Lotta Comunista è un partito politico italiano antiparlamentare, cioè non riconosce valide le dinamiche parlamentari per la strategia del partito nell'attuale periodo storico, quindi assume anche la connotazione di extraparlamentare.E' un partito rivoluzionario e internazionalista fondato da Arrigo Cervetto e Lorenzo Parodi nel 1965 ed ispirato al pensiero di Marx, Engels e Lenin.
Indice[nascondi]
1 Storia
2 Il comunismo nell'Europa dell'est ed in Asia
3 Commemorazione della Rivoluzione d'Ottobre e del Primo Maggio
4 Localizzazione