Pietro Berti

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Anchorage

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giovedì 27 gennaio 2011

La Destra di Storace


La Destra è un partito politico della destra sociale fondato da Francesco Storace.
La Destra nasce da D-Destra, corrente di destra sociale di Alleanza Nazionale guidata da Francesco Storace. La scissione di D-Destra ebbe origine dalla volontà di Gianfranco Fini di spostare progressivamente AN da posizioni di destra nazional-conservatrice a posizioni che Storace giudicava neo-centriste. La rottura definitiva tra D-Destra ed AN, si ebbe con la scelta di quest'ultima di fondersi con Forza Italia per dar vita al Popolo della Libertà, ideato da Silvio Berlusconi il 18 novembre 2007. L'assemblea costituente del nuovo partito si svolse il 10 e l'11 novembre 2007.
Indice[nascondi]
1 Storia
1.1 La scissione da Alleanza Nazionale
1.2 Adesioni
1.3 Politiche 2008: La Destra-Fiamma Tricolore
1.4 Europee del 2009: L'Autonomia
1.5 Elezioni Regionali 2010
2 Ideologia
3 Risultati elettorali
3.1 Nazionali
3.2 Amministrativi
4 Organizzazione
4.1 Comitato politico
4.2 Movimento giovanile
5 Correnti
5.1 Scissioni
6 Note
7 Voci correlate
8 Collegamenti esterni
8.1 Loghi
//
Storia [modifica]
La scissione da Alleanza Nazionale [modifica]
Già in polemica con i vertici di Alleanza Nazionale,il 16 novembre 2006 Francesco Storace viene estromesso dalla Direzione nazionale del partito per esplicito volere del suo presidente, Gianfranco Fini[1].
Storace infatti pur continuando a condividere le tesi che hanno portato alla svolta di Fiuggi, di cui è stato uno degli artefici, ha rivestito negli ultimi anni all'interno di Alleanza Nazionale un ruolo piuttosto critico nei confronti della linea politica (a suo dire neo-centrista) portata avanti da Fini: netto per esempio il suo rifiuto all'entrata di Alleanza Nazionale nel Partito Popolare Europeo, o alla proposta di concedere il diritto di voto amministrativo agli immigrati regolari e all'insegnamento del Corano nelle scuole pubbliche.
Dopo mesi turbolenti, il 3 luglio 2007 lascia An con una lettera pubblica su www.storace.com[2] e apre di fatto la scissione de La Destra mostrando il nuovo logo, ma nell'immediato lo segue solo il deputato Antonio Pezzella[3].
Il 31 luglio si tiene la conferenza stampa di presentazione del movimento con la presenza di Teodoro Buontempo, che si era deciso a lasciare An cinque giorni prima[4][5].
Adesioni [modifica]
I primi ad aderire sono l'eurodeputato Nello Musumeci con la sua Alleanza Siciliana, Stefano Schiavi, nota figura nella destra giovanile romana e nazionale (anni ottanta e novanta)ed ora, dopo aver abbandonato La Destra per questioni meramente politiche, dirigente regionale di Futuro e Libertà, l'on. Alberto Arrighi leader storico del mondo giovanile del Msi e di An legata alla Destra Sociale ed estensore del Programma del movimento di Storace anche lui transitato in Futuro e Libertà, Antonella Sambruni già dirigente nazionale di An nel dipartimento Pari opportunità che ha abbandonato La Destra per transitare in Futuro e Libertà, la dott.ssa Luisa Regimenti, Costanza Afan de Rivera, Gianni Mauriello e Diego Zarneri leader di Progetto Azione e dirigente di Azione Giovani. Dopo l'adesione del deputato Antonio Pezzella hanno lasciato Alleanza Nazionale entrando a far parte del movimento "La Destra" anche il deputato Roberto Salerno, il senatore Stefano Losurdo, il senatore Stefano Morselli, l'ex senatore Michele Florino e l'ex sindaco di Foggia Paolo Agostinacchio oltre a diversi altri consiglieri regionali, provinciali e comunali, tra cui Luciano Buonocore (che successivamente uscirà dal Partito, formando il movimento Destra Libertaria), leader storico della Maggioranza silenziosa negli anni settanta, il quale si occupa insieme ad un pool di esperti, tra i quali l'avv. Romolo Reboa di redigere lo Statuto del partito.
