Pietro Berti

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VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

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Anchorage

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giovedì 13 gennaio 2011

La Baia dei porci Bahía de Cochinos



La Baia dei porci (Bahía de Cochinos) è una stretta insenatura nella parte centrale dell'isola di Cuba. Divenne nota per un tentativo di invasione di Cuba effettuato il 17 aprile 1961 da 1.511 esuli cubani emigrati negli Stati Uniti finanziati e appoggiati dalla CIA, che si chiamava Brigata 2506 e oppositori del governo cubano. Governo con a capo Fidel Castro.Nota Bene[1].
Secondo Josè Mirò Cardona[2], presidente del Concilio Rivoluzionario Cubano[3],[4] più che di invasione di Cuba sarebbe più corretto parlare di sbarco, in quanto il corpo di spedizione doveva riunirsi ai guerriglieri anticastristi già presenti sul territorio cubano e organizzare un sollevamento popolare.
I funzionari della CIA (Central Intelligence Agency), il servizio di spionaggio statunitense, chiamarono invece questo corpo di sbarco personale paramilitare del Progetto Cuba (Paramilitary Staff of Cuba Project)[5].
I giornalisti che parteggiavano per il governo ufficiale cubano e il governo ufficiale cubano stesso, li chiamarono "invasori mercenari controrivoluzionari" (counterrevolutionary mercenaries invaders)[6].
Indice[nascondi]
1 Precedenti
1.1 Piano
1.2 Costo della guerra
1.3 Motivi politici
1.4 Motivi economici
1.5 Pianificazione
1.6 Addestramento
1.7 Contrari all'intervento
2 Guerra
3 Conseguenze
4 Analisi
4.1 Critiche
5 Prospettive
6 Note
7 Voci correlate
8 Fonti bibliografiche
9 Collegamenti esterni
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Precedenti [modifica]
Piano [modifica]
Il piano chiamato "Programma per un'azione segreta contro il regime di Castro" (A Program of Covert Action against the Castro Regime)[7], nome in codice Jmarc[8], fu elaborato dal Gruppo 5412[9], sostenuto da Richard Nixon, allora vicepresidente, durante l'amministrazione di Dwight Eisenhower, che approvò il piano il 17 marzo 1960.

Declassificato CIA:Organizzazione di comando delle operazioni alla Baia dei Porci
In seguito, quando il 17 gennaio 1961, Eisenhower andò in pensione, l'operazione prese il nome in codice di Operazione Pluto, poi Operazione Trinidad, da ultimo Operazione Zapata[10], fu firmata da Allen Dulles, direttore della CIA, che nominò Richard M. Bissell, Jr.[11]. , vicedirettore del Piano (Deputy Director for Plans, DDP) (EN) en:Director for Plans e autorizzata in febbraio dal nuovo Presidente John Fitzgerald Kennedy.
Costo della guerra [modifica]
Eisenhower approvò una spesa iniziale di 4.400.000 dollari (nel 1959) che comprendeva 950.000 dollari per l'azione politica, 1.700.000 dollari per la propaganda, 1.500.000 dollari per le forze paramilitari e 250.000 dollari per lo spionaggio[12]. Un anno dopo, alla realtà dei fatti il costo della guerra per i contribuenti statunitensi fu di più di 46 milioni di dollari, più 53 milioni di dollari di risarcimento a guerra finita[13];[14].
Motivi politici [modifica]
Fidel Castro argomentava a favore di una possibile aggregazione di stati centro e sud-americani, facendo temere all'amministrazione americana una sovietizzazione dell'America Latina.
Gli statunitensi argomentavano la teoria del contenimento, descritta da George Kennan, nel 1950 ed erano decisi a riportare l'isola sotto la sfera d'influenza statunitense.
I membri del Concilio Rivoluzionario Cubano, attivo nella Florida e finanziato dagli Stati Uniti, alcuni dei quali, a suo tempo, avevano combattuto a fianco di Fidel Castro per avere una democrazia cubana, volevano attuare la loro versione di ideale democratico in Cuba.
