Pietro Berti

Pietro Berti

VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

PER ESPRIMERE IL VOSTRO PARERE

PER CHI VOLESSE ESPRIMERE IL PROPRIO PARERE SUGLI ARGOMENTI TRATTATI O VOLESSE RICHIEDERE IN MERITO AGLI STESSI DELUCIDAZIONI O CHIARIMENTI, E' POSSIBILE COMUNICARE CON ME INVIANDO UN COMMENTO (cliccando sulla scritta "commenti" è possibile inviare un commento anche in modo anonimo, selezionando l'apposito profilo che sarà pubblicato dopo l'approvazione) OPPURE TRAMITE MAIL (cliccando sulla bustina che compare accanto alla scritta "commenti")







FUSIORARI NEL MONDO

Majai Phoria


UN UOMO GIACE TRAFITTO DA UN RAGGIO DI SOLE, ED E’ SUBITO SERA

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

VIAGGIA CON RYANAIR

JE ME SOUVIENS

JE ME SOUVIENS

VILLA BERTI VIA BEL POGGIO N. 13 IMOLA http://www.villaberti.it/


Condizioni per l'utilizzo degli articoli pubblicati su questo blog

I contenuti degli articoli pubblicati in questo blog potranno essere utilizzati esclusivamente citando la fonte e il suo autore. In difetto, si contravverrà alle leggi sul diritto morale d’autore.
Si precisa che la citazione dovrà recare la dicitura "Pietro Berti, [titolo post] in http://pietrobertiimola.blogspot.com/"
E' poi richiesto - in ipotesi di utilizzo e/o citazione di tutto o parte del contenuto di uno e/o più post di questo blog - di voler comunicare all'autore Pietro Berti anche tramite e-mail o commento sul blog stesso l'utilizzo fatto del proprio articolo al fine di eventualmente impedirne l'utilizzo per l' ipotesi in cui l'autore non condividesse (e/o desiderasse impedire) l'uso fattone.
Auguro a voi tutti un buon viaggio nel mio blog.

