Viareggio, le vittime sono ventidue Accertata l'identità di venti corpi
Morte due donne: una era ricoverata a Carrara, l'altra a Pisa. Deceduto anche un giovane in ospedale a Massa
il Consiglio dei ministri dichiara lo stato di emergenza e i funerali di stato
Tratto dal sito web http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_03/viareggio_vittime_salgono_a_venti_8d908404-678f-11de-8836-00144f02aabc.shtml
Morte due donne: una era ricoverata a Carrara, l'altra a Pisa. Deceduto anche un giovane in ospedale a Massa
il Consiglio dei ministri dichiara lo stato di emergenza e i funerali di stato
Tratto dal sito web http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_03/viareggio_vittime_salgono_a_venti_8d908404-678f-11de-8836-00144f02aabc.shtml
Si aggrava ancora il bilancio dell'esplosione nella stazione di Viareggio: i morti sono ventidue. Le ultime tre vittime sono un giovane ricoverato a Massa e deceduto venerdì mattina, una donna ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Carrara, morta nella notte, e un'altra donna di 40 anni che aveva riportato ustioni al 100 per cento del corpo ed era ricoverata a Pisa.
IDENTIFICATI - Le vittime di cui è stata accertata l'identità sono 20. Secondo quanto reso noto dalla Asl 12, i corpi identificati dalla polizia scientifica e dai medici legali sono al momento 16: Maria Luisa Carmazzi, Ilaria Mazzoni, Elana Iacopini, Lorenzo Piagentini, Ana Habic, Rosario Campo, Abou Talib Aziza, Hamza Ayad, Iman Ayad, Mohamed Ayad, Emanuela Milazzo, Noureddin Boumalahaf, Amdula Boumalahaf, Oliva Magdalena Cruz Ruiz, Antonio Farnocchia, Moussafar Rachid. Tre di questi (Emanuela Milazzo, Oliva Magdalena Cruz Ruiz, Antonio Farnocchia) facevano parte della lista di dispersi diffusa due giorni fa dalla procura di Lucca. Le vittime di cui si conosce l'identità, ma che non sono ufficialmente state ancora identificate dagli organi di polizia, sono quattro: Luca Piagentini, Mario Pucci, Claudio Bonuccelli, Stefania Maccioni. RIAPERTA LA STAZIONE - E mentre il sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, annuncia che la mattina di martedì è la data prevedibile per i funerali solenni delle vittime, la città prova a tornare alla normalità. La stazione teatro della strage è stata riaperta all'alba. Il regionale 23375 La Spezia-Pisa è stato il primo treno a fermare alle 5:54 di venerdì a Viareggio dopo l'incidente di lunedì notte. Al momento i binari disponibili sono solo due su otto. Una rete di protezione divide in due la stazione, impedendo l'accesso all'area compresa tra i binari 4 e 8. Sul quinto binario sono ancora in sosta alcuni vagoni cisterna del convoglio deragliato nell'incidente. Quanto agli sfollati, «dei circa 1.100 registrati inizialmente ora sono 80 le persone senza una casa e a loro sarà garantita ospitalità negli alberghi e un alloggio nel medio periodo in attesa della ricostruzione» ha detto il sindaco Lunardini incontrando nel Municipio il sottosegretario agli Interni Michelino Davico.
«STATO DI EMERGENZA» - Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto in cui si dichiara lo stato di emergenza. Lo riferiscono fonti governative, che sottolineano come siano stati decisi anche il lutto nazionale e i funerali di Stato. L'incidente ferroviario di Viareggio «forse non è solo causato dalla malasorte» ha detto giovedì il premier, Silvio Berlusconi, spiegando che il governo sta portando avanti «un'indagine approfondita» per verificare la possibilità di cambiare le regole per i movimenti dei vagoni cisterna. Il presidente del Consiglio ha assicurato che «saranno compiuti tutti gli accertamenti circa le modalità e le cause dell'incidente». Procedono intanto le indagini, ancora a carico di ignoti: le ipotesi di reato sono disastro ferroviario, omicidio plurimo e incendio colposi. «Non ci sentiamo responsabili», afferma l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. La Gatx, proprietaria del vagone deragliato, annuncia che sostituirà e controllerà «in via precauzionale» tutti gli assi dei cargo che trasportano gpl. STOP AI CARRI GATX ANCHE IN SVIZZERA - Sbb Cargo, numero 1 nel traffico merci su rotaia svizzero e un’impresa ferroviaria internazionale leader lungo l’asse nord-sud attraverso l’Europa, ha sospeso i propri trasporti merci con carri cisterna della società Gatx. Il provvedimento - informa una nota - «in via del tutto precauzionale, è stato preso successivamente all'incidente di Viareggio dello scorso 29 giugno, e sarà mantenuto in vigore fino a quando non verranno forniti dalle indagini in corso e dalla stessa società Gatx chiarimenti circa i fatti di Viareggio». La misura preventiva «si è resa necessaria per garantire la sicurezza all'interno dell'intera catena logistica e per tutelare i propri operatori».
