Liberal Democratici per il Rinnovamento sono un movimento politico di ispirazione liberal-democratica e centrista, sorto il 1º ottobre 2007 da una scissione di Democrazia è Libertà - La Margherita avvenuta il 18 settembre precedente perché, come spiegherà il suo fondatore Lamberto Dini, «la lotta tra Ds e Popolari ha schiacciato le altre identità politiche all'interno del nascente Partito Democratico», e dunque a suo dire non c'era più spazio per la cultura liberal-democratica[1]. Al momento dell'adesione all'Unione di Centro ne sono diventati una corrente a tutti gli effetti.
Il nome del movimento scritto nel logo è Liberal Democratici, con i due termini staccati e contrassegnati dalla sigla LD, che è anche la sigla del leader e fondatore Lamberto Dini. Nel logo sono ripresi gli elementi che avevano caratterizzato nel 1996-1999 l'esperienza politica della Rinnovamento Italiano - Lista Dini: compare infatti la scritta per il rinnovamento e il simbolo del triangolo tricolore.
Guidato dall'ex Presidente del Consiglio, Ministro degli Esteri e del Tesoro Lamberto Dini, il partito raccolse tre senatori (Dini stesso, Natale D'Amico e Giuseppe Scalera), un deputato (Italo Tanoni), e un sottosegretario alla Giustizia (Daniela Melchiorre). Il 30 maggio 2008 Dini lascia i Liberal Democratici (che rescindono il patto federativo con il PdL) per aderire direttamente al Popolo della Libertà[2].
Il partito s'è distinto nel corso degli anni per i frequentissimi passaggi dal centrodestra al centrosinistra e viceversa, dal sostegno al Governo in carica al sostegno all'opposizione. Dal 2008 al 2010 i Liberal Democratici hanno fatto parte di: centrosinistra, centrodestra, di nuovo centrosinistra, poi gruppo indipendente, poi parte del centro, poi di nuovo centrodestra.Il 15 dicembre i Liberaldemocratici hanno annunciato la confluenza nel "Polo della Nazione",insieme a FLI,UDC,MpA,ApI,PLI e repubblicani.[3]
Indice[nascondi]
1 Storia
1.1 Governo Prodi II: sostegno e sfiducia
1.2 Adesione ed addio al Popolo della Libertà
1.3 Il passaggio all'opposizione
1.4 Europee 2009 col MAIE
1.5 Regionali 2010 con UDC
1.6 Nel Polo della Nazione
2 Risultati elettorali
3 Voci correlate
4 Note
5 Collegamenti esterni
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Storia [modifica]
Governo Prodi II: sostegno e sfiducia [modifica]
Il partito si collocò inizialmente nell'alleanza del centrosinistra, L'Unione, pur autodefinendosi "indipendente"[4].
A gennaio 2008 è tra i protagonisti della caduta del Governo Prodi II, anche se i rappresentanti parlamentari del movimento si comportano in modo diverso. L'esecutivo si presenta per ricevere la fiducia in Parlamento: il 23 gennaio, alla Camera dei deputati, il deputato Tanoni non partecipa alla votazione; il 24 gennaio, al Senato della Repubblica, Dini vota contro, D'Amico vota a favore, Scalera si astiene[5].
Durante le consultazioni del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, i LD gli esprimono l'opinione della necessità di un governo finalizzato alle riforme istutuzionali ed elettorali, con una maggioranza diversa dal Prodi II.
Adesione ed addio al Popolo della Libertà [modifica]
L'8 febbraio 2008 il partito aderisce alle liste del Popolo della Libertà presentate da Silvio Berlusconi[6], passando, quindi, con la coalizione opposta al governo di cui aveva fatto parte. Per le elezioni politiche del 2008 sono presenti quattro candidati liberaldemocratici nelle liste del PdL: alla Camera Daniela Melchiorre, Italo Tanoni e Giuseppe Scalera, al Senato Lamberto Dini. Tutti e quattro sono eletti. Si sfila dal movimento, invece, e non si ricandida Natale D'Amico.