Anchorage

Anchorage

lunedì 3 gennaio 2011

Ed Gein: il macellaio di Plainfield



Chi non ha mai visto classici dell'orrore come "Psycho", "Il Silenzio degli Innocenti" e "Non Aprite quella Porta"? Pochi sanno però che l'albergatore Norman Bates, il serial killer Buffalo Bill e il pazzo LeatherFace hanno qualcosa in comune: i creatori di queste figure si sono ispirati al mito di Edward Gein. Ed è naturale che sia così: il caso Edward Gein spiazzò l'America intera e ha avuto ripercussioni fino a oggi. "La casa degli orrori sconvolge la nazione" titolavano i giornali dell'epoca e, in effetti, dopo questo serial killer, cambierà il modo di pensare della gente statunitense. I mostri, che fino ad allora avevano popolato i teleschermi e l'immaginario collettivo sotto forma di vampiri transilvani, mummie egiziane, alieni spaziali e creature di frankensteiniana memoria, non esistevano più. Adesso i mostri si celavano tra le persone più insospettabili, il pericolo poteva trovarsi nascosto dietro l'apparentemente tenero e innocuo vicino di casa. Non ci si poteva più fidare di nessuno. Tanto in città quanto nella sonnacchiosa provincia.
17 novembre 1957. A Plainfield (Wisconsin) è notte fonda quando la polizia entra nella cadente Fattoria Gein. Edward, il proprietario, è sospettato del furto in un ferramenta e della scomparsa della titolare, Berenice Worden. Più di una persona ha dichiarato di averlo visto aggirarsi intorno al ferramenta prima del furto.
La casa è nel disordine più totale, immondizia ovunque, buio pesto. Odore di morte e putrefazione. Lo sceriffo Arthur Schley e il suo vice Buck Buttermansi dirigono, armati di pila, ad ispezionare la legnaia vicina al casolare. Nel buio lo sceriffo sente qualcosa che sfrega dall'alto contro la sua giacca, e i due uomini della legge sollevano lo sguardo all'unisono.
Un corpo è appeso a testa in giù tramite dei ganci fissati nel soffitto. Si fa per dire a testa in giù, in realtà il corpo è decapitato e le interiora sono state eliminate tramite uno squarcio sull'addome. Una scena normalissima per una regione dove si dà la caccia al cervo. Soprattutto in novembre, mese della caccia. Ma il vicesceriffo ha capito tutto..quello che penzola sulle loro teste non è un cervo..Buck si sente male e scappa gridando. Non si avvicinerà mai più a quei luoghi. Berenice Worden invece è stata ritrovata.
Edward Gein nasce il 27 agosto 1906 a La Crosse (Wisconsin). Secondo figlio di Augusta e George Gein. Sua madre sarà la sua disgrazia, come scrive Harold Schechter, biografo ufficiale di Edward Gein: "Lei lo trattava nel modo tipico delle madri che fanno diventare i loro figli schizofrenici."
Donna fanaticamente religiosa, Augusta cresce i suoi figli secondo un codice morale severissimo. Il mondo di Augusta è popolato da peccatori e la Bibbia è l'unica salvezza. I desideri sessuali dei due ragazzi vengono minati alle basi con minacce di inferno, le donne vengono indicate come esseri immorali e peccaminosi.
Per sfortuna dei ragazzi, contrapposto alla follia della madre, c'è George Gein. Il loro padre ha una personalità molte debole e subisce gli ordini della moglie. Alcolizzato e disoccupato a vita, è del tutto dipendente da lei (Augusta, infatti, manda avanti la macelleria di famiglia con cui i Gein campano).
Proprio grazie alla macelleria, nel 1914, Augusta realizza il proprio desiderio di comprarsi una fattoria, con 195 acri di terreno, in piena campagna, vicino a Plainfield. I vicini abitano a 3 miglia di distanza e i suoi figli possono finalmente crescere lontani dall'immoralità della città e dai peccatori che la occupano.
Eddie cresce emarginato, evitato dai compagni perché è effemminato e timido. Non ha nessun amico, e quando riesce a farsi delle amicizie la madre lo sgrida e lo punisce.
Sembrerebbe proprio la storia di "Carrie", la ragazzina dotata di poteri telecinetici creata da Stephen King. Ma, al contrario di Carrie, Eddie ha un attaccamento morboso per sua madre. Prova per lei immenso amore e devozione, vede nella donna la bontà divina fatta persona, ed esegue ogni suo ordine senza protestare.
Nel 1940, quel fallito di suo padre lascia vedova Augusta. È in questi anni che Eddie comincia ad avere i primi contrasti con suo fratello maggiore Henry e i primi segni di follia mentale.
Henry è un onesto lavoratore, molto richiesto in paese per le sue doti di tuttofare; Eddie ha problemi a relazionarsi con i propri pari. Ritardato socialmente e emotivamente, Edward si trova perfettamente a suo agio con i bambini tanto che finisce per fare il babysitter ai vicini.
Henry è completamente diverso. Critica aspramente il comportamento della madre, ci litiga, sconsiglia a suo fratello di fare quello che dice lei, rimprovera Eddie perché le vuole bene.
E nel 1944 Henry muore misteriosamente, mentre i due fratelli combattono contro un incendio nel bosco.
Informata proprio da Eddie sulla sparizione del giovane, la polizia ritrova il corpo in una zona non interessata dall'incendio, con la testa spaccata. Il fratello minore non viene nemmeno interrogato perché è considerato troppo stupido e timido per compiere un omicidio, i coroner dichiarano addirittura che Henry è morto per asfissia. Caso archiviato.
Edward Gein è finalmente rimasto solo con sua madre.
Ma la gioia del giovane durerà poco, una serie di ictus gli portano via anche la madre nel dicembre 1945, lasciandolo solo al mondo.
La stanza di Augusta viene sigillata, con all'interno tutti gli oggetti da lei utilizzati. Edward diventa un eremita e comincia a fare letture "strambe". I suoi preferiti sono i libri di anatomia, i libri sul nazismo e i periodici di avventura (soprattutto quelli sulle usanze tribali dell'Oceania). Alla fine, lettura dopo lettura, Eddie impara bene l'anatomia umana e diventa un esperto nelle tecniche per rimpicciolire le teste, utilizzate nei Mari del Sud.
L'argomento lo ossessiona talmente tanto che farà vedere le sue teste a qualche bambino..ahimè nessuno crederà mai alle storie dei bambini raccapricciati: "Sono maschere di Halloween" dice Edward ai genitori preoccupati, e tutto finisce lì.
Un altro Hobby molto particolare di Eddie: leggere i necrologi sul giornale locale.
Dalle necrologie può venire a sapere quando muore qualche donna. Ricevuta la notizia, si reca al cimitero per studiare il cadavere e per placare le proprie curiosità sulle femmine. In sede di interrogatorio Ed Gein ha più volte giurato di non aver mai avuto rapporti sessuali con i morti (a suo dire perché puzzavano troppo), però provava piacere a strappare pelle e parti dei corpi da quei cadaveri.
Gli psichiatri che studiarono il caso, dissero che amava talmente sua madre che aveva bisogno di profanare le tombe per prelevare pezzi di donne, in modo che gliela ricordassero. Quando sua madre morì, non riuscì a resuscitarla come avrebbe voluto e allora cercò delle sostitute. Ne portò una a casa e la mise a sedere al tavolo della cucina. Secondo fonti non ufficiali creò una vera e propria tavolata di cadaveri. Ad altre invece prelevò solo qualche pezzo.
