, dotato di una base semisferica collegata a uno schermo TFT tramite un braccio metallico orientabile. Questo modello è stato dismesso nell'estate del 2004. Il nuovo modello l'iMac G5, basato sul PowerPC G5, è stato presentato il 31 agosto 2004. Questo modello racchiude l'intera logica del computer nello schermo TFT. Il nuovo iMac è uno dei computer più silenziosi e sottili che esistano sul mercato.
Nel maggio del 2001, dopo molte speculazioni, Apple annuncia l'apertura di una linea di propri negozi: gli Apple Store. I negozi vengono creati con due obiettivi fondamentali: evitare un'ulteriore riduzione della quota di mercato e fare una seria concorrenza ai prodotti di terze parti, che riducevano i guadagni derivanti dagli accessori. Fino al 2003 gli Apple Store sono stati aperti solo sul territorio statunitense, ma tra il 2003 e il 2004 "sbarcarono" prima in Giappone (Ginza) e poi nel Regno Unito (Londra, Regent Street). Nel 2007 è stato aperto il primo Apple Store in Italia, a Roma, il 5 settembre 2009 ne è stato aperto un secondo a Carugate, provincia di Milano e il 18 settembre 2010 è stato inaugurato il terzo Apple Store, a Torino, presso il centro commerciale "Le Gru"; al momento lo store di Torino è il più grande d'Italia con i suoi circa 300 m2. Il 25 settembre apre il quarto Apple Store in Italia, presso il centro commerciale "Oriocenter" di Orio al Serio.
L'era iPod e i chip Intel [modifica]
Nell'ottobre del 2001 Apple presenta l'iPod, un lettore di musica digitale portatile. Essendo basato su un mini hard disk, l'iPod è dotato di una elevata capacità di memorizzazione. Il primo modello è in grado di contenere fino a 5 GB di canzoni. Apple realizza varie revisioni dell'iPod, che lo rendono più piccolo e più leggero. Diventa compatibile anche con Windows e, tra i formati supportati, viene inserito anche l'AAC. La capacità viene innalzata fino a 80 GByte e vengono creati migliaia di accessori destinati a svariati usi, tra cui il collegamento allo stereo di casa o all'autoradio delle automobili. Attualmente la gamma di iPod comprende hard disk di 160 GB di capacità.
Apple rivoluziona l'industria musicale con un accordo con le cinque maggiori case discografiche. Questo accordo consente ad Apple di vendere musica attraverso un negozio su Internet. Il negozio si chiama iTunes Music Store e consente di acquistare una canzone per 99 centesimi di dollaro e un intero album per 9,99 dollari. La musica acquistata viene scaricata dal sito e può essere suonata da un iPod, dal computer o masterizzata su CD.
L'iTunes Music Store viene lanciato nel 2003: 2 milioni di canzoni vengono acquistate in soli 16 giorni. È un risultato spettacolare, considerando che solo gli utenti Macintosh americani potevano acquistare le canzoni. Successivamente Apple lancia iTunes per Windows, in modo da consentire anche agli utenti PC-Windows la possibilità di accedere al negozio on-line. Apple progetta di aprire il negozio agli utenti di tutto il mondo e nel 2004 rende il negozio accessibile anche agli utenti canadesi, inglesi, francesi, italiani, austriaci, belgi, finlandesi, greci, lussemburghesi, olandesi, portoghesi, tedeschi e spagnoli.
Nel gennaio 2004 Apple presenta una versione ridotta dell'iPod chiamata iPod mini. È un successo travolgente, la domanda supera di molto le più rosee previsioni e Apple si trova addirittura in difficoltà perché non riesce a produrne abbastanza da soddisfare il mercato.
Nel giugno 2004 Apple presenta iTunes Music Store nel Regno Unito, in Francia, e in Germania. Una versione europea viene lanciata nell'Ottobre dello stesso anno.
L'11 luglio 2004 Apple annuncia di aver venduto la 100 milionesima canzone con iTunes Music Store. L'acquirente della canzone vinse un PowerBook, un iPod da 40 GByte e la possibilità di scaricare 10.000 dollari in canzoni dal sito.
Il 15 ottobre 2004 Apple annuncia la vendita della canzone numero 150.000.000. Nonostante l'avvio di molti negozi di musica on-line da parte dei concorrenti, Apple mantiene una quota di mercato superiore al 70%. Viene anche presentato l'iPod Photo con tagli da 40 e 60 GB, che grazie ad un display a colori ed ad un accessorio riesce a immagazzinare e visualizzare le foto scattate con una macchina digitale.
In ottobre aggiunge il supporto alle altre nazioni europee e il 2 novembre attiva lo store canadese.
Il 16 dicembre 2004 Apple annuncia di avere venduto la 200 milionesima canzone con iTunes Music Store.
