Pietro Berti

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VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

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Anchorage

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venerdì 6 maggio 2011

Newcastle United Football Club

Il Newcastle United Football Club è una società calcistica inglese con sede nella città di Newcastle upon Tyne. Milita in Premier League, la massima divisione del campionato inglese.

Indice

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Storia[modifica]

La creazione (1881 - 1895)[modifica]

Il Newcastle United trae origini dallo Stanley Cricket Club di Byker, che decise di creare una squadra di calcio nel novembre 1881. La squadra cambiò nome in East End FC l’anno successivo, assorbendo il Rosewood FC poco dopo, dando vita ad un ancor più forte club. Fu poi fondato anche il West End FC, che diventò la maggior squadra della città, trovandosi peraltro in difficoltà economiche nel 1892, tanto che si arrivò alla fusione delle due squadre. Fu deciso che lo stadio sarebbe stato quello del West End, il St James' Park. Nel dicembre 1892 il club decise di dare una nuova immagine e un nuovo nome alla squadra. Furono candidati diversi nomi, tra cui Newcastle Rangers e Newcastle City, prima che tutti si misero d'accordo su Newcastle United. La FA accettò il cambio di nome il 22 dicembre, ma il nuovo nome non fu ufficializzato fino al 6 settembre 1895, quando fu costituito il Newcastle United Football Club Co. Ltd..

La prima era gloriosa (1895 - 1914)[modifica]

Solo poco prima dell'inizio del Novecento il Newcastle riuscì a salire in Prima Divisione. Nonostante alcuni periodi burrascosi di difficoltà economiche, il Newcastle United arruolò numerosi giocatori talentuosi, diventando una delle potenze del campionato. Il Newcastle vinse tre volte il campionato, nel 1905, nel 1907 e nel 1909, raggiungendo 5 volte la finale di FA Cup in 7 anni, vincendola però solo nel 1910. Risale tuttavia a questo periodo quella che ancora oggi è la peggior sconfitta per una squadra di casa, addirittura 9-1 contro gli eterni rivali del Sunderland.

Il successo fra le due guerre (1919 - 1939)[modifica]

Dopo la Prima guerra mondiale i primi anni venti regalarono al Newcastle nuovi successi. I bianconeri tornarono a vincere la FA Cup nel 1924 contro l'Aston Villa, nella seconda finale della storia giocata a Wembley. Tre anni più tardi, nel 1927, il Newcastle si aggiudicò anche il titolo inglese grazie ai gol del centravanti scozzese Hughie Gallacher. In questo periodo nelle file dei Magpies figuravano giocatori come Neil Harris, Stan Seymour e Frank Hudspeth. Seymour divenne negli anni successivi un importante figura per il Newcastle, sia come giocatore, che come allenatore e direttore. Nel 1934 conquistò nuovamente la FA Cup grazie ad un episodio rimasto famoso nella storia del calcio inglese, in quanto il gol nacque da un cross effettuato su una palla che era uscita dal campo, ma che l’arbitro considerò in gioco. Tuttavia in quello stesso anno la squadra fu retrocessa in Second Division.

Il successo del dopoguerra (1945 - 1976)[modifica]

Il Newcastle affronta il Woolwich Arsenal nel 1906.

Dopo la Seconda guerra mondiale iniziò un processo di rinforzo della squadra sotto la guida dell’ex giocatore Stan Seymour, entrato a far parte del consiglio di amministrazione. Il nuovo Newcastle divenne un mix fra i talenti del vivaio come Jackie Milburn, Bobby Cowell e Ernie Taylor e grandi acquisti come George Robledo, Bobby Mitchell, Joe Harvey e Frank Brennan. Il Newcastle ritornò in Prima Divisione nel 1948, sostenuto da un'alta media di pubblico (circa 57,000 persone a partita). Negli anni cinquanta vinsero per tre volte in cinque anni la FA Cup: nel 1951 sconfissero il Blackpool per 2-0, nel 1952 sconfissero l'Arsenal per 1-0 e nel 1955 sconfissero il Manchester City per 3-1. Nonostante la squadra fosse stata fra le protagoniste di questa decade, con stelle di prima grandezza come Ivor Allchurch, George Eastham e Len White, nel 1961 sprofondò nuovamente in Second Division, sotto la guida controversa dell'ex giocatore del Manchester United Charlie Mitten. La ripresa del Newcastle iniziò a concretizzarsi col ritorno di Joe Harvey, stella dei bianconeri nel dopoguerra. Rapidamente i Magpies tornarono alla First Division vincendo il campionato cadetto del 1965. Nel 1968 conquistò la prima qualificazione europea, vincendo l’anno dopo il primo trofeo internazionale, la Coppa delle Fiere, con giocatori come il gallese Wyn Davies e i famosi Bryan Robson, Bobby Moncur e Frank Clark. Dopo questo successo altri grandi giocatori vestirono la maglia bianconera del Newcastle, come Jimmy Smith, Tony Green Terry Hibbitt e soprattutto il centravanti Malcolm Macdonald, uno degli eroi dei tifosi. Nel 1974 e nel 1976 guidò con i suoi gol la squadra alle finali di FA Cup contro il Liverpool e di League Cup contro il Manchester City rispettivamente. Però i bianconeri persero in entrambe le occasioni.