Il 30 maggio Dini, rieletto Presidente della Commissione Esteri del Senato, decide insieme a Scalera di lasciare il partito e aderire direttamente al PdL, mentre Tanoni, Melchiorre ed altri restano nei LD, che vogliono mantenere un partito indipendente alleato con il PdL.[7][8]. Il 9 giugno i due deputati escono dal gruppo parlamentare del PdL e si iscrivono al Gruppo Misto[9]. Il 21 luglio costituiscono con il Partito Repubblicano Italiano la componente Liberal Democratici-Repubblicani[10].
Il passaggio all'opposizione [modifica]
Il 29 ottobre 2008 LD passa all'opposizione[11]. Il 13 novembre i deputati dei LD votano contro la finanziaria del governo Berlusconi IV. Il 17 novembre la direzione del partito sancisce ufficialmente il passaggio all'opposizione[12]. In occasione del voto di fiducia del 14 gennaio 2009 la deputata Melchiorre, pur essendosi candidata poco più di sei mesi prima con Silvio Berlusconi ed essendo stata eletta con il Popolo della Libertà, annuncia a nome del partito il voto contrario, ricordando, tra l'altro, il successo nella lotta all'evasione fiscale condotta dal precedente governo Prodi.
Europee 2009 col MAIE [modifica]
Per le elezioni europee del 2009 i Liberal Democratici presentano una lista Liberal Democratici Riformisti con Melchiorre insieme al Movimento Associativo Italiani all'Estero, con cui il 22 aprile formano una nuova componente nel Gruppo Misto della Camera dei deputati: Liberaldemocratici-MAIE.
Ai Liberal Democratici per le Europee si alleano il movimento politico ambientalista Fronte Verde Ecologisti Indipendenti di Vincenzo Galizia [13], il Movimento Europeo Diversamente Abili-Divisione Italia-Federale (MEDA), il Movimento Pensionati Cattolici, il Coordinamento Libere Associazioni Professionali-Associazione Informatici Professionisti, la Associazione Utenti Auto e Associazione Nazionale Assistenti Amministrativi.
Con lo 0,23 per cento, risulterà (con esclusione delle liste di minoranze linguistiche) la lista meno votata durante la tornata elettorale.
Regionali 2010 con UDC [modifica]
Dopo il fallimento delle elezioni, molti dei gruppi regionali del partito scelgono di confluire in diversi partiti, tra cui l'Unione di Centro. A seguito della nascita di Alleanza per l'Italia si è ipotizzato il loro ingresso in questo partito, prospettiva questa andata poi a vuoto. Scelgono di aderire invece all'Unione di Centro, sancendo così il loro ingresso nella Costituente di Centro. Daniela Melchiorre ha commentato dicendo che[14][15]
« Il dato più importante è che per la prima volta i tanti scontenti, delusi dal sistema bipolare non sembrano andare disgregandosi nella ricerca di una ancora meno credibile formazione autonoma da rivendere al primo offerente, ma puntano verso un progetto comune ed importante. Se poi, in seguito, questo progetto dovesse chiamarsi solo UDC o anche DC sarebbe nell'ordine delle cose, nell'essere stesso di un popolo da sempre storicamente moderato. »
All'interno del nuovo partito, in cui si sono costituiti come Liberal Democratici per il Rinnovamento, rappresenteranno l'area più liberale e laica, insieme ai Neo-dem e a Società Aperta Circoli per l'altra Italia. In seguito, al partito, aderisce anche l'ex esponente della Lega Nord Maurizio Grassano.
Nel Polo della Nazione [modifica]
Il 14 settembre 2010 si parla dell'ingresso nel Gruppo parlamentare di «responsabilità nazionale» voluto da Francesco Nucara per il sostegno del Governo Berlusconi IV.[16] La prospettiva è successivamente smentita dato che i Lib-Dem scelgono di non votare la fiducia a Governo. Il 2 dicembre 2010 firmano insieme a FLI, UDC, API e MPA una mozione di sfiducia nei confronti del Governo Berlusconi IV[17], e aderiscono al Polo della Nazione. .