Il segretario nazionale della Fiamma Tricolore, Luca Romagnoli, ha proposto a Storace un'alleanza elettorale per la formazione di un nuovo blocco di destra sociale.
26 luglio 2007: aderisce al movimento anche un altro esponente storico di Alleanza Nazionale, Teodoro Buontempo, che rivestirà il ruolo di presidente della nuova formazione.
27 luglio: fondazione ufficiale del nuovo partito, la cui sede è a Roma.
30 luglio: costituzione al Senato della componente "La Destra" (LD) all'interno del gruppo misto, con l'adesione di Storace e Losurdo, ai quali il 15 settembre si unisce anche il senatore Stefano Morselli, proveniente da Alleanza Nazionale.
10 settembre: costituzione alla Camera dei Deputati della componente "La Destra". Teodoro Buontempo, diviene vice presidente del gruppo misto. A settembre aderiscono anche l'ex sottosegretario alle Riforme Nuccio Carrara e l'ex deputato Michele Rallo.
7 ottobre: adesione del movimento Alleanza Siciliana, guidato da Nello Musumeci, in seguito al congresso di Catania
26 ottobre: ingresso in LD anche di Antonio Rastrelli, figura storica della Destra campana ed ex presidente della regione.
10 novembre: adesione della deputata Daniela Santanchè, che interviene ai lavori dell'assemblea costituente del nuovo partito dopo aver formalizzato, alcune ore prima, le sue dimissioni dal gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale.
18 gennaio 2008: aderisce anche l'ex ministro della Lega Nord Giancarlo Pagliarini.
28 febbraio: annuncia la sua candidatura con LD Paola Ferrari, conduttrice televisiva e moglie dell'imprenditore Marco De Benedetti.
19 marzo: accordo con il Fronte Sociale Nazionale
All'Assemblea Costituente prendono parte anche Assunta Almirante, vedova di Giorgio Almirante, ed il leader di Forza Italia e della Casa delle Libertà Silvio Berlusconi. La presenza di quest'ultimo sarà causa di forti malumori all'interno di Alleanza Nazionale, alimentando voci per cui il vero regista della scissione sarebbe stato proprio il Cavaliere, intenzionato ad indebolire Gianfranco Fini, considerato suo possibile rivale in una corsa alla leadership. Sta di fatto che, quando, una settimana dopo avverrà la rottura definitiva tra i due leader, in seguito alla decisione di Berlusconi di chiudere la Cdl, il partito di Storace si distinguerà da quello di Fini decidendo di rinnovare la propria fedeltà all'alleato.
Il giorno dopo la fondazione de La Destra, il presidente nazionale di Azione Giovani, Giorgia Meloni, attraverso le colonne de Il Secolo d'Italia, invita Francesco Storace a rinunciare al simbolo scelto (una mano che sorregge una fiaccola), rivendicandolo come proprietà del movimento da lei presieduto e minacciando in caso contrario azioni legali.
Non si fa attendere la risposta di Storace: «Manderò la richiesta della vicepresidente della Camera alla mia mailing list, insieme al suo indirizzo di posta elettronica, così saprà direttamente da tantissimi militanti che un simbolo non è proprietà privata ma appartiene a una comunità libera di scegliere le proprie strade»[6].
Politiche 2008: La Destra-Fiamma Tricolore [modifica]
Con la nascita del PdL l'esperienza della CdL dopo 12 anni è definitivamente conclusa. Adesso il leader di questo nuovo grande soggetto, Silvio Berlusconi, chiede a tutti i moderati di centrodestra di confluire in questo grande contenitore, abbandonando i propri simboli di partito.
