La Sonda Galileo
La sonda orbitante intorno a Giove, accompagnata da una sonda atmosferica. Realizzerà un'esplorazione completa delle lune gioviane. La sonda atmosferica è scesa su Giove, fornendoci la nostra prima conoscenza diretta dell'interno del gigante gassoso. Durante il suo viaggio verso Giove, Galileo ha già inviato a Terra le prime immagini di due asteroidi, 951 Gaspra e 243 Ida. Dal suo punto di osservazione privilegiato, ha inoltre raccolto le immagini dell'impatto della Cometa SL9 su Giove. Gli sforzi per aprire la High Gain Antenna, che si è inceppata, sono essenzialmente cessati. Con la sua Low Gain Antenna, Galileo trasmette i dati a circa 10 bit al secondo. Il JPL ha sviluppato un piano di rinforzo usando le possibilità offerte dalle antenne riceventi del Deep Space Network e sfruttando la compressione di dati sulla sonda (una sorta di JPEG per le immagini, compressioni senza perdite di dati per gli altri strumenti). Ciò dovrebbe permettere a Galileo di raggiungere con la Low Gain Antenna all'incirca il 70% dei suoi originari obiettivi scientifici. Il monitoraggio della meteorologia gioviana, che richiede grandi immagini, sarà l'attività che soffrirà di più a causa di questo intoppo.
Addio alla sonda Galileo. Si schianterà sul suolo di Giove. Dopo 11 anni di onorato servizio, la sonda spaziale Galileo, lanciata dalla Nasa per mezzo dello Shuttle Atlantis il 18 ottobre del 1989, sembra ormai condannata a terminare la sua esistenza schiantandosi contro Giove, il pianeta che per tanti anni ha studiato e fotografato. A dare la notizia sono stati gli stessi esperti dell’agenzia spaziale americana che hanno spiegato che la fine della vita operativa della sonda non è stata causata dal logorio delle parti meccaniche ma dall’esaurimento del propellente indispensabile per le manovre e le correzioni di rotta .Giunto nell’orbita gioviana grazie ad una speciale traiettoria denominata "V.E.E.G.A." (Venus - Earth - Earth Gravity Assist), Galileo ha iniziato la sua vera missione soltanto 6 anni dopo esser partito. Ma fin da subito il suo contributo nei confronti dell’umanità è stato importantissimo. Dalla sonda non sono tardate infatti ad arrivare immagini straordinarie.La parte più importante di tutta la missione, hanno detto però gli scienziati, è stata quella del luglio 1995 quando Galileo ha rilasciato il “Probe”, una capsula che prima di essere attratta dalla fatale forza gravitazionale del gigantesco pianeta, ha effettuato rilevamenti trasmettendo dati per 58 minuti.In tutti questi anni la sonda ha adempiuto ai suoi doveri nel migliore dei modi. Gli scienziati hanno potuto scoprire: la fascia di radiazione esistente 50mila km sopra lo strato delle nubi di Giove; l’esistenza sul pianeta di una elevatissima percentuale di elio (pari a quella del Sole); la natura dell'anello gioviano, costituito prevalentemente da frammenti di meteoriti; il campo magnetico proprio di Ganimede e, importantissimo, l'attività vulcanica di Io e la superficie ghiacciata di Europa.Galileo, che i ricercatori della Nasa hanno preferito condannare ad una morte programmata, per evitare un possibile impatto contro uno dei piccoli satelliti di Giove, pesa 2380 chilogrammi, è dotato di piccoli motori a razzo e di un generatore elettrico, l'RTG (Radioisotope Thermal Generator) capace di sviluppare una potenza di 570W. Programma Galileo (tempo UTC)----------------18/10/89 - Lancio dallo Space Shuttle09/02/90 - Passaggio vicino a Venere**/10/90 - Trasmissione dati raccolti su Venere08/12/90 - Primo passaggio vicino alla Terra01/05/91 - Apertura della High Gain Antenna (se avesse funzionato)07/91 - 06/92 - Primo passaggio della Cintura degli Asteroidi29/10/91 - Passaggio vicino all'asteroide Gaspra08/12/92 - Secondo