Nel gennaio del 2005 Apple presenta una nuova versione ridotta dell'iPod ancor più piccola dell'iPod mini, chiamata iPod shuffle. Si tratta di un lettore di musica digitale con 512 MB o 1 GB di memoria interna, senza disco rigido, che, ad un prezzo più ridotto, cerca di conquistare l'ultima fascia di mercato di lettori di musica digitale ancora non dominata dall'iPod. All'iPod Shuffle viene contestata la mancanza di un display. Nello stesso periodo viene anche presentato il Mac mini, originale computer minimalista ed essenziale, con un prezzo di attacco di 499 dollari. Il Mac mini viene venduto senza tastiera, schermo o mouse. Notevole la silenziosità della macchina, infatti a volte è possibile sentire solo l'hard disk in lettura. Al Mini viene contestato il chip grafico ovvero l'ATI Radeon 9200 corredato di 32 MiB di RAM, ritenuto obsoleto e poco potente, specialmente con l'uscita del nuovo OS X Tiger che utilizza CoreImage.
Il 2 marzo 2005 viene venduta la canzone numero 300.000.000. Su iTunes Music Store vengono acquistate una media di 1,5 milioni di canzoni al giorno. Nel giugno 2005 la gamma iPod viene unificata e rimane l'iPod Photo con tagli da 20 e 60 GB, così la gamma è composta dall'iPod Shuffle (512 MB e 1 GB), iPod Mini (schermo in scala di grigio e tagli di 4 e 6 GB), ed infine l'iPod (schermo a colori e tagli 20 e 60 GB) con la variante nera e rossa dedicata al gruppo U2.
Il 6 giugno 2005 il CEO di Apple Steve Jobs ha annunciato che l'azienda nel medio termine (2 anni) intende abbandonare totalmente i processori PowerPC e utilizzare esclusivamente i processori x86 prodotti da Intel. La compatibilità del software sarà ottenuta tramite la ricompilazione dei programmi e tramite l'utilizzo di un emulatore software chiamato Rosetta. Durante l'annuncio è stata anche mostrata una versione funzionante del Mac OS X 10.4 per processori Intel. Il CEO ha anche affermato che Apple ha segretamente ricompilato tutte e cinque le versioni del Mac OS X (Progetto Marklar) e che quindi dal punto di vista del sistema operativo il passaggio ai processori Intel sarà un processo indolore. È stato confermato che la scheda logica e il BIOS del computer Apple risulterà differente rispetto a quello utilizzato comunemente sugli attuali IBM compatibili.
Il 2 agosto 2005 viene commercializzato un mouse col doppio tasto per la prima volta. Il Mighty Mouse non solo mette fine allo standard del tasto singolo (peculiarità esclusiva di Apple), ma implementa un'ampia serie di innovazioni tecnologiche come il tasto di scorrimento a 360º e la superficie sensibile al tocco al posto dei tasti.
Il 7 settembre 2005 viene presentato l'iPod nano, nuovo modello con dimensioni ancora più piccole, e un nuovo design ancora più elegante. Il Nano sostituisce il l'iPod mini che esce di produzione. È disponibile in due tagli, da 2 e 4 GB di memoria flash.
Il 12 ottobre 2005 viene presentato l'iPod video, nuovo modello più sottile ma con un display più grande e capacità di riprodurre fino a 150 ore di video in formato H.264 (risoluzione 320 × 240 e 30 fps), oltre a 150.000 canzoni e 25.000 foto. iPod Video sostituisce il l'iPod tradizionale che esce di produzione. È disponibile con un Hardisk da 160 gb.
Il 10 gennaio 2006, al MacWorld Expo di San Francisco, Steve Jobs presenta una nuova serie di portatili MacBook, MacBook Pro e un nuovo modello di iMac. Ambedue con processori Dual Core Intel (Intel Core Duo, chip Yonah), questo è il primo preannunciato passo della Apple verso il progressivo passaggio ai processori Intel. Ora su un computer Apple, possono girare piattaforme Mac OS X, Windows e anche Linux, questo rende ancora più versatile il Mac.
Qualche giorno dopo viene presentato un nuovo "taglio" di iPod nano da 1 GB, e in contemporanea vengono tagliati di più del 30% i prezzi dei modelli di iPod shuffle.
Il 23 febbraio 2006 Alex Ostrovsky, cittadino statunitense del Michigan, acquista da iTunes Music Store la canzone "Speed Of Sound" dei Coldplay portando il contatore a quota 1.000.000.000. Il fortunato vincitore viene premiato con un iMac da 20", 10 iPod da 60GB (quinta generazione) e la possibilità di scaricare 10.000 dollari in file multimediali dallo store.
iPhone, iPad e Apple oggi [modifica]
Il 9 gennaio 2007, al Macworld Conference & Expo di San Francisco, Steve Jobs, nel presentare il nuovo Apple TV, una periferica per la fruizione di contenuti multimediali su televisori domestici, e iPhone, un apparecchio che rappresenta la sintesi tra un cellulare, un iPod e un computer palmare, annuncia significativamente il cambio del nome dell'azienda, da Apple Computer, Inc. a Apple, Inc..