IDENTIFICATI - Le vittime di cui è stata accertata l'identità sono 20. Secondo quanto reso noto dalla Asl 12, i corpi identificati dalla polizia scientifica e dai medici legali sono al momento 16: Maria Luisa Carmazzi, Ilaria Mazzoni, Elana Iacopini, Lorenzo Piagentini, Ana Habic, Rosario Campo, Abou Talib Aziza, Hamza Ayad, Iman Ayad, Mohamed Ayad, Emanuela Milazzo, Noureddin Boumalahaf, Amdula Boumalahaf, Oliva Magdalena Cruz Ruiz, Antonio Farnocchia, Moussafar Rachid. Tre di questi (Emanuela Milazzo, Oliva Magdalena Cruz Ruiz, Antonio Farnocchia) facevano parte della lista di dispersi diffusa due giorni fa dalla procura di Lucca. Le vittime di cui si conosce l'identità, ma che non sono ufficialmente state ancora identificate dagli organi di polizia, sono quattro: Luca Piagentini, Mario Pucci, Claudio Bonuccelli, Stefania Maccioni. RIAPERTA LA STAZIONE - E mentre il sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, annuncia che la mattina di martedì è la data prevedibile per i funerali solenni delle vittime, la città prova a tornare alla normalità. La stazione teatro della strage è stata riaperta all'alba. Il regionale 23375 La Spezia-Pisa è stato il primo treno a fermare alle 5:54 di venerdì a Viareggio dopo l'incidente di lunedì notte. Al momento i binari disponibili sono solo due su otto. Una rete di protezione divide in due la stazione, impedendo l'accesso all'area compresa tra i binari 4 e 8. Sul quinto binario sono ancora in sosta alcuni vagoni cisterna del convoglio deragliato nell'incidente. Quanto agli sfollati, «dei circa 1.100 registrati inizialmente ora sono 80 le persone senza una casa e a loro sarà garantita ospitalità negli alberghi e un alloggio nel medio periodo in attesa della ricostruzione» ha detto il sindaco Lunardini incontrando nel Municipio il sottosegretario agli Interni Michelino Davico.
«STATO DI EMERGENZA» - Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto in cui si dichiara lo stato di emergenza. Lo riferiscono fonti governative, che sottolineano come siano stati decisi anche il lutto nazionale e i funerali di Stato. L'incidente ferroviario di Viareggio «forse non è solo causato dalla malasorte» ha detto giovedì il premier, Silvio Berlusconi, spiegando che il governo sta portando avanti «un'indagine approfondita» per verificare la possibilità di cambiare le regole per i movimenti dei vagoni cisterna. Il presidente del Consiglio ha assicurato che «saranno compiuti tutti gli accertamenti circa le modalità e le cause dell'incidente». Procedono intanto le indagini, ancora a carico di ignoti: le ipotesi di reato sono disastro ferroviario, omicidio plurimo e incendio colposi. «Non ci sentiamo responsabili», afferma l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. La Gatx, proprietaria del vagone deragliato, annuncia che sostituirà e controllerà «in via precauzionale» tutti gli assi dei cargo che trasportano gpl. STOP AI CARRI GATX ANCHE IN SVIZZERA - Sbb Cargo, numero 1 nel traffico merci su rotaia svizzero e un’impresa ferroviaria internazionale leader lungo l’asse nord-sud attraverso l’Europa, ha sospeso i propri trasporti merci con carri cisterna della società Gatx. Il provvedimento - informa una nota - «in via del tutto precauzionale, è stato preso successivamente all'incidente di Viareggio dello scorso 29 giugno, e sarà mantenuto in vigore fino a quando non verranno forniti dalle indagini in corso e dalla stessa società Gatx chiarimenti circa i fatti di Viareggio». La misura preventiva «si è resa necessaria per garantire la sicurezza all'interno dell'intera catena logistica e per tutelare i propri operatori».
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