passaggio vicino alla Terra05/93 - 11/93 - Secondo passaggio della Cintura degli Asteroidi28/08/93 - Passaggio vicino all'asteroide Ida13/07/95 - Separazione della sonda atmosferica20/07/95 - Manovra di deviazione della sonda orbitante07/12/95 - Incontro con Giove27/06/96 06:30 - Ganimede-106/09/96 19:01 - Ganimede-204/11/96 13:30 - Callisto-306/11/96 18:42 - Europa-3A (volo "non designato" 32,000 km sull'orbita di Callisto-3)19/12/96 06:56 - Europa-420/01/97 01:13 - Europa-5A (volo 27,400 km durante una congiunzione solare counta per la gravità, non per la scienza)20/02/97 17:03 - Europa-604/04/97 06:00 - Europa-7A ("non designato" @23,200 km sull'orbita di Ganimede-7)05/04/97 07:11 - Ganimede-706/05/97 12:12 - Callisto-8A ("non designato" @33,500 km sull'orbita di Ganimede-8)07/05/97 15:57 - Ganimede-825/06/97 13:48 - Callisto-926/06/97 17:20 - Ganimede-9A ("non designato" @80,000 km sull'orbita di Callisto-9)17/09/97 00:21 - Callisto-1009/11/97 21:47 - Europa-11
La missione spaziale GalileoUn'altra sonda, denominata Galileo, lanciata da Cape Canaveral, e messa in orbita dalla navetta Atlantis, ha raggiunto Giove nel dicembre del 1995 entrandovi in orbita. Ha rilasciato poco dopo l'ingresso in orbita il modulo che, appeso ad un paracadute, è penetrato nell'atmosfera gioviana analizzandone le caratteristiche. Ha esaurito la sua missione primaria della lunghezza di due anni, durante la quale ha studiato nel dettaglio il sistema planetario di Giove effettuando ripetute ricognizioni delle sue lune. La Galileo ha poi proseguito nella sua missione grazie alle sue eccellenti condizioni funzionali e a metà del 2001 la sonda è ancora operativa. Ecco di seguito un breve resoconto della missione:
Lancio: 18 ottobre 1989
Passaggio vicino a Venere: 10 febbraio 1990
Primo ritorno verso la Terra: 8 dicembre 1990
Passaggio vicino all'asteroide Gaspra: 29 ottobre 1991
Primo ritorno verso la Terra: 8 dicembre 1992
Passaggio vicino ad Ida: 28 agosto 1993
Raggiunge Giove: 7 dicembre 1995. La sonda Galileo è costituita da due moduli: un orbiter e un veicolo (Probe), costruito per penetrare nell'atmosfera del pianeta ed analizzarla. Inizialmente il viaggio della sonda fu previsto in due anni e mezzo con un'orbita diretta verso Giove ma, a causa della tragica esplosione dello Space Shuttle avvenuta nel gennaio del 1986, venne abbandonato il progetto di utilizzare come propulsore il razzo Centaurus ad idrogeno ed ossigeno liquidi a favore del più sicuro, ma meno potente, razzo bistadio IUS a propellenti solidi. Questo comportò un notevole aumento dei tempi e della complessità del viaggio. L'orbita studiata per la sonda si avvalse della tecnica del gravity assist, con la quale il veicolo spaziale, utilizzando la spinta gravitazionale della Terra e di Venere, avrebbe acquistato la velocità necessaria per arrivare a destinazione. La Galileo venne lanciata da Cape Canaveral il 29 ottobre del 1989 e arrivò su Giove nel dicembre 1995, dopo 6 anni complessivi di viaggio. Nell'aprile del 1991 la mancata apertura dell'antenna ad alto guadagno fu un gravissimo incidente in grado di pregiudicare il risultato della missione; l'antenna ad ombrello non si aprì completamente e gli innumerevoli tentativi fatti per sbloccarla non servirono a nulla. L'unica speranza, per non pregiudicare la missione, era di utilizzare l'antenna a basso guadagno con una notevolissima perdita di efficienza nella trasmissione dati. La sonda venne riprogrammata e vennero potenziate le le stazioni riceventi a terra per consentire il download dei dati. Oltre alla misura delle caratteristiche dell'alta atmosfera di Giove con il probe la missione ha avuto un notevole successo nel fornire immagini ad alta risoluzione di Ganimede, Callisto ed Europa.