Risultati elettorali [modifica]
Voti
%
Seggi
Politiche 2008
Camera
nel PdL
-
3
Senato
nel PdL
-
1
Europee 2009 (con MAIE)
71.218
0,23
0
Voci correlate [modifica]
Unione di Centro
Daniela Melchiorre
Note [modifica]
^ Dini: Siamo nell'Unione, ma saremo indipendenti dall'Ulivo
^ Dini: Lascio i Liberal Democratici ed aderisco al progetto PdL
^ http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo498330.shtml
^ Dini presenta simbolo LD: Nel centrosinistra ma indipendenti
^ «I tre diniani scelgono la libertà di coscienza». Il Giornale, 25 gennaio 2008.
^ Dini aderisce al PdL
^ http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=759935&canale=ORA&articolo=DINI:%20LASCIO%20I%20LIBERALDEMOCRATICI%20ED%20ADERISCO%20AL%20PROGETTO%20PDL
^ http://notizie.alice.it/notizie/politica/2008/05_maggio/30/pdl_dini_addio_ai_lib-dem_serve_semplificazione_quadro_-2-,14985980.html
^ Componenti Gruppo Misto Camera - Modifiche intervenute
^ Camera dei Deputati - Componenti Gruppo Misto
^ Europee: Liberal Democratici da ora passiamo con opposizione
^ Liberal Democratici: direzione approva passaggio a opposizione, Ansa, 17 novembre 2008
^ http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=S&Art=36063&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=Politica&Codi_Cate_Arti=27
^ http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Politica/Verso-le-Regionali-Liberaldemocratici-c-56617.aspx
^ http://www.liberal-democratici.it/index.php?option=com_content&view=article&id=15&Itemid=19
^ Corriere.it - Nuovo gruppo di responsabilita' nazionale.
^ Virgilio Notizie Governo/ Libdem sottoscrivono mozione sfiducia Terzo polo
Collegamenti esterni [modifica]
Liberal Democratici per il Rinnovamento - sito ufficiale
Liberal Democratici per il Rinnovamento - sito ufficiale Lombardia
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v · d · mPolo della Nazione
Partiti aderenti
Alleanza per l'Italia · Futuro e Libertà per l'Italia · Liberal Democratici · Movimento per le Autonomie · Unione di Centro · Verso Nord
Ideologie
Centrismo · Moderatismo · Liberalismo · Cristianesimo democratico · Conservatorismo liberale · Repubblicanesimo
Associazioni che sostengono il gruppo
Generazione Italia · Fondazione Farefuturo · Area Nazionale · Libertiamo · Fondazione Liberal
Stampa
Il Secolo d'Italia · Cronache di Liberal
Leader
Gianfranco Fini · Pierferdinando Casini · Francesco Rutelli · Daniela Melchiorre · Raffaele Lombardo
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Maggiori
Il Popolo della Libertà – Partito Democratico
Medi
Lega Nord – Unione dei Democratici Cristiani e di Centro/Unione di Centro – Sinistra Ecologia Libertà – Futuro e Libertà per l'Italia – Italia dei Valori
Minori
Radicali Italiani – Alleanza per l'Italia – Movimento per le Autonomie – I Popolari di Italia Domani – Noi Sud – Partito Repubblicano Italiano – Movimento Repubblicani Europei – Liberal Democratici – Alleanza di Centro – Partito Liberale Italiano – Partito Socialista Italiano – Partito della Rifondazione Comunista – Partito dei Comunisti Italiani – Federazione dei Verdi – MoVimento 5 Stelle – Popolari per il Sud – La Destra – Fiamma Tricolore – Partito Comunista dei Lavoratori – Movimento Associativo Italiani all'Estero
Regionali
Union Valdôtaine – Autonomie Liberté Democratie – Stella Alpina – Fédération Autonomiste – Moderati per il Piemonte – Südtiroler Volkspartei – Die Freiheitlichen – Süd-Tiroler Freiheit – Unione per il Trentino – Partito Autonomista Trentino Tirolese – Verso Nord - Popolari Uniti – La Puglia prima di tutto – Io Sud – Riformatori Sardi – Partito Sardo d'Azione – Unione Democratica Sarda – Forza del Sud
Sistema politico della Repubblica Italiana – Camera dei deputati – Senato della Repubblica – Parlamento europeo
Portale Politica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di politica
Il nome del movimento scritto nel logo è Liberal Democratici, con i due termini staccati e contrassegnati dalla sigla LD, che è anche la sigla del leader e fondatore Lamberto Dini. Nel logo sono ripresi gli elementi che avevano caratterizzato nel 1996-1999 l'esperienza politica della Rinnovamento Italiano - Lista Dini: compare infatti la scritta per il rinnovamento e il simbolo del triangolo tricolore.
