Jeanne-Marie Lanvin (Parigi, 1 gennaio 1867 – Parigi, 6 luglio 1946) è stata una stilista francese, fondatrice della casa di moda Lanvin. Una delle più importanti designer degli anni venti e trenta, l'abilità di Jeanne Lanvin nell'utilizzo di intricati ricami, i virtuosismi sartoriali, le decorazioni in rilievo e le fantasie floreali divennero i marchi di fabbrica della Lanvin. Quando morì nel 1946, la proprietà del marchio fu naturalmente rilevato dalla figlia della stilista, Marguerite di Pietro.[1]
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1 Biografia
2 Onorificenze
3 Note
4 Bibliografia
5 Collegamenti esterni
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[modifica] Biografia
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1 Biografia
2 Onorificenze
3 Note
4 Bibliografia
5 Collegamenti esterni
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[modifica] Biografia
La più grande di undici figli, Jeanne Lanvin lavorò come apprendista modista presso Madame Félix a Parigi all'età di sedici anni e come sarta presso Talbot, prima di diventare modista presso rue du Faubourg Saint-Honoré nel 1889.[1]
Nel 1895, Jeanne Lanvin sposò il suo primo marito, il conte Emilio di Pietro, un nobile italiano a cui due anni dopo diede una figlia, Marguerite (anche conosciuta come Marie-Blanche) (1897–1958). Unica figlia della coppia, Marguerite di Pietro divenne una cantante d'opera, sposata al conte Jean de Polignac (1888–1943), alla morte della madre, divenne la direttrice della casa di moda Lanvin.[1] Jeanne Lanvin e di Pietro divorziarono nel 1903. Il secondo marito della Lanvin, che sposò nel 1907, fu Xavier Melet, un giornalista di Les Temps e successivamente console francese a Manchester in Inghilterra.[1]
Nel 1909, Jeanne Lanvin si unì al Syndicat de la Couture, che segnò formalmente il suo status di couturière. Lanvin realizzò bellissimi abiti per sua figlia, che rapidamente attrassero l'attenzione di numerose donne dell'epoca. Iniziarono quindi per la Lanvin le richieste di avere copie di quegli abiti visti addosso a Marguerite. Ben presto, la Lanvin iniziò a realizzare abiti per molte nobili donne in tutta Europa, attirando nella sua boutique a rue du Faubourg Saint-Honoré a Parigi anche clienti illustri. Jeanne Lanvin divenne celebre per i suoi abiti "per madre e figlia" e per il suo approvvio moderno e globale all'industria della moda.
Nel 1895, Jeanne Lanvin sposò il suo primo marito, il conte Emilio di Pietro, un nobile italiano a cui due anni dopo diede una figlia, Marguerite (anche conosciuta come Marie-Blanche) (1897–1958). Unica figlia della coppia, Marguerite di Pietro divenne una cantante d'opera, sposata al conte Jean de Polignac (1888–1943), alla morte della madre, divenne la direttrice della casa di moda Lanvin.[1] Jeanne Lanvin e di Pietro divorziarono nel 1903. Il secondo marito della Lanvin, che sposò nel 1907, fu Xavier Melet, un giornalista di Les Temps e successivamente console francese a Manchester in Inghilterra.[1]
Nel 1909, Jeanne Lanvin si unì al Syndicat de la Couture, che segnò formalmente il suo status di couturière. Lanvin realizzò bellissimi abiti per sua figlia, che rapidamente attrassero l'attenzione di numerose donne dell'epoca. Iniziarono quindi per la Lanvin le richieste di avere copie di quegli abiti visti addosso a Marguerite. Ben presto, la Lanvin iniziò a realizzare abiti per molte nobili donne in tutta Europa, attirando nella sua boutique a rue du Faubourg Saint-Honoré a Parigi anche clienti illustri. Jeanne Lanvin divenne celebre per i suoi abiti "per madre e figlia" e per il suo approvvio moderno e globale all'industria della moda.
Dal 1923, la casa di moda Lanvin comprò una fabbrica di tintura a Nanterre. Negli anni venti, la Lanvin aprì alcuni negozi per la vendita di oggetti per la casa, di abbigliamento maschile, di pellicce e di lingerie.
Tuttavia, la sua pià importante espansione fu la creazione di Lanvin Parfums SA nel 1924, e l'immissione sul mercato del suo profumo più celebre Arpège, nel 1927, ispirato al suono che sua figlia Marguerite produceva quando si esercitava al pianoforte. ("Arpège" in francese significa arpeggio.)