Storace non ci sta, e sbotta: "Noi non abbandoniamo la nostra gente come qualcuno ha fatto..." (riferendosi alla scelta di Fini), poi dalla trasmissione "Otto e mezzo" di La7 dell'11 febbraio del 2008 non manca di accusare Fini e Berlusconi, per l'operazione verticistica compiuta con la nascita del PdL. In più ricorrenze pubbliche tra la sua gente, Storace ha riportato le parole riferite personalmente a Silvio Berlusconi: "Noi non ti chiederemo posti o poltrone, ma non chiederci mai di rinunciare ai nostri valori!". Sempre in polemica con Fini, Storace in varie interviste ha ricordato che: "Non si vende un'intera storia Italiana per diventare ministro degli esteri", riferendosi al viaggio che lo stesso Fini fece a Gerusalemme, rinnegando di fatto tutto il passato a cui lui stesso era appartenuto. Il 15 febbraio La Destra raggiunge un accordo con la Fiamma Tricolore per una lista comune La Destra-Fiamma Tricolore, a cui aderiranno anche il Fronte Sociale Nazionale e numerosi gruppi locali (fra i quali il Comitato Destra per Milano), candidando come Presidente del Consiglio Daniela Santanchè.[7]
La lista però ottiene il 2,4 alla Camera e il 2,1 al Senato, non ottenendo nessun seggio al Parlamento.
Europee del 2009: L'Autonomia [modifica]
Il 20 luglio 2008 Storace si dimette da segretario in vista del Congresso nazionale convocato per novembre. Emergono due linee che si confrontano sostanzialmente sul tema delle alleanze: Buontempo, Musumeci e Storace si dichiarano fortemente contrari alla confluenza nel Popolo della Libertà, che invece non è escluso dalla Santanchè[8], che successivamente abbandonerà il partito fondando con Diego Zarneri il Movimento per l'Italia.
Dopo diverse scissioni e la rottura del rapporto con la Fiamma Tricolore, alle elezioni europee del 2009 La Destra presenta una lista comune il Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo, il Partito Pensionati di Carlo Fatuzzo e l'Alleanza di Centro di Francesco Pionati: il Polo dell'Autonomia[9]. La lista però ottiene solo il 2,2 % dei voti, ben lontano dalla clausola di sbarramento del 4 %.
Elezioni Regionali 2010 [modifica]
A seguito del deludente risultato ottenuto alle elezioni Europee, il segretario Storace decide di rassegnare le dimissioni che saranno oggetto di discussione in sede di Comitato Centrale, che si è tenuto il 4/5 luglio 2009. Storace ha anche affermato, in seguito alla decisione di rimettere il mandato, che potrebbe addirittura abbandonare il partito.
Sabato 14 novembre 2009, a seguito della Seconda Conferenza Programmatica del Partito svoltasi a Pomezia, sabato 7 e domenica 8 novembre, viene ufficializzata l'alleanza tra La Destra ed il PdL per le Elezioni Regionali del 2010. Tale accordo sancisce il rientro del partito nella coalizione di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi. Il partito conquista uno 0,7% su scala nazionale, tuttavia la mancata presentazione della lista del PDL a Roma e provincia contribuisce all'elezione di due consiglieri regionali nel Lazio, Roberto Buonasorte e Francesco Storace, dove La Destra si attesta al 4%. In Campania la lista de La Destra elegge consigliere regionale Carlo Aveta, nella coalizione di centro-destra che ha eletto Stefano Caldoro Presidente della regione. Il Presidente de La Destra, Teodoro Buontempo, viene nominato dalla governatrice Renata Polverini come assessore regionale alle politiche della casa.
