Pietro Berti

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Anchorage

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domenica 16 gennaio 2011

Il campo di prigionia di Guantánamo







Il campo di prigionia di Guantánamo è una struttura detentiva di massima sicurezza statunitense interna alla base navale di Guantanamo sull'isola di Cuba.
Indice[nascondi]
1 Apertura ufficiale
2 Detenuti e modalità di detenzione
3 Chiusura
4 Note
5 Bibliografia
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni

//
Apertura ufficiale [modifica]
Dall'11 gennaio 2002, il governo degli Stati Uniti ha aperto un campo di prigionia all'interno della base[1][2].
Detenuti e modalità di detenzione




Vi sarebbero detenute, secondo stime non ufficiali, oltre 250 persone (circa 550 sono state rilasciate nel 2002) che il governo americano riterrebbe collegate ad attività terroristiche. Solo per 10 di queste è stato formalizzato un capo d'imputazione con conseguente rinvio a giudizio.
Circa le modalità di funzionamento della parte carceraria della base, si sono levate polemiche circa le condizioni di reclusione e l'effettivo status giuridico-fattuale dei reclusi. Da parte di alcuni osservatori si sostiene infatti che i reclusi non sarebbero classificati dal governo USA come prigionieri di guerra, né come imputati di reati ordinari (il che potrebbe garantire loro processi e garanzie ordinarie), ma sarebbero invece ristretti come detainees (detenuti) senza dichiarato titolo.
Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha diffuso alcune fotografie dei detenuti nella base militare. L'ex segretario alla Difesa Donald Rumsfeld ha dichiarato che questi prigionieri sarebbero "combattenti irregolari" cui non si applica "alcuno dei diritti della Convenzione di Ginevra". Essi "non saranno considerati come prigionieri di guerra, perché non lo sono", ha precisato.
L'Alto Commissario per i Diritti dell'Uomo dell'ONU, Mary Robinson, ha protestato contro l'atteggiamento degli Stati Uniti. L'ex-presidente della Repubblica d'Irlanda ha insistito sugli "obblighi internazionali, che vanno rispettati". Rispondendo il 21 gennaio alle critiche mosse da altri paesi (alcuni dei quali alleati) contro il trattamento inflitto ai prigionieri, Rumsfeld ha infine affermato che esso sarebbe conforme "nelle parti essenziali" alla Convenzione di Ginevra.[senza fonte]
Il 29 giugno 2006, in occasione dell'appello di un detenuto, Salim Ahmed Hamdan, una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito la violazione della Convenzione di Ginevra e il Codice di Giustizia Militare statunitense dovuta:
alle modalità di detenzione dei prigionieri all'interno della base di Guantánamo ed
ai tribunali militari speciali istituiti per giudicarne i detenuti.
La legislazione approvata a dicembre 2005 (legge sul trattamento dei detenuti del 2005) ha revocato il diritto dei detenuti di Guantánamo di presentare istanze di habeas corpus presso corti federali statunitensi contro la loro detenzione o trattamento, permettendo soltanto limitati appelli contro le decisioni dei Tribunali di revisione dello status di "combattente" e delle commissioni militari. È così stato messo in discussione il futuro di circa 200 casi in corso in cui i detenuti avevano presentato ricorso contro la loro detenzione in seguito a una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti del 2004 che aveva decretato il loro diritto a presentare tali ricorsi.
Amnesty International, nel rapporto 2006[3] riporta che:
I Tribunali di revisione dello status di combattente (CSRT) istituiti dal governo nel 2004, hanno reso noto, nel marzo 2004, che il 93% dei 554 detenuti esaminati erano da considerarsi a tutti gli effetti “combattenti nemici”. I detenuti non avevano un rappresentante legale e molti di loro hanno rinunciato a partecipare alle udienze dei CSRT, che potevano avvalersi di prove segrete e di testimonianze estorte sotto tortura.
nell'agosto 2005, un imprecisato numero di reclusi ha ripreso lo sciopero della fame già iniziato a giugno per protestare contro la perdurante mancanza di accesso a una corte indipendente e contro le dure condizioni di detenzione, che sarebbero state caratterizzate anche da violenze e pestaggi. Più di 200 detenuti (cifra contestata dal Dipartimento della Difesa) avrebbero partecipato almeno a una fase della protesta. Diversi detenuti hanno denunciato di essere stati vittime di aggressioni fisiche e verbali e venivano alimentati a forza: alcuni hanno riportato lesioni causate dall'inserimento brutale di cannule e tubi nel naso. Il governo ha negato qualsiasi maltrattamento. A fine anno lo sciopero della fame era ancora in corso.
a novembre 2005 tre esperti in diritti umani delle Nazioni Unite hanno declinato l'offerta di visitare la base di Guantánamo presentata dal governo degli Stati Uniti, poiché quest’ultimo aveva posto restrizioni contrastanti con quanto normalmente stabilito dagli standard internazionali sulle ispezioni di questo tipo.
Per quanto desti scandalo la prigione, alcuni detenuti sembrano preferirla a quelle dei propri paesi. Due ex-detenuti tunisini hanno chiesto aiuto a Human Rights Watch per le torture ricevute in patria. Un prigioniero algerino ha fatto ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti invocando il suo diritto a non essere scarcerato, temendo torture nel suo paese d'origine.[4]
Chiusura [modifica]