Il 26 ottobre 2007, è disponibile a partire dalle 18:00 il nuovo sistema operativo Leopard (Mac OS X 10.5).
Il 15 gennaio 2008, al Macworld Conference & Expo di San Francisco, viene presentato un nuovo portatile ultrasottile, denominato MacBook Air. Tra i primi notebook al mondo ad avere la possibilità di essere acquistato con hard disk allo stato solido (SSD) e ad avere un'autonomia di circa 5 ore.
Il 9 giugno 2008, alla WWDC 2008 di San Francisco, viene presentato il nuovo modello di iPhone, l'iPhone 3G, che a differenza del predecessore sarà dotato del modulo GPS e del supporto per la rete 3G, che permette di navigare a velocità 2,4 volte superiori rispetto alla rete EDGE.[12]
Il 9 settembre 2008 viene presentata la nuova generazioni di iPod, iPod nano, iPod touch, iPod shuffle.
Il 14 ottobre 2008 viene presentata la nuova linea di notebook e più precisamente: il nuovo MacBook 13,3 pollici, il nuovo MacBook Pro 15 pollici; una versione aggiornata del MacBook Air, MacBook (white), MacBook Pro 17 pollici. Inoltre alla conferenza viene presentato il nuovo Apple LEd Cinema Display da 24 pollici.
Il 6 gennaio 2009, al Macworld Conference & Expo di San Francisco, Phil Schiller presenta iLife '09, iWork '09 e il nuovo MacBook Pro da 17 pollici, e annuncia la liberazione da DRM della musica di iTunes.
L'8 giugno 2009, alla Worldwide Developers Conference (WWDC), viene presentato il nuovo iPhone 3GS e il suo sistema operativo 3.0, i nuovi MacBook Pro da 13', 15' e 17' pollici, e il nuovo sistema operativo Snow Leopard.
Il 28 agosto 2009 viene messo in commercio Mac OS X 10.6 Snow Leopard
Il 9 settembre 2009 viene presentata la nuova generazioni di iPod Classic, iPod nano, iPod touch, iPod shuffle.
Il 20 ottobre 2009 vengono presentati i nuovi iMac da 21,5" e da 27", il nuovo Magic Mouse, i MacBook e il Mac mini vengono aggiornati.
Il 27 gennaio 2010 viene presentato un tablet, chiamato iPad. L'iPad utilizza l'Apple A4, il primo processore prodotto da Apple.
Il 23 febbraio 2010 Apple annuncia di aver venduto 10 miliardi di brani su iTunes Store. L'utente che ha scaricato il brano numero 10.000.000.000 ha vinto un buono di 10.000 dollari da spendere nello Store.
Il 18 maggio 2010 viene aggiornato il MacBook.
Il 7 giugno 2010 viene presentato il nuovo iPhone 4 e il nuovo iOS 4, che viene rinominato iOS 4 e reso disponibile dal 21 giugno, inizialmente solo per iPhone e iPod touch come aggiornamento gratuito.
Il 15 giugno 2010 viene aggiornato il Mac mini.
Il 27 luglio 2010 viene aggiornato l'iMac e viene introdotto il Magic Trackpad.
Il 30 luglio 2010 l'iPhone 4 debutta in altri 18 paesi tra cui l'Italia. Le scorte distribuite ai rivenditori e agli Apple Store risultano tuttavia molto limitate ed obbligano molte persone in coda a tornare a casa a mani vuote.
Il 1º settembre 2010 debuttano i nuovi iPod Nano,Touch e Shuffle poi viene presentato il nuovo iTunes 10 con il nuovo Social Network: Ping e viene aggiornata la Apple TV.
