Pietro Berti

Pietro Berti

VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

PER ESPRIMERE IL VOSTRO PARERE

PER CHI VOLESSE ESPRIMERE IL PROPRIO PARERE SUGLI ARGOMENTI TRATTATI O VOLESSE RICHIEDERE IN MERITO AGLI STESSI DELUCIDAZIONI O CHIARIMENTI, E' POSSIBILE COMUNICARE CON ME INVIANDO UN COMMENTO (cliccando sulla scritta "commenti" è possibile inviare un commento anche in modo anonimo, selezionando l'apposito profilo che sarà pubblicato dopo l'approvazione) OPPURE TRAMITE MAIL (cliccando sulla bustina che compare accanto alla scritta "commenti")







FUSIORARI NEL MONDO

Majai Phoria


UN UOMO GIACE TRAFITTO DA UN RAGGIO DI SOLE, ED E’ SUBITO SERA

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

VIAGGIA CON RYANAIR

JE ME SOUVIENS

JE ME SOUVIENS

VILLA BERTI VIA BEL POGGIO N. 13 IMOLA http://www.villaberti.it/


Condizioni per l'utilizzo degli articoli pubblicati su questo blog

I contenuti degli articoli pubblicati in questo blog potranno essere utilizzati esclusivamente citando la fonte e il suo autore. In difetto, si contravverrà alle leggi sul diritto morale d’autore.
Si precisa che la citazione dovrà recare la dicitura "Pietro Berti, [titolo post] in http://pietrobertiimola.blogspot.com/"
E' poi richiesto - in ipotesi di utilizzo e/o citazione di tutto o parte del contenuto di uno e/o più post di questo blog - di voler comunicare all'autore Pietro Berti anche tramite e-mail o commento sul blog stesso l'utilizzo fatto del proprio articolo al fine di eventualmente impedirne l'utilizzo per l' ipotesi in cui l'autore non condividesse (e/o desiderasse impedire) l'uso fattone.
Auguro a voi tutti un buon viaggio nel mio blog.

Anchorage

Anchorage

mercoledì 19 gennaio 2011

I COSTI DEI PROCESSI DEI PM CONTRO BERLUSCONI

I NUMERI PARLANO CHIARO NON SOLO SI E' BUTTATA VIA UNA MAREA DI SOLDI MA QUANDO SI PARLA DI 10 ASSOLUZIONI, 13 ARCHIVIAZIONI, DI 5 PROCESSI IN ATTO DI CUI 2 DESTINATI ALLA PRESCRIONE MOLTO PRIMA DELL'APPELLO , FORSE E' IL CASO CHE IL SIG. BERSANI ED IL SIG. DI PIETRO FACCIANO UN'AMPIA RIFLESSIONE PRIMA DI PARLARE. FERMO RESTANDO CHE IN OGNI CASO PER QUANTO RIGUARDA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SIA DAL PUNTO DI VISTA MEDIATICO CHE POLITICO ASSOLUZIONE DOPO ASSOLUZIONE, ARCHIVIAZIONE DOPO ARCHIVIAZIONE, MAI E' VALSO IL PRINCIPIO DI PRESUNZIONE DI INNOCENZA, MA SI E' SEMPRE FATTO PREVALERE IL PRINCIPIO DI COLPEVOLEZZA A PRIORI E A PRESCINDERE DALLE DECISIONI GIUDIZIARIE. Pietro Berti