Motivi economici [modifica]
Nel giugno 1960 Fidel Castro, succeduto, a seguito della Rivoluzione cubana, il 1 gennaio 1959 al filo-americano Fulgencio Batista, aveva nazionalizzato le raffinerie della Esso di John D. Rockefeller e della Shell di Marcus Samuel,[15], ad Havana Harbor e della Texaco (EN) en:Texaco di Joseph S. Cullinan (EN) en:Joseph S. Cullinan, Thomas J. Donoghue, Walter Benona Sharp (EN) en:Walter Benona Sharp e Arnold Schlaet (EN) en:Arnold Schlaet a Santiago de Cuba [16], perché si erano rifiutate di raffinare il petrolio sovietico[17]. Il 17 settembre espropriò tutte le banche statunitensi compresa la First National City Bank of New York (EN) en:Citibank di James Stillman Rockefeller (EN) en:James Stillman Rockefeller, la First National Bank of Boston (EN) en:Bank of Boston, e la Chase Manhattan Bank (EN) en:Chase Manhattan Bank, di David Rockefeller (EN) en:David Rockefeller, e altre società[18] e in ottobre chiuse casinò e catene di alberghi Riviera e Capri[19], di Meyer Lansky (EN) en:Meyer Lansky#Lansky in Cuba, di "Lucky" Luciano (EN) en:Charles Luciano#The Havana Conference, [20], di Santo Trafficante (EN) en:Santo Trafficante, Jr.#Life, di Frank Costello (EN) en:Frank Costello#Boss e di altri mafiosi[21].
Circa 250.000 cubani scapparono per emigrare negli Stati Uniti, perdendo i loro beni in Cuba. In campo agricolo, con la riforma agraria, il governo aveva distribuito ai contadini cubani, raccolti in società cooperative, 270.000 ettari di latifondo e porzioni di territorio già coltivato, circa 35.000 ettari della United Fruit Company (EN) en:United Fruit Company di proprietà di Nelson Rockefeller (EN) en:Nelson Rockefeller, (Rockefeller-owned United Fruit Company, UFCO) della quale Allen Dulles, direttore della CIA, aveva capitali azionari e come socio di maggioranza ne era presidente [22] ed era rappresentante legale insieme a suo fratello John Foster Dulles, Segretario di Stato[23]. Aveva perso proprietà la ITT (EN) en:ITT Corporation e altre aziende americane, la maggior parte produttrici di zucchero, per un totale di 70.000 ettari,[24] colpendo direttamente gli interessi dei proprietari delle società statunitensi e avvicinandosi, con lo scambio di zucchero per petrolio, all'Unione Sovietica[25]. Questi terreni furono risarciti al prezzo dichiarato dalle società al catasto cubano ma i proprietari si lamentavano che era troppo poco. I diritti di tutte queste società venivano sostenuti per interessamento del direttore della CIA.
Pianificazione [modifica]
Il piano originale prevedeva una sollevazione popolare dall'interno, che provasse la disaffezione delle popolazioni rispetto al regime assolutista che governava gl'isolani:
la creazione di un'opposizione cubana responsabile e unificata contro il regime di Castro, situata al di fuori di Cuba, fu creato:
Concilio Rivoluzionario Cubano (USA, Florida, Miami), fondato il 22 marzo 1961[26]
lo sviluppo di una comunicazione di massa per il popolo cubano come base di una potente offensiva di propaganda, c'erano:
Radio Swan (Honduras) da maggio 1960 (EN) en:Pirate radio in Central America and Caribbean Sea
Radio degli esuli cubani (EN) en:Pirate radio in North America#Pirate radio by Cuban exiles[27]
la creazione e lo sviluppo di una rete segreta di spionaggio e l'organizzazione di azioni di sabotaggio all'interno di Cuba, che rispondesse alle direttive e agli ordini dell'opposizione in esilio, furono create:
Gruppo Alpha 66 (EN) en:Alpha 66, nel 1961
Operation 40 (EN) en:Operation 40, nel 1960
l'addestramento di una forza paramilitare al di fuori di Cuba, per le future azioni di guerriglia, sotto la direzione e con finanziamento della CIA:
Brigade 2506 (Guatemala) (EN) en:Brigade 2506, nel maggio 1960
Questi obiettivi avevano un vincolo segreto, dovevano essere raggiunti in modo da evitare che comparisse l'intervento degli Stati Uniti. Queste azioni di sabotaggio sono continuate anche dopo la fine della guerra, per circa 25 anni[28].