Giù e su di nuovo (1976 - 1984)[modifica]

Agli inizi degli anni ottanta il Newcastle era in crisi tant'è che tornò in Seconda Divisione. Ma nel 1982 il Newcastle, sotto la guida di Artur Cox, tornò alla ribalta con l'acquisto di uno dei più celebri giocatori del tempo, l’ala Kevin Keegan. Insieme a lui c'erano giocatori giovani come Peter Beardsley e Chris Waddle e i veterani Terence McDermott e David McCreery.

Ritorno in cima (1984 - 1989)[modifica]

Il Newcastle tornò ad essere uno dei migliori club inglesi e lanciò un fenomeno come Paul Gascoigne dal proprio vivaio. Con Jack Charlton come direttore il Newcastle consolidò la propria posizione in Prima Divisione, ma poi la cessione di stelle come Beardsley, Waddle e Gazza fece tornare il Newcastle in crisi, con gli stadi sempre meno popolati e le casse vuote.

Dritti verso l'oblio (1989 - 1992)[modifica]

I Magpies tornarono nella Seconda Divisione nel 1989 e nei tre anni successivi la crisi aumentò. Ci furono diversi cambiamenti sulla panchina del Newcastle, ma né Jim Smith e né Ossie Ardiles poterono fermare la crisi. Per evitare il crollo definitivo il Newcastle aveva bisogno di un salvatore. E riuscì a trovare non uno, ma ben due salvatori, ossia Sir John Hall e Kevin Keegan.

La rivoluzione di Keegan (1992 - 1997)[modifica]

Infatti nel 1992 Keegan tornò al Newcastle, stavolta come allenatore: riuscì a compiere il miracolo di salvare la squadra dalla retrocessione in terza divisione all’ultima giornata. Il nuovo padrone Sir John Hall salvò il club dalla bancarotta e con Keegan in panchina gli stadi cominciarono a riempirsi tant'è che lo St. James Park fu anche ristrutturato grazie alle nuove finanze del club. Quello era solo l'inizio di un ciclo d'oro. Il programma di rinforzo della squadra diede i risultati sperati e l’anno successivo lo United tornò in prima divisione, conquistando addirittura il terzo posto. Dopo una stagione al sesto posto, seguirono i due clamorosi secondi posti del 1996 e 1997, entrambi dietro al Manchester United. Vestirono in questo periodo la maglia bianconera giocatori del calibro di David Ginola, Faustino Asprilla, Les Ferdinand e nel 1996 arrivò il centravanti della nazionale Alan Shearer.

La nuova caduta (1997 - 1999)[modifica]

Keegan lasciò la squadra nel 1997 e Kenny Dalglish ne prese le redini. Il Newcastle si qualificò alla Champions League e Dalglish lo guidò anche alla finale, persa, di FA Cup. Questa prestazione fu eguagliata da Ruud Gullit, nuovo allenatore del Newcastle, l’anno successivo, dove questa volta i bianconeri persero contro il Manchester United. Tuttavia l’olandese cominciò a commettere parecchi errori. Da una parte fece grossi errori nel calciomercato, acquistando giocatori che furono protagonisti di prestazioni deludenti come il difensore spagnolo Marcelino e l'attaccante Silvio Maric. Dall'altra Gullit litigò con alcuni veterani, come Alan Shearer e il capitano Rob Lee. Una sconfitta umiliante contro gli arci rivali del Sunderland e una falsa partenza nella stagione 1999/00 causò le sue dimissioni.

