GOLDEN DAWN
La Golden Dawn fu un ordine iniziatico fondato presumibilmente nel 1887 in Inghilterra. Tradotto, il termine significa”Alba d’Oro”, anche se il nome completo sarebbe “Ordine Ermetico dell’Alba d’Oro”. Era imperniata soprattutto sulla dottrina dei “SUPERIORI INCOGNITI”, su cui si fa cenno in alcune tradizioni esoteriche sia occidentali che orientali. La tradizione vuole che a fondarla fossero tre fratelli massoni , tra i quali William W. Westcot che in un suo scritto del 1894 definisce l’ordine come una “società ermetica ai cui membri vengono insegnati i principi della scienza occulta e della magia di Ermete.” Il linguaggio ermetico era ovviamente inteso come quel complesso di speculazioni che si richiamano alle più diverse dottrine filosofiche e religiose. Il nome deriva da Ermete Trismegisto (tre volte grande), il quale secondo la leggenda fu innalzato al rango di divinità dagli Egizi in quanto scopritore di tutte le arti utili, le lettere ed i numeri. Nella tradizione alchemica Ermete Trismegisto è considerato custode e trasmettitore della scienza della saggezza, la rappresentazione stessa dell’antico sacerdozio egiziano, o meglio del principio di ispirazione sovrumano da cui derivava la sua autorità e a nome del quale egli formulava e comunicava la conoscenza iniziatica (come dice Guennon) . Ad Ermete si attribuisce la “Tavola di smeraldo”, documento inserito nell’opera di Khunrath (anphiteatrum sapientiae aeterneae), risalente al 1610 la tavola prende il nome dal termine latino “smeraldina” che indica il colore verde molto intenso quale è quello, secondo gli Ermetisti, dell’anima universale. Aderirono alla Golden Dawn personaggi di spicco quali Bram Stoker (autore di Dracula); W. Butler Yeats Irlandese nobel letterario nel 1923, il più grande poeta letterario di lingua inglese del secolo appena finito, Samuel Liddell MacGregor , Mathers, Conte di Gleustral, sua moglie Moina ed Aleister Crowley. Ognuno di questi personaggi ha lasciato un’impronta indelebile nel corso della storia, e , a sua volta, diede un’impronta importante all’ordine. Basti ricordare il “tradimento” fatto da Israel Regardie: “la magia della Golden Dawn” corpus di scritti e documenti ufficiali della scuola mistica dell’alba dorata, raccolti e sistemati dallo stesso Regardie e pubblicati in quattro volumi, nel 1942, che comprendono gran parte dei rituali dell’ordine, dalla fabbricazione e consacrazione di talismani fino ai cerimoniali iniziatici. Inizialmente, per statuto stesso dell’ordine era vietato a tutti i membri di divulgare pubblicamente qualsiasi rituale o notizia riguardante l’ordine stesso. Ma Regardie - e prima di lui Crowley – decise che fosse giunto il momento di far conoscere ad un pubblico più vasto il cerimoniale della golden dawn. Si presume che i testi fossero fedeli ai rituali che venivano praticati all’interno dei templi dell’ordine e così facendo, Crowley e Regardie ruppero quel patto di silenzio e segreto che vigeva incontrastato. Questo accadde comunque in periodi che vedevano la potenzialità e credibilità della golden dawn già verso la fine del ciclo vitale e, forse, tale comportamento fu proprio la causa scatenante dello scioglimento dell’ordine stesso, almeno “pubblicamente”. Il fine della Golden Dawn era il compimento della grande opera, cioè il raggiungimento di un percorso iniziatico, sia per i singoli componenti che per l’intera umanità. Due sono gli aspetti che dividono la grande opera, la via della rinuncia, che in oriente è descritta come la ”fusione nel prahaman” e la via della conquista, che, sempre in Oriente è descritta come il compimento di “Vaikuntha”. Si può quindi considerare come una sorta di “scuola” ove vi era un’intensa preparazione e formazione dell’Ermetismo, della Kabala, dell’alchimia e dei misteri occidentali. Il “percorso” iniziava con un processo di “iniziazione” che aveva lo scopo di trasformare l’ io interiore inizialmente di “piombo” in “oro” attraverso la tradizione e la trasmissione della “luce”. L’ordine della Golden Dawn prevedeva cinque gradi: uno neophite , il secondo grado theoricus , praticus, philosophus. Con l’eccezione di neophite , i gradi facevano riferimento agli elementi terra, aria , acqua e fuoco.