Guidato dall'ex Presidente del Consiglio, Ministro degli Esteri e del Tesoro Lamberto Dini, il partito raccolse tre senatori (Dini stesso, Natale D'Amico e Giuseppe Scalera), un deputato (Italo Tanoni), e un sottosegretario alla Giustizia (Daniela Melchiorre). Il 30 maggio 2008 Dini lascia i Liberal Democratici (che rescindono il patto federativo con il PdL) per aderire direttamente al Popolo della Libertà[2].
Il partito s'è distinto nel corso degli anni per i frequentissimi passaggi dal centrodestra al centrosinistra e viceversa, dal sostegno al Governo in carica al sostegno all'opposizione. Dal 2008 al 2010 i Liberal Democratici hanno fatto parte di: centrosinistra, centrodestra, di nuovo centrosinistra, poi gruppo indipendente, poi parte del centro, poi di nuovo centrodestra.Il 15 dicembre i Liberaldemocratici hanno annunciato la confluenza nel "Polo della Nazione",insieme a FLI,UDC,MpA,ApI,PLI e repubblicani.[3]
Indice[nascondi]
1 Storia
1.1 Governo Prodi II: sostegno e sfiducia
1.2 Adesione ed addio al Popolo della Libertà
1.3 Il passaggio all'opposizione
1.4 Europee 2009 col MAIE
1.5 Regionali 2010 con UDC
1.6 Nel Polo della Nazione
2 Risultati elettorali
3 Voci correlate
4 Note
5 Collegamenti esterni
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Storia [modifica]
Governo Prodi II: sostegno e sfiducia [modifica]
Il partito si collocò inizialmente nell'alleanza del centrosinistra, L'Unione, pur autodefinendosi "indipendente"[4].
A gennaio 2008 è tra i protagonisti della caduta del Governo Prodi II, anche se i rappresentanti parlamentari del movimento si comportano in modo diverso. L'esecutivo si presenta per ricevere la fiducia in Parlamento: il 23 gennaio, alla Camera dei deputati, il deputato Tanoni non partecipa alla votazione; il 24 gennaio, al Senato della Repubblica, Dini vota contro, D'Amico vota a favore, Scalera si astiene[5].
Durante le consultazioni del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, i LD gli esprimono l'opinione della necessità di un governo finalizzato alle riforme istutuzionali ed elettorali, con una maggioranza diversa dal Prodi II.
Adesione ed addio al Popolo della Libertà [modifica]
L'8 febbraio 2008 il partito aderisce alle liste del Popolo della Libertà presentate da Silvio Berlusconi[6], passando, quindi, con la coalizione opposta al governo di cui aveva fatto parte. Per le elezioni politiche del 2008 sono presenti quattro candidati liberaldemocratici nelle liste del PdL: alla Camera Daniela Melchiorre, Italo Tanoni e Giuseppe Scalera, al Senato Lamberto Dini. Tutti e quattro sono eletti. Si sfila dal movimento, invece, e non si ricandida Natale D'Amico.
Il 30 maggio Dini, rieletto Presidente della Commissione Esteri del Senato, decide insieme a Scalera di lasciare il partito e aderire direttamente al PdL, mentre Tanoni, Melchiorre ed altri restano nei LD, che vogliono mantenere un partito indipendente alleato con il PdL.[7][8]. Il 9 giugno i due deputati escono dal gruppo parlamentare del PdL e si iscrivono al Gruppo Misto[9]. Il 21 luglio costituiscono con il Partito Repubblicano Italiano la componente Liberal Democratici-Repubblicani[10].