Gli ultimi successi (1999 - 2004)[modifica]

Bobby Robson

La squadra fu poi affidata a Bobby Robson, che costruì una squadra giovane e vivace. Dopo aver ottenuto la salvezza nella sua prima stagione e dopo un altro anno di assestamento (2000-2001), il Newcastle riuscì ad arrivare alla conquista di un posto in Champions League, tornando a qualificarsi per la massima manifestazione europea (2001-2002). Giocatori come Kieron Dyer (un acquisto di Gullit), Craig Bellamy e Laurent Robert fecero tornare il Newcastle alla gloria dei vecchi tempi. Nella stagione successiva (2002-2003) il Newcastle riesce a superare il primo girone eliminatorio in una maniera incredibile, perdendo le prime tre partite e vincendo le altre tre. Nel turno successivo il Newcastle è inserito in un girone di ferro con Inter, Barcellona e Bayer Leverkusen e riesce arrivare solo terza. In campionato il Newcastle arriva terzo qualificandosi di nuovo per la Champions League. Il 2004 vede subito l’eliminazione del Newcastle al primo turno di Champions, sconfitto ai rigori dal Partizan Belgrado. I bianconeri inglesi furono dirottati sulla Coppa UEFA di cui raggiunsero le semifinali. In campionato, malgrado numerosi infortuni, il Newcastle raggiunse il quinto posto, qualificandosi per la Coppa UEFA.

Crisi e retrocessione (2004 - 2009)[modifica]

Il Wonder Boy Michael Owen in allenamento

La partenza del 2004-05 non fu delle migliori. Bobby Robson venne esonerato a inizio stagione dopo sole quattro partite. Il motivo principale non fu il magro bottino raccolto (soli due punti in quattro partite), ma la rottura con i proprietari a causa di alcuni acquisti effettuati senza il suo parere, soprattutto quello di Patrick Kluivert e alcuni problemi con i propri giocatori. Il suo sostituto fu Graeme Souness, che tuttavia non riuscì a portare la squadra oltre metà classifica e nemmeno con l’Intertoto riuscì a qualificarla per le competizioni europee. Riesce comunque a raggiungere la semifinale di FA Cup, persa però contro il Manchester United. Nella stagione 2005-06 la società ingaggiò il centravanti del Real Madrid, già del Liverpool Michael Owen, stabilendo il record di trasferimento del Newcastle dopo quello di Alan Shearer. Oltre all'acquisto di Owen arrivarono altri ottimi giocatori come Albert Luque, Scott Parker ed Emre Belözoğlu, dimostrazione che la società voleva creare un grande progetto per il Newcastle. La stagione però inizia malissimo e Souness viene esonerato a febbraio mentre i bianconeri erano in zona retrocesione (15º posto). Fra i vari problemi c'era soprattutto una serie incredibile di infortuni; fra gli infortunati c'erano titolari come Owen, Parker e Dyer. Al posto di Souness viene ingaggiato Glean Roeder e Alan Shearer lo affianca come assistente. Il Newcastle si riprende in un modo straordinario e finisce la stagione al settimo posto, dopo 10 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte in 15 partite. Roeder viene riconfermato e Alan Shearer si ritira dall'attività agonistica alla fine dell'anno, dopo una decina di stagioni con la maglia bianconera e dopo aver superato la soglia di duecento gol nella sua ultima stagione. Il suo addio al calcio viene celebrato in una serata in suo onore con una partita che Shearer non potrà giocare a causa di un infortunio, ma che comunque regala grandi emozioni con un gol di rigore segnato proprio da Alan.

Alan Shearer, beniamino della tifoseria bianconera

Newcastle United contro Zulte Waregem, 22 febbraio 2007.