In un primo tempo era prevista l'occupazione del porto di Trinidad (EN) en:Trinidad, Cuba, una città sulla costa meridionale di Cuba, con 18.000 abitanti, nota per il suo passato anticastrista, con circa 300-400 guerriglieri anticastristi già presenti sulla Montagne Escambray[29], [30] in modo da avere un facile punto di sbarco e una via di fuga, verso le Montagne Escambray, dove attuare la guerriglia. Invece Kennedy scelse lo sbarco nella zona paludosa semi-desertica di Zapata, nella quale si insinuava la Baia dei Porci, che si rivelò uno sbarco difficile per la barriera corallina e che non aveva vie di fuga. Il nuovo piano venne progettato da Jack Hawkins [42], colonnello dei Marine sotto la direzione di Jake Esterline (EN) en:Jacob Esterline, entrambi militari della CIA.I paracadutisti avrebbero chiuso le vie di accesso alla zona.
I combattenti dovevano creare una striscia di terra, da tenere almeno per una settimana, sulla quale far atterrare il governo provvisorio degli esuli cubani, che sarebbe stato riconosciuto dagli Stati Uniti. Questo nuovo governo avrebbe formalmente richiesto il sostegno militare americano, che avrebbe così potuto dichiarare guerra a Cuba, adempiendo a tutti i vincoli e intervenire ufficialmente con le forze armate statunitensi[31]. I membri del Concilio Rivoluzionario Cubano non parteciparono alla stesura dei piani di invasione, furono tenuti al corrente del cambiamento da Trinidad a Zapata ma non poterono esprimere un proprio parere operativo e di ciò si lamenteranno. Kennedy pose molte limitazioni riguardo le regole d'ingaggio (Rules of Engagement)[32]:
il 3 marzo, ordinò che non ci fosse alcun diretto coinvolgimento della Forza Militare statunitense nell'invasione di Cuba.
il 7 aprile, ordinò che i cacciatorpediniere non potessero avvicinarsi oltre 32 chilometri (20 miglia) dalla costa cubana. Che le unità navali statunitensi non sparassero a meno di non essere direttamente attaccate e che se la forza statunitense fosse intervenuta per proteggere il naviglio degli attaccanti, l'operazione sarebbe stata cancellata automaticamente.
Addestramento [modifica]
A partire da ottobre 1960, circa 1.400 uomini cubani furono addestrati dalla CIA in una azienda di caffè (finca), di proprietà di Robert Allejos, fratello di Carlos, ambasciatore del Guatemala negli Stati Uniti. La base, chiamata Campo Trax, vicino a Retalhulehu sulle montagne meridionali del Guatemala, era al comando di Jack Hawkins. Il 50 % delle persone erano mercenari cubani, altri erano figli di uomini politici di appartenenza al Concilio Rivoluzionario Cubano, fondato a Miami, con a capo Josè Mirò Cardona. Circa 240 uomini erano studenti universitari, 200 uomini erano ex militari cubani della truppa di Batista, dei quali 14 ricercati a Cuba per comune omicidio[33].
Questo corpo di spedizione venne chiamato Brigata 2506, aggiungendo 1.000 al numero degli effettivi, che era 1506, per non farli sembrare pochi. Ogni soldato era pagato 400 dollari al mese, durante l'addestramento, con una cifra addizionale di 175 dollari per la moglie e qualcosa in più per ogni figlio. I comandanti militari, assunti dal responsabile esecutivo della CIA, Richard Bissel, furono gli stessi usati per il colpo di stato in Guatemala contro Arbenz del 18 giugno 1954: Tracy Barnes, David Atlee Phillips, David Atlee Phillips, David Morales, Jake Esterline, William Rip Robertson, Howard Hunt, Gerry Droller detto Frank Bender più tre nuovi, Desmond Fitzgerald CIA officer), William Harvey e Ted Shackley; tutti uomini della CIA.
Come comandante della Brigata 2506 Cardona fu costretto da Allen Dulles ad ingaggiare Manolo Artime[34], un giovane medico, inviato dall'ala conservatrice dei Gesuiti, appoggiato da padre Posada, un sacerdote gesuita, che lo fece incontrare col cardinale Avery Dulles pure membro gesuita, che lo pose sotto la protezione di suo zio Allen Dulles.[35].
