La clausura delle monache dal sito web http://www.diocesinardogallipoli.it/Spiritualita_Preghiera_Pastorale/iniziale.htm
a ancora senso la clausura delle monache, oggi, all'alba ormai del terzomillennio? Perché mantenere certe forme di segregazione, retaggio storico del Medio Evo?Queste e altre domande si sentono ripetere spesso da chi, al "di fuori" della cinta della clausura, guarda alla vita delle claustrali. Tante e diverse sono anche le risposte e le proposte di rinnovamento che poi, sempre dall'esterno, vengono formulate.Ma cosa pensano le monache di tutto ciò? In queste pagine potrai scoprire i quattro monasteri claustrali presenti nella nostra diocesi: uno delle Sorelle Povere di Santa Chiara (Clarisse) e gli altri tre delle Carmelitane Scalze. Scopri qualcosa della ricca spiritualità che sta dietro a questa presenza silenziosa e orante nella Chiesa, conosci le comunità e lasciati incontrare dai loro messaggi… Se vuoi incontrare le suore di clausura, pregare con loro, o condividere un'esperienza di discernimento sulla tua vita non esitare a metterti in contatto con loro.
a ancora senso la clausura delle monache, oggi, all'alba ormai del terzomillennio? Perché mantenere certe forme di segregazione, retaggio storico del Medio Evo?Queste e altre domande si sentono ripetere spesso da chi, al "di fuori" della cinta della clausura, guarda alla vita delle claustrali. Tante e diverse sono anche le risposte e le proposte di rinnovamento che poi, sempre dall'esterno, vengono formulate.Ma cosa pensano le monache di tutto ciò? In queste pagine potrai scoprire i quattro monasteri claustrali presenti nella nostra diocesi: uno delle Sorelle Povere di Santa Chiara (Clarisse) e gli altri tre delle Carmelitane Scalze. Scopri qualcosa della ricca spiritualità che sta dietro a questa presenza silenziosa e orante nella Chiesa, conosci le comunità e lasciati incontrare dai loro messaggi… Se vuoi incontrare le suore di clausura, pregare con loro, o condividere un'esperienza di discernimento sulla tua vita non esitare a metterti in contatto con loro.
VERBI SPONSA
Istruzione sulla vita contemplativa e la clausura delle monache
La Chiesa, Sposa del Verbo, realizza il mistero della sua unione esclusiva con Dio, in modo esemplare, in coloro che sono dediti alla vita integralmente contemplativa. Per questo motivo l'Esortazione apostolica post-sinodale Vita consecrata presenta la vocazione e missione delle monache di clausura, come "segno dell'unione esclusiva della Chiesa-Sposa con il suo Signore, sommamente amato ", illustrandone la singolare grazia e il prezioso dono nel mistero di santità della Chiesa.
Le claustrali, in ascolto unanime e in amorosa accoglienza della parola del Padre: "Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto" (Mt 3, 17), rimangono sempre "con Lui sul monte santo (2 Pt 1, 17-18) e, fissando lo sguardo su Gesù Cristo, avvolte dalla nube della divina presenza, aderiscono pienamente al Signore".
Si riconoscono particolarmente in Maria vergine, sposa e madre, figura della Chiesa e, partecipi della beatitudine di chi crede (cf. Lc 1, 45; 11, 28), ne perpetuano il " Sì " e l'adorante amore alla Parola di vita, divenendo insieme con lei memoria del cuore sponsale (cf. Lc 2, 19.51) della Chiesa.
La stima con cui da sempre la comunità cristiana circonda le contemplative claustrali è cresciuta parallelamente alla riscoperta della natura contemplativa della Chiesa e della chiamata di ciascuno al misterioso incontro con Dio nella preghiera. Le monache, infatti, vivendo ininterrottamente "nascoste con Cristo in Dio" (CoI 3, 3), realizzano in sommo grado la vocazione contemplativa di tutto il popolo cristiano e divengono così fulgido contrassegno del Regno di Dio (cf. Rm 14, 17), "gloria della Chiesa e sorgente di grazie celesti".
Istruzione sulla vita contemplativa e la clausura delle monache
La Chiesa, Sposa del Verbo, realizza il mistero della sua unione esclusiva con Dio, in modo esemplare, in coloro che sono dediti alla vita integralmente contemplativa. Per questo motivo l'Esortazione apostolica post-sinodale Vita consecrata presenta la vocazione e missione delle monache di clausura, come "segno dell'unione esclusiva della Chiesa-Sposa con il suo Signore, sommamente amato ", illustrandone la singolare grazia e il prezioso dono nel mistero di santità della Chiesa.
Le claustrali, in ascolto unanime e in amorosa accoglienza della parola del Padre: "Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto" (Mt 3, 17), rimangono sempre "con Lui sul monte santo (2 Pt 1, 17-18) e, fissando lo sguardo su Gesù Cristo, avvolte dalla nube della divina presenza, aderiscono pienamente al Signore".
Si riconoscono particolarmente in Maria vergine, sposa e madre, figura della Chiesa e, partecipi della beatitudine di chi crede (cf. Lc 1, 45; 11, 28), ne perpetuano il " Sì " e l'adorante amore alla Parola di vita, divenendo insieme con lei memoria del cuore sponsale (cf. Lc 2, 19.51) della Chiesa.
La stima con cui da sempre la comunità cristiana circonda le contemplative claustrali è cresciuta parallelamente alla riscoperta della natura contemplativa della Chiesa e della chiamata di ciascuno al misterioso incontro con Dio nella preghiera. Le monache, infatti, vivendo ininterrottamente "nascoste con Cristo in Dio" (CoI 3, 3), realizzano in sommo grado la vocazione contemplativa di tutto il popolo cristiano e divengono così fulgido contrassegno del Regno di Dio (cf. Rm 14, 17), "gloria della Chiesa e sorgente di grazie celesti".
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