Irma Bandiera (Bologna, 8 aprile 1915 – Bologna, 14 agosto 1944) è stata una partigiana italiana, Medaglia d'oro al valor militare (alla memoria).
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1 Biografia
2 Onorificenze
2.1 Riconoscimenti
3 Note
4 Voci correlate
5 Collegamenti esterni
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Biografia [modifica]
Di famiglia benestante, divenne staffetta partigiana nella VII brigata GAP Gianni Garibaldi di Bologna col nome di battaglia di Mimma.
Catturata dai fascisti dopo aver trasportato armi nella base della sua formazione a Castelmaggiore, venne torturata e infine fucilata al Meloncello di Bologna il 14 agosto 1944. Il suo corpo fu esposto dai fascisti sulla strada adiacente alla sua abitazione per un intero giorno.
In suo onore, nell'estate del 1944, una formazioni di partigiani operanti a Bologna prese il nome Prima Brigata Garibaldi "Irma Bandiera".
Onorificenze [modifica]
Medaglia d'oro al valor militare
«Prima fra le donne bolognesi a impugnare le armi per la lotta nel nome della libertà, si batté sempre con leonino coraggio. Catturata in combattimento dalle SS. tedesche, sottoposta a feroci torture, non disse una parola che potesse compromettere i compagni. Dopo essere stata accecata fu barbaramente trucidata e il corpo lasciato sulla pubblica via. Eroina purissima degna delle virtù delle italiche donne, fu faro luminoso di tutti i patrioti bolognesi nella guerra di liberazione[1].»— Meloncello, 14 agosto 1944.
Riconoscimenti [modifica]
Bologna, Argelato, Cattolica, Copparo, Crevalcore, Granarolo dell'Emilia, Malalbergo, Molinella, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano in Emilia-Romagna e Rovigo nel Veneto le hanno intitolato una strada. A Bologna, la strada che le è intitolata parte dall'Arco del Meloncello, nel luogo dove fu trucidata. A Frattamaggiore le è intitolato un grande condominio.
Note [modifica]
^ [1] Quirinale scheda - visto 9 dicembre 2008]
Voci correlate [modifica]
La donna nella Resistenza
Collegamenti esterni [modifica]
Scheda sul sito dell'ANPI
Scheda su Irma Bandiera
Brigata 1a Irma Bandiera Garibaldi
Portale Biografie
Portale Donne nella storia
Portale Guerra
[espandi]
v · d · mAntifascismo
Personalità
Giorgio Amendola · Aldo Aniasi · Bruno Buozzi · Benedetto Croce · Alceste De Ambris · Piero Gobetti · Antonio Gramsci · Ugo La Malfa · Luigi Longo · Giacomo Matteotti · Francesco Fausto Nitti · Francesco Saverio Nitti · Ferruccio Parri · Sandro Pertini · Fratelli Rosselli · Luigi Sturzo · Umberto Terracini · Palmiro Togliatti · Filippo Turati
Storia dell'antifascismo
Storia dell'Italia fascista · Eccidio del Castello Estense (1920) · Fatti di Sarzana · Strage di Palazzo d'Accursio · Fatti di Empoli · Fatti di Parma · OVRA · Tribunale Speciale · Manifesto degli intellettuali antifascisti · Resistenza italiana · Arditi del Popolo · TIGR
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Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Irma_Bandiera"
Categorie: Partigiani italiani Nati nel 1915 Morti nel 1944 Nati l'8 aprile Morti il 14 agosto Brigate Garibaldi Medaglie d'oro al valor militare Vittime del nazifascismo Persone giustiziate per fucilazione Donne nella Resistenza italiana
Categoria nascosta: BioBot
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1 Biografia
2 Onorificenze
2.1 Riconoscimenti
3 Note
4 Voci correlate
5 Collegamenti esterni
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Biografia [modifica]
Di famiglia benestante, divenne staffetta partigiana nella VII brigata GAP Gianni Garibaldi di Bologna col nome di battaglia di Mimma.
Catturata dai fascisti dopo aver trasportato armi nella base della sua formazione a Castelmaggiore, venne torturata e infine fucilata al Meloncello di Bologna il 14 agosto 1944. Il suo corpo fu esposto dai fascisti sulla strada adiacente alla sua abitazione per un intero giorno.
In suo onore, nell'estate del 1944, una formazioni di partigiani operanti a Bologna prese il nome Prima Brigata Garibaldi "Irma Bandiera".
Onorificenze [modifica]
Medaglia d'oro al valor militare
«Prima fra le donne bolognesi a impugnare le armi per la lotta nel nome della libertà, si batté sempre con leonino coraggio. Catturata in combattimento dalle SS. tedesche, sottoposta a feroci torture, non disse una parola che potesse compromettere i compagni. Dopo essere stata accecata fu barbaramente trucidata e il corpo lasciato sulla pubblica via. Eroina purissima degna delle virtù delle italiche donne, fu faro luminoso di tutti i patrioti bolognesi nella guerra di liberazione[1].»— Meloncello, 14 agosto 1944.
Riconoscimenti [modifica]
Bologna, Argelato, Cattolica, Copparo, Crevalcore, Granarolo dell'Emilia, Malalbergo, Molinella, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano in Emilia-Romagna e Rovigo nel Veneto le hanno intitolato una strada. A Bologna, la strada che le è intitolata parte dall'Arco del Meloncello, nel luogo dove fu trucidata. A Frattamaggiore le è intitolato un grande condominio.
Note [modifica]
^ [1] Quirinale scheda - visto 9 dicembre 2008]
Voci correlate [modifica]
La donna nella Resistenza
Collegamenti esterni [modifica]
Scheda sul sito dell'ANPI
Scheda su Irma Bandiera
Brigata 1a Irma Bandiera Garibaldi
Portale Biografie
Portale Donne nella storia
Portale Guerra
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Storia dell'antifascismo
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