Il 30 ottobre, a Città del Guatemala, il giornale La Hora aveva dato notizia della base segreta nella quale si stava preparando l'invasione di Cuba[36]. Il 19 novembre 1960, il professore Ronald Hilton (EN) en:Ronald Hilton, direttore dell'Istituto di studi Ispano Americani (Institute of Hispanic American Studies) dell'Università di Stanford, appena tornato da un viaggio di ricerca in Guatemala, pubblicò sull'Hispanic-American Report e sul settimanale The Nation (EN) en:The Nation#Important articles la notizia degli esuli, addestrati dalla CIA, che volevano rovesciare Castro[37].
Nei mesi successivi, a dicembre, numerosi giornali americani pubblicarono notizie sulla misteriosa base militare in una piantagione di caffè del Guatemala e il 10 gennaio se ne interessò anche il Times di New York (EN) en:New York Times. Una tale pubblicità, venendo a mancare il segreto, non sollevò un problema di incompatibilità, perché queste notizie vennero date proprio nel momento in cui l'amministrazione Eisenhower se ne andava e l'amministrazione Kennedy non si era ancora insediata.
Contrari all'intervento [modifica]
A Kennedy non mancarono avvisi, da personale competente, che quest'operazione poteva andare male:
Il 28 gennaio, nel corso di una riunione, il generale Lyman Lemnitzer[38], coordinatore dei capi di stato maggiore congiunto (Chairman of the Joint Chiefs of Staff) parlò energicamente contro l'invasione con la motivazione che le forze di Castro erano già troppo forti.
Nella stessa riunione, Robert McNamara, segretario della Difesa degli Stati Uniti, aveva stimato che tutte le operazioni segrete previste nei confronti di Castro, tra cui la propaganda, il sabotaggio, l'azione politica e il progetto di invasione, non avrebbero prodotto l'auspicato obiettivo di rovesciare Castro.
Fra i collaboratori di Kennedy furono contrari:
Il 29 marzo, William Fulbright[39], senatore alla Commissione del Senato per le Relazioni Estere degli Stati Uniti[40], disse a Kennedy: "Dare supporto a questa attività perfino segreta è quel che di ipocrita e cinico gli Stati Uniti denunciano in modo costante che fa l'Unione Sovietica alle Nazione Unite e dovunque. Questo non può essere nascosto al resto del mondo e nemmeno alle nostre coscienze[41].
Il 30 marzo Kennedy invitò Fulbright sull'aereo presidenziale per fare il volo verso il luogo di vacanza assieme, in modo da avere tutto il tempo di parlare tranquillamente dei motivi che spingevano Fulbright a contrastare il rovesciamento del governo cubano.Il 31 marzo Fulbright diede al Segretario di Stato Dean Rusk una nota negativa di 3 pagine, ispirata a motivi etici e legali che diceva: "Noi dovremmo violare deliberatamente gli obblighi fondamentali che abbiamo assunto nell'atto di Bogotà[42], che stabilisce l'Organizzazione degli Stati Americani [43].
Il 4 aprile Fulbright, invitato da Kennedy alla riunione di guerra che si teneva nella sala ovale, di fronte allo stato maggiore e a tutti i responsabili, si scagliò contro l'intera operazione in modo enfatico e incredulo, disse che "l'operazione era completamente sproporzionata rispetto alla minaccia e che avrebbe compromesso la nostra posizione morale nel mondo e reso impossibile le nostre proteste per le violazioni dei trattati da parte dei comunisti". Il discorso di Fulbright lasciò tutti indifferenti ad eccezione di Schlesinger e del presidente[44].

Per approfondire, vedi la voce Memorandum di Schlesinger.
Il 5 aprile, Arthur Schlesinger, storico, assistente speciale di Kennedy, esperto di politica estera, specialmente per l'America Latina, lasciò una nota di 10 pagine a Kennedy, elencando i motivi della propria contrarietà allo sbarco[45].