Il conto dei pm: 300 milioni
Le indagini sul premier hanno costi giganteschi. 105 procedimenti avviati, 1.000 magistrati coinvolti, 530 perquisizioni. E mai una condanna. [COMMENTO Non è giustizia se sa di politica]
È il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini a fare i conti. «Sono i numeri a dimostrare la persecuzione giudiziaria di cui è vittima ormai da diciassette anni Silvio Berlusconi: 105 procedimenti avviati, 1.000 magistrati coinvolti, 530 perquisizioni, 2.500 udienze, 10 assoluzioni e 13 archiviazioni. Nonostante questo spiegamento di forze un solo numero manca all'appello, quello di una condanna. Per questo motivo la maggioranza degli italiani ha capito da tempo da che parte stare e rinnova la sua fiducia nei confronti del premier e del suo governo che continuerà - conclude il ministro - a lavorare per il bene del Paese». Le cifre fornite dal ministro sono impressionanti. Ma quanto costa allo Stato, e dunque a noi contribuenti, la campagna giudiziaria contro il Cavaliere? In realtà a comunicare i primi dati sull'offensiva era stato lo stesso Berlusconi lo scorso 14 gennaio in un messaggio inviato ai promotori della libertà riferendosi a «una persecuzione che si è articolata su 105 indagini e in 28 processi, il record assoluto credo di tutta la storia dell'uomo in qualunque paese del mondo. Questi processi hanno impegnato i miei difensori in 2.560 udienze, con più di 1.000 magistrati intervenuti con un costo, per me, di oltre 300 milioni di euro in avvocati e consulenti e credo con un costo di pari importo per lo Stato e quindi per i contribuenti» ha detto il premier. In tutto 28 processi – aveva ricordato il premier – che hanno dato luogo a 10 assoluzioni, 13 archiviazioni mentre sono 5 i processi ancora in corso. Inoltre «nessuno di questi processi è collegato alla mia attività di governo come presidente del Consiglio».
In realtà, il costo sostenuto dallo Stato potrebbe risultare molto più alto rispetto ai 300 milioni di euro stimato da Silvio. Cui andrebbero aggiunte le spese effettuate per le intercettazioni. In generale sono costate oltre 272 milioni di euro le intercettazioni telefoniche e ambientali nel corso del 2009: sotto controllo 119.553 telefoni e 11.119 ambienti. Questi, almeno, gli ultimi dati del ministero della Giustizia comunicate lo scorso 16 giugno dall'Associazione nazionale magistrati sulle intercettazioni. L'unico numero che è stato invece ricavato con un ragionamento è quello delle persone intercettate: sono meno di 40mila, cioè lo 0,07 della popolazione italiana; un dato questo che si ottiene dividendo il numero delle utenze sottoposto a controllo per tre, visto che in media ogni persona intercettata utilizza tre o più numeri telefonici. Complessivamente i «bersagli» sono stati 132.384, poco meno dell'anno precedente, quando si erano attestati su 137.086. Rispetto al 2008 però c'è stato un aumento di spesa, visto che allora le intercettazioni erano costate poco più di 233 milioni di euro.
La gran parte della spesa è rappresentata dal noleggio degli apparati per intercettare (computer, server o altro materiale informatico) costato nel 2009 ben 214 milioni di euro. Altri 45 milioni di euro sono stati pagati alle compagnie telefoniche per il noleggio delle linee. Linee che invece in Paesi come la Francia e la Germania vengono fornite a costo zero. Non solo. Secondo un recente articolo apparso sul Sole24Ore, Il budget dell'Italia per la giustizia, circa 7 miliardi di euro, è il più alto d'Europa. Oltre due terzi degli stanziamenti – più di 5 miliardi – sono assorbiti da capitoli di spesa che hanno a che fare con gli stipendi e più in generale con il costo del lavoro. Intanto, i 7,2 miliardi destinati dall'Italia al comparto giustizia (nel 2006 erano il 7% in più), nel 2010 sono saliti a 7,4 miliardi. Tra il 2011 e il 2013, le previsioni indicate nella legge di stabilità riportano i fondi intorno ai 7 miliardi. di Camillla Conti
dal sito web http://www.iltempo.it/politica/2011/01/17/1230648-conto_milioni.shtml
Non è giustizia se sa di politica Contro Berlusconi quindici anni di inchieste inutili
L’idea di dover subire un nuovo capitolo della telenovela politico-giudiziaria è sconfortante. Fra le cose di cui l’Italia ha bisogno non c’è un’ennesima inquisizione, con l’ennesima accusa di strumentalizzazione. Basta. Tutte le persone intelligenti sanno che si tratta di una patologia pericolosa, sebbene tutti restino prigionieri di una faziosità dissennata, talché le inchieste su Silvio Berlusconi portano a tutto, tranne che a ragionamenti razionali. Si passa dalla mafia al pecoreccio, senza in nulla scalfire le contrapposte tifoserie. Forse si crede che la materia, proprio perché licenziosa, intrighi il pubblico ed ecciti la fantasia. Credo, all'opposto, che annoi e ammosci. E' tutto inutile, già scritto, scontato. Anche deprimente. Dal punto di vista formale e istituzionale esiste un solo modo serio di affrontare la questione: a. nessun cittadino può mai essere considerato colpevole di niente, fino ad una sentenza definitiva che lo condanni, e un'inchiesta non somiglia, neanche minimamente, a un verdetto; b. la magistratura indaga laddove ritiene esista una notizia di reato, essendo a questo tenuta dall'obbligatorietà dell'azione penale. Ma neanche la correttezza formale ha più senso, perché quindici anni d'inquisizione inutile, inconcludente o pretestuosa stroncano qualsiasi fiducia nella giustizia. Sul caso specifico, sull'ultimo grido dell'indagine inutile, noi peripatetici da strada sappiamo già quel che c'è da sapere: 1. un presidente del Consiglio non può consentirsi una condotta così priva di rispetto per il decoro; 2. una magistratura seria non spreca tempo e denaro per indagare debolezze privatissime, che solo l'incubo inquisitorio può considerare reato. Il resto sono solo settimane e mesi di masochismo nazionale.
È scontato che si scateneranno nuove polemiche, tendenti a negare le due evidenze che abbiamo appena riassunto. Ma se si solleva la testa dal caos e dal vociare non può non essere evidente che la radice del problema sta nel biennio 1992-1994, quando l'azione delle procure si sostituì alla volontà popolare e una classe politica fu cancellata senza che abbia mai perso le elezioni. Se non si torna a esaminare e onestamente descrivere quegli eventi, se si continua nella contrapposta finzione del presupporre infondate tutte le accuse o cospiratori gli inquisitori, si resterà ad annaspare in una pozza melmosa, ove l'Italia ha disperso e continua a disperdere molte energie. La condotta privata di un governante può, e per certi aspetti deve, essere oggetto di pubblica discussione. Ma la pretesa che sia l'ordine giudiziario a utilizzare quel tema per cancellare o ribaltare i giudizi elettorali è fuori da ogni logica del diritto. Se una tale demolizione dell'ordinamento continua a esistere è perché l'Italia continua ad essere inzuppata di cultura antidemocratica, quella, per intenderci, secondo cui il «giusto» e il «vero» devono sempre trionfare, anche contro la volontà della maggioranza. Dottrina dispotica e liberticida, perché trascura un dettaglio: chi stabilisce cosa siano il giusto e il vero? Se la risposta è: un pubblico ministero, la controrisposta può lecitamente essere una pernacchia. È non solo normale, ma doveroso, che il governo si difenda da questo genere d'assalti. Ferma restando la necessità di condotte meno indifferenti al ruolo che si ricopre. Non è normale e non è giusto che si continui a farlo senza andare al cuore istituzionale del problema, ponendo rimedio al dilagare della malagiustizia, della giustizia negata, di quella politicizzata. Nell'interesse di tutti. www.davidegiacalone.it