Nell'inventario della polizia figurano crani, scheletri; ciotole e mobilio fatti con ossa; divani, cestini, abat-jour e tamburi rivestiti di pelle umana; teste rimpicciolite; vagine sotto spirito; ciotole piene di nasi; una poltrona con braccia al posto dei braccioli; una collana e una cintura fatte di capezzoli femminili. In un armadio viene ritrovato ciò che ha ispirato la figura di Buffalo Bill ("Il Silenzio degli Innocenti"): abiti in pelle di donna.
Più che di vestiti di pelle, si trattava di veri e propri involucri: Gein li aveva costruiti scuoiando intere parti di donne, aveva quindi cucito insieme i vari brandelli e vi aveva applicato dei lacci per poter indossare il macabro abito. Possedeva le facce, i torsi, le gambe e addirittura riusciva ad applicarsi i genitali femminili. Egli stesso confessò che, nelle notti di luna piena, andava in giro conciato in quel modo, facendo finta di essere sua madre.
Dietro a questo gesto, secondo alcuni psicologi, non si cela solo l'attaccamento morboso per la propria madre, ma anche il desiderio recondito di essere una donna, di capire cosa si prova ad avere i seni e la vagina.
Ma le vittime del cimitero si rivelano ben presto troppo brutte e anziane, così Gein comincia a procurarsi da solo la materia prima.
Tra il 1946 e il 1957, la polizia del Wisconsin ha a che fare con aumento incredibile di persone scomparse. Quattro casi soprattutto preoccupano le autorità.
Il primo è quello di una ragazzina di otto anni, Georgia Weckler, sparita mentre tornava a casa da scuola il 1 maggio 1947. Nonostante l'aiuto di centinaia di volontari, l'unica traccia rinvenuta dalla polizia in un'area di ben 10 miglia sono delle impronte di pneumatici Ford. Il caso rimane insoluto.
Un'altra ragazza scompare un paio di anni più tardi a La Crosse. Evelyn Hartley di quindici anni svanisce mentre sta facendo la babysitter in città. Preoccupato, il padre della ragazza si reca sul luogo dove Evelyn avrebbe dovuto lavorare, ma qui trova un appartamento deserto. Nel salotto rinviene una scarpa della figlia, degli evidenti segni di lotta e qualche macchia di sangue sul bordo della finestra. Anche questa volta la ricerca risulta vana: la polizia ritrova solamente i vestiti insanguinati della ragazza, adagiati in mezzo a una strada di campagna.
Nel novembre 1952, due uomini decidono di farsi una birra in un bar di Plainfield prima di andarsene a cacciare cervi. Victor Travis e Ray che Burgess, questi i loro nomi, passano molte ore nel bar prima di andarsene. Dal giorno dopo, ne loro ne le loro auto verranno più visti. Questa volta la ricerca della polizia non porta proprio a niente. I due uomini sono letteralmente svaniti nel nulla.
L'ultimo caso avviene nell'inverno del 1954, vittima la custode di una taverna di Plainfield, Mary Hogan, scomparsa misteriosamente mentre era di turno notturno. La polizia archivia il caso come "atto violento" perché sul pavimento della taverna è evidente una lunga scia di sangue che va dal bagno al parcheggio. Viene trovata anche una cartuccia vuota sul pavimento del bagno.
Diversi elementi accomunano le varie sparizioni: pochissimi indizi, nessuna traccia, i corpi non vengono mai ritrovati, le vicinanze di Plainfield.
Siamo tornati all'apertura di questa biografia, al caso Bernice Worden e alla fine dell'incubo. La polizia penetra per caso nella casa di Eddie Gein e trova il corpo senza testa della donna.
Dopo la scoperta del cadavere e degli altri manufatti orrendi, il 17 novembre 1957 gli investigatori cominciano ad esplorare le altre stanze della fattoria e a scavare nel terreno circostante, nella speranza di trovare almeno i corpi di Georgia Weckler, Victor Travis, Ray Burgess, Evelyn Hartley e Mary Hogan. Purtroppo non verrà trovato niente. L'unico posto normale di tutta la casa, l'unica stanza ordinata della Fattoria Gein, si rivelerà essere la camera da letto della madre defunta, che Edward aveva sigillato dieci anni prima.
EPILOGOMentre Plainfield diventava meta di curiosi, di giornalisti e di specialisti della polizia, Edward Gein veniva interrogato senza tregua presso la prigione di Wautoma. La polizia gli attribuì almeno 15 omicidi ma "Il Macellaio di Plainfield" inizialmente negò sempre tutto.
Dopo diversi giorni di silenzio, Eddie cominciò finalmente a raccontare la sua storia orribile, partendo da come aveva ucciso la Worden e accennando alla sua attività tombarola, tramite la quale si procurava le parti di corpi che erano state trovate in casa sua.
Gein aveva molte difficoltà a ricordare i vari dettagli, spiegò che prima e durante gli omicidi cadeva in una sorta di trance.
Nonostante l'evidenza, dichiarò che tutti i resti presenti in casa sua provenivano dal cimitero locale e che la sua unica vittima era la Worden. Dopo giorni di interrogatorio estenuante, finalmente ammise anche l'uccisione di Mary Hogan. Riconfermando nuovamente il suo stato di trance durante l'omicidio e giurando che lo sparo era partito per caso.
In totale Gein confessò quindi due omicidi e il furto di nove cadaveri.
Curiosità: durante il processo, la sua dichiarazione "non ho mai ucciso un cervo" fece stare male molti dei suoi vicini di casa, ai quali Edward spesso offriva carne di cervo da lui cacciato e cucinato. Evidentemente non era cervo.
Durante gli interrogatori "il macellaio" non mostrò mai nessun segno di rimorso, parlava degli assassini con superficialità, a volte addirittura allegramente. Praticamente Edward Gein non aveva nessun concetto dell'enormità dei suoi crimini e così, dopo tantissime perizie psicologiche e psichiatriche, venne effettivamente dichiarato malato mentalmente: "uno schizofrenico e psicopatico sessuale."
La sua condizione fu attribuita alla relazione poco sana e di intenso amore-odio che aveva avuto con sua madre e alla particolare educazione ricevuta.
Scampata quindi la sedia elettrica, Edward Gein ha passato il resto della propria vita (circa 26 anni) in un manicomio criminale, dove è morto nel 1984 di cancro, all'età di 78 anni. Per i dottori è stato un paziente modello, addirittura appariva felice come mai nella sua vita.
Il via vai di giornalisti e curiosi alla "casa degli orrori" durerà solo 1 anno. Nel 1958 mani anonime incendieranno la fattoria e gran parte delle proprietà di Gein. Informato dell'accaduto, Eddie commentò: "Just as well!" (trad. "come è giusto che fosse"). L'unica cosa sopravissuta all'incendio, il furgoncino Ford utilizzato dal macellaio per trasportare i corpi, è stato utilizzato per anni da un furbo abitante di Plainfield, che faceva pagare un quarto di dollaro per un giretto sull'auto degli orrori.
Se voleste approfondire la storia di Edward Gein vi consigliamo due film direttamente ispirati agli avvenimenti: "Deranged" del 1974 (un po' romanzato, il nome dell'assassino è stato cambiato in Ezra Cobb) e "Ed Gein: il macellaio di Plainfield" del 2000 (davvero completo e coerente con la storia originale).
"Ed Gein mi sembrava una buona persona, come tutti gli altri. Soltanto che a volte era un po' strano. Sembrava un tipo inoffensivo." (Vicino di casa)
"Lo conoscevo da una vita, forse da quando avevo sei anni. Penso che nessun altro lo avesse frequentato più a lungo di me. Era un solitario, era molto silenzioso e faceva una vita appartata. Era un introverso, credo che alcuni lo considerassero una specie di eremita." (Amico d'infanzia)
DANIELE DEL FRATE 24-10-2004 dal sito web http://www.occhirossi.it/biografie/EdwardGein.htm