Il memorandum esponeva alle riflessioni di Kennedy due basilari argomenti contrari:
per quanto equipaggiamento ed effettivi potessero sembrare cubani, gli Stati Uniti sarebbero stati comunque ritenuti responsabili dell'operazione.
il regime di Castro era troppo forte per poter essere abbattuto con un solo sbarco, per cui l'operazione poteva finire male.
McGeorge Bundy[46] assistente al presidente per gli affari di sicurezza nazionale, detta NSA (Assistant to the President for National Security Affairs) diede parere negativo.
Adlai Ewing Stevenson II, ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite, quando seppe da Schlesinger[47], dichiarò esplicitamente che disapprovava l'intero progetto e si lamentò di non aver avuto modo di esprimere il suo parere.
Dean Acheson, avvocato e uomo di stato con una lunga esperienza di politica estera statunitense, collaboratore non ufficiale vicino a Kennedy, gli disse che l'idea gli sembrava disastrosa perché 1.500 uomini erano troppo pochi [48]; [49].
Chester Bowles[50], sottosegretario di stato ossia supplente di Dean Rusk, che fu sconvolto dal programma di invasione e il 31 marzo consegnò a Rusk un promemoria in cui si diceva fermamente contrario all'invasione.
Guerra [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Sbarco nella Baia dei Porci.
Il 17 aprile 1961 avvenne lo sbarco. Le navi americane furono attaccate subito dagli aerei cubani e due furono affondate: quella con munizioni, radio ricetrasmittenti e rifornimenti e quella che trasportava il carburante.Il 18 aprile gli assalitori si resero conto che senza cibo né acqua, senza comunicazioni fra loro, senza munizioni e senza carburante per i carri armati e i camion che avevano sbarcato e senza alcun appoggio dei locali erano in una situazione insostenibile e fu ordinato il ritiro.Il 19 aprile iniziarono le operazioni di evacuazione dei superstiti. Ne furono salvati 26 da un sottomarino, altri 1.189 (non solo cubani preparati dalla CIA, ma anche alcuni americani) furono catturati e fatti prigionieri, 104 morirono, mentre dei rimanenti 134 soldati non si è saputo più niente.
Conseguenze [modifica]
Discredito mondiale dell'amministrazione americana, come predetto da William Fulbright.
Discredito della direzione CIA
Cambio dei funzionari direttivi della CIA.
Aumento di immagine della direzione del governo cubano.
Aumento della solidarietà sovietica nei confronti dei cubani.Il 2 dicembre 1961 Fidel Castro dichiarò Cuba Stato Marxista Leninista, per motivi di opportunismo politico, aveva bisogno dell'alleanza sovietica per fronteggiare l'invadenza statunitense.
Aumento dell'influenza sovietica in America Latina.
Morti inutili e scontento dei cubani in esilio.
Il discredito ricadde sulle spalle di John F. Kennedy, che commentò: "Un vecchio detto dice che la vittoria ha cento padri ma la sconfitta è orfana", citando senza saperlo Galeazzo Ciano che il 9 settembre 1942, un anno prima di essere fucilato, annotava sul suo diario: "La vittoria trova cento padri e nessuno vuol riconoscere l'insuccesso" [51],[52].Khrushchev da Mosca, il 22 aprile, rinfacciò a Kennedy in una lettera intitolata "Di quale libertà state parlando?" (Of What Freedom Are You Speaking?) [53].Kennedy, coerentemente con i discorsi della campagna elettorale improntata su auspici di pace e libertà della Nuova Frontiera,[54]rispose che gli Stati Uniti non intendevano invadere Cuba e ad un sondaggio popolare, risultò che nell'85% del popolo americano, Kennedy era aumentato d'immagine[55].
