Pietro Berti

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Anchorage

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venerdì 7 gennaio 2011

Cavalieri dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme



L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSG) è un ordine cavalleresco cattolico ed un'associazione pubblica di fedeli della religione cattolica, eretta dalla Santa Sede, dalla quale direttamente dipende ed avente personalità giuridica canonica e civile.
Legato alla chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, proprio perché di subcollazione pontificia, può definirsi come la sola istituzione laicale della Santa Sede incaricata di sopperire alle necessità del Patriarcato Latino di Gerusalemme e di sostenere le attività ed iniziative a favore della presenza cristiana in Terra santa. Il Patriarcato ha quindi come principale fonte contributiva istituzionale le oblazioni erogate dai Cavalieri e dalle Dame dell' Ordine.
Il Gran Maestro dell'Ordine è dal 2007 il Cardinale John Patrick Foley. Al pari degli ordini equestri pontifici a collazione diretta la Repubblica italiana riconosce le onorificenze conferite con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previa istanza dell'insignito da inoltrare tramite le Prefetture di residenza o tramite i Ministeri di appartenenza se pubblici dipendenti [1] .
Indice[nascondi]
1 Storia
2 Privilegi nobiliari ed araldici
3 Descrizione giuridica
4 Attività
5 Struttura gerarchica
5.1 Gran magistero
6 Gran maestri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (1848-oggi)
6.1 1848–1907: Patriarca latino di Gerusalemme
6.2 1907–1928: Sommo Pontefice
6.3 1928-1947: patriarca latino di Gerusalemme
6.4 dal 21 novembre 1949: Cardinale delegato del romano pontefice
7 Insegne
8 Note
9 Bibliografia
10 Voci correlate
11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni
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Storia [modifica]

Cavalieri e dame dell'Ordine in processione, per un congresso eucaristico a Charlotte, North Carolina
L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro risale per citazione al 1050 e trae le sue origini dall'Ordine dei canonici del Santo Sepolcro (di cui esiste ancora il ramo femminile), è stato costituito dal duca della Bassa Lorena Goffredo di Buglione dopo la conquista di Gerusalemme, nell'ambito della Prima Crociata ed è considerato dagli storici il più antico Ordine assistenziale, caritativo, equestre e religioso dell'era cristiana, ancora attivo.
Nel 1103, secondo i cronisti dell'epoca, Baldovino I di Gerusalemme, secondo sovrano dello stato crociato, si pose a capo dell'Ordine dei canonici del Santo Sepolcro con la prerogativa, per sé e per i suoi successori, di creare ed armare cavalieri; tale facoltà era concessa in subordine al patriarca di Gerusalemme, in caso di assenza od impedimento del Monarca. Tra gli appartenenti all'Ordine, vi erano i cosiddetti sergentes, i quali rappresentavano una sorta di milizia scelta all'interno della compagine crociata ed erano votati alla difesa del Santo Sepolcro e dei Luoghi Santi, sotto il comando del re di Gerusalemme e ne costituivano la milizia scelta.
Dopo la prima crociata sorsero in tutta Europa i priorati dell'Ordine, ad opera di quei cavalieri nobili o prelati, che avevano ricevuto l'investitura sul Santo Sepolcro.
Con la scomparsa del regno cristiano di Gerusalemme, l'Ordine rimase senza un capo, sebbene i priorati europei continuassero ad esistere sotto la protezione dei vari Signori e Sovrani europei e della Santa Sede.
Nel XIV secolo la Santa Sede ottenne comunque dal sultano d’Egitto, dietro il pagamento di un altissimo riscatto, che la custodia dei santuari della fede cristiana fosse affidata ai frati minori francescani. Durante tutto il periodo di soppressione del Patriarcato latino, la facoltà di creare nuovi cavalieri rimase prerogativa di chi in mancanza del Patriarca rappresentava la più alta autorità religiosa cattolica in Terra Santa e cioè il Custode di Terra Santa.
Nel 1847, il Patriarcato fu ripristinato per opera di papa Pio IX, il quale promulgò un nuovo statuto dell'Ordine del Santo Sepolcro e lo pose sotto la diretta protezione della Santa Sede, conferendo alla persona stessa del Pontefice la carica di Gran Maestro e dandone la reggenza al Patriarca latino. Contemporaneamente fu delineato il compito preminente dell'Ordine di sostentare le opere del Patriarcato latino di Gerusalemme e di alimentare la propagazione della fede cristiana, confermandone la peculiarità di unico Ordine cavalleresco militante della Santa Sede, circostanza accentuata dalla decorazione dei cavalieri nella quale la croce potenziata gerosolimitana è sospesa ad un trofeo d' armi.
Nel 1949 papa Pio XII stabilì che la funzione di Gran Maestro dell'Ordine, secondo il codice di diritto canonico propria del Papa, venisse delegata dal pontefice ad un cardinale, assegnando al patriarca di Gerusalemme la prerogativa di Gran Priore.

