Di Paola Pagliaro
Se la prevenzione e la diagnosi tempestiva restano i due principali alleati per sconfiggere le mal du siècle, il cancro, è fondamentale individuare i fattori di rischio che predispongono all’insorgenza di alcuni tipi di tumore, o comunque quei marcatori, genetici e non, comuni ai malati oncologici.
In questo ambito si colloca la ricerca di cui parliamo oggi, relativa ad un possibile legame tra la calvizie precoce ed il tumore alla prostata. Lo studio, pubblicato dalla rivista di divulgazione scientifica Annals of Oncology, è stato realizzato da un’équipe di ricercatori afferente allo Georges Pompidou Hospital di Parigi. Chi perde i capelli intorno ai 20 anni sarebbe, secondo quanto appurato dagli autori, a maggior rischio di insorgenza di cancro alla prostata rispetto a soggetti che non soffrono di perdita precoce della chioma.E non si parla di un rischio leggermente aumentato bensì di una probabilità doppia di sviluppare il cancro, tanto che è proprio l’alta percentuale di differenza con il gruppo di controllo ad aver convinto i ricercatori che non deve trattarsi affatto di un legame casuale ed irrilevante ai fini della ricerca.
Lo studio è stato effettuato su un campione di 669 uomini di mezza età, di cui 388 pazienti colpiti da tumore alla prostata. A tutti è stato chiesto quando avevano iniziato a perdere i capelli. I malati oncologici hanno riportato problemi di calvizie precoce, a 20 anni, nella misura del 10%, il doppio rispetto ai partecipanti sani. Philippe Giraud, uno degli autori dello studio spiega che
Ci sono due possibili cause per questa correlazione: da una parte la calvizie precoce potrebbe avere una causa genetica in comune con la predisposizione al tumore, dall’altra è possibile che alti livelli di testosterone siano responsabili per entrambi i fenomeni. Questi due fattori potrebbero essere anche combinati.
Aspettiamo di saperne di più, vi terremo aggiornati.
fonte: http://www.medicinalive.com/medicina-tradizionale/ricerca-e-sperimentazione/legamecancro-prostata-calvizie-precoce/In questo ambito si colloca la ricerca di cui parliamo oggi, relativa ad un possibile legame tra la calvizie precoce ed il tumore alla prostata. Lo studio, pubblicato dalla rivista di divulgazione scientifica Annals of Oncology, è stato realizzato da un’équipe di ricercatori afferente allo Georges Pompidou Hospital di Parigi. Chi perde i capelli intorno ai 20 anni sarebbe, secondo quanto appurato dagli autori, a maggior rischio di insorgenza di cancro alla prostata rispetto a soggetti che non soffrono di perdita precoce della chioma.E non si parla di un rischio leggermente aumentato bensì di una probabilità doppia di sviluppare il cancro, tanto che è proprio l’alta percentuale di differenza con il gruppo di controllo ad aver convinto i ricercatori che non deve trattarsi affatto di un legame casuale ed irrilevante ai fini della ricerca.
Lo studio è stato effettuato su un campione di 669 uomini di mezza età, di cui 388 pazienti colpiti da tumore alla prostata. A tutti è stato chiesto quando avevano iniziato a perdere i capelli. I malati oncologici hanno riportato problemi di calvizie precoce, a 20 anni, nella misura del 10%, il doppio rispetto ai partecipanti sani. Philippe Giraud, uno degli autori dello studio spiega che
Ci sono due possibili cause per questa correlazione: da una parte la calvizie precoce potrebbe avere una causa genetica in comune con la predisposizione al tumore, dall’altra è possibile che alti livelli di testosterone siano responsabili per entrambi i fenomeni. Questi due fattori potrebbero essere anche combinati.
Aspettiamo di saperne di più, vi terremo aggiornati.