Inoltre, la Lanvin commissionò a Armand Albert Rateau di decorare il suo appartamento al 16 di rue Barbet-de-Jouy di Parigi, e le sue due case in campagna (Il soggiorno, il salottino ed il bagno dell'appartamento furono ricostruiti nel 1985 nel Musée des Arts Décoratifs di Parigi). Per questo lavoro, Rateau disegnò alcuni notevoli pezzi di arredamento in bronzo.[2] Fra il 1921 ed il 1922, Rateau si occupò anche di disegnare le boccette per i profumi La Boule ed Arpège (originally produced by the Manufacture Nationale de Sèvres).
Tuttavia, la sua pià importante espansione fu la creazione di Lanvin Parfums SA nel 1924, e l'immissione sul mercato del suo profumo più celebre Arpège, nel 1927, ispirato al suono che sua figlia Marguerite produceva quando si esercitava al pianoforte. ("Arpège" in francese significa arpeggio.)
Inoltre, la Lanvin commissionò a Armand Albert Rateau di decorare il suo appartamento al 16 di rue Barbet-de-Jouy di Parigi, e le sue due case in campagna (Il soggiorno, il salottino ed il bagno dell'appartamento furono ricostruiti nel 1985 nel Musée des Arts Décoratifs di Parigi). Per questo lavoro, Rateau disegnò alcuni notevoli pezzi di arredamento in bronzo.[2] Fra il 1921 ed il 1922, Rateau si occupò anche di disegnare le boccette per i profumi La Boule ed Arpège (originally produced by the Manufacture Nationale de Sèvres).
Onorificenze
Cavaliere della Legion d'onore della Repubblica Francese
— Parigi, 1926.
Ufficiale della Legion d'onore della Repubblica Francese
— Parigi, 1938.
[modifica] Note
^ a b c d Jeanne Lanvin (1867-1946). http://www.perfumeprojects.com/index.php perfumeprojects.com. URL consultato il 2008-08-05.
^ Mel Byars, 2004, p. 614.
[modifica] Bibliografia
Colette, Emilio Terry, et al. (1965). Homage à Marie-Blanche, Comtesse Jean de Polignac, Monaco.
"Jeanne Lanvin" and "Claude Montana" in Morgan, Ann (1984). Contemporary Designers, New York: Macmillan. ISBN 0-333-33524-4
"Castillo", "Jules-François Crahay", and "Jean Gaumont-Lanvin" in Remaury, Bruno, director (1994). Dictionnaire de la Mode au XXe Siècle, Paris: Éditions du Regard. ISBN 2-84105-181-1
Barillé, Elisabeth (1997). Lanvin, Paris: Assouline. ISBN 2-84323-015-2)
Picon, JérIome (2002). Jean Lanvin, Paris: Flammarion. ISBN 2-08-210044-8
"Armand Albert Rateau" and "Jeanne Lanvin" in Byars, Mel (2004). The Design Encyclopedia, New York: The Museum of Modern Art. ISBN 0-87070-012-X
Menkes, Suzy (May 24, 2005). "At Lanvin, a master of improvisation", International Herald Tribune.
[modifica] Collegamenti esterni
Sito ufficiale Lanvin
Jeanne Lanvin su Fashion Model Directory
Portale Biografie
Portale Moda
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Jeanne_Lanvin"
Cavaliere della Legion d'onore della Repubblica Francese
— Parigi, 1926.
Ufficiale della Legion d'onore della Repubblica Francese
— Parigi, 1938.
[modifica] Note
^ a b c d Jeanne Lanvin (1867-1946). http://www.perfumeprojects.com/index.php perfumeprojects.com. URL consultato il 2008-08-05.
^ Mel Byars, 2004, p. 614.
[modifica] Bibliografia
Colette, Emilio Terry, et al. (1965). Homage à Marie-Blanche, Comtesse Jean de Polignac, Monaco.
"Jeanne Lanvin" and "Claude Montana" in Morgan, Ann (1984). Contemporary Designers, New York: Macmillan. ISBN 0-333-33524-4
"Castillo", "Jules-François Crahay", and "Jean Gaumont-Lanvin" in Remaury, Bruno, director (1994). Dictionnaire de la Mode au XXe Siècle, Paris: Éditions du Regard. ISBN 2-84105-181-1
Barillé, Elisabeth (1997). Lanvin, Paris: Assouline. ISBN 2-84323-015-2)
Picon, JérIome (2002). Jean Lanvin, Paris: Flammarion. ISBN 2-08-210044-8
"Armand Albert Rateau" and "Jeanne Lanvin" in Byars, Mel (2004). The Design Encyclopedia, New York: The Museum of Modern Art. ISBN 0-87070-012-X
Menkes, Suzy (May 24, 2005). "At Lanvin, a master of improvisation", International Herald Tribune.