Edward Gein
l'uomo che ha sconvolto l'America e ha ispirato tre "classici" dell'orrore: Psycho, Non Aprite quella porta e Il Silenzio degli Innocenti. dal sito web http://www.horrortv.it/edwardgeinf.htm

Edward Gein ha due personalità. Una per i vicini di casa, l'altra per le sue vittime.
" Stevens Point Daily Journal 1957"
Era l'inverno del 1957 e la polizia sulle tracce di una donna scomparsa, alla fine arrivò ad una fattoria del Wisconsin, quello che vi scoprì sconvolse la popolazione locale. Le circostanze di questo caso furono talmente spaventose da ossessionare ancora oggi l'inconscio collettivo americano. Tre classici dell'orrore( Psycho, Non aprite quella porta, Il Silenzio degli Innocenti), girati in tempi diversi, presero spunto dalle atrocità commesse in quel paese, e ogni film cercava di indagare più del precedente sul concetto di morte, sui riti legati alla malattia mentale. Probabilmente l'America allora era molto ingenua e impreparata, dopo questo avvenimento il nostro modo di pensare cambiò. La gente si rese conto che non ci si poteva fidare del vicino di casa che il pericolo si poteva annidare a due passi da casa propria. Certe cose accadevano, tutti avevano visto i film di Frankenstein e di Dracula ma quello era un mondo fantastico, questo invece era il nostro mondo. Era l'America delle città di provincia, dove queste cose non succedevano. "Clive Barker"