Addio alla sonda Galileo. Si schianterà sul suolo di Giove. Dopo 11 anni di onorato servizio, la sonda spaziale Galileo, lanciata dalla Nasa per mezzo dello Shuttle Atlantis il 18 ottobre del 1989, sembra ormai condannata a terminare la sua esistenza schiantandosi contro Giove, il pianeta che per tanti anni ha studiato e fotografato. A dare la notizia sono stati gli stessi esperti dell’agenzia spaziale americana che hanno spiegato che la fine della vita operativa della sonda non è stata causata dal logorio delle parti meccaniche ma dall’esaurimento del propellente indispensabile per le manovre e le correzioni di rotta .Giunto nell’orbita gioviana grazie ad una speciale traiettoria denominata "V.E.E.G.A." (Venus - Earth - Earth Gravity Assist), Galileo ha iniziato la sua vera missione soltanto 6 anni dopo esser partito. Ma fin da subito il suo contributo nei confronti dell’umanità è stato importantissimo. Dalla sonda non sono tardate infatti ad arrivare immagini straordinarie.La parte più importante di tutta la missione, hanno detto però gli scienziati, è stata quella del luglio 1995 quando Galileo ha rilasciato il “Probe”, una capsula che prima di essere attratta dalla fatale forza gravitazionale del gigantesco pianeta, ha effettuato rilevamenti trasmettendo dati per 58 minuti.In tutti questi anni la sonda ha adempiuto ai suoi doveri nel migliore dei modi. Gli scienziati hanno potuto scoprire: la fascia di radiazione esistente 50mila km sopra lo strato delle nubi di Giove; l’esistenza sul pianeta di una elevatissima percentuale di elio (pari a quella del Sole); la natura dell'anello gioviano, costituito prevalentemente da frammenti di meteoriti; il campo magnetico proprio di Ganimede e, importantissimo, l'attività vulcanica di Io e la superficie ghiacciata di Europa.Galileo, che i ricercatori della Nasa hanno preferito condannare ad una morte programmata, per evitare un possibile impatto contro uno dei piccoli satelliti di Giove, pesa 2380 chilogrammi, è dotato di piccoli motori a razzo e di un generatore elettrico, l'RTG (Radioisotope Thermal Generator) capace di sviluppare una potenza di 570W. Programma Galileo (tempo UTC)----------------18/10/89 - Lancio dallo Space Shuttle09/02/90 - Passaggio vicino a Venere**/10/90 - Trasmissione dati raccolti su Venere08/12/90 - Primo passaggio vicino alla Terra01/05/91 - Apertura della High Gain Antenna (se avesse funzionato)07/91 - 06/92 - Primo passaggio della Cintura degli Asteroidi29/10/91 - Passaggio vicino all'asteroide Gaspra08/12/92 - Secondo passaggio vicino alla Terra05/93 - 11/93 - Secondo passaggio della Cintura degli Asteroidi28/08/93 - Passaggio vicino all'asteroide Ida13/07/95 - Separazione della sonda atmosferica20/07/95 - Manovra di deviazione della sonda orbitante07/12/95 - Incontro con Giove27/06/96 06:30 - Ganimede-106/09/96 19:01 - Ganimede-204/11/96 13:30 - Callisto-306/11/96 18:42 - Europa-3A (volo "non designato" 32,000 km sull'orbita di Callisto-3)19/12/96 06:56 - Europa-420/01/97 01:13 - Europa-5A (volo 27,400 km durante una congiunzione solare counta per la gravità, non per la scienza)20/02/97 17:03 - Europa-604/04/97 06:00 - Europa-7A ("non designato" @23,200 km sull'orbita di Ganimede-7)05/04/97 07:11 - Ganimede-706/05/97 12:12 - Callisto-8A ("non designato" @33,500 km sull'orbita di Ganimede-8)07/05/97 15:57 - Ganimede-825/06/97 13:48 - Callisto-926/06/97 17:20 - Ganimede-9A ("non designato" @80,000 km sull'orbita di Callisto-9)17/09/97 00:21 - Callisto-1009/11/97 21:47 - Europa-11