Il 20 ottobre 2010 durante il keynote Back to the Mac vengono presentati la suite iLife '11, un'anteprima di Mac OS X 10.7 Lion e le applicazioni FaceTime e Mac App Store, ispirate dalle controparti iOS. Sono stati inoltre presentati i nuovi modelli di MacBook Air: tra le principali novità un design ancora più sottile, ottenuto grazie all'utilizzo di memorie flash per lo storage, e l'introduzione di un modello più economico da 11" ad affiancare l'esistente 13".[13]
Il 6 gennaio 2011 viene rilasciato il Mac App Store, distribuito come parte dell'aggiornamento a Mac OS X 10.6.6. Al momento del lancio sono già disponibili oltre 1.000 applicazioni.[14]
Il [[24 febbraio 2011 viene reso disponibile sullo store il nuovo macbook pro con i nuovissimi processori sandy bridge. Questo macbook pro sarà ricordato come il primo computer dotato di porta thunderbolt (un unione delle due tecnologie minidisplay porte light peak) ed ha montare un quad core su portatili
IL 2 marzo 2011 viene annunciato il nuovo ipad 2, il successore del noto tablet apple ipad .Tra le novità il nuovo chip dual core apple a5, una grafica 9 volte più veloci, l'introduzione di 2 fotocamere dotate del famoso software di videochiamente facetime ed infine è diventato più portatile ovvero viene ridotto lo spessore ed il peso. Inoltre sarà il primo tablet ad essere commerciato con un processore dual core
Logo [modifica]
Logo usato dal 1976 al 1998
Il logo fu disegnato nel 1977 da Rob Janoff, che lo creò per fare un favore a Regis McKenna, suo datore di lavoro e amico di Steve Jobs. Janoff per aver l'ispirazione andò al supermercato dove acquistò un sacchetto di mele, poi tornò a casa, le tagliò, le dispose sul tavolo e iniziò a osservarle. Dalle mele tagliate Janoff estrasse una semplice mela monocromatica con un morso. Il logo venne presentato a Jobs ma questo richiese un logo con più colore. Janoff rispose alle obiezioni di Jobs dicendo che un logo monocromatico era più semplice e economico da stampare ma Jobs rispose che il colore avrebbe permesso di "umanizzare" la società. Il grafico quindi prese il logo e aggiunse le bande colorate secondo la sua ispirazione del momento.[15]
Il logo Apple venne immediatamente abbinato con lo slogan "BITE THAT APPLE" quando furono in commercio Apple I e Apple II
È possibile utilizzare il logo Apple mediante la pressione della combinazione ALT+MAIUSC+8 su sistema operativo Mac OS X. Il carattere così ottenuto sarà visibile soltanto se il documento sarà aperto tramite un computer Macintosh, iPhone, iPod Touch o iPad. Esempio: --><-- La "mela" sarà visibile solo da coloro che visitano questa pagina tramite i suddetti dispositivi. Né la genesi del logo, né la scelta del nome Apple furono rese note per molto tempo, cosicché si diffusero molte teorie in merito. Le principali sono: Sembra che Steve Jobs nell'estate del 1975 lavorasse in una piantagione di mele in Oregon e si narra che fosse rimasto particolarmente colpito da una copertina di un LP dei Beatles rappresentante appunto una mela (da cui il nome della casa discografica da loro fondata nel 1968, la Apple Corps).[16]
Un'altra teoria, forse più suggestiva, collega il logo al suicidio di Alan Turing, avvenuto, secondo alcune versioni, tramite una mela intinta nel cianuro, ad imitazione della mela di Biancaneve.
Un'altra leggenda narra che nel periodo della fondazione di Apple, Steve Jobs fosse appena diventato vegetariano, ed il suo frutto preferito fosse proprio la mela.
Altra ipotesi è che scelsero come logo e nome la mela per far capire che utilizzare prodotti della Apple fosse facile quanto mangiare una mela.
Altra idea era che la mela rappresentasse il morso della conoscenza che Eva diede al famoso frutto proibito, che era appunto la mela;
Si dice anche che Steve Wozniak avesse scelto il nome Apple anche per farla risultare tra le prime aziende nella lista nell'elenco telefonico.
Altra ipotesi è che la mela rappresenti un simbolo di innovazione, con un chiaro riferimento alla mela che colpì e illuminò Newton sulla legge di gravitazione universale.
Infine, un'ultima ipotesi (confermata anche in un documentario da Steve Jobs) narra che mentre stavano scegliendo il nome della casa, videro, poggiata su un tavolo, una mela morsicata.
Il 22 novembre 2010, Steve Wozniak ha offerto una versione ancora differente, spiegando che Jobs lavorò per un certo periodo nei frutteti dell’Oregon, e fu proprio in quel periodo che il nome cominciò ad apparirgli "unico ed interessante".[17]
Logo Mac [modifica]
Il primo logo Mac, raffigurante un computer Macintosh stilizzato con tratti picasseschi[18] venne disegnato da Tom Houghes e John Casado, direttori artistici del team di sviluppo del Macintosh. Originariamente il logo era disegnato dall'artistia Jean-Michel Folon ed aveva uno stile completamente differente. Folon avrebbe ricevuto i diritti pari ad un dollaro per ogni Mac venduto, ma prima della commercializzazione del Macintosh, Steve Jobs cambiò idea e fece rimpiazzare il logo con quello disegnato da Houghes e Casado.