... Scoperto il corpo di una donna mutilata in una fattoria.
Nella casa di Ed Gein, tra sporcizia e squallore, hanno trovato parti umane conservate, crani e scheletri. C'erano maschere mortuarie e pezzi di corpo. Dentro una scatola trovarono un oggetto che a prima vista poteva sembrare una collana, ma era una collana fatta di capezzoli. C'erano anche vagine sotto spirito. Il suo mobilio come i divani, ad esempio, era composto di parti umane. I giornali intitolarono : La casa degli orrori sconvolge la nazione.
Harold Schechter (Biografo di Ed Gein): Uno degli effetti più significativi del caso Gein, fu l'americanizzazione dell'orrore. Prima di Gein, i mostri che popolavano i film dell'orrore, erano stranieri, venivano dall'Egitto, dalla Transylvania, altri dallo spazio. Con Gein ha inizio la rappresentazione di un orrore tipicamente americano.
Buck Butterman ( Vicesceriffo) : Percorsi il sentiero intorno alla casa, e arrivai alla porta del retro che dà sulla legnaia, nella fattoria dove la signora Warden fu trovata. I dettagli di questo caso erano talmente macabri, talmente orribili che fu difficile raccontare la storia.
Dan Hanley ( Milwaulkee Journal) : Naturalmente la vista di una donna senza testa e scuoiata come un cervo farebbe sentir male chiunque. Infatti il vicesceriffo si sentì male e uscì di corsa. In seguito non ritornò più in quella casa...
Un vicino di casa: Ed Gein mi sembrava una buona persona, come tutti gli altri. Soltanto che a volte era un po' strano. Sembrava un tipo inoffensivo.
Un amico di Ed Gein : Lo conoscevo da una vita, forse da quando avevo sei anni. Penso che nessun altro lo avesse frequentato più a lungo di me. Era un solitario, era molto silenzioso e faceva una vita appartata. Era un introverso, credo che alcuni lo considerassero una specie di eremita.

Il legame tra madre e figlio spesso è incomprensibile - Haunted Hearthland.
Era così posseduto dallo spirito di lei,che cercava di incarnarla anche nel fisico- Harold Schechter.

dal sito web http://en.wikipedia.org/wiki/Ed_Gein

"Gein" redirects here. For other uses, see Gein (disambiguation)

Edward Theodore "Ed" Gein (pronounced /ˈɡiːn/; August 27, 1906 – July 26, 1984) was an American murderer and body snatcher. His crimes, which he committed around his hometown of Plainfield, Wisconsin, garnered widespread notoriety after authorities discovered Gein had exhumed corpses from local graveyards and fashioned trophies and keepsakes from their bones and skin.
After police found body parts in his house in 1957, Gein confessed to killing two women: tavern owner Mary Hogan in 1954, and a Plainfield hardware store owner, Bernice Worden, in 1957. Initially found unfit to stand trial, following confinement in a mental health facility, he was tried in 1968 for the murder of Worden and sentenced to life imprisonment, which he spent in a mental hospital. The body of Bernice Worden was found in Gein's shed; her head and the head of Mary Hogan were found inside his house. Robert H. Gollmar, the judge in the Gein case, wrote: "Due to prohibitive costs, Gein was tried for only one murder—that of Mrs. Worden."[1]
With fewer than three murders attributed, Gein does not meet the traditional definition of a serial killer.[2] Regardless, his real-life case influenced the creation of several fictional serial killers, including Norman Bates from Psycho, Leatherface from The Texas Chainsaw Massacre and Buffalo Bill from The Silence of the Lambs.