Kennedy era adirato con i massimi dirigenti della CIA e disse: "Voglio fare in mille pezzi la CIA" (Break the CIA into 1,000 pieces)[56]. Nel Novembre 1961, Kennedy silurò Allen Dulles, direttore della CIA e silurò pure il vicedirettore della CIA Charles Cabell (EN) en:Charles Cabell. Kennedy per Richard Bissel trovò il posto di direttore del nuovo e prestigioso dipartimento di scienze e tecnologie (EN) en:Department of Science and Technology (Philippines) ma Bissell rifiutò, per diventare invece direttore dell'Istituto di analisi per la Difesa (EN) en:Institute for Defense Analyses, nel febbraio 1962.Kennedy non mancò di rinfacciare a Schlesinger e Bundy che si erano opposti all'invasione di Cuba, di non essere stati abbastanza energici nell'opporsi [57].La figura di Castro si rinsaldò, avvicinandosi ulteriormente a Mosca. Un anno dopo la crisi dei missili sovietici installati a Cuba, come quelli che gli Stati Uniti l'anno precedente, avevano installato in Turchia, avrebbe portato il mondo ad un passo da una guerra nucleare. [58] In cambio del ritiro dei missili, Kruscev ottenne da Kennedy l'impegno formale a non attaccare militarmente l'isola di Cuba.Alcuni ipotizzano che l'assassinio di Kennedy a Dallas, il 22 novembre 1963, sia una conseguenza delle sue responsabilità nel fallimento militare alla Baia dei Porci, considerata un tradimento [59];[60].Ugualmente Fidel Castro ha subito circa 260 attentati da parte di terroristi, bombardamenti del territorio e attentati dinamitardi.[61].
Analisi [modifica]
In giugno 1961 Kennedy ordinò al generale Maxwell Taylor (EN) en:Maxwell D. Taylor di eseguire un'inchiesta sull'Operazione Zapata. Fu istituito il Gruppo di Studio Cuba (The Cuba Study Group)[62]. Il risultato fu, per ammissione dello stesso Allen Dulles, (I'm the first to recognize that I don't think that the CIA should run paramilitary operations of the type in Cuba, I think we should limit ourselves more to secret intelligence collection and operations of the nonmilitary category), che la CIA non era competente a progettare e condurre un'azione paramilitare e che doveva limitarsi alla raccolta di notizie di spionaggio e operazioni di tipo non militare.
Analoga inchiesta fu istituita alla CIA per ordine di Allen Dulles e condotta dal generale Lyman Kirkpatrick (EN) en:Lyman Kirkpatrick, ispettore generale di sorveglianza delle operazioni cubane (Inspector General's Survey of the Cuban Operation), chiamato Kirkpatrick Report, redatto nell'Ottobre del 1961[63]. L'analisi della situazione fatta da Kirkpatrick fu corretta da un punto di vista di realtà ma fu espressa in modo inadeguato, usando una terminologia iperbolica che drammatizzava il responso, diminuendogli di valore e fu pubblicata 37 anni dopo, nel 1998, sia dall'archivio di stato americano[64], che in un libro di Peter Kornbluh[65]. Secondo questo rapporto, il personale della CIA ha deviato dai suoi compiti istituzionali[66], non è stato efficiente, ha operato gravi errori ed omissioni, che hanno comportato degli errori di valutazione e il fallimento dell'operazione. Richard Bissel Jr., vicedirettore dell'Operazione Zapata, è stato ritenuto il responsabile operativo del disastro. Però leggendo i documenti, appare chiaro che Bissel seguì pedissequamente i comandi e le regole d'ingaggio volute dal presidente Kennedy, cambiando la città di Trinidad con l'acquitrino di Zapata, accettando che non venissero fatti ulteriori bombardamenti e che non intervenisse né la forza aerea, né la forza terrestre statunitense. Inoltre, c'è da considerare il fatto che la CIA avrebbe perso comunque questa guerra, qualsiasi direttore ci fosse stato, perché come disse Fidel Castro, i cubani avrebbero combattuto per la libertà e l'indipendenza della propria nazione, fino alla morte[67].
Critiche [modifica]
Jack Hawkins, colonnello del corpo dei Marine, attualmente in pensione, al quale era stato affidato il compito di progettare un nuovo piano di sbarco alla Baia dei Porci, in una intervista al Miami Herald[68], afferma che aver cambiato il luogo di sbarco dalla città di Trinidad alla zona semi desertica di Zapata è stato un errore strategico che ha determinato il fallimento dello sbarco alla Baia dei Porci.
La CIA confidava nella spontanea adesione della popolazione cubana al rovesciamento di Castro, ma ciò non avvenne perché la CIA aveva ignorato che a Cuba esisteva una forte organizzazione statale costruita dal Partito Comunista cubano con segretario Blas Roca.
La CIA contava sui guerriglieri anticastristi già presenti sul territorio cubano, ma ha paracadutato loro solo armi, senza organizzarli.