Ideologia [modifica]
Obiettivo del movimento è rappresentare i valori tradizionali della destra che, a detta del leader Storace, a seguito delle varie svolte moderate di questi ultimi anni, non sono più sufficientemente valorizzati in Alleanza Nazionale, né da altre formazioni. L'ideologia de La Destra è pertanto basata sul tradizionalismo socio-culturale, cioè l'attenzione per i temi della tradizione culturale e religiosa italiana, così come intesa dai partiti di destra, per la Patria e la famiglia e la società tradizionale; tutto ciò è sintetizzato da un tipico slogan della destra: Dio - Patria - Famiglia; inoltre la militanza rappresenta un punto chiave del programma ideologico e social-politico.
I valori tradizionali della destra sono anche storicamente espressi nella quadrilogia politica Destra: identitaria, sociale, popolare, nazionale. Ad esse vanno aggiunte le 5 Tesi del pensiero storaciano, enunciate dallo stesso Storace il 3 luglio 2007 nel lancio mediatico del movimento[10], come compimento dell'itinerario storico-dottrinale della Destra identitaria italiana, ossia una Destra:
cattolica;
solidale;
europea;
occidentale;
cristiana.
Storace ha inoltre precisato a più riprese che La Destra non è il partito dei nostalgici, ma allo stesso tempo non accetta la liquidazione di tutto quello che è stato il Fascismo come male assoluto. Infatti, secondo le dichiarazioni di Storace, La Destra è un partito democratico senza l'obbligo di definirsi antifascista.
La Destra ha sempre dato ampia rilevanza a tematiche sociali quali le acque pubbliche (con il ProgettoH2O) e la realizzazione del progetto di legge di CasaPound Italia denominato Mutuo Sociale[11][12](che prevede l'istituzione di un ente che si incarichi della costruzione, attraverso il finanziamento pubblico, di case e quartieri da vendere a famiglie che non siano già proprietarie di una casa, tramite la formula del mutuo sociale, ossia una rata che non superi un quinto delle entrate della famiglia in questione e che venga bloccata qualora tutti i componenti familiari dichiarino lo stato di disoccupazione), a cui è assegnata una grande rilevanza in quanto è il primo progetto edilizio che non è costretto ad usufruire dell'aiuto delle banche.
La Destra, inoltre, si prefigge la realizzazione di una Europa dei popoli del tutto diversa da quella che rientra nel progetto dell'Unione Europea, la quale è vista come un organismo sovrannazionale antidemocratico poiché scavalca le decisioni dei parlamenti nazionali. Non a caso, La Destra ha attuato una durissima opposizione al Trattato di Lisbona e allo sbarramento del 4% stabilito dal Governo Berlusconi alle Elezioni Europee; tale sbarramento è sentito come un atto antisociale in quanto annullerebbe, qualora un partito non raggiungesse la quota stabilita, il voto di parte del popolo italiano.

Amministrativi [modifica]
Alle elezioni regionali in Trentino-Alto Adige del 2008, per la Provincia autonoma di Trento, il partito si è presentato nella coalizione che, assieme al PDL e alla Lega Nord Trentino, sosteneva il candidato presidente Sergio Divina. La lista ha avuto lo 0,6% delle preferenze, senza eleggere alcun rappresentante nel consiglio provinciale.[13]
Organizzazione [modifica]
Comitato politico [modifica]
Il comitato politico è composto da: il presidente Teodoro Buontempo; il segretario Francesco Storace; il garante degli iscritti Luciano Buonocore (successivamente uscito dal movimento per fondare Destra Libertaria); il segretario amministrativo Giulio La Starza (che successivamente ritornerà in Alleanza Nazionale); da 18 membri semplici: Roberto Salerno (successivamente presidente del "Movimento Nazionale"), Alberto Arrighi (oggi in Futuro e Libertà), Paolo Danieli (successivamente entrerà nel Movimento per l'Italia), Biagio Cacciola (successivamente entrerà in Destra Libertaria, assumendo la carica di Presidente, per poi uscirne e candidarsi alle elezioni regionali 2010 nelle file dell'Alleanza Di Centro) Livio Proietti, Gabriele Limido, Fabio Sabbatani Schiuma (successivamente entrerà nel Movimento per l'Italia), Antonio Pezzella, Bruno Esposito, Vincenzo Centorame, Paolantonio Agostinacchio, Ernesto Maggi, Nuccio Carrara, Nello Musumeci, Luisa Regimenti, Costanza Afan de Rivera, Stefano Losurdo (oggi in Futuro e Libertà) e Antonella Sambruni; la portavoce e candidata alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2008 è Daniela Santanchè (la quale nell'Ottobre del 2008 è uscita dal partito per fondare assieme a Diego Zarneri il suo Movimento per l'Italia).