Pianta del piano terreno della chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme
Nel 1962, papa Giovanni XXIII e poi, nel 1967, Paolo VI modificarono ulteriormente lo statuto, al fine di consentire all' Ordine un'azione più coordinata ed efficiente.
Nel febbraio del 1996, Giovanni Paolo II ha elevato la dignità dell'Ordine, il quale, alla data attuale, è un'associazione pubblica di fedeli, eretta dalla Santa Sede a norma del Codice di diritto canonico[2], con personalità giuridica canonica e civile.
Nel 2007 Benedetto XVI ha nominato a capo dell'Ordine l'arcivescovo John Patrick Foley con il titolo di pro-Gran Maestro. Solo dopo il concistoro pubblico del 24 novembre in cui ha ricevuto la berretta cardinalizia, ha avuto la nomina a Gran Maestro dell'Ordine.
Privilegi nobiliari ed araldici [modifica]
Va ricordata l'antica tradizione che vuole i cavalieri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme insigniti anche della nobiltà legata al titolo di conte palatino, ovvero della contea del Sacro Palazzo Lateranense[3].
L'Ordine ha la precedenza nelle cerimonie e nei palazzi apostolici su ogni altro ordine, e secondo esperti e storici [ leggi: Roger Peyrefitte - Cavalieri di Malta cap. VII pag 193] viene subito dopo l'Ordine di Malta Malta]].[4]
Descrizione giuridica [modifica]

