Roussef scrive a Napolitano: "Ecco perchè Battisti resta qui"
"Nessun giudizio sulla giustizia in Italia"
29/01/2011, ore 15:32 -
BRASILIA (BRASILE) - La presidente brasiliana Dilma Roussef scrive al suo omologo italiano Giorgio Napolitano per spiegare i perchè della decisione dell'ex presidente Ignacio Lula da Silva. E quelle che enumera sono una serie di considerazioni giuridiche: "Si tratta di un parere giuridico fondato nell'interpretazione sovrana dell'Avvocatura dello Stato sul trattato bilaterale relativa all'estradizione". Comunque, specifica Roussef, la decisione di Lula non esprime "alcun giudizio sulla magistratura italiana e tanto meno sullo Stato di diritto nel suo paese". In ogni caso, assicura la presidente brasiliana, "una divergenza giuridica, anche se importante, non intralcerà un rapporto secolare quale quello tra Italia e Brasile".Una lettera, inviata lo scorso 24 gennaio (quindi solo tre giorni dopo quella inviata dal Presidente della Repubblica Italiana) con la quale probabilmente il Brasile intende chiudere la vicenda senza ulteriori fastidi diplomatici o clamori di alcun genere. In attesa che a febbraio la Suprema Corte brasiliana decida se confermare o meno la decisione. di Antonio Rispoli
BRASILIA (BRASILE) - La presidente brasiliana Dilma Roussef scrive al suo omologo italiano Giorgio Napolitano per spiegare i perchè della decisione dell'ex presidente Ignacio Lula da Silva. E quelle che enumera sono una serie di considerazioni giuridiche: "Si tratta di un parere giuridico fondato nell'interpretazione sovrana dell'Avvocatura dello Stato sul trattato bilaterale relativa all'estradizione". Comunque, specifica Roussef, la decisione di Lula non esprime "alcun giudizio sulla magistratura italiana e tanto meno sullo Stato di diritto nel suo paese". In ogni caso, assicura la presidente brasiliana, "una divergenza giuridica, anche se importante, non intralcerà un rapporto secolare quale quello tra Italia e Brasile".Una lettera, inviata lo scorso 24 gennaio (quindi solo tre giorni dopo quella inviata dal Presidente della Repubblica Italiana) con la quale probabilmente il Brasile intende chiudere la vicenda senza ulteriori fastidi diplomatici o clamori di alcun genere. In attesa che a febbraio la Suprema Corte brasiliana decida se confermare o meno la decisione. di Antonio Rispoli
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