Il logo Mac venne usato come messaggio di benvenuto su tutti i Macintosh fino alla versione 7.6.1, quando fu rimpiazzato dalle due faccine colorate. Con il rilascio di Mac OS X 10.2, l'attuale logo della Apple prese il posto delle faccine.[18]
Dipendenti [modifica]
CEO [modifica]
1977-1981: Michael "Scotty Scott"
1981-1983: AC "Markkula Mike"
1983-1993: John Sculley
1993-1996: Michael Spindler
1996-1997: Gil Amelio
1997-presente: Steve Jobs
Amministrazione [modifica]
Bill Campbell
Millard Drexler
Al Gore
Steve Jobs
Andrea Jung
Arthur D. Levinson
Dirigenti [modifica]
Steve Jobs
Timothy D. Cook
Peter Oppenheimer
Philip W. Schiller
Jonathan Ive
Bertrand Serlet
Ron Johnson
Sina Tamaddon
Scott Forstall
Bob Mansfield
Daniel Cooperman
Slogan utilizzati [modifica]
"Soon there’ll be two kinds of people: those who’ll use computers and those who will use Apple’s", che recita "Presto esisteranno due tipi di persone: quelle che useranno dei computer e quelle che useranno Apple" (1983, nello spot di Apple Lisa, con Kevin Costner).
"Changing the world - one person at a time", ovvero "Cambiamo il mondo - una persona alla volta" (metà anni ottanta).
"The computer for the rest of us", all'incirca "Il computer per il resto di noi (per la gente comune)" (1984).
"...you'll see why 1984 won't be like "1984"" ovvero "...vedrai perché il 1984 non sarà come "1984"", utilizzato nella spot di lancio del Macintosh durante il Superbowl (1984).
"The power to be your best", all'incirca "La forza di essere il tuo meglio" - (1980 - 1990).
"Think different", ovvero "Pensa diverso" - (1997).
"I think, therefore iMac", ovvero "Penso, quindi iMac", basato sul famoso "Penso, quindi sono" (Cogito ergo sum) di Cartesio (1998).
"One more thing", ovvero "Ancora una cosa" (durante le WWDC e i MacWorld).
"There's something in the air" ovvero "C'è qualcosa nell'aria", per la presentazione del nuovo MacBook Air durante il Macworld del 2008.
"Let's rock" cioè "Muoviamoci (a ritmo di musica)", per la presentazione della nuova generazione di iPod nel settembre 2008;
"It's only rock and roll but we like it!", vale a dire "È solo rock and roll, ma a noi piace!", slogan e nome dell'evento avvenuto il 09/09/'09;
"There is an App for that", ovvero "C'è una Applicazione per questo", utilizzato dalla fine del 2009 fino a estate 2010 come frase e slogan della pubblicità sugli iDevice;
Prodotti Apple [modifica]
Attuali [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Prodotti Apple.
I prodotti Apple si dividono in alcune grandi categorie:
Computer desktop:
Mac mini
iMac
Mac Pro
Computer portatili:
MacBook
MacBook Air
MacBook Pro
Tablet
iPad
iPad 2
Server:
Xserve
Mac mini Server
Mac OS X Server
Riproduttori Musicali:
iPod classic (7G)
iPod nano (6G)
iPod shuffle (5G)
iPod touch (4G)
Telefoni Cellulari:
iPhone 3GS 8GB
iPhone 4 16GB
iPhone 4 32GB
Media Center:
Apple TV
Accessori per Internet
AirPort Express
AirPort Extreme
Time Capsule
Accessori:
iSight
Keyboard
Magic Mouse
Cinema Display
LED Cinema Display
Magic Trackpad
Servizi:
MobileMe (prima era .Mac)
iTunes Store
iTunes Movie Rentals (in USA, Canada e UK)
iTunes U
App Store
iBookstore
Mac App Store
Software:
Mac OS X
iOS
iLife
iWork
Aperture 2
Shake
Final Cut Studio 2
Final Cut Express
Logic Studio
Logic Express
Apple Remote Desktop
Xsan
Applicazioni consumer
Applicazioni professionali
Storia dell'Hardware [modifica]
1976
Apple I
1977
Apple II
1980
Apple III
1983
Apple IIe
Lisa
1984
Macintosh
Apple IIc
1985
Apple IIe Enhanced
LaserWriter
ImageWriter II
1986
Macintosh Plus
Apple IIGS
LaserWriter Plus
1987
Macintosh II
Macintosh SE
ImageWriter LQ
1988
LaserWriter IISC
LaserWriter IINT
Apple Scanner
LaserWriter IINTX
1989
Macintosh IIci
Macintosh Portable
Macintosh IIfx
1990
Macintosh Classic
Macintosh IIsi