Il passaggio all'opposizione [modifica]
Il 29 ottobre 2008 LD passa all'opposizione[11]. Il 13 novembre i deputati dei LD votano contro la finanziaria del governo Berlusconi IV. Il 17 novembre la direzione del partito sancisce ufficialmente il passaggio all'opposizione[12]. In occasione del voto di fiducia del 14 gennaio 2009 la deputata Melchiorre, pur essendosi candidata poco più di sei mesi prima con Silvio Berlusconi ed essendo stata eletta con il Popolo della Libertà, annuncia a nome del partito il voto contrario, ricordando, tra l'altro, il successo nella lotta all'evasione fiscale condotta dal precedente governo Prodi.
Europee 2009 col MAIE [modifica]
Per le elezioni europee del 2009 i Liberal Democratici presentano una lista Liberal Democratici Riformisti con Melchiorre insieme al Movimento Associativo Italiani all'Estero, con cui il 22 aprile formano una nuova componente nel Gruppo Misto della Camera dei deputati: Liberaldemocratici-MAIE.
Ai Liberal Democratici per le Europee si alleano il movimento politico ambientalista Fronte Verde Ecologisti Indipendenti di Vincenzo Galizia [13], il Movimento Europeo Diversamente Abili-Divisione Italia-Federale (MEDA), il Movimento Pensionati Cattolici, il Coordinamento Libere Associazioni Professionali-Associazione Informatici Professionisti, la Associazione Utenti Auto e Associazione Nazionale Assistenti Amministrativi.
Con lo 0,23 per cento, risulterà (con esclusione delle liste di minoranze linguistiche) la lista meno votata durante la tornata elettorale.
Regionali 2010 con UDC [modifica]
Dopo il fallimento delle elezioni, molti dei gruppi regionali del partito scelgono di confluire in diversi partiti, tra cui l'Unione di Centro. A seguito della nascita di Alleanza per l'Italia si è ipotizzato il loro ingresso in questo partito, prospettiva questa andata poi a vuoto. Scelgono di aderire invece all'Unione di Centro, sancendo così il loro ingresso nella Costituente di Centro. Daniela Melchiorre ha commentato dicendo che[14][15]
« Il dato più importante è che per la prima volta i tanti scontenti, delusi dal sistema bipolare non sembrano andare disgregandosi nella ricerca di una ancora meno credibile formazione autonoma da rivendere al primo offerente, ma puntano verso un progetto comune ed importante. Se poi, in seguito, questo progetto dovesse chiamarsi solo UDC o anche DC sarebbe nell'ordine delle cose, nell'essere stesso di un popolo da sempre storicamente moderato. »
All'interno del nuovo partito, in cui si sono costituiti come Liberal Democratici per il Rinnovamento, rappresenteranno l'area più liberale e laica, insieme ai Neo-dem e a Società Aperta Circoli per l'altra Italia. In seguito, al partito, aderisce anche l'ex esponente della Lega Nord Maurizio Grassano.
Nel Polo della Nazione [modifica]
Il 14 settembre 2010 si parla dell'ingresso nel Gruppo parlamentare di «responsabilità nazionale» voluto da Francesco Nucara per il sostegno del Governo Berlusconi IV.[16] La prospettiva è successivamente smentita dato che i Lib-Dem scelgono di non votare la fiducia a Governo. Il 2 dicembre 2010 firmano insieme a FLI, UDC, API e MPA una mozione di sfiducia nei confronti del Governo Berlusconi IV[17], e aderiscono al Polo della Nazione. .
