La Miura è una vettura sportiva prodotta dalla Lamborghini tra il 1966 e il 1973.
Indice[nascondi]
1 Storia
2 La Miura nei media
3 Dati tecnici
4 Note
5 Bibliografia
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Storia [modifica]
Fu la prima granturismo stradale che riprese la configurazione a motore centrale delle vetture da competizione dell'epoca quali la Ford GT40 o la Ferrari 250 LM. Su queste due vetture il motore era però in posizione longitudinale, nella Miura invece era montato trasversalmente tra l'abitacolo e l'assale posteriore. In quel periodo tutte le automobili sportive, salvo la Porsche 911, adottavano la configurazione motore anteriore e trazione posteriore.
La Miura fece talmente tendenza che da questa vettura in poi molte granturismo stradali adotteranno questa soluzione, quasi sempre però col motore in posizione longitudinale, salvo la Dino 206, la successiva 246 e la Lancia Stratos che replicarono la configurazione della Miura. La Porsche 911 costituisce un'eccezione, infatti rimarrà fedele per sempre alla posizione longitudinale a sbalzo (oltre l'assale posteriore) del motore. Questa dislocazione si riscontra, oltre che nella vettura tedesca, nelle Abarth e nelle Alpine Renault che però non sono vere e proprie granturismo ma berlinette sportive.
Il telaio della Miura venne presentato al salone di Torino del 1965 e suscitò reazioni entusiastiche tra il pubblico, di li a poco venne affidato l'incarico a Bertone di allestire una carrozzeria adeguata che venne disegnata a tempo di record dal giovane stilista Marcello Gandini[1]. La vettura ultimata venne presentata al salone di Ginevra del 1966 e fu un successo senza precedenti, la vettura lasciò senza fiato tutti i visitatori facendo invecchiare di colpo tutte le supercar dell'epoca e dando l'inizio ad una nuova era nel campo dell'automobile[2][3].
Su questa auto è montato un motore V-12 da 3.9 L di cilindrata, realizzato da Giotto Bizzarrini. La potenza era di 350 hp (260 kW). Questa prima versione, prodotta in 275 esemplari, verrà seguita nel 1969 dalla versione S con motore da 370 hp (276 kW) della quale verranno allestite 338 vetture. Nel 1971 venne presentata l'ultima e più estrema versione della Miura, identificata dalla sigla SV. Il motore di quest'ultima versione erogava la bellezza di 385 hp (287 kW). La produzione della SV fu di soli 150 esemplari[4].
Il difetto principale di questa autovettura fu che sulle prime Miura si manifestava la tendenza ad incendiarsi. Il problema originava dalla decisione della Lamborghini di montare i carburatori Weber IDL 3C1. Questi carburatori erano progettati esclusivamente per l'impiego agonistico e non per l'impiego stradale. Durante le soste, per esempio al semaforo, quando il motore rimaneva al minimo per un certo periodo di tempo si creava un ristagno di benzina che poi poteva incendiarsi quando si accelerava nuovamente. La soluzione fu trovata da un ingegnere della Lamborghini stessa che operò una modifica al carburatore creando un circuito di recupero del carburante.
Da notare che la Ferrari, che utilizzava gli stessi carburatori, soffriva dello stesso problema e approfittò anch'essa della soluzione trovata dalla Lamborghini.
Tra le altre caratteristiche peculiari della Miura va annoverata la posizione del serbatoio del carburante. Situato nella parte anteriore della vettura e mano a mano che la benzina si consumava l'anteriore tendeva ad alleggerirsi rendendo più difficile gestire la vettura. Altra peculiarità era data dalla forma, simile a quella delle corna di un toro (animale da cui deriva anche il nome dell'automobile stessa), che assumevano le portiere quando aperte.
Nel 2004 la rivista americana Sport Cars International ha posizionato la Miura al quarto posto nelle classifiche Top Sport Cars degli anni sessanta, settanta e nella classifica delle Top Sport Cars di tutti i tempi.