Macintosh LC
1991
Quadra 700
Quadra 900
Apple OneScanner
Powerbook
LaserWriter IIf
ImageWriter
LaserWriter IIg
Apple Color OneScanner
Personal LaserWriter LS
Personal LaserWriter NT
1992
Powerbook Duo
Personal LaserWriter NTR
Personal LaserWriter 300
1993
Macintosh Centris
Color Classic
Macintosh LCIII
Personal LaserWriter 320
Quadra 800
Quadra 840 AV
Macintosh LC 475
Powerbook 180c
Newton Message Pad
Macintosh TV
1994
Power Macintosh 6100
Newton
Powerbook 500 series
Powerbook 150
LaserWriter 16/600 PS
1995
Macintosh LC
Color LaserWriter 12/600 PS
LaserWriter 4/600 PS
Color OneScanner 600/27
Color OneScanner 1200/30
1996
Power Macintosh
Performa 6400
Powerbook
Color LaserWriter 12/660 PS
LaserWriter 12/640 PS
1997
eMate
Power Macintosh
20 Year Anniversary Mac
Powerbook G3
LaserWriter 8500
1998
Power Macintosh
Powerbook G3
iMac
1999
Powermac G3
Powermac G4
iBook
iMac DV
2000
Power Macintosh G4 Cube
2001
Powerbook Titanium G4
iMac Patterns
iBook
Power Macintosh Quicksilver
iPod (1G)
2002
iBook 14.1
iMac
iPod (2G)
Xserve
Power Macintosh Mirror
2003
PowerBook G4 Aluminum
Power Macintosh G5
eMac
iPod (3G)
iBook G4
2004
iMac G5
Xserve G5
iPod mini
iPod Click Wheel
iPod U2
iPod photo (4G)
2005
iPod Shuffle
Mac mini
iPod nano
iPod (5G)
2006
iMac Slimmer Intel
MacBook Pro
MacBook
Mac Pro
iPod shuffle
iPod nano
2007
Apple TV
iPhone EDGE
iMac Aluminum
iPod classic (6G)
iPod shuffle (2G)
iPod nano
iPod touch
2008
Mac Pro
Time Capsule
MacBook Air
MacBook Pro Unibody
MacBook Unibody
iPhone 3G
iPod touch (2G)
iPod nano (4G)
iPod classic (6G)
2009
iMac
MacBook
Mac Pro
Mac mini
Time Capsule
AirPort Extreme
iPod shuffle (3G)
iPhone 3GS
iPod touch (3G)
iPod shuffle (4G)
iPod nano (5G)
2010
iPad
iPhone 4
Magic Trackpad
iMac
Mac Pro
LED Cinema Display
iPod touch (4G)
iPod shuffle (5G)
iPod nano (6G)
MacBook Air
Apple TV
2011
MacBook Pro
iPad 2
Storia del Software [modifica]
1984
Lisa OS
1984
System 1.0
System 2.0
1985
System 3.0
1986
AppleWorks
System 4.0
System 5.0
1988
System 6
HyperCard
1991
System 7
ClarisWorks
QuickTime
A/UX
1993
CyberDog
HotSauce
1996
WebObjects
1997
Mac OS 8
1999
Mac OS 9
2001
iTunes
Mac OS X Public Beta
Mac OS X 10.0 Cheetah
Mac OS X 10.1 Puma
Final Cut Studio
Final Cut Pro
Motion
SoundTrack Pro
Color
Compressor
DVD Studio Pro
Logic Pro
TextEdit
iLife
GarageBand
iDVD
iMovie
iPhoto
iWeb
2002
Mac OS X 10.2 Jaguar
Shake
2003
Final Cut Express
Mac OS X 10.3 Panther
2004
Xsan
Logic Express
Final Cut Server
2005
Aperture
Mac OS X 10.4 Tiger
iWork
2006
iWork '06
iLife '06
2007
iPhone OS 1.0
Mac OS X 10.5 Leopard
CUPS
Logic Studio
Logic Pro 8
MainStage
Soundtrack Pro 2
Studio Instruments
Studio Effects
Studio Sound Library
Impulse Response Utility
Apple Loops Utility
WaveBurner Pro
Compressor 3
2008
iLife '08
iPhone OS 2.0
iTunes 8
iPhone OS 2.1
iPhone OS 2.2
2009
iWork '09
iLife '09
iPhone OS 3.0
Mac OS X 10.6 Snow Leopard
QuickTime X
iTunes 9
iPhone OS 3.1
2010
iWork (iPad)
iPhone OS 3.2 (iPad)
iOS 4.0
iOS 4.1
iOS 4.2
iTunes 10
iLife '11
Critiche [modifica]
Apple viene spesso criticata per il suo modello di sviluppo verticale. L'azienda viene accusata di non tenere conto delle logiche di mercato e di sviluppare intenzionalmente prodotti non compatibili con il resto del mercato. Questa strategia impedirebbe di utilizzare efficacemente l'economia di scala che l'industria dei personal computer consente e quindi i prodotti Apple tendenzialmente costano di più dei prodotti della concorrenza. A tale critica si può opporre la constatazione che, almeno nell'hardware, attualmente i computer Apple sfruttano standard più simili a quelli degli altri Personal Computer rispetto al passato, e che ciò in effetti ha di molto ridotto il divario di prezzo, specie se si fa una comparazione a parità di prestazioni.