Roma, palazzo Della Rovere, sede dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è un'associazione di fedeli laici aperta anche agli ecclesiastici, eretta in base al diritto canonico, a cui è stata affidata dal papa la missione speciale di assistere la Chiesa di Terra Santa e di rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana. Solo la Santa Sede è competente ad erigere associazioni pubbliche, universali ed internazionali di fedeli.
Poiché i suoi membri sono diffusi al di là delle frontiere nazionali e diocesane e possiede uno statuto approvato e promulgato direttamente dalla Santa Sede, l'Ordine è un'associazione pubblica internazionale di fedeli. Esso è retto dalle norme comuni del diritto canonico, dalle disposizioni ecclesiastiche particolari e da quelle del suo statuto.
Attività [modifica]
Trattandosi di un'associazione laicale che si autofinanzia con i contributi dei membri, l'Ordine richiede la contribuzione ai progetti che vengono finanziati per sostenere con varie iniziative la Terra Santa ed in particolare il Patriarcato latino di Gerusalemme (tra le quali la costruzione e manutenzione di asili, scuole, ospedali, chiese, seminari, borse di studio per studenti bisognosi e particolarmente meritevoli). Per disposizione della Sede Apostolica, l'unico preposto all'utilizzo ed alla distribuzione dei fondi raccolti dall'Ordine è proprio il Patriarcato. Gli appartenenti attivi dell'Ordine, cioè di coloro che partecipano alla sua vita nell'impegno di servizio e di carità assunti all'atto dell'ammissione, sono distribuiti in tutti i continenti.
Struttura gerarchica [modifica]
L'Ordine ha una struttura gerarchica, con a capo il cardinale Gran Maestro. Questi è nominato direttamente dal Papa, dal quale dipende esclusivamente. Per questo l'Ordine è definito "di subcollazione pontificia" e cioè direttamente soggetto all'autorità e al controllo della Santa Sede.
Il Gran Maestro si avvale della collaborazione del gran magistero, il quale, di concerto con il Patriarcato latino di Gerusalemme, definisce i programmi operativi e gli interventi a favore delle strutture cristiane in Terra Santa. Il Patriarca latino di Gerusalemme, ricopre di diritto la carica di Gran Priore.
Tutti i Luogotenenti ed i membri del Gran Magistero godono del trattamento di "Eccellenza" presso lo Stato Città del Vaticano ed il territorio italiano.
È suddiviso in 52 luogotenenze: 24 in Europa, 15 nel Nord America, 5 in Sud America e 6 in Australia ed Estremo Oriente.
Gran magistero [modifica]
Gran maestro: Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale John Patrick Foley
Gran priore: Sua Beatitudine Reverendissima Monsignor Fouad Twal, Arcivescovo Patriarca latino di Gerusalemme
Gran priore emerito: Sua Beatitudine Reverendissima Monsignor Michel Sabbah, Arcivescovo Patriarca latino emerito di Gerusalemme
Assessore: Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Giuseppe De Andrea, Arcivescovo titolare di Anzio
Gran priore coadiutore: Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Franco Croci, Arcivescovo titolare di Potenza Picena
Luogotenente generale: Sua Eccellenza, Cavaliere di Collare, Conte Peter Wolff-Metternich zur Gracht
Governatore generale: Sua Eccellenza, Cavaliere di Collare, Conte professor Agostino Borromeo
Vice governatore generale: Sua Eccellenza, Cavaliere di Gran Croce, Barone Hubert Simonart
Vice governatore generale: Sua Eccellenza, Cavaliere di Gran Croce, professor Jean Marc Allard
Vice governatore generale: Sua Eccellenza, Commendatore, ingegner Adolfo Rinaldi
Cancelliere: Reverendissimo Grand'Ufficiale, Monsignor Juan José Dorronsoro
Vice cancelliere: Reverendissimo Cavaliere, Monsignor Hans Brouwers
Cerimoniere: Reverendissimo Commendatore, Monsignor Francis D. Kelly
Governatore generale emerito: Sua Eccellenza, Cavaliere di Collare, Dottor Ingegnere Pier Luigi Parola
Vice governatore generale emerito: Sua Eccellenza, Cavaliere di Gran Croce, Barone George T. Ryan
Gran maestri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (1848-oggi) [modifica]
1848–1907: Patriarca latino di Gerusalemme [modifica]
Giuseppe Valerga (1848-1872)
Vincenzo Bracco (1873-1889)
Luigi Biavi (1889-1905)
Filippo Camassei (1906-1907, successivamente Luogotenente dell’Ordine, muore nel 1919)
1907–1928: Sommo Pontefice [modifica]
Pio X (1907 – 1914 eletto nel 1903)
Benedetto XV (1914 - 1922)
Pio XI (1922 – 1928 muore nel 1939)
1928-1947: patriarca latino di Gerusalemme [modifica]
Luigi Barlassina (dal 1920 Luogotenente dell’Ordine)
dal 21 novembre 1949: Cardinale delegato del romano pontefice [modifica]
Nicola Canali (1949-1961)
Eugène Tisserant (1961-1973)
Maximilien de Fürstenberg (1973-1987)
Giuseppe Caprio (1987-1995)
Carlo Furno (1995-2007)
John Patrick Foley (dal 2007)
Insegne [modifica]