A seguito del ritiro di Alan Shearer viene nominato nuovo capitano della squadra Scott Parker. Nella stagione 2006/07 vengono acquistati dal club giocatori di livello come Damien Duff, Obafemi Martins e Giuseppe Rossi, anche se quest'ultimo arriva in prestito per 4 mesi. La nuova stagione del Newcastle inizia male e dopo una sconfitta per 1-0 contro lo Sheffield United numerosi tifosi chiedono le dimissioni del presidente Freddy Shepherd e di altri dirigenti del club. Il 16 dicembre 2006 il Newcastle United viene nominato vincitore della Coppa Intertoto. Il Newcastle non fa bene neanche nella FA Cup, dove prima il Birmingham City riesce a pareggiare 2-2 in casa all'ultimo minuto, mentre al St James' Park i bianconeri vengono umiliati con un 1-5. La crisi del Newcastle continua e tutto ciò viene aggravata quando la The Football Association accusa Emre di aver usato parole razziste/aggressive verso giocatori dell'Everton. Non vengono trovate prove per queste accuse e la questione si risolse in un nulla di fatto. Mentre venivano approvati piani per un ampliamento dello stadio e il 30 aprile 2007 tornava finalmente Michael Owen in campo, la crisi del Newcastle in campionato era irreparabile, tant'è che il 6 maggio 2007 l'allenatore Glenn Roeder si dimise dal suo incarico. La stagione finisce il 13 maggio 2007 con un pareggio per 1-1 con il Watford ed un deludente tredicesimo posto. Dopo due giorni, il 15 maggio 2007, Sam Allardyce, fino ad allora tecnico del Bolton, diventa il nuovo allenatore dei Magpies. Allardyce comincia subito a rivoluzionare la squadra rilasciando sei giocatori fra cui Craig Moore, Titus Bramble e Antoine Sibierski. Il 23 maggio 2007 l'uomo d'affari Mika Ashley comprò l'intera partecipazione di Hall nel club, che corrispondeva al 41.6%, per 55 milioni di sterline. Il 7 giugno Freddy Shepherd e la Shepherd Offshore Services Ltd. accettarono di vendere la loro partecipazione nel club a Ashley invitando gli altri azionisti a fare lo stesso. Mike Ashley accumulò sempre più azioni fino ad arrivare al 93,2% il 29 giugno 2007. Con il nuovo presidente cominciarono ad arrivare anche nuovi giocatori: furono spesi in totale 18,4 milioni di sterline per comprare Joey Barton, David Rozehnal, Alan Smith e José Enrique, mentre arrivarono gratuitamente Mark Viduka, Geremi e Caçapa. Fra le varie cessioni occorre ricordare quella del capitano Scott Parker, venduto al West Ham per 7 milioni di sterline. Il 24 luglio 2007 Chris Mort sostituì Freddy Shepherd come presidente del club. La nuova stagione iniziò l'11 agosto 2007 con una vittoria per 3-1 contro il Bolton, l'ex squadra di Allardyce. Allardyce fu, però, esonerato dopo una serie di deludenti risultati. Al suo posto ritorna sulla panchina del Newcastle Kevin Keegan. Durante il calciomercato invernale del 2008 il Newcastle cede al Manchester City una delle sue bandiere, il portiere Shay Given. La stagione successiva si rivela ancora più difficile. L'allenatore Joe Kinnear inizialmente sembra ridare linfa alla squadra, ma a metà stagione inizia una fase calante, mentre Kinnear lascia il posto al suo assistente Chris Hughton per problemi di salute. Il 1º aprile 2009 è nominato nuovo tecnico Alan Shearer, ma la nomina non non basta ad evitare, dopo 17 anni, una clamorosa retrocessione, sancita dalla sconfitta all'ultima giornata sul campo dell'Aston Villa (1-0), per una delle squadre più importanti d'Inghilterra e d'Europa[1].

La pronta risalita (2010)[modifica]

Nella stagione 2009-2010 il Newcastle, guidato dall'irlandese Chris Hughton, si issa subito in vetta al campionato di seconda divisione inglese, la Football League Championship, e già a Natale è a 8 punti di vantaggio sulla seconda classificata. Nell'aprile 2010 guadagna l'aritmetica promozione in Premier League con ben 5 giornate di anticipo rispetto alla fine del torneo. Il club bianconero chiude al primo posto un campionato dominato, ottenendo 102 punti, quota record, 11 più del West Bromwich Albion secondo, e mantenendo l'imbattibilità casalinga, come nessuna squadra riusciva a fare da oltre un secolo[2].

Il 6 dicembre 2010 viene esonerato però l'allenatore Chris Hughton.

Cronistoria[modifica]

Nota: Prima della fondazione della FA Premier League (dall'inizio della stagione 1992-93), la First Division era la prima divisione nella lega. Conseguentemente la First Division divenne la seconda divisione

Storia nella Premier League[modifica]

Il Newcastle United è membro della Premier League dalla sua nascita. I migliori risultati dei bianconeri sono avvenuti nelle stagioni 1995-1996 e 1996-1997, dove sono finiti secondi. Il Newcastle ha la reputazione di un club da "Top 6".

Colori e simbolo[modifica]

I colori sociali sono il bianco ed il nero, la prima maglia è così composta: maglia a strisce verticali bianche e nere, calzoncini neri con bande bianche laterali, calzettoni neri. I giocatori della squadra sono soprannominati Magpies, le gazze. La gazza è infatti il simbolo della città di Newcastle upon Tyne.