Childhood
Gein was born in La Crosse County, Wisconsin.[3] His parents, George and Augusta Gein both natives of Wisconsin, had two sons: Henry George Gein, and his younger brother, Edward Theodore Gein. Despite Augusta's deep contempt for her husband, the marriage persisted because of the family's religious belief about divorce. Augusta Gein operated a small grocery store and eventually purchased a farm on the outskirts of the small town of Plainfield, Wisconsin, which then became the Gein family's permanent home.[4]
Augusta Gein moved to this location to prevent outsiders from influencing her sons.[4] Edward Gein left the premises only to go to school. Besides school, he spent most of his time doing chores on the farm. Augusta Gein, a fervent Lutheran, preached to her boys the innate immorality of the world, the evil of drinking, and the belief that all women (herself excluded) were prostitutes and instruments of the devil. She reserved time every afternoon to read to them from the Bible, usually selecting graphic verses from the Old Testament dealing with death, murder, and divine retribution.[5]
With an effeminate demeanor, the younger Gein became a target for bullies. Classmates and teachers recalled off-putting mannerisms, such as seemingly random laughter, as if he were laughing at his own personal jokes. To make matters worse, his mother scolded him whenever he tried to make friends. Despite his poor social development, he did fairly well in school, particularly in reading. [6]
Gein tried to make his mother happy, but she was rarely pleased with her boys. She often abused them, believing that they were destined to become failures like their father. During their teens and throughout their early adulthood, the boys remained detached from people outside of their farmstead, and so had only each other for company.[4]
[edit] Deaths of family members
After George Gein died of a heart attack in 1940, the Gein brothers began working at odd jobs to help with expenses. Both brothers were considered reliable and honest by residents of the community. While both worked as handymen, Ed Gein also frequently babysat for neighbors. He enjoyed babysitting, seeming to relate more easily to children than adults. Henry Gein began to reject his mother's view of the world and worried about his brother Ed's attachment to her. He spoke ill of her around his brother.[7][8]
On May 16, 1944, a brush fire burned close to the farm, and the Gein brothers went out to extinguish it. Reportedly, the brothers were separated, and as night fell, Ed Gein lost sight of his brother. When the fire was extinguished, he reported to the police that his brother was missing. When a search party was organized, Gein led them directly to his missing brother, who lay dead on the ground. The police had concerns about the circumstances under which the body was discovered.[7][9] The ground on which Henry Gein lay was untouched by fire, and he had bruises on his head.[7][9] Despite this, the police dismissed the possibility of foul play and the county coroner listed asphyxiation as the cause of death. Although some investigators suspected that Ed Gein killed his brother, no charges were filed against him.[7][9]
After his brother's death, Gein lived alone with his mother, who died on December 29, 1945, following a series of strokes, at which time Gein "lost his only friend and one true love. And he was absolutely alone in the world."[9]
Gein remained on the farm, supporting himself with earnings from odd jobs. He boarded up rooms used by his mother, including the upstairs, downstairs parlor, and living room, leaving them untouched. He lived in a small room next to the kitchen. Gein became interested in reading death-cult magazines and adventure stories.[7]
[edit] Arrest
On November 16, 1957, Plainfield hardware store owner Bernice Worden disappeared, and police had reason to suspect Gein. Worden's son had told investigators that Gein had been in the store the evening before the disappearance, saying he would return the following morning for a gallon of anti-freeze. A sales slip for a gallon of anti-freeze was the last receipt written by Worden on the morning she disappeared.[10] Upon searching Gein's property, investigators discovered Worden's decapitated body in a shed, hung upside down by ropes at her wrists, with a crossbar at her ankles. The torso was "dressed out" like that of a deer.[11] She had been shot with a .22-caliber rifle, and the mutilations performed after death.
Searching the house, authorities found:[12]
Four noses
Whole human bones and fragments[13]
Nine masks of human skin[14]
Bowls made from human skulls
Ten female heads with the tops sawed off
Human skin covering several chair seats
Mary Hogan's head in a paper bag[15]
Bernice Worden's head in a burlap sack[16]
Nine vulvas in a shoe box[17]
Skulls on his bedposts
Organs in the refrigerator
A pair of lips on a draw string for a windowshade
A belt made from human female nipples
A lampshade made from the skin from a human face
These artifacts were photographed at the crime lab and then were properly destroyed.[18]
When questioned, Gein told investigators that between 1947 and 1952,[19] he made as many as 40 nocturnal visits to three local graveyards to exhume recently buried bodies while he was in a "daze-like" state. On about 30 of those visits, he said he had come out of the daze while in the cemetery, left the grave in good order, and returned home empty handed.[20] On the other occasions, he dug up the graves of recently buried middle-aged women he thought resembled his mother[21] and took the bodies home, where he tanned their skins to make his paraphernalia. Gein admitted robbing nine graves, leading investigators to their locations. Because authorities were uncertain as to whether the slight Gein was capable of single-handedly digging up a grave in a single evening, they exhumed two of the graves and found them empty, thus corroborating Gein's confession.[22][23]
Shortly after his mother's death, Gein had decided he wanted a sex change and began to create a "woman suit" so he could pretend to be a female.[12] Gein's practice of donning the tanned skins of women was described as an "insane transvestite ritual".[24] Gein denied having sex with the bodies he exhumed, explaining, "They smelled too bad."[24] During interrogation, Gein also admitted to the shooting death of Mary Hogan, a tavern operator missing since 1954.
A 16-year-old youth whose parents were friends of Gein, and who attended ball games and movies with Gein, reported that he was aware of the shrunken heads, which Gein had described as relics from the Philippines sent by a cousin who had served in World War II.[25] Upon investigation by the police, these were determined to be human facial skins, carefully peeled from cadavers and used as masks by Gein.
Waushara County sheriff Art Schley allegedly physically assaulted Gein during questioning by banging Gein's head and face into a brick wall, causing Gein's initial confession to be ruled inadmissible.[9] Schley died of a heart attack in December 1968, at age 43, only a month after testifying at Gein's trial. Many[who?] who knew him said he was traumatized by the horror of Gein's crime and that this, along with the fear of having to testify (especially about assaulting Gein), led to his early death. One of his friends[who?] said "He was a victim of Ed Gein as surely as if he had butchered him."[9]
[edit] Trial
On November 21, 1957, Gein was arraigned on one count of first degree murder in Waushara County Court, where he entered a plea of not guilty by reason of insanity.[26] Found mentally incompetent and thus unfit to stand trial, Gein was sent to the Central State Hospital for the Criminally Insane (now the Dodge Correctional Institution), a maximum-security facility in Waupun, Wisconsin, and later transferred to the Mendota State Hospital in Madison, Wisconsin. In 1968, Gein's doctors determined he was sane enough to stand trial. The trial began on November 14, 1968, lasting one week. He was found guilty of first-degree murder by Judge Robert H. Gollmar, but because he was found to be legally insane, he spent the rest of his life in a mental hospital.[27][28]
[edit] Aftermath
On March 20, 1958, while Gein was in detention, his house burned to the ground. Arson was suspected. When Gein learned of the incident, he shrugged and said "Just as well."[29]
In 1958, Gein's car, which he had used to haul the bodies of his victims, was sold at a public auction for $760 ($5,773 when accounting for inflation) to carnival sideshow operator Bunny Gibbons.[30] Gibbons later charged carnival goers 25¢ admission to see it.[31]
[edit] Death
On July 26, 1984, Gein died of respiratory and heart failure due to cancer in Goodland Hall at the Mendota Mental Health Institute.[9] His grave site in the Plainfield cemetery was frequently vandalized over the years; souvenir seekers chipped off pieces of his gravestone before the bulk of it was stolen in 2000. The gravestone was recovered in June 2001 near Seattle and is now in a museum in Waushara County.[32]
[edit] Impact on popular culture