La missione spaziale GalileoUn'altra sonda, denominata Galileo, lanciata da Cape Canaveral, e messa in orbita dalla navetta Atlantis, ha raggiunto Giove nel dicembre del 1995 entrandovi in orbita. Ha rilasciato poco dopo l'ingresso in orbita il modulo che, appeso ad un paracadute, è penetrato nell'atmosfera gioviana analizzandone le caratteristiche. Ha esaurito la sua missione primaria della lunghezza di due anni, durante la quale ha studiato nel dettaglio il sistema planetario di Giove effettuando ripetute ricognizioni delle sue lune. La Galileo ha poi proseguito nella sua missione grazie alle sue eccellenti condizioni funzionali e a metà del 2001 la sonda è ancora operativa. Ecco di seguito un breve resoconto della missione:
Lancio: 18 ottobre 1989
Passaggio vicino a Venere: 10 febbraio 1990
Primo ritorno verso la Terra: 8 dicembre 1990
Passaggio vicino all'asteroide Gaspra: 29 ottobre 1991
Primo ritorno verso la Terra: 8 dicembre 1992
Passaggio vicino ad Ida: 28 agosto 1993
Raggiunge Giove: 7 dicembre 1995. La sonda Galileo è costituita da due moduli: un orbiter e un veicolo (Probe), costruito per penetrare nell'atmosfera del pianeta ed analizzarla. Inizialmente il viaggio della sonda fu previsto in due anni e mezzo con un'orbita diretta verso Giove ma, a causa della tragica esplosione dello Space Shuttle avvenuta nel gennaio del 1986, venne abbandonato il progetto di utilizzare come propulsore il razzo Centaurus ad idrogeno ed ossigeno liquidi a favore del più sicuro, ma meno potente, razzo bistadio IUS a propellenti solidi. Questo comportò un notevole aumento dei tempi e della complessità del viaggio. L'orbita studiata per la sonda si avvalse della tecnica del gravity assist, con la quale il veicolo spaziale, utilizzando la spinta gravitazionale della Terra e di Venere, avrebbe acquistato la velocità necessaria per arrivare a destinazione. La Galileo venne lanciata da Cape Canaveral il 29 ottobre del 1989 e arrivò su Giove nel dicembre 1995, dopo 6 anni complessivi di viaggio. Nell'aprile del 1991 la mancata apertura dell'antenna ad alto guadagno fu un gravissimo incidente in grado di pregiudicare il risultato della missione; l'antenna ad ombrello non si aprì completamente e gli innumerevoli tentativi fatti per sbloccarla non servirono a nulla. L'unica speranza, per non pregiudicare la missione, era di utilizzare l'antenna a basso guadagno con una notevolissima perdita di efficienza nella trasmissione dati. La sonda venne riprogrammata e vennero potenziate le le stazioni riceventi a terra per consentire il download dei dati. Oltre alla misura delle caratteristiche dell'alta atmosfera di Giove con il probe la missione ha avuto un notevole successo nel fornire immagini ad alta risoluzione di Ganimede, Callisto ed Europa.
Parte dell'articolo è tratto e modificato da : "http://www.astrofilitrentini.it/tnp/spacecraft.html""http://www.giornaletecnologico.it/news/200309/19/3f6a11000679b/""http://www.bo.astro.it/~universo/venere/Sole-Pianeti/planets/giosgal.htm"Photogallery - Giove Missioni su Giove Torna alla scheda delle Missioni
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