di Davide Giacalone
17/01/2011

Nessun commento:

Posta un commento

Presentazione candidature in quota UDC a Bologna - Lista Aldrovandi Sindaco

PLAYLIST MUSICALE 1^

Post più popolari

Elementi condivisi di PIETRO

Rachel

Rachel

FORZA JUVE! E BASTA. FORZA DRUGHI!

FORZA JUVE! E BASTA. FORZA DRUGHI!

GALWAY - IRLANDA

GALWAY - IRLANDA

PUNTA ARENAS

PUNTA ARENAS

VULCANO OSORNO

VULCANO OSORNO

Fairbanks

Fairbanks

Nicole Kidman - Birth , io sono Sean

Nicole Kidman - Birth , io sono Sean

DESERTO DI ATACAMA

DESERTO DI ATACAMA

Moorgh Lake Ramsey, Isle of Man

Moorgh Lake Ramsey, Isle of Man

Port Soderick

Port Soderick

TRAMONTO SU GERUSALEMME

TRAMONTO SU GERUSALEMME

Masada, l'inespugnabile

Masada, l'inespugnabile

KATYN

KATYN

I GUERRIERI DELLA NOTTE

I GUERRIERI DELLA NOTTE

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

THE WOLFMAN

THE WOLFMAN

Sistema Solare

Sistema Solare

TOMBSTONE

TOMBSTONE

coco

coco

PLAYLIST MUSICALE I^

Rebecca Hall

Rebecca Hall