La BBC (acronimo di British Broadcasting Corporation, anche informalmente chiamata dagli inglesi auntie - zietta, ma molto più spesso Beeb, soprattutto sui quotidiani e sui tabloid britannici), fondata nel 1922, è la più grande e autorevole società radiotelevisiva del Regno Unito con sede a Londra. Offre un servizio regolare di trasmissioni e produce anche propri programmi e servizi di informazione. Il motto dell'azienda è "Nation Shall Speak Peace Unto Nation" (La nazione parlerà di pace verso la nazione).
La BBC è ritenuta, anche fuori dalla sua patria, uno dei più autorevoli operatori radiotelevisivi del mondo, anche in ragione delle tradizionalmente rigorose modalità di produzione dei dati giornalistici che l'hanno resa un punto di riferimento per la categoria.
La BBC gestisce anche il sito BBC NEWS[1], uno dei più autorevoli siti di informazione via web in inglese e in varie altre lingue.
La BBC definisce se stessa del tutto libera da influenze politiche e commerciali.
La BBC è stata la prima emittente televisiva che, a partire dal 2007, pubblica i contenuti trasmessi sul sito con licenza Creative Commons.
Non raccoglie pubblicità per i canali trasmessi all'interno del Regno Unito, mentre lo fa per quelli diffusi all'estero come BBC World.
La BBC possiede anche stazioni radiofoniche nazionali, che gestisce attraverso la propria divisione radiofonica BBC Radio.
Indice[nascondi]
1 Storia
2 Note
3 Voci correlate
4 Altri progetti
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Storia [modifica]
L'azienda fu fondata con il nome di British Broadcasting Company nel 1922 come operatore radiofonico da alcune compagnie di telecomunicazioni (tra cui figuravano società sussidiarie della General Electric e della AT&T) per i primi esperimenti di trasmissioni radio, il cui servizio regolare iniziò il 14 novembre dello stesso anno.
Sotto la direzione generale di John Reith diventò l'odierna British Broadcasting Corporation e nel 1932 iniziò un servizio di trasmissioni televisive sperimentali; il 2 novembre 1936 divenne il primo operatore televisivo al mondo a fornire un servizio regolare. Le trasmissioni tv furono però sospese dal 3 settembre 1939 al 7 giugno 1946, durante gli eventi della Seconda guerra mondiale.
Nel 1955 la BBC vide la nascita della sua prima (e tuttora più grande) concorrente: la televisione commerciale e indipendente Independent Television (ITV). Per tutta risposta, nel 1964, la BBC, rinominando BBC One il canale già esistente, lanciò il suo secondo canale, BBC Two, il primo che, nel 1967, due anni prima di BBC One e ITV, iniziò le trasmissioni a colori.
Nel 1974 venne introdotto il teletext BBC chiamato Ceefax. Poco prima del Natale 1978, però, l'azienda andò in sciopero, bloccando così la trasmissione dei canali ed amalgamando le quattro stazioni radio esistenti in una sola.
Fin dalla riforma del mercato radiotelevisivo degli anni '80 nel Regno Unito, la BBC ha affrontato la sempre più crescente concorrenza della tv commerciale (e del nuovo canale pubblico Channel 4), specialmente nel campo riguardante la tv satellitare, quella via cavo e i servizi di trasmissione digitale.
Nel 1995 è nata BBC World News, canale all-news che trasmette via satellite, cavo e DTT ed è il più seguito al mondo dei canali BBC. Il suo slogan è "Putting news first" ('Prima di tutto, le notizie', ma può essere inteso anche come 'Diamo per primi le notizie').
Note [modifica]
^ Vedi: BBC NEWS
Voci correlate [modifica]
BBC News
BBC Sport
BBC Radio
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su British Broadcasting Corporation
La BBC è ritenuta, anche fuori dalla sua patria, uno dei più autorevoli operatori radiotelevisivi del mondo, anche in ragione delle tradizionalmente rigorose modalità di produzione dei dati giornalistici che l'hanno resa un punto di riferimento per la categoria.
La BBC gestisce anche il sito BBC NEWS[1], uno dei più autorevoli siti di informazione via web in inglese e in varie altre lingue.
La BBC definisce se stessa del tutto libera da influenze politiche e commerciali.
La BBC è stata la prima emittente televisiva che, a partire dal 2007, pubblica i contenuti trasmessi sul sito con licenza Creative Commons.
Non raccoglie pubblicità per i canali trasmessi all'interno del Regno Unito, mentre lo fa per quelli diffusi all'estero come BBC World.
La BBC possiede anche stazioni radiofoniche nazionali, che gestisce attraverso la propria divisione radiofonica BBC Radio.