L'insegna consiste in una croce potenziata (o di Gerusalemme) smaltata di rosso, sormontata da un trofeo militare dorato, il tutto pendente da un nastro da collo in seta nera. Le dimensioni della croce variano a seconda i gradi, dai 3,5 cm per la croce di cavaliere e 5 cm per tutti gli altri gradi.
La placca, utilizzata per le classi di grand'ufficiale, cavaliere di gran croce e cavaliere di collare, si differenzia appunto a seconda dei gradi. La placca di grand'ufficiale consiste in una stella raggiante d'argento di 8,5 cm avente al proprio interno una croce potenziata smaltata di rosso su sfondo bianco, circondata da una fascia dorata circolare e da una più piccola nera. La placca di cavaliere di gran croce consiste in una stella raggiante di 8,5 cm avente al proprio interno una grande corce potenziata a smalti rossi vitrei. La placca di cavaliere di collare consiste in una stella raggiante d'argento di 8,5 cm avente all'interno una placca dorata con l'immagine di Cristo risorto attorniato da una fascia a smalti verde.
Il collare è in metallo smaltato con alternate piastre e medaglioni riproducenti la croce di Gerusalemme ed il motto dell'Ordine "DEUS LO VULT". Il trofeo militare che sostiene la decorazione contiene una croce potenziata tra fronde di alloro.
Il copricapo è un basco in velluto nero, portato verticalmente a destra, con impresso il fregio dell'Ordine diversificato in base alla distinzione di rango.
Il mantello è di colore bianco per i cavalieri e nero per le dame, riportante sul lato sinistro la croce di Gerusalemme grande 25 cm.
La mozzetta per gli ecclesiastici viene utilizzata durante le cerimonie dell'Ordine e consta di una mantellina bianca con impressa sulla sinistra la croce di Gerusalemme di 25 cm di diametro.
Note [modifica]
^ Il riconoscimento all'uso del titolo cavalleresco e delle insegne sul territorio della Repubblica è stabilito in base all'articolo 35 del regio decreto del 7 giugno 1943, n. 652 e all'articolo 7 della legge del 3 marzo 1951 n. 178.
^ Codice di diritto canonico, art. 312 par.1, 1°
^ Questa tradizione è confermata, tra gli altri, dal Bascapé (G. Bascapè, "Gli ordini cavallereschi in Italia", Milano, 1972 et G. Bascapè, "Gli ordini cavallereschi in Italia, storia e diritto", Milano 1992), il quale, afferma: "I maggiori privilegi annessi alla dignità equestre del Santo Sepolcro consistono, secondo la tradizione, nel nobilitare il cavaliere - qualora esso non fosse stato nobile - e nel conferirgli il titolo ed i privilegi di conte palatino (o del Sacro palazzo lateranense) come per i cavalieri pontifici dello Speron d’oro". È pur vero che i cavalieri del Santo Sepolcro erano, di diritto, conti palatini; basti ricordare le lapidi sepolcrali di Guarino de Berte (1470) e di Pietro de Steven (1568) in S. Martino e S. Pietro de Lilla, dove sono chiamati cavalieri gerosolimitani del Santo Sepolcro e conti palatini del Sacro palazzo lateranense. Gli antichi giureconsulti dicevano: "Militia nobilitat ut quisque est miles, continuo est nobilis". Anche il La Roque scrive che una delle primitive forme di nobiltà consiste nel fatto di armare cavaliere colui che si vuole nobilitare. A conferma lo storico riporta una lunga serie di bolle e di brevi nei quali la Santa Sede si rivolge ai cavalieri del Santo Sepolcro con il titolo di "comes".
^ Bolla pontificia In supremo militantis Ecclesiae, del 7 gennaio 1746, con il quale papa Benedetto XIV sancì la precedenza su ogni altro ordine ad eccezione di quello dello Speron d'oro.
Bibliografia [modifica]
Giacomini,G., Storia dei Cavalieri del Santo Sepolcro, Jesi, 1971.
AA.VV., I Cavalieri del Santo Sepolcro, Roma, 1959.
Pierredon,M., L'Ordre équestre du Saint Sépulcre: son histoire, son organisation, ses insignes, et ses coutumes, Parigi, 1929.
Arnone,C., Ordini cavallereschi e cavalieri, Milano, 1954.
Bascapè,G., Gli ordini cavallereschi in Italia, Milano, 1972.
Gentili,A., La disciplina giuridica delle onorificenze cavalleresche, Roma, 1991.
Visentin,M., Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Verona, 1991.
Cuomo,F., Gli ordini cavallereschi, Roma, 1995.
Voci correlate [modifica]
Ordini non nazionali
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
Collegamenti esterni [modifica]
Sito ufficiale
Rito di Investitura dei Militi del Santo Sepolcro di Nostro Signore Gesù Cristo a Gerusalemme
L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

v · d · mOnorificenze ed Ordini Equestri Pontifici
Ordini conferiti direttamente dal Pontefice
Ordine Supremo del Cristo · Ordine dello Speron d'Oro · Ordine Piano · Ordine di San Gregorio Magno · Ordine di San Silvestro Papa

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Croce pro Ecclesia et Pontifice · Croce pro Benemerenti
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Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
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Categorie: Associazioni cattoliche Regno di Gerusalemme Ordini cavallereschi

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