Mac Gregor Mathers, nato a Londra l’8 gennaio 1854, asseriva di essere discendente del clan Mac Gregor di sangue scozzese. Per questo motivo, assunse lo pseudonimo di Mac Gregor Mathers. Così come William Yeats, aveva due passioni nella vita: “ la magia e l’arte della guerra”, forse una contraddizione visto che era antivivisezionista e vegetariano. Fu il primo traduttore della”Cabalah svelata” di Knorr von Rosentroh, in questa occasione si discusse per la prima volta della Golden Dawn. Un personaggio di grande importanza nella sua vita fu Anna Kingsford (1846-1888), tanto che le dedicò la “cabalah svelata”. La Kingsford è stata una delle prime combattenti per i diritti delle donne. Infatti, Mathers chiedeva all’interno della Golden Dawn perfetta uguaglianza tra donne e uomini. Mathers usava due motti nella Golden Dawn: “rioghail mo dhrem” (la mia razza è regale) e “deo duce comite ferro” (Dio come guida e la mia spada come compagna). Dedicò l’intera sua esistenza alla tradizione esoterica occidentale ed alla magia. Non solo fu la guida del secondo ordine della Golden Dawn, ma anche autore di quasi tutti i suoi più importanti insegnamenti e documenti. Prese come base il sistema di magia angelica dell’astrologo inglese Dr John Dee (1527-1608) e lo sviluppò in quello che è ritenuto il più potente sistema magico del mondo. Si ricorda un rito utilizzato all’interno della Golden Dawn, un sistema magico elaborato da John Dee ed Edward Kelly , la scacchiera enochiana composta da duecentocinquantasei triangoli. Era formata da schemi geometrici chiamati “tablets” . si “giocava” in quattro e le “pedine” erano feticci di divinità dell’antico Egitto. La maggior parte di quello che è a conoscenza sui tarocchi proviene da Mathers e da sua moglie. Il documento Z dell’ordine ci ha dato immensi contributi nell’area dei metodi e delle tecniche magiche (da non confondere con lo Z-5, che sono una serie di libri di P. Zawelsky). Portò il Pantheon egiziano nella Golden Dawn e da allora amò vestirsi con i costumi ispirati a quel periodo. Era profondo conoscitore di diverse lingue: ebraico, latino, francese, greco, copto e celtico. La leggenda vuole che egli non imparasse queste lingue a scuola o tramite un altro insegnamento. Molti autori moderni ne danno un’immagine negativa. Comunque, la sua vita e soprattutto la sua fine sono e rimangono comunque un mistero. Sua moglie Moina Mathers nacque a Ginevra nel 1865 da ebrei irlandesi quarta di sette figli . Pare che l’amore per le scienze occulte fosse stato ereditato dalla madre che si ricorda essere stata grande sensitiva. L’arte aveva sempre appassionato Moina che a 15 anni decise di raffinare le sue abilità alla Slade Hingh School, dove conobbe il famoso Anni Horniman che più tardi divenne il più grande finanziatore dell’ordine della Golden Dawn. Moina ottenne il diploma e nel 1888 mentre stava studiando arte egizia nella sala di lettura del British Museum l’uomo che avrebbe cambiato la sua vita. Nonostante la disapprovazione dei genitori si sposarono il 16 giugno 1890 nella libreria del museo Horniman. Così Mina Bergoson divenne Moina Mathers, cambiando il nome da Mina a Moina per avere un suono più scozzese. La loro relazione fu inusuale: erano compagni nel vero senso della parola: infatti Moina pensava di aver diviso l’anima con Mathers e si riferiva a lui come insegnante, amico e marito. Inoltre, fecero un accordo di astenersi da qualsiasi relazione sessuale, senza che questo creasse barriere tra loro. Il loro motto era:”vestigia nulla restrursum” (non torno indietro sui miei passi), ad indicare un passato doloroso che peraltro non influì nella ricerca del raggiungimento della grande opera che perseguì con forza e passione: sacrificò il sogno di una carriera per dedicarsi completamente all’ordine ermetico della Golden Dawn che