La Miura fu l'auto più ambita dai VIP dell'epoca; tra i suoi facoltosi possessori ricordiamo: Claudio Villa, Little Tony, Bobby Solo, Gino Paoli, Elton John, Frank Sinatra, Dean Martin e per finire Hussein di Giordania e lo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi che ne ebbe due, una delle quali di recente acquistata da Nicolas Cage.
Esiste una versione speciale della Miura SV, la Jota, voluta dal pilota collaudatore Bob Wallace. Era una versione particolare, semi preparata per le competizioni, con 4 freni a disco autoventilanti, differenziale autobloccante ZF e potenza incrementata a 440 cavalli. Ne fu prodotto un solo esemplare, che andò distrutto in un incidente. La Lamborghini ne produsse alcuni esemplari successivi con pezzi originali, chiamate Miura SVJ, con numeri di telaio #4860, #4892, #4934, #4990, #5090, #5100. La numero #4934 era quella in possesso di Nicolas Cage. Ne furono allestite versioni successive, ma erano Miura normali preparate in seguito, alcune con pezzi non originali. Queste vengono definite Jota Replica.
La Miura nei media [modifica]
La Lamborghini Miura appare in una lunga e spettacolare sequenza del film Un colpo all'italiana; la versione originale è del 1969.
È utilizzata in alcuni videogames come Midnight Club: Los Angeles e Test Drive Unlimited e Gran Turismo 5.
Nel fumetto Valentina Mela Verde (1969 - 1976) di Grazia Nidasio, il fratello della protagonista viene soprannominato Miura a causa della sua passione per le auto sportive.
Dati tecnici [modifica]
▼ espandi
Caratteristiche tecniche - "Lamborghini LP 400" del 1966
Configurazione
Carrozzeria: Coupé
Posizione motore: centrale trasversale
Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (Lungh.xLargh.xAlt.)
4.390 x 1.780 x 1.050 mm
Interasse: 2.500 mm
Carreggiate: anteriore 1.418 - posteriore 1.418
Capacità serbatoio: 95 litri
Altezza minima da terra
mm
Diametro minimo di sterzata
m
Posti totali: 2
Bagagliaio: -
Masse
/ in ordine di marcia: 1.115 kg
Meccanica
Tipo motore
12 cilindri a V di 60° con monoblocco e teste in alluminio
Distribuzione: a 2 valvole per cilindro, doppio albero a camme in testa con comando a catena
Alimentazione: 6 carburatori doppio corpo Weber 40 DCOE supportati da 2 pompe elettriche
Cilindrata
(Alesaggio x corsa = 82 x 62 mm); totale 3.929 cm3
Prestazioni del motore
Potenza: 350 CV a 7.000 giri/min / Coppia: 37,6 kgm DIN a 5.100 giri/min
Accensione: -
Impianto elettrico: -
Frizione: -
Cambio: Manuale a 5 rapporti + retromarcia
Telaio
Corpo vettura
Autotelaio a piattaforma semi-portante in lamiera scatolata
Sterzo
Sospensioni
anteriori: A ruote indipendenti, trapezi, molle elicoidali e barra stabilizzatrice con ammortizzatori idraulici telescopici / posteriori: A ruote indipendenti, bracci triangolari e molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici
Freni
anteriori: a disco / posteriori: a disco Girling con doppio circuito
Pneumatici
205 VR 15
Prestazioni dichiarate
Velocità massima
con il massimo rapporto al ponte 293 km/h
Accelerazione
24,5 s sul km da fermo - Da 0 a 100 km/h in circa 6,3 s s
Consumi
17,5 l/100 km
Omologazione
Emissioni CO2
g/km
Altro
Note
Fonte dei dati:Scheda su connectingrod.it
Note [modifica]
^ Il primo telaio della Miura
^ I 40 anni della Miura
^ La Miura su Ruoteclassiche
^ Le serie della Miura su Automobilismo d'epoca
Bibliografia [modifica]
De la Rive Box, B., (2002), Enciclopedia delle auto classiche, Edizioni White Star, Vercelli.