Movimento giovanile [modifica]
Il movimento giovanile del partito è Gioventù Italiana - con La Destra, di cui Gianni Musetti è segretario nazionale.
Correnti [modifica]
Storaciani, vicini al segretario del partito Francesco Storace.
Blocco Sociale Nazionale, corrente minore ideologicamente affine alla Sinistra nazionale contraria a qualsiasi alleanza locale o nazionale con il PDL che in seguito all'alleanza de La Destra con il PDL per le elezioni regionali 2010 ne è fuoriuscita formando il nuovo movimento politico Area Destra, poi confluito in Futuro e Libertà per l'Italia.
Scissioni [modifica]
Destra Libertaria di Luciano Buonocore.
Movimento per l'Italia di Daniela Santanchè.
Area Destra
Note [modifica]
^ si afferma: L'esecutivo del partito è un organo fiduciario nominato dal presidente nazionale e le posizioni di Storace, in dichiarato dissenso con la linea del partito, dimostrano il venir meno del rapporto fiduciario con il presidente del partito [1]
^ Lettera di dimissioni di Storace da An
^ An, l'addio di Storace «Rifonderò la destra»
^ Presentazione della nuova formazione politica "La Destra"
^ Buontempo e il passaggio con Storace A lui la presidenza di «La destra»
^ Lo scambio di battute Meloni-Storace (4/7/2007)
^ La Destra e Fiamma Tricolore corrono insieme, dal sito ladestranews.it
^ La Destra resta divisa, Storace pronto a dimettersi
^ http://www.partitoladestra.com/?costante_pagina=polo_autonomia&id_lingua=2
^ Il lancio avvenne nella trasmissione Otto e mezzo di Giuliano Ferrara sulla rete televisiva La7.
^ http://www.mutuosociale.org/
^ http://iltempo.ilsole24ore.com/roma/2009/03/03/996371-casa_arriva_mutuo_sociale.shtml
^ elezioni provinciali - 9 novembre 2008 Provincia di Trento. elezioni.provincia.tn.it, 10/11/2008. URL consultato il 10/11/2008.
Voci correlate [modifica]
Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale
Alleanza Nazionale
La Destra-Fiamma Tricolore
Movimento Sociale Europeo per l'Italia
Collegamenti esterni [modifica]
La Destra - sito ufficiale.
Lettera di Storace con cui rassegna le dimissioni da AN e annuncia la fondazione de La Destra
Lo Statuto de La Destra
Loghi [modifica]
Simbolo del partito 2007
Simbolo elettorale Politiche 2008 La Destra-Fiamma Tricolore bocciato
Simbolo elettorale Politiche 2008 La Destra-Fiamma Tricolore ammesso
Simbolo elettorale Europee 2009 L'Autonomia bocciato
Simbolo elettorale Europee 2009 L'Autonomia ammesso
[nascondi]
v · d · m Partiti politici italiani
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Sistema politico della Repubblica ItalianaCamera dei deputatiSenato della RepubblicaParlamento europeo
Portale Politica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di politica
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/La_Destra"
Categorie: Partiti politici italiani (presente) La Destra [altre]

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