Kennedy, scegliendo la Baia dei Porci invece che la città di Trinidad, ebbe il merito di avere evitato ai cittadini di Trinidad una guerra civile che sarebbe potuta terminare in un massacro.
Bissel, nell'intervista sul Washington Evening Star, criticò Kennedy di avere impedito un ulteriore bombardamento.
Zbigniew Brzezinski, consulente di Kennedy durante le elezioni presidenziali, criticò Kennedy dicendo che se avesse fatto bombardare Cuba cinque volte tanto, avrebbe annullato completamente la forza aerea cubana, che fu invece determinante nella vittoria.
La seconda tornata di bombardamento del 16 aprile, prevista dal piano operativo, fu annullata da Kennedy perché era diventato chiaro al mondo intero che l'aereo colpito e atterrato vicino a Miami non era cubano ma statunitense, guidato da personale misto, americano e cubano. Un ulteriore bombardamento avrebbe infranto le regole d'ingaggio.
Inoltre essendo gli aerei cubani ben nascosti, non sarebbero stati colpiti nemmeno da un secondo bombardamento. Non sarebbero stati colpiti nemmeno se avessero bombardato cinque volte tanto come voleva Brzezinski, perché erano nascosti lontano.
Infine come avevano rivelato i controlli con gli aerei U2 il bombardamento era stato molto impreciso. L'inchiesta ha stabilito che qualsiasi bombardamento sarebbe stato una perdita di tempo e di mezzi.
Evitando la seconda tornata di bombardamenti, Kennedy ha avuto il merito di avere evitato la morte di centinaia di civili.
La CIA non fu abbastanza solerte a muovere i propri agenti cubani nei d'intorni degli aeroporti, in modo da sapere dove fossero stati nascosti gli aerei militari e sabotare quelli invece che far sabotare un grande magazzino.
Un'altra critica fu che Kennedy aveva negato l'appoggio dell'aviazione statunitense.
Kennedy, non negò l'appoggio diretto dell'aviazione statunitense, in quanto non l'aveva mai data, seconde le regole d'ingaggio del 3 marzo 1961.[69]
Anzi, Kennedy l'ultimo giorno di combattimento diede ordine di far intervenire per un'ora, i caccia della portaerei Essex, a sostegno dei bombardieri B-26, provenienti dal Nicaragua, con lo scopo di sostenere l'evacuazione dal territorio cubano dei soldati in ritirata ma per un disguido sui fusi orari, i caccia arrivarono all'appuntamento con un'ora di ritardo, 4 bombardieri furono abbattuti, gli equipaggi uccisi e gli altri 4 si ritirarono.
Nixon fu interpellato da Kennedy sul da farsi e Nixon rispose di "trovare un opportuno pretesto legale e ...intervenire" [70]. Secondo il concetto che ormai la faccia l'avevano persa, con la scoperta che il primo bombardamento l'aveva fatto l'aeronautica militare statunitense, camuffata da cubana, tanto valeva andare fino in fondo con un bombardamento scoperto e un'invasione militare regolare, inventando un casus belli.
Kennedy ha avuto il merito di rifiutare la risoluzione di Nixon.
Adlai Stevenson, l'ambasciatore statunitense all'ONU, diede le dimissioni ma fu convinto a rimanere.
Kennedy volle perfino sapere il parere dei suoi concittadini, se continuare o no la guerra.
Da un'indagine popolare risultò che il 65 % delle persone statunitensi era contrario ad un intervento dei militari regolari e che soltanto il 25% era d'accordo con un intervento delle forze armate americane.
Prospettive [modifica]

Monumento al Museo del Giron
Il 23 marzo 2001, all'Avana, i nemici finalmente seduti assieme ad un tavolo. I sicari cubani che volevano uccidere Fidel Castro alla Baia dei Porci e nelle successive operazioni terroristiche, nome in codice operazione Mongoose, si sono incontrati amichevolmente con la loro vittima ed hanno rievocato il passato, giurando che mai più un cubano cercherà di ammazzare un cubano [71].