The story of Ed Gein has had a lasting impact on popular culture as evidenced by its numerous appearances in movies, music and literature. Gein's story was adapted into a number of movies, including Deranged (1974), In the Light of the Moon (2000, later retitled Ed Gein for the U.S. market), and Ed Gein: The Butcher of Plainfield (2007). Gein influenced the nature of book and film characters, most notably such fictional serial killers as Norman Bates (Psycho), Leatherface (The Texas Chainsaw Massacre), and Buffalo Bill (The Silence of the Lambs).[29]
At the time, the news reports of Gein's crimes spawned a subgenre of black humor.[33] Since the 1950s, Gein has frequently been exploited in transgressive art or shock rock, often with no connection to his life or crimes beyond the shock value of his name.[34]
A biographical musical titled "Ed Gein: the Musical" premiered on January 2, 2010 in Menasha, Wisconsin.[35][36][37]
[edit] References
^ Robert H. Gollmar, Edward Gein, Pinnacle Books, 1981, page 81.
^ Reavill, Gil (2007). Aftermath, Inc.: Cleaning Up After CSI Goes Home. Gotham. p. 228. ISBN 9781592402960. "With only two confirmed kills, Ed did not technically qualify as a serial killer (the traditional minimum requirement was three)"
^ "Birth Record Details". Wisconsin Historical Society. http://www.wisconsinhistory.org/vitalrecords/index.asp?id=2625292&record_type=b. Retrieved 2009-07-23.
^ a b c Bell, Rachael; Marilyn Bardsley. "The Beginning". Crime Library. http://www.trutv.com/library/crime/serial_killers/notorious/gein/begin_2.html. Retrieved 2008-11-23.
^ Williams, A ; Head, V ; Prooth, Sebastien C.; Williams, A (2007) Fiendish Killers, Futura
^ http://www.trutv.com/library/crime/serial_killers/notorious/gein/begin_2.html
^ a b c d e Bell, Rachael; Marilyn Bardsley. "Henry". Crime Library. http://www.trutv.com/library/crime/serial_killers/notorious/gein/2b.html. Retrieved 2008-11-23.
^ Schechter, Harold (2003). The Serial Killer Files. Random House. pp. 191. ISBN 0345465660.
^ a b c d e f g Schechter, Harold (1998). Deviant: The Shocking True Story of Ed Gein, the Original Psycho. New York: Simon and Schuster. pp. 30–31. ISBN 0671025465.
^ "Signs of 10 Victims at Farm". Stevens Point Daily Journal. November 18, 1957. p. 1, cols. 7–8.
^ Douglas, John E.; Olshaker, Mark (1998). Obsession: The FBI's Legendary Profiler Probes the Psyches of Killers, Rapists, and Stalkers and Their Victims and Tells How to Fight Back. Simon and Schuster. pp. 367–368. ISBN 0-671-01704-7.
^ a b Ramsland, Katherine. "A True Necrophile." Crime Library.
^ Robert H. Gollmar, Edward Gein , Pinnacle Books, 1981, page 192.
^ Robert H. Gollmar, Edward Gein , Pinnacle Books, 1981, page 19-20.
^ Robert H. Gollmar, Edward Gein , Pinnacle Books, 1981, page 22.
^ Robert H. Gollmar, Edward Gein , Pinnacle Books, 1981, page 25.
^ Robert H. Gollmar, Edward Gein , Pinnacle Books, 1981, page 24.
^ Robert H. Gollmar, Edward Gein , Pinnacle Books, 1981, page 48.
^ Schechter 1989, p. 97.
^ "Gein Also Admits He Killed Mary Hogan; Results of Lie Tests Announced". Stevens Point Daily Journal. November 20, 1957. p. 13, col. 6.
^ http://www.fortunecity.com/roswell/streiber/273/gein_cf.htm
^ "Empty Coffins Discovered in Graves At Plainfield; Appears To Back Up Gein's Story". Stevens Point Daily Journal. November 25, 1957. p. 1, cols. 7–8.
^ "DA Convinced Gein Actually Raided Graves". Stevens Point Daily Journal. November 26, 1957. p. 1, col. 3.
^ a b Bell, Rachael and Marilyn Bardsley. "Buffalo Bill and Psycho." CrimeLibrary.com.
^ "Youth Tells of Seeing Gein's Heads". Stevens Point Daily Journal. November 20, 1957. p. 1, col. 6.
^ "Gein Pleads Innocent By Reason of Insanity". Stevens Point Daily Journal. November 21, 1957. p. 1, cols. 7–8.
^ "Ed Gein Found Guilty of 1957 Murder in Plainfield". Capital Times, Madison, Wisconsin. November 14, 1958. "Ed Gein, the handyman whose home became known as a "house of horrors" 11 years ago, was found guilty today of first degree murder."
^ "Wisconsin Killer Gein Ruled Guilty, Insane". Chicago Tribune. November 15, 1968. "Ed Gein, 62, the recluse who horrified the nation in 1957 when the remains of 11 bodies were found on his farm, was ruled today to have been insane when he killed a Plainfield, Wis., woman."
^ a b Bell, Rachael; Marilyn Bardsley. "Ed Gein: The Inspiration for Buffalo Bill and Psycho". Crime Library. http://www.trutv.com/library/crime/serial_killers/notorious/gein/bill_1.html. Retrieved 2008-11-23.
^ Hintz, Martin (2007). Got Murder?: Shocking True Stories of Wisconsins Notorious Killers. Big Earth Publishing. p. 62. ISBN 1-931-59996-3.
^ Reavill, Gil Reavill (2007). Aftermath, Inc.: Cleaning Up After CSI Goes Home. Gotham. p. 228. ISBN 1-592-40296-8.
^ Bie, Michael (2007). It Happened in Wisconsin. Guilford, Connecticut: TwoDot. p. 97. ISBN 0-7627-4153-8. OCLC 76820808.
^ George W. Arndt, "Appendix A: Gein Humor" in Judge Robert H. Gollmar, Edward Gein (Pinnacle Books, Windsor Publishing, 3rd ed 1989) excerpted from arndt's original "Horror, Humor and Human Nature" also published abridged as "Community Reactions to a Horrifying event" by Menninger School of Psychiatry; both versions reprinted in several psychology textbooks.
^ The Slayer song "Dead Skin Mask" features a young girl pleading with Gein to release her; Gein never held a live captive and his victims were middle aged women.
^ http://www.edgeinthemusical.com/ "Ed Gein: The Musical" Official web site
^ http://www.jsonline.com/entertainment/movies/80482317.html "Ed Gein: The Musical" premieres Saturday in Menasha
^ http://www.greenbaypressgazette.com/article/20091227/GPG0704/912270605/Warren-Gerds-column--%5C-Ed-Gein--The-Musical%5C--includes-local-actors Warren Gerds column: 'Ed Gein, The Musical' includes local actors
[edit] External links