Stadio[modifica]

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Per approfondire, vedi la voce St James' Park.

Il Newcastle United gioca le partite casalinghe al St James' Park, stadio con capienza di 52.387 spettatori.

Rosa 2010-2011[modifica]

Dati aggiornati al 10 febbraio 2011

N.
Ruolo
Giocatore

1
Bandiera dell'Inghilterra
P
Steve Harper

2
Bandiera dell'Argentina
D
Fabricio Coloccini

3
Bandiera della Spagna
D
José Enrique

4
Bandiera dell'Inghilterra
C
Kevin Nolan (capitano)

5
Bandiera dell'Inghilterra
D
Sol Campbell

6
Bandiera dell'Inghilterra
D
Mike Williamson

7
Bandiera dell'Inghilterra
C
Joey Barton

8
Bandiera dell'Inghilterra
C
Danny Guthrie

11
Bandiera della Danimarca
A
Peter Løvenkrands

12
Bandiera dell'Inghilterra
D
Danny Simpson

14
Bandiera dell'Inghilterra
D
James Perch

15
Bandiera dell'Inghilterra
C
Dan Gosling

16
Bandiera dell'Inghilterra
D
Ryan Taylor

17
Bandiera dell'Inghilterra
C
Alan Smith (vice-capitano)

18
Bandiera dell'Argentina
C
Jonás Gutiérrez

N.
Ruolo
Giocatore

20
Bandiera dell'Irlanda
A
Leon Best

22
Bandiera dell'Irlanda
C
Stephen Ireland

23
Bandiera dell'Inghilterra
A
Shola Ameobi

24
Bandiera della Costa d'Avorio
C
Cheik Tioté

26
Bandiera dell'Olanda
P
Tim Krul

27
Bandiera dell'Inghilterra
D
Steven Taylor

29
Bandiera della Slovenia
C
Haris Vučkić

30
Bandiera dell'Inghilterra
A
Nile Ranger

31
Bandiera dell'Irlanda del Nord
C
Shane Ferguson

33
Bandiera della Svezia
P
Ole Söderberg

36
Bandiera dell'Inghilterra
C
Greg McDermott

37
Bandiera della Francia
C
Hatem Ben Arfa

39
Bandiera delle Isole Fær Øer
C
Jóan Edmundsson

42
Bandiera della Finlandia
A
Shefki Kuqi

47
Bandiera della Scozia
C
Bradden Inman

Giocatori celebri[modifica]

Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi la voce Categoria:Calciatori del Newcastle United F.C..

Allenatori[modifica]

Allenatore
Periodo
Allenatore
Periodo

Frank Watt
(1895-1932)
Jack Charlton
(1984)

Andy Cunningham
(1930-1935)
Willie McFaul
(1985-1988)

Tom Mather
(1935-1939)
Jim Smith
(1988-1991)

Stan Seymour
(1939-1947)
Osvaldo Ardiles
(1991-1992)

George Martin
(1947-1950)
Kevin Keegan
(1992-1997)

Stan Seymour
(1950-1954)
Kenny Dalglish
(1997-1998)

Duggie Livingstone
(1954-1956)
Ruud Gullit
(1998-1999)

Stan Seymour
(1956-1958)
Sir Bobby Robson
(1999-2004)

Charlie Mitten
(1958-1961)
Graeme Souness
(2004-2006)

Norman Smith
(1961-1962)
Glenn Roeder
(2006-2007)

Joe Harvey
(1962-1975)
Sam Allardyce
(2007)

Gordon Lee
(1975-1977)
Kevin Keegan
(2008)

Richard Dinnis
(1977)
Alan Shearer
(2009)

Billy McGarry
(1977-1980)
Chris Hughton
(2009-2010)

Artur Cox
(1980-1984)
Alan Pardew
(2010-)

Palmarès[modifica]

Trofei nazionali[modifica]
1904-1905, 1906-1907, 1908-1909, 1926-1927
1909
1909-1910, 1923-1924, 1931-1932, 1950-1951, 1951-1952, 1954-1955
1964-1965, 1992-1993, 2009-2010
Trofei internazionali[modifica]
1968–1969
2006
Trofei minori[modifica]
2010
1973
  • Northern League Championship: 3
1903, 1904, 1905
1983
1974, 1975
  • Sheriff of London Charity Shield: 1
1907

Record e curiosità[modifica]

Note[modifica]

  1. ^ Alessandro Brunetti. «Premier League - Barry spinge il Newcastle all'Inferno». Eurosport, 24 5 2009. URL consultato in data 24-5-2009.
  2. ^ (EN) Colin Young. «Newcastle can thrive in the big time despite cash constraints, says Chris Hughton», Daily Mail, 19-05-2010. URL consultato in data 01-06-2010.