Il gruppo di studio Bildner Center dell'Università della città di New York sottolinea come quello che considera il problema originale non sia ancora stato risolto: quale sia l'alternativa alla guerra dei cubani contro i cubani, mettersi cioè intorno ad un tavolo a discutere come risolvere il problema. Ritenendo necessario rispettare il diritto delle famiglie cubane ad una vita civile, e parimenti necessario rispettare i diritti civili delle persone che a seguito delle nazionalizzazioni hanno perso i loro beni in Cuba, propone quindi una reintegrazione[72].
Note [modifica]
^ Per mantenere un obiettivo linguaggio nPOV (punto di vista neutrale), parlando della Baia dei Porci, è necessario considerare sempre i diversi punti di vista, 1) lo spionaggio e il finanziamento della CIA a Washington, 2) gli esuli cubani a Miami, rappresentati dal Concilio Rivoluzionario Cubano (Cuban Revolutionary Council) e 3) i cubani abitanti nell'Isola di Cuba rappresentati dal Partito Comunista Cubano.
^ (EN) José Miró Cardona en.wikipedia (in attesa di traduzione)
^ (EN) Cuban Revolutionary Council en.wikipedia (in attesa di traduzione)
^ Cuban Revolutionary Council: A Concise History, p. 57 e successive [1]. HSCA - Appendix to Hearings, Volume 10, 4, [2] p.57-60
^ CIA Chart of Command Organization for Operations [3]
^ Castro Speech Database [4]
^ Program of Covert Action against the Castro Regime [5], [6]
^ Jmarc [7]
^ David J. Ulbrich, Temple University, Research Note: "A Program For Covert Action Against The Castro Regime, 16 March 1960" [8]
^ Zapata Corporation: Bay of Pigs (EN) en:Zapata Corporation#Bay of Pigs
^ (EN) Richard M. Bissell, Jr. en.wikipedia (in attesa di traduzione)
^ Program of Covert Action against the Castro Regime. Pag.10 Tab. C, Financial Annex [9]
^ K. E. Meyer and T. Szulc, The Cuban Invasion (1962)
^ H. B. Johnson, The Bay of Pigs (1964)
^ (EN) Marcus Samuel en.wikipedia (in attesa di traduzione)
^ Cuban Hystory: U.S. Bay Of Pigs Invasion [10]
^ Una vita per la rivoluzione [11]
^ Timetable History of Cuba [12]
^ Alberghi del turismo (sessuale)
^ Allen Dulles in veste di legale, conobbe e difese due dei più importanti boss mafiosi americani tra le due guerre: Lucky Luciano e Meyer Lansky. In seguito Allen Dulles, durante la Seconda guerra mondiale, nello sbarco di Sicilia, si servì di Luciano come tramite per un appoggio partigiano mafioso contro i tedeschi. Per Meyer Lansky, Allen Dulles riservò un posto fisso alla CIA, per controllare il traffico degli stupefacenti
^ Havana Conference: meeting of mafia (EN) en:Havana Conference
^ Connection between United Fruit Company and The Rockefeller Family [13]
^ Rockefeller Associates [14]
^ Cuba expropriates [15]
^ redistribuzione della terra [16]
^ idem Schlesinger, I mille giorni, pag.277
^ Clandestine Radio: An Anti-Castro Historiography [17]
^ Le vittime innocenti del terrorismo a Cuba [18]
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Voci correlate [modifica]
Sbarco nella Baia dei porci
Storia di Cuba
Guerra Ispano-Americana
Fidel Castro
Fulgencio Batista
Guerra Fredda
John Kennedy
Spedizione di Sapri
Operazione Avalanche
Operation Northwood (EN) en:Operation Northwoods
Fonti bibliografiche [modifica]
The Bay of Pigs Invasion
History of Cuba
Bay of Pigs Invasion
Jack Pfeiffer CIA historian
Reports about Cuban Operations
NSA Cronology
Global Security Report
Collegamenti esterni [modifica]
Organization of United Nation ONU
Organization of American State (OAS)
North Atlantic Treaty Organization (NATO)
Quotidiano La Hora, Guatemala
The Nation
New York Times
Stanford University: Center for Latin American Studies
Portale Guerra fredda
Portale Storia
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Baia_dei_porci"
Categorie: Battaglie che coinvolgono gli Stati Uniti d'America Crisi Guerra fredda Geografia di Cuba

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