Nel dicembre 2008 inizia a essere affrontato il problema della chiusura della prigione, dopo che il neoeletto presidente Barack Obama ha manifestato tale intenzione.[5] Il 21 gennaio 2009 il Presidente statunitense firmò l'ordine di chiusura del carcere (ma non della base militare), che sarebbe dovuto essere smantellato entro l'anno. Tale promessa, ad un anno di distanza dall'annuncio, si è rivelata disattesa, tramutandosi forse nel primo "failure to deliver" della presidenza Obama. [6]
Note [modifica]
^ Prigionieri talebani, ponte aereo verso la Corte marziale Usa
^ Taliban in catene nella base Usa
^ Amnesty International: rapporto 2006 sugli Stati Uniti d'America
^ Corriere della sera. URL consultato il 29/10/2007.
^ Guantanamo, l'Europa accoglie i detenuti - repubblica.it
^ FoxNews Failure to Close Guantanamo Could Haunt Obama - FoxNews
Bibliografia [modifica]
Maddalena Oliva, Fuori Fuoco. L'arte della guerra e il suo racconto, Bologna, Odoya 2008. ISBN 978-88-628-8003-9.
Voci correlate [modifica]
Base navale di Guantanamo
Tortura
Waterboarding
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Campo di prigionia di Guantánamo
Collegamenti esterni [modifica]
Hamdan v. Rumsfeld. Se il diritto si svuota dei suoi contenuti, di Matteo Tondini, in Forum di Quaderni Costituzionali, luglio 2005. Commento della Sentenza della Corte d'Appello USA sul caso Hamdan (Il giudizio in parola precede quello della Corte Suprema del giugno 2006).
Materiali dell'Associazione italiana dei costituzionalisti - Guantánamo: un buco nero nella “terra della libertà”
Modello Guantánamo, sullo status dei prigionieri
(IT) Rapporto da Le Monde diplomatique sulla condizione dei prigionieri di Guantanamo (19/02/2004)
Diritti umani nell'America del XXI secolo - di Roberto Oliveri del Castillo, magistrato
Immagini dal campo di Guantanamo
Inchiesta su Camp X-Ray a Guantanamo su Vera Informazione
Spot "Chiudere Guantanamo ora!" di Amnesty International e Fandango
Petizione online di Amnesty International per chiudere Guantanamo
Un tedesco a Guantanamo, Articolo su Murat Kurnaz in Il Sole 24 Ore, 29 luglio 2007
LA GUERRA ALL'INFORMAZIONE, Articolo sul carcere di Guantanamo Bay su Finanza In Chiaro, 20 giugno 2008
Failure to Close Guantanamo Could Haunt Obama, FoxNews, mancata chiusura di Guantanamo entro data prevista
[espandi]
v · d · mGuerra al terrorismo
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Attacchiterroristici
2001–2002
Attentati dell'11 settembre 2001 · Terrorismo in Pakistan · Attentato alla Sinagoga di Ghriba · Attentato a Bali
2003–2004
Attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid · Strage di Beslan
2005–2006
Attentati del 7 luglio 2005 a Londra · Attentati del 23 luglio 2005 a Sharm el-Sheikh · Attentati dell'11 luglio 2006 a Mumbai · Progetto di attentati su linee aeree transatlantiche del 2006
2007–2008
Assassinio di Benazir Bhutto · Attentati del 26 novembre 2008 a Mumbai
Vedi anche
Prigione di Abu Ghraib · Asse del Male · Dottrina Bush · Tribunali di revisione dello status di combattente · Waterboarding · Extraordinary rendition · Guantanamo · Military Commissions Act (2006) · Programma di Sorveglianza elettronica · Protect America Act (2007) · Combattenti illegali · USA PATRIOT Act
Terrorismo · Guerra
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_di_prigionia_di_Guant%C3%A1namo"

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