Risultati elettorali [modifica]
Voti
%
Seggi
Politiche 2008
Camera
nel PdL
-
3
Senato
nel PdL
-
1
Europee 2009 (con MAIE)
71.218
0,23
0
Voci correlate [modifica]
Unione di Centro
Daniela Melchiorre
Note [modifica]
^ Dini: Siamo nell'Unione, ma saremo indipendenti dall'Ulivo
^ Dini: Lascio i Liberal Democratici ed aderisco al progetto PdL
^ http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo498330.shtml
^ Dini presenta simbolo LD: Nel centrosinistra ma indipendenti
^ «I tre diniani scelgono la libertà di coscienza». Il Giornale, 25 gennaio 2008.
^ Dini aderisce al PdL
^ http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=759935&canale=ORA&articolo=DINI:%20LASCIO%20I%20LIBERALDEMOCRATICI%20ED%20ADERISCO%20AL%20PROGETTO%20PDL
^ http://notizie.alice.it/notizie/politica/2008/05_maggio/30/pdl_dini_addio_ai_lib-dem_serve_semplificazione_quadro_-2-,14985980.html
^ Componenti Gruppo Misto Camera - Modifiche intervenute
^ Camera dei Deputati - Componenti Gruppo Misto
^ Europee: Liberal Democratici da ora passiamo con opposizione
^ Liberal Democratici: direzione approva passaggio a opposizione, Ansa, 17 novembre 2008
^ http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=S&Art=36063&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=Politica&Codi_Cate_Arti=27
^ http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Politica/Verso-le-Regionali-Liberaldemocratici-c-56617.aspx
^ http://www.liberal-democratici.it/index.php?option=com_content&view=article&id=15&Itemid=19
^ Corriere.it - Nuovo gruppo di responsabilita' nazionale.
^ Virgilio Notizie Governo/ Libdem sottoscrivono mozione sfiducia Terzo polo
Collegamenti esterni [modifica]
Liberal Democratici per il Rinnovamento - sito ufficiale
Liberal Democratici per il Rinnovamento - sito ufficiale Lombardia
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v · d · mPolo della Nazione
Partiti aderenti
Alleanza per l'Italia · Futuro e Libertà per l'Italia · Liberal Democratici · Movimento per le Autonomie · Unione di Centro · Verso Nord
Ideologie
Centrismo · Moderatismo · Liberalismo · Cristianesimo democratico · Conservatorismo liberale · Repubblicanesimo
Associazioni che sostengono il gruppo
Generazione Italia · Fondazione Farefuturo · Area Nazionale · Libertiamo · Fondazione Liberal
Stampa
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Leader
Gianfranco Fini · Pierferdinando Casini · Francesco Rutelli · Daniela Melchiorre · Raffaele Lombardo
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Maggiori
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Medi
Lega Nord – Unione dei Democratici Cristiani e di Centro/Unione di Centro – Sinistra Ecologia Libertà – Futuro e Libertà per l'Italia – Italia dei Valori
Minori
Radicali Italiani – Alleanza per l'Italia – Movimento per le Autonomie – I Popolari di Italia Domani – Noi Sud – Partito Repubblicano Italiano – Movimento Repubblicani Europei – Liberal Democratici – Alleanza di Centro – Partito Liberale Italiano – Partito Socialista Italiano – Partito della Rifondazione Comunista – Partito dei Comunisti Italiani – Federazione dei Verdi – MoVimento 5 Stelle – Popolari per il Sud – La Destra – Fiamma Tricolore – Partito Comunista dei Lavoratori – Movimento Associativo Italiani all'Estero
Regionali
Union Valdôtaine – Autonomie Liberté Democratie – Stella Alpina – Fédération Autonomiste – Moderati per il Piemonte – Südtiroler Volkspartei – Die Freiheitlichen – Süd-Tiroler Freiheit – Unione per il Trentino – Partito Autonomista Trentino Tirolese – Verso Nord - Popolari Uniti – La Puglia prima di tutto – Io Sud – Riformatori Sardi – Partito Sardo d'Azione – Unione Democratica Sarda – Forza del Sud
Sistema politico della Repubblica Italiana – Camera dei deputati – Senato della Repubblica – Parlamento europeo
Portale Politica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di politica
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Liberal_Democratici"
Categoria: Movimenti politici italiani
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