Altri progetti[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]

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v · d · m

FA Premier League 2010-2011

600px Rosso Bianco e Blu con cannone dorato.svg Arsenal · Aston Villa Football Club Aston Villa · 600px Blu con lati Bianchi e strisce Blu scuro.svg Birmingham City · 600px Alternato Bianco Blu.svg Blackburn · 600px Tangerine con lati Bianchi rifiniti di Nero.svg Blackpool · 600px Bianco con striscette blue e rosse.png Bolton · 600px Azzurro e Bianco con Leone, Staffa.svg Chelsea · 600px Blu Royal con fascette Bianche.svg Everton · 600px Bianco e Nero con fascetta rossa.svg Fulham · 600px Rosso con grifone Bianco scudato e fiamme.png Liverpool · 600px sky city.png Manchester City · 600px Rosso con scudo forcone e barca Gialli.png Manchester Utd · 600px Bianco e Nero (Strisce) bordato Oro.svg Newcastle · 600px Rosso e Bianco a strisce con bordo blu.svg Stoke City · 600px Rosso incrociato con Rosso e Bianco.png Sunderland · 600px Bianco con gallo e palla Blu.png Tottenham · 600px Bianco e Blu a Strisce.png West Bromwich · 600px Colori degli Hammers.png West Ham · 600px Azzurro e Bianco bordato di Bianco con corona Oro2.svg Wigan Athletic · 600px Arancione chiaro Bianco e Nero (Bordato).svg Wolverhampton

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Squadre di calcio vincitrici della Coppa Intertoto - Cronologia

Bandiera della Francia Bordeaux e Bandiera della Francia Strasburgo (1995) · Bandiera della Germania Karlsruhe, Bandiera della Danimarca Silkeborg e Bandiera della Francia Guingamp (1996) · Bandiera della Francia Auxerre, Bandiera della Francia Bastia e Bandiera della Francia Lione (1997) · Bandiera dell'Italia Bologna, Bandiera della Spagna Valencia e Bandiera della Germania Werder Brema (1998) · Bandiera dell'Italia Juventus, Bandiera dell'Inghilterra West Ham e Bandiera della Francia Montpellier (1999) · Bandiera della Spagna Celta Vigo, Bandiera della Germania Stoccarda e Bandiera dell'Italia Udinese (2000) · Bandiera della Francia Paris SG, Bandiera della Francia Troyes e Bandiera dell'Inghilterra Aston Villa (2001) · Bandiera della Spagna Málaga, Bandiera della Germania Stoccarda e Bandiera dell'Inghilterra Fulham (2002) · Bandiera della Spagna Villarreal, Bandiera dell'Italia Perugia e Bandiera della Germania Schalke 04 (2003) · Bandiera della Spagna Villarreal, Bandiera della Francia Lilla e Bandiera della Germania Schalke 04 (2004) · Bandiera della Germania Amburgo, Bandiera della Francia O. Marsiglia e Bandiera della Francia Lens (2005) · Bandiera dell'Inghilterra Newcastle (2006) · Bandiera della Germania Amburgo (2007) · Bandiera del Portogallo Braga (2008)

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v · d · m

Squadre di calcio vincitrici della Coppa delle Fiere - Cronologia

Bandiera della Spagna Barcellona (1958, 1960) · Bandiera dell'Italia Roma (1961) · Bandiera della Spagna Valencia (1962, 1963) · Bandiera della Spagna Real Saragozza (1964) · Bandiera dell'Ungheria Ferencváros (1965) · Bandiera della Spagna Barcellona (1966) · Bandiera della Jugoslavia Dinamo Zagabria (1967) · Bandiera dell'Inghilterra Leeds (1968) · Bandiera dell'Inghilterra Newcastle (1969) · Bandiera dell'Inghilterra Arsenal (1970) · Bandiera dell'Inghilterra Leeds (1971)

Assegnazione definitiva del trofeo: Bandiera della Spagna Barcellona (1971)

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Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Newcastle_United_Football_Club"

Categoria: Newcastle United F.C.

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