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Lamborghini Miura
Collegamenti esterni [modifica]
(EN) Registro storico Lamborghini
(EN) Lamborghini Miura sul sito lambocars.com
Storia della Lamborghini-Miura
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1 Storia
2 La Miura nei media
3 Dati tecnici
4 Note
5 Bibliografia
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Storia [modifica]
Fu la prima granturismo stradale che riprese la configurazione a motore centrale delle vetture da competizione dell'epoca quali la Ford GT40 o la Ferrari 250 LM. Su queste due vetture il motore era però in posizione longitudinale, nella Miura invece era montato trasversalmente tra l'abitacolo e l'assale posteriore. In quel periodo tutte le automobili sportive, salvo la Porsche 911, adottavano la configurazione motore anteriore e trazione posteriore.
La Miura fece talmente tendenza che da questa vettura in poi molte granturismo stradali adotteranno questa soluzione, quasi sempre però col motore in posizione longitudinale, salvo la Dino 206, la successiva 246 e la Lancia Stratos che replicarono la configurazione della Miura. La Porsche 911 costituisce un'eccezione, infatti rimarrà fedele per sempre alla posizione longitudinale a sbalzo (oltre l'assale posteriore) del motore. Questa dislocazione si riscontra, oltre che nella vettura tedesca, nelle Abarth e nelle Alpine Renault che però non sono vere e proprie granturismo ma berlinette sportive.
Il telaio della Miura venne presentato al salone di Torino del 1965 e suscitò reazioni entusiastiche tra il pubblico, di li a poco venne affidato l'incarico a Bertone di allestire una carrozzeria adeguata che venne disegnata a tempo di record dal giovane stilista Marcello Gandini[1]. La vettura ultimata venne presentata al salone di Ginevra del 1966 e fu un successo senza precedenti, la vettura lasciò senza fiato tutti i visitatori facendo invecchiare di colpo tutte le supercar dell'epoca e dando l'inizio ad una nuova era nel campo dell'automobile[2][3].
Su questa auto è montato un motore V-12 da 3.9 L di cilindrata, realizzato da Giotto Bizzarrini. La potenza era di 350 hp (260 kW). Questa prima versione, prodotta in 275 esemplari, verrà seguita nel 1969 dalla versione S con motore da 370 hp (276 kW) della quale verranno allestite 338 vetture. Nel 1971 venne presentata l'ultima e più estrema versione della Miura, identificata dalla sigla SV. Il motore di quest'ultima versione erogava la bellezza di 385 hp (287 kW). La produzione della SV fu di soli 150 esemplari[4].
Il difetto principale di questa autovettura fu che sulle prime Miura si manifestava la tendenza ad incendiarsi. Il problema originava dalla decisione della Lamborghini di montare i carburatori Weber IDL 3C1. Questi carburatori erano progettati esclusivamente per l'impiego agonistico e non per l'impiego stradale. Durante le soste, per esempio al semaforo, quando il motore rimaneva al minimo per un certo periodo di tempo si creava un ristagno di benzina che poi poteva incendiarsi quando si accelerava nuovamente. La soluzione fu trovata da un ingegnere della Lamborghini stessa che operò una modifica al carburatore creando un circuito di recupero del carburante.
Da notare che la Ferrari, che utilizzava gli stessi carburatori, soffriva dello stesso problema e approfittò anch'essa della soluzione trovata dalla Lamborghini.
Tra le altre caratteristiche peculiari della Miura va annoverata la posizione del serbatoio del carburante. Situato nella parte anteriore della vettura e mano a mano che la benzina si consumava l'anteriore tendeva ad alleggerirsi rendendo più difficile gestire la vettura. Altra peculiarità era data dalla forma, simile a quella delle corna di un toro (animale da cui deriva anche il nome dell'automobile stessa), che assumevano le portiere quando aperte.
Nel 2004 la rivista americana Sport Cars International ha posizionato la Miura al quarto posto nelle classifiche Top Sport Cars degli anni sessanta, settanta e nella classifica delle Top Sport Cars di tutti i tempi.
La Miura fu l'auto più ambita dai VIP dell'epoca; tra i suoi facoltosi possessori ricordiamo: Claudio Villa, Little Tony, Bobby Solo, Gino Paoli, Elton John, Frank Sinatra, Dean Martin e per finire Hussein di Giordania e lo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi che ne ebbe due, una delle quali di recente acquistata da Nicolas Cage.