fiorì grazie al suo talento artistico al servizio della luce divina. Era Moina che si occupava dell’interno dei templi a Londra e a Parigi ed anche del materiale come i tarocchi. Il suo più grande contributo è stato la pittura delle volte del tempio sotto l’istruzione di Mathers, comprese Iside-Urania , Ahanhor, Alfa ed Omega. Oltre alle doti artistiche diede un contributo alla Golden Dawn grazie alle sue abilità di chiaroveggente. Lavorando con Mathers, portarono ai piani superiori il materiale costitutivo del secondo ordine. Aveva una presenza accattivante, una voce calma, segno di forza interiore, specialmente quando si incarnò nella sacerdotessa Anari, nei riti di Iside composti da Mathers e Bois. Guidati dai capi segreti nel 1892 essi si trasferirono a Parigi dove crearono il tempio di Ahanhor due anni dopo. Questo trasferimento ebbe delle conseguenze negative per la crescita del tempio di Iside-Urania dove la conoscenza esoterica non andava di pari passo con la capacità di comprendere seriamente quale fosse il giusto fine. Si creò uno scisma e ci furono scandali e battaglie legali con Crowley che aveva pubblicato il materiale della dottrina della Golden Dawn. Dopo il 1918 periodo databile con la scomparsa del marito , Moina fondò il tempio Alfa et Omega mantenendo sempre i contatti nei piani spirituali con il misterioso fratello X. Nel 1927 la sua salute ebbe un drastico peggioramento fino ad arrivare al punto di rifiutare il cibo. Probabile che anche lei avesse ricevuto la chiamata dai capi segreti ed il suo digiuno fosse una purificazione per la successiva entrata nel terzo ordine. Ma il suo fisico non resse e Moina morì in ospedale nel 1927. Pietro Berti
La Golden Dawn fu un ordine iniziatico fondato presumibilmente nel 1887 in Inghilterra. Tradotto, il termine significa”Alba d’Oro”, anche se il nome completo sarebbe “Ordine Ermetico dell’Alba d’Oro”. Era imperniata soprattutto sulla dottrina dei “SUPERIORI INCOGNITI”, su cui si fa cenno in alcune tradizioni esoteriche sia occidentali che orientali. La tradizione vuole che a fondarla fossero tre fratelli massoni , tra i quali William W. Westcot che in un suo scritto del 1894 definisce l’ordine come una “società ermetica ai cui membri vengono insegnati i principi della scienza occulta e della magia di Ermete.” Il linguaggio ermetico era ovviamente inteso come quel complesso di speculazioni che si richiamano alle più diverse dottrine filosofiche e religiose. Il nome deriva da Ermete Trismegisto (tre volte grande), il quale secondo la leggenda fu innalzato al rango di divinità dagli Egizi in quanto scopritore di tutte le arti utili, le lettere ed i numeri. Nella tradizione alchemica Ermete Trismegisto è considerato custode e trasmettitore della scienza della saggezza, la rappresentazione stessa dell’antico sacerdozio egiziano, o meglio del principio di ispirazione sovrumano da cui derivava la sua autorità e a nome del quale egli formulava e comunicava la conoscenza iniziatica (come dice Guennon) . Ad Ermete si attribuisce la “Tavola di smeraldo”, documento inserito nell’opera di Khunrath (anphiteatrum sapientiae aeterneae), risalente al 1610 la tavola prende il nome dal termine latino “smeraldina” che indica il colore verde molto intenso quale è quello, secondo gli Ermetisti, dell’anima universale. Aderirono alla Golden Dawn personaggi di spicco quali Bram Stoker (autore di Dracula); W. Butler Yeats Irlandese nobel letterario nel 1923, il più grande poeta letterario di lingua inglese del secolo appena finito, Samuel Liddell MacGregor , Mathers, Conte di Gleustral, sua moglie Moina ed Aleister Crowley. Ognuno di questi personaggi ha lasciato un’impronta indelebile nel corso della storia, e , a sua volta, diede un’impronta importante all’ordine. Basti ricordare il “tradimento” fatto da Israel Regardie: “la magia della Golden Dawn” corpus di scritti e documenti ufficiali della scuola mistica dell’alba dorata, raccolti e sistemati dallo stesso Regardie e pubblicati in quattro volumi, nel 1942, che comprendono gran parte dei rituali dell’ordine, dalla fabbricazione e consacrazione di talismani fino ai cerimoniali iniziatici. Inizialmente, per statuto stesso dell’ordine era vietato a tutti i membri di divulgare pubblicamente qualsiasi rituale o notizia riguardante l’ordine stesso. Ma Regardie - e prima di lui Crowley – decise che fosse giunto il momento di far conoscere ad un pubblico più vasto il cerimoniale della golden dawn. Si presume che i testi fossero fedeli ai rituali che venivano praticati all’interno dei templi dell’ordine e così facendo, Crowley e Regardie ruppero quel patto di silenzio e segreto che vigeva incontrastato. Questo accadde comunque in periodi che vedevano la potenzialità e credibilità della golden dawn già verso la fine del ciclo vitale e, forse, tale comportamento fu proprio la causa scatenante dello scioglimento dell’ordine stesso, almeno “pubblicamente”. Il fine della Golden Dawn era il compimento della grande opera, cioè il raggiungimento di un percorso iniziatico, sia per i singoli componenti che per l’intera umanità. Due sono gli aspetti che dividono la grande opera, la via della rinuncia, che in oriente è descritta come la ”fusione nel prahaman” e la via della conquista, che, sempre in Oriente è descritta come il compimento di “Vaikuntha”. Si può quindi considerare come una sorta di “scuola” ove vi era un’intensa preparazione e formazione dell’Ermetismo, della Kabala, dell’alchimia e dei misteri occidentali. Il “percorso” iniziava con un processo di “iniziazione” che aveva lo scopo di trasformare l’ io interiore inizialmente di “piombo” in “oro” attraverso la tradizione e la trasmissione della “luce”. L’ordine della Golden Dawn prevedeva cinque gradi: uno neophite , il secondo grado theoricus , praticus, philosophus. Con l’eccezione di neophite , i gradi facevano riferimento agli elementi terra, aria , acqua e fuoco.
Mac Gregor Mathers, nato a Londra l’8 gennaio 1854, asseriva di essere discendente del clan Mac Gregor di sangue scozzese. Per questo motivo, assunse lo pseudonimo di Mac Gregor Mathers. Così come William Yeats, aveva due passioni nella vita: “ la magia e l’arte della guerra”, forse una contraddizione visto che era antivivisezionista e vegetariano. Fu il primo traduttore della”Cabalah svelata” di Knorr von Rosentroh, in questa occasione si discusse per la prima volta della Golden Dawn. Un personaggio di grande importanza nella sua vita fu Anna Kingsford (1846-1888), tanto che le dedicò la “cabalah svelata”. La Kingsford è stata una delle prime combattenti per i diritti delle donne. Infatti, Mathers chiedeva all’interno della Golden Dawn perfetta uguaglianza tra donne e uomini. Mathers usava due motti nella Golden Dawn: “rioghail mo dhrem” (la mia razza è regale) e “deo duce comite ferro” (Dio come guida e la mia spada come compagna). Dedicò l’intera sua esistenza alla tradizione esoterica occidentale ed alla magia. Non solo fu la guida del secondo ordine della Golden Dawn, ma anche autore di quasi tutti i suoi più importanti insegnamenti e documenti. Prese come base il sistema di magia angelica dell’astrologo inglese Dr John Dee (1527-1608) e lo sviluppò in quello che è ritenuto il più potente sistema magico del mondo. Si ricorda un rito utilizzato all’interno della Golden Dawn, un sistema magico elaborato da John Dee ed Edward Kelly , la scacchiera enochiana composta da duecentocinquantasei triangoli. Era formata da schemi geometrici chiamati “tablets” . si “giocava” in quattro e le “pedine” erano feticci di divinità dell’antico Egitto. La maggior parte di quello che è a conoscenza sui tarocchi proviene da Mathers