Dal punto di vista tecnico, Apple è stata criticata per la chiusura con cui gestisce la propria tecnologia. Quest'ultimo argomento è stato notevolmente ridimensionato con l'arrivo del Mac OS X: il nuovo sistema operativo è basato su standard aperti e la stessa Apple ha spesso appoggiato gli standard aperti piuttosto che utilizzare soluzioni proprietarie. Quando uno standard libero non esisteva, spesso Apple ha provveduto a crearne uno (es. FireWire o Zeroconf) e a renderlo disponibile agli sviluppatori. D'altro canto, Mac OS X (ad esclusione della versione server) non può essere legalmente installato su hardware non Apple. Questo, ad esempio, impedisce di installare Mac OS X in virtualizzazione su altro hardware.[19]
Una delle critiche che gli sviluppatori rivolgono ad Apple è la sua tendenza a mettere in competizione tra di loro i vari gruppi di ricerca per i finanziamenti. Un esempio è la rivalità che si è creata tra gli sviluppatori delle vecchie librerie Carbon (appartenenti al vecchio sistema operativo) e gli sviluppatori delle nuove librerie Cocoa (provenienti dal sistema operativo di NeXT). Molti sviluppatori ritengono queste rivalità controproducenti e non necessarie per uno sviluppo funzionale del sistema operativo.
Un'altra critica che viene rivolta è la guida eccessivamente personale del CEO specialmente durante la gestione di Steve Jobs. Jobs viene accusato di eccessiva personalizzazione della società e di accentramento delle funzioni di comando.
Rispetto dell'ambiente [modifica]
Il 25 agosto 2006, Greenpeace International ha lanciato la "Eco guida ai prodotti elettronici", con l'intento di premiare le aziende che non fanno uso di sostanze chimiche pericolose e contribuiscono al riciclaggio dei rifiuti elettronici. Prese in considerazione 14 aziende al vertice del settore computer e telefonia cellulare, nessuna ha ottenuto un punteggio soddisfacente e in particolare la Apple (classificatasi inizialmente all'11º posto con un punteggio di 2,7/10) è risultata essere molto indietro per quanto riguarda l'impatto ambientale dei suoi prodotti.[20] Infatti, con 262 milligrammi per chilo il MacBook della Apple conteneva i livelli più alti, tra i 5 modelli testati – Acer, Apple, Dell, HP e Sony – di una sostanza tossica, il ritardante di fiamma brominato (BFR) (TBBPA).[21]
Per questi motivi Greenpeace ha poi lanciato una campagna chiamata "Green my Apple" dove ha chiesto all'azienda di «impegnarsi a non utilizzare composti chimici pericolosi nei suoi prodotti, per essere all'avanguardia non solo nel design, ma anche nel rispetto dell'ambiente e della salute dei consumatori».[22]
Tuttavia, nella seconda versione dell'eco guida aggiornata al dicembre 2006, la Apple è scivolata all'ultimo posto rimanendo ferma ad un punteggio di 2,7/10.[23]
Apple nel frattempo ha reso nota una serie di termini ultimi per eliminare le sostanze inquinanti dai suoi prodotti.[24] Questa nota si aggiunge alla sezione del sito che la società dedica da tempo alle problematiche ambientali e in cui illustra le proprie politiche e i traguardi ottenuti in questo ambito. A conferma del rispetto delle legislazioni in materia, l'EPEAT ha premiato con la medaglia d'argento 19 prodotti Apple.[25]Nonostante questo, nella classifica di Greenpeace di aprile 2007 Apple è stata collocata in decima posizione con 5,3 punti. Greenpeace ha preso atto delle dichiarazioni della società ma attende le presentazioni dei prodotti ecocompatibili per innalzare significativamente il rating della società.[26]
Nel gennaio del 2008 Jobs presenta al keynote i nuovi prodotti di casa Apple e fa notare come non sono stati usati mercurio o arsenico e inoltre i ritardanti di fiamma brominati (BFR) e il PVC sono assenti dalle parti progettate direttamente da Apple. Greenpeace sostiene che questo si tratta di un passo avanti, ma che non è del tutto sufficiente e che possono esserci ancora delle migliorie.