[modifica] Collegamenti esterni
Sito ufficiale Lanvin
Jeanne Lanvin su Fashion Model Directory
Portale Biografie
Portale Moda
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Jeanne_Lanvin"
Lanvin è una casa di moda francese, fondata da Jeanne Lanvin nel 1885.
[modifica] Storia
Dopo essersi formata nella bottega di Madame Félix[1], Jeanne Lanvin aprì la propria casa di moda a Parigi nel 1885, ed in breve tempo attirò i favori di una vasta clientela, e producendo abbigliamento per signore e bambine.
Negli anni venti la casa di moda diventa popolarissima in tutta Europa[1] la Lanvin inizia ad aprire boutique specializzate in diversi settori della moda, che andavano dal Design d'interni, all'abbigliamento per uomo alla biancheria intima. Ma la fortuna maggiore la Lanvin la ottenne con la creazione del marchio Lanvin Parfums SA nel 1924, volta alla produzione di profumi. Di particolare successo si rivelerà i profumi Arpège e My Sin[1].
Quando nel 1946 la Lanvin morì, la proprietà della casa di moda passò alla figlia della stilista, Marie-Blanche de Polignac, che però morì nel 1958, lasciando la casa di moda al cugino Yves Lanvin, che nomina come direttore creativo, lo stilista belga Francois Crahay, al posto del precedente Antonio Canovas del Castillo. Crahay lavorerà per Lanvin fino al 1984 e le sue collezioni di Crahay ottengono il prestigioso riconoscimento Dé d'Or, per tre volte[1]. Lo stesso riconoscimento lo otterrò anche Claude Montana[1], direttore artistico di Lanvin dal 1990 al 1992.
Nel 1994, il marchio Lanvin viene rilevato dall'azienda di cosmetica L'Oréal, aumentando notevolmente il proprio fatturato, dopo un periodo di relativa crisi. Nel 2001 Lanvin viene acquistato dal gruppo Harmonie S.A., dell'imprenditore Shaw-Lan Wang, un magnate della finanza taiwanese. Nell'ottobre dello stesso anno, Alber Elbaz viene nominato nuovo direttore creativo dell'azienda.
Negli ultimi anni 2000 una delle muse dello stilista Alber Elbaz è la top model inglese Lily Donaldson.
[modifica] Note
Nel 1945 veste Arletty nel film "Les enfant du Paradis".
^ a b c d e Dizionario della moda
[modifica] Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Portale Economia
Portale Moda
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Lanvin"
[modifica] Storia
Dopo essersi formata nella bottega di Madame Félix[1], Jeanne Lanvin aprì la propria casa di moda a Parigi nel 1885, ed in breve tempo attirò i favori di una vasta clientela, e producendo abbigliamento per signore e bambine.
Negli anni venti la casa di moda diventa popolarissima in tutta Europa[1] la Lanvin inizia ad aprire boutique specializzate in diversi settori della moda, che andavano dal Design d'interni, all'abbigliamento per uomo alla biancheria intima. Ma la fortuna maggiore la Lanvin la ottenne con la creazione del marchio Lanvin Parfums SA nel 1924, volta alla produzione di profumi. Di particolare successo si rivelerà i profumi Arpège e My Sin[1].
Quando nel 1946 la Lanvin morì, la proprietà della casa di moda passò alla figlia della stilista, Marie-Blanche de Polignac, che però morì nel 1958, lasciando la casa di moda al cugino Yves Lanvin, che nomina come direttore creativo, lo stilista belga Francois Crahay, al posto del precedente Antonio Canovas del Castillo. Crahay lavorerà per Lanvin fino al 1984 e le sue collezioni di Crahay ottengono il prestigioso riconoscimento Dé d'Or, per tre volte[1]. Lo stesso riconoscimento lo otterrò anche Claude Montana[1], direttore artistico di Lanvin dal 1990 al 1992.
Nel 1994, il marchio Lanvin viene rilevato dall'azienda di cosmetica L'Oréal, aumentando notevolmente il proprio fatturato, dopo un periodo di relativa crisi. Nel 2001 Lanvin viene acquistato dal gruppo Harmonie S.A., dell'imprenditore Shaw-Lan Wang, un magnate della finanza taiwanese. Nell'ottobre dello stesso anno, Alber Elbaz viene nominato nuovo direttore creativo dell'azienda.
Negli ultimi anni 2000 una delle muse dello stilista Alber Elbaz è la top model inglese Lily Donaldson.
[modifica] Note
Nel 1945 veste Arletty nel film "Les enfant du Paradis".
^ a b c d e Dizionario della moda
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Sito ufficiale
Portale Economia
Portale Moda
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Lanvin"
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