Biography portal
Wikiquote has a collection of quotations related to: Ed Gein
Crime Library Article about Ed Gein
Ed Gein at Find a Grave
Inside the Home of a Serial Killer - slideshow by Life magazine

Nessun commento:

Posta un commento

Presentazione candidature in quota UDC a Bologna - Lista Aldrovandi Sindaco

PLAYLIST MUSICALE 1^

Post più popolari

Elementi condivisi di PIETRO

Rachel

Rachel

FORZA JUVE! E BASTA. FORZA DRUGHI!

FORZA JUVE! E BASTA. FORZA DRUGHI!

GALWAY - IRLANDA

GALWAY - IRLANDA

PUNTA ARENAS

PUNTA ARENAS

VULCANO OSORNO

VULCANO OSORNO

Fairbanks

Fairbanks

Nicole Kidman - Birth , io sono Sean

Nicole Kidman - Birth , io sono Sean

DESERTO DI ATACAMA

DESERTO DI ATACAMA

Moorgh Lake Ramsey, Isle of Man

Moorgh Lake Ramsey, Isle of Man

Port Soderick

Port Soderick

TRAMONTO SU GERUSALEMME

TRAMONTO SU GERUSALEMME

Masada, l'inespugnabile

Masada, l'inespugnabile

KATYN

KATYN

I GUERRIERI DELLA NOTTE

I GUERRIERI DELLA NOTTE

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

THE WOLFMAN

THE WOLFMAN

Sistema Solare

Sistema Solare

TOMBSTONE

TOMBSTONE

coco

coco

PLAYLIST MUSICALE I^

Rebecca Hall

Rebecca Hall