Durante il corso dell'anno 2009 Apple ha aggiornato tutta la propria linea di prodotti,[27] eliminando completamente l'utilizzo delle sostanze tossiche precedentemente elencate. Grazie a questi sforzi, il 7 gennaio 2010 Greenpeace assegna ad Apple il primo posto nella classifica "Greener electronics" specificatamente all'eliminazione di tali sostanze. La nota recita: "Apple is leading the way on eliminating toxic PVC and BFRs from all it's new products with the new iMac and MacBook being the first PC's completely free of PVC and BFR" ovvero che Apple è la prima azienda del settore a produrre computer completamente privi di PVC e BFR.[28][29]
Apple contro Apple [modifica]
Fin dalla nascita della Apple si è posto il problema del rapporto con l'omonima (e preesistente) etichetta discografica, problema che ha dato luogo a una lunghissima controversia legale (nonostante lo stesso Jobs abbia più volte dichiarato di adorare i Beatles e la loro musica, distribuita per l'appunto dalla Apple Records). Un primo accordo si ebbe nel 1991 quando la allora Apple Computer si impegnò a non introdurre nei propri prodotti alcun elemento musicale; accordo ben presto violato quando i computer con la mela cominciarono a emettere suoni (e uno di questi suoni fu ironicamente chiamato dai programmatori sosumi, che si pronuncia come so sue me, cioè «e adesso fammi causa»). La contesa si fece più aspra nel 2003 con l'avvento dell'iTunes music store, negozio online di musica digitale gestito dalla Apple Inc. Solo nel febbraio 2007 le due società sono giunte a un accordo legale che ha placato la controversia e aperto la strada alla messa in vendita della musica dei Beatles nello store online di iTunes. Il 16 novembre 2010, dopo anni di attesa, l'intero catalogo dei Beatles è approdato su iTunes corredato da molti extra quali video, documentari e interviste.[30][31]
Curiosità [modifica]
Sulla figura del carismatico cofondatore della Apple è stato girato il film per la TV I pirati di Silicon Valley. Nel film si raccontano in modo romanzato i primi anni di Apple e Microsoft.
Su Jobs sono stati scritti diversi libri, due di questi tradotti in italiano sono I su e giù di Steve Jobs e Nella testa di Steve Jobs.
In un episodio della ventesima stagione de I Simpson viene aperto a Springfield un Mapple store, palese riferimento alla catena di negozi di Apple. Lisa è interessata a comprare un Mypod e nel corso della puntata si trova a parlare di persona con Steve Mobbs (ovvia caricatura del CEO di Apple). Le citazioni e parodie nella puntata si susseguono incessantemente, ad esempio in una scena viene replicato il famoso spot "1984", con l'uomo dei fumetti che scaglia il martello contro un megaschermo dal quale Mobbs parla alla folla.
Note [modifica]
^ a b 2010 Apple Form 10-K
^ Apple Inc. 2010 10-K, p. 10
^ http://www.commodore.ca/history/company/mos/mos_technology.htm
^ Jobs torna in Apple Fu lui a inventarla È superconsulente
^ I dolori della Mela senza più timoniere
^ Sorpresa, Microsoft entra nella Apple
^ Microsoft rinvia Windows '98 E Apple incorona Steve Jobs
^ Volano i conti Apple. E per Jobs un bonus da 2.300 miliardi
^ La Mela risorge
^ "Apple è risorta anche grazie a Gates"
^ APPLE: STEVE JOBS GUADAGNA UN DOLLARO
^ iPhone 3G. Com’è?. AppleiPhone.it, 10-06-2008. URL consultato il 18-07-2008.
^ Back to the Mac: da Lion ai nuovi MacBook Air, tutte le novità. Macity, 20-10-2010. URL consultato il 24-10-2010.
^ Articolo lancio Mac App Store su Macity.
^ Rob Janoff e la creazione del logo Apple. TheAppleLounge.com, 31-3-2009. URL consultato il 31-3-2009.
^ Steve Wozniak racconta l'origine del nome Apple pubblicato da melablog.it
^ (EN) Head of Woz Explains Why Apple’s Named Apple. Cult of Mac. URL consultato il 22-11-2010.
^ a b (EN) Apple Facts. The Apple Museum. URL consultato il 17-08-2010.
^ (EN) Configuring virtual machines. VirtualBox.org. URL consultato il 18 febbraio 2011.
^ Ecco la ecoguida ai prodotti elettronici, Greenpeace Italia. 25 agosto 2006.
^ Sostanze tossiche nei pc. Greenpeace: hp mente, Greenpeace Italia. 18 settembre 2006.
^ La mela avvelenata della Apple, Greenpeace Italia. 28 settembre 2006.
^ Eco Guida ai prodotti elettronici. Apple ultima., Greenpeace Italia. 6 dicembre 2006.
^ (EN) http://www.apple.com/hotnews/agreenerapple/ A Greener Apple.
^ (EN) Medaglie EPEAT ricevute dai prodotti Apple
^ How the companies line up: 3rd Edition. Greenpace. URL consultato il 27-06-2007.
^ (EN) Mac Buyer's Guide, MacRumors.com.
^ (EN) Apple ranks highest among Greenpeace’s top tech companies, The Loop, 7 gennaio 2010.
^ (EN) Which companies really sell greener electronics. Greenpeace. URL consultato il 03-02-2010.
^ Apple - I Beatles su iTunes. Apple.com. URL consultato il 16-11-2010.
^ I Beatles sono arrivati su iTunes Store. TheAppleLounge.com. URL consultato il 16-11-2010.
Voci correlate [modifica]
Microsoft
Apple Macintosh
Mac OS
Mac OS X
iOS
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Lista dei computer Apple ordinata per data
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