e da sua moglie. Il documento Z dell’ordine ci ha dato immensi contributi nell’area dei metodi e delle tecniche magiche (da non confondere con lo Z-5, che sono una serie di libri di P. Zawelsky). Portò il Pantheon egiziano nella Golden Dawn e da allora amò vestirsi con i costumi ispirati a quel periodo. Era profondo conoscitore di diverse lingue: ebraico, latino, francese, greco, copto e celtico. La leggenda vuole che egli non imparasse queste lingue a scuola o tramite un altro insegnamento. Molti autori moderni ne danno un’immagine negativa. Comunque, la sua vita e soprattutto la sua fine sono e rimangono comunque un mistero. Sua moglie Moina Mathers nacque a Ginevra nel 1865 da ebrei irlandesi quarta di sette figli . Pare che l’amore per le scienze occulte fosse stato ereditato dalla madre che si ricorda essere stata grande sensitiva. L’arte aveva sempre appassionato Moina che a 15 anni decise di raffinare le sue abilità alla Slade Hingh School, dove conobbe il famoso Anni Horniman che più tardi divenne il più grande finanziatore dell’ordine della Golden Dawn. Moina ottenne il diploma e nel 1888 mentre stava studiando arte egizia nella sala di lettura del British Museum l’uomo che avrebbe cambiato la sua vita. Nonostante la disapprovazione dei genitori si sposarono il 16 giugno 1890 nella libreria del museo Horniman. Così Mina Bergoson divenne Moina Mathers, cambiando il nome da Mina a Moina per avere un suono più scozzese. La loro relazione fu inusuale: erano compagni nel vero senso della parola: infatti Moina pensava di aver diviso l’anima con Mathers e si riferiva a lui come insegnante, amico e marito. Inoltre, fecero un accordo di astenersi da qualsiasi relazione sessuale, senza che questo creasse barriere tra loro. Il loro motto era:”vestigia nulla restrursum” (non torno indietro sui miei passi), ad indicare un passato doloroso che peraltro non influì nella ricerca del raggiungimento della grande opera che perseguì con forza e passione: sacrificò il sogno di una carriera per dedicarsi completamente all’ordine ermetico della Golden Dawn che fiorì grazie al suo talento artistico al servizio della luce divina. Era Moina che si occupava dell’interno dei templi a Londra e a Parigi ed anche del materiale come i tarocchi. Il suo più grande contributo è stato la pittura delle volte del tempio sotto l’istruzione di Mathers, comprese Iside-Urania , Ahanhor, Alfa ed Omega. Oltre alle doti artistiche diede un contributo alla Golden Dawn grazie alle sue abilità di chiaroveggente. Lavorando con Mathers, portarono ai piani superiori il materiale costitutivo del secondo ordine. Aveva una presenza accattivante, una voce calma, segno di forza interiore, specialmente quando si incarnò nella sacerdotessa Anari, nei riti di Iside composti da Mathers e Bois. Guidati dai capi segreti nel 1892 essi si trasferirono a Parigi dove crearono il tempio di Ahanhor due anni dopo. Questo trasferimento ebbe delle conseguenze negative per la crescita del tempio di Iside-Urania dove la conoscenza esoterica non andava di pari passo con la capacità di comprendere seriamente quale fosse il giusto fine. Si creò uno scisma e ci furono scandali e battaglie legali con Crowley che aveva pubblicato il materiale della dottrina della Golden Dawn. Dopo il 1918 periodo databile con la scomparsa del marito , Moina fondò il tempio Alfa et Omega mantenendo sempre i contatti nei piani spirituali con il misterioso fratello X. Nel 1927 la sua salute ebbe un drastico peggioramento fino ad arrivare al punto di rifiutare il cibo. Probabile che anche lei avesse ricevuto la chiamata dai capi segreti ed il suo digiuno fosse una purificazione per la successiva entrata nel terzo ordine. Ma il suo fisico non resse e Moina morì in ospedale nel 1927. Pietro Berti
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