Esiste una versione speciale della Miura SV, la Jota, voluta dal pilota collaudatore Bob Wallace. Era una versione particolare, semi preparata per le competizioni, con 4 freni a disco autoventilanti, differenziale autobloccante ZF e potenza incrementata a 440 cavalli. Ne fu prodotto un solo esemplare, che andò distrutto in un incidente. La Lamborghini ne produsse alcuni esemplari successivi con pezzi originali, chiamate Miura SVJ, con numeri di telaio #4860, #4892, #4934, #4990, #5090, #5100. La numero #4934 era quella in possesso di Nicolas Cage. Ne furono allestite versioni successive, ma erano Miura normali preparate in seguito, alcune con pezzi non originali. Queste vengono definite Jota Replica.
La Miura nei media [modifica]
La Lamborghini Miura appare in una lunga e spettacolare sequenza del film Un colpo all'italiana; la versione originale è del 1969.
È utilizzata in alcuni videogames come Midnight Club: Los Angeles e Test Drive Unlimited e Gran Turismo 5.
Nel fumetto Valentina Mela Verde (1969 - 1976) di Grazia Nidasio, il fratello della protagonista viene soprannominato Miura a causa della sua passione per le auto sportive.
Dati tecnici [modifica]
▼ espandi
Caratteristiche tecniche - "Lamborghini LP 400" del 1966
Configurazione
Carrozzeria: Coupé
Posizione motore: centrale trasversale
Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (Lungh.xLargh.xAlt.)
4.390 x 1.780 x 1.050 mm
Interasse: 2.500 mm
Carreggiate: anteriore 1.418 - posteriore 1.418
Capacità serbatoio: 95 litri
Altezza minima da terra
mm
Diametro minimo di sterzata
m
Posti totali: 2
Bagagliaio: -
Masse
/ in ordine di marcia: 1.115 kg
Meccanica
Tipo motore
12 cilindri a V di 60° con monoblocco e teste in alluminio
Distribuzione: a 2 valvole per cilindro, doppio albero a camme in testa con comando a catena
Alimentazione: 6 carburatori doppio corpo Weber 40 DCOE supportati da 2 pompe elettriche
Cilindrata
(Alesaggio x corsa = 82 x 62 mm); totale 3.929 cm3
Prestazioni del motore
Potenza: 350 CV a 7.000 giri/min / Coppia: 37,6 kgm DIN a 5.100 giri/min
Accensione: -
Impianto elettrico: -
Frizione: -
Cambio: Manuale a 5 rapporti + retromarcia
Telaio
Corpo vettura
Autotelaio a piattaforma semi-portante in lamiera scatolata
Sterzo
Sospensioni
anteriori: A ruote indipendenti, trapezi, molle elicoidali e barra stabilizzatrice con ammortizzatori idraulici telescopici / posteriori: A ruote indipendenti, bracci triangolari e molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici
Freni
anteriori: a disco / posteriori: a disco Girling con doppio circuito
Pneumatici
205 VR 15
Prestazioni dichiarate
Velocità massima
con il massimo rapporto al ponte 293 km/h
Accelerazione
24,5 s sul km da fermo - Da 0 a 100 km/h in circa 6,3 s s
Consumi
17,5 l/100 km
Omologazione
Emissioni CO2
g/km
Altro
Note
Fonte dei dati:Scheda su connectingrod.it
Note [modifica]
^ Il primo telaio della Miura
^ I 40 anni della Miura
^ La Miura su Ruoteclassiche
^ Le serie della Miura su Automobilismo d'epoca
Bibliografia [modifica]
De la Rive Box, B., (2002), Enciclopedia delle auto classiche, Edizioni White Star, Vercelli.
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Lamborghini Miura
Collegamenti esterni [modifica]
(EN) Registro storico Lamborghini
(EN) Lamborghini Miura sul sito lambocars.com
Storia della Lamborghini-Miura
estratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Lamborghini_Miura
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