Indice[nascondi]
1 Storia
2 Note
3 Voci correlate
4 Altri progetti
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Storia [modifica]
L'azienda fu fondata con il nome di British Broadcasting Company nel 1922 come operatore radiofonico da alcune compagnie di telecomunicazioni (tra cui figuravano società sussidiarie della General Electric e della AT&T) per i primi esperimenti di trasmissioni radio, il cui servizio regolare iniziò il 14 novembre dello stesso anno.
Sotto la direzione generale di John Reith diventò l'odierna British Broadcasting Corporation e nel 1932 iniziò un servizio di trasmissioni televisive sperimentali; il 2 novembre 1936 divenne il primo operatore televisivo al mondo a fornire un servizio regolare. Le trasmissioni tv furono però sospese dal 3 settembre 1939 al 7 giugno 1946, durante gli eventi della Seconda guerra mondiale.
Nel 1955 la BBC vide la nascita della sua prima (e tuttora più grande) concorrente: la televisione commerciale e indipendente Independent Television (ITV). Per tutta risposta, nel 1964, la BBC, rinominando BBC One il canale già esistente, lanciò il suo secondo canale, BBC Two, il primo che, nel 1967, due anni prima di BBC One e ITV, iniziò le trasmissioni a colori.
Nel 1974 venne introdotto il teletext BBC chiamato Ceefax. Poco prima del Natale 1978, però, l'azienda andò in sciopero, bloccando così la trasmissione dei canali ed amalgamando le quattro stazioni radio esistenti in una sola.
Fin dalla riforma del mercato radiotelevisivo degli anni '80 nel Regno Unito, la BBC ha affrontato la sempre più crescente concorrenza della tv commerciale (e del nuovo canale pubblico Channel 4), specialmente nel campo riguardante la tv satellitare, quella via cavo e i servizi di trasmissione digitale.
Nel 1995 è nata BBC World News, canale all-news che trasmette via satellite, cavo e DTT ed è il più seguito al mondo dei canali BBC. Il suo slogan è "Putting news first" ('Prima di tutto, le notizie', ma può essere inteso anche come 'Diamo per primi le notizie').
Note [modifica]
^ Vedi: BBC NEWS
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BBC News
BBC Sport
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BBC News and Current Affairs (abbreviato in BBC NCA) è una divisione della BBC. Si occupa di informazione e cura i notiziari in onda sul canale televisivo, su BBC Radio e su internet. Ogni giorno produce circa 120 ore di materiale giornalistico.
È stata più volte riconosciuta la sua imparzialità[1][2], ma non è stata esente da critiche, come in merito all'affaire David Kelly.
Neanche una corporazione grande quanto la BBC è al 100% perfetto - errori, anche clamorosi, a volte riescono ad andare in onda. Notevole è la faccenda di Guy Goma, dove il canale BBC News 24 ha, per sbaglio, intervistato la persona sbagliata. [3]
Dal 2005 è diretta da Helen Boaden.
Note [modifica]
^ (EN) "New BBC political editor passes first hurdle as parties agree he is unbiased", The Guardian, 15 maggio 2000
^ (FR) "La BBC, imperméable à la propagande?", Renée Dickason, Vingtième Siècle. Revue d'histoire., n°80, ott-dic 2003, pp.71-81
^ (EN) "BBC News 'wrong Guy' is revealed", BBC News, 16 maggio 2006
Voci correlate [modifica]
BBC
BBC Sport
BBC Radio
Collegamenti esterni [modifica]
(EN) BBC News
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/BBC_News"
Categorie: BBC Reti televisive di notizie
È stata più volte riconosciuta la sua imparzialità[1][2], ma non è stata esente da critiche, come in merito all'affaire David Kelly.
Neanche una corporazione grande quanto la BBC è al 100% perfetto - errori, anche clamorosi, a volte riescono ad andare in onda. Notevole è la faccenda di Guy Goma, dove il canale BBC News 24 ha, per sbaglio, intervistato la persona sbagliata. [3]
Dal 2005 è diretta da Helen Boaden.
Note [modifica]
^ (EN) "New BBC political editor passes first hurdle as parties agree he is unbiased", The Guardian, 15 maggio 2000
^ (FR) "La BBC, imperméable à la propagande?", Renée Dickason, Vingtième Siècle. Revue d'histoire., n°80, ott-dic 2003, pp.71-81
^ (EN) "BBC News 'wrong Guy' is revealed", BBC News, 16 maggio 2006
Voci correlate [modifica]
BBC
BBC Sport
BBC Radio
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(EN) BBC News
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/BBC_News"
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