Calvi troppo presto, prima dei 20 anni più rischi per il cancro alla prostata
Perdere i capelli a 20 anni potrebbe coincidere con una probabilità maggiore di sviluppare il cancro alla prostata più in là con gli anni. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Oncology che raccomanda a questi soggetti di eseguire esami diagnostici prima degli altri. I ricercatori della Paris Descartes University, in Francia, hanno esaminato 388 pazienti in trattamento per la cura del cancro maschile e 281 soggetti sani, scoprendo che tra i primi quelli che avevano sofferto di una alopecia androgenetica molto precoce mostravano il doppio delle probabilità di ammalarsi più tardi di cancro. In questo tipo di calvizie, infatti, il testosterone si trasforma nell’androgeno Dht (diidrotestosterone) che in alte concentrazioni è tossico per i follicoli piliferi.
Accanto alla brutta notizia, quella buona: i ricercatori non hanno individuato nessun aumento significativo dei rischi per chi incontrava la calvizie più tardi nella vita, dopo i 30 e 40 anni. “Abbiamo bisogno di un modo di identificare quegli uomini che sono ad alto rischio di sviluppare la malattia e che potrebbero essere oggetto di screening - spiega l’autore della ricerca Philippe Giraud - e candidabili anche a una chemioterapia di prevenzione che utilizzi farmaci anti-androgeni come la finasteride”.
Il Dht è l’ormone androgeno più potente presente nell’organismo. Il finasteride è un farmaco che blocca la conversione del testosterone nel Dht. È stato anche dimostrato che può ridurre l’incidenza del cancro alla prostata. Gli studi sull’associazione tra calvizie e cancro lasciano tuttavia ancora molte zone d’ombra. Per esempio non c’è nessun legame tra la precocità della caduta dei capelli e un cancro precoce, come anche tra il modello di perdita dei capelli e lo sviluppo della malattia. Resta in campo la raccomandazione per uno screening più attento (Psa e test genetici) per questa categoria di popolazione (alopecia a 20 anni), mentre negli altri casi, commenta Giraud, non vi sono ancora prove sufficienti che “dimostrino benefici dallo screening della popolazione generale per il cancro alla prostata”.
(aggiornato il 16-02-2011) di Cosimo Colasanto (16/02/2011)
fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/12745-calvi-troppo-presto-prima-dei-20-anni-piu-rischi-per-il-cancro-alla-prostata
Perdere i capelli a 20 anni potrebbe coincidere con una probabilità maggiore di sviluppare il cancro alla prostata più in là con gli anni. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Oncology che raccomanda a questi soggetti di eseguire esami diagnostici prima degli altri. I ricercatori della Paris Descartes University, in Francia, hanno esaminato 388 pazienti in trattamento per la cura del cancro maschile e 281 soggetti sani, scoprendo che tra i primi quelli che avevano sofferto di una alopecia androgenetica molto precoce mostravano il doppio delle probabilità di ammalarsi più tardi di cancro. In questo tipo di calvizie, infatti, il testosterone si trasforma nell’androgeno Dht (diidrotestosterone) che in alte concentrazioni è tossico per i follicoli piliferi.
Accanto alla brutta notizia, quella buona: i ricercatori non hanno individuato nessun aumento significativo dei rischi per chi incontrava la calvizie più tardi nella vita, dopo i 30 e 40 anni. “Abbiamo bisogno di un modo di identificare quegli uomini che sono ad alto rischio di sviluppare la malattia e che potrebbero essere oggetto di screening - spiega l’autore della ricerca Philippe Giraud - e candidabili anche a una chemioterapia di prevenzione che utilizzi farmaci anti-androgeni come la finasteride”.
Il Dht è l’ormone androgeno più potente presente nell’organismo. Il finasteride è un farmaco che blocca la conversione del testosterone nel Dht. È stato anche dimostrato che può ridurre l’incidenza del cancro alla prostata. Gli studi sull’associazione tra calvizie e cancro lasciano tuttavia ancora molte zone d’ombra. Per esempio non c’è nessun legame tra la precocità della caduta dei capelli e un cancro precoce, come anche tra il modello di perdita dei capelli e lo sviluppo della malattia. Resta in campo la raccomandazione per uno screening più attento (Psa e test genetici) per questa categoria di popolazione (alopecia a 20 anni), mentre negli altri casi, commenta Giraud, non vi sono ancora prove sufficienti che “dimostrino benefici dallo screening della popolazione generale per il cancro alla prostata”.
(aggiornato il 16-02-2011) di Cosimo Colasanto (16/02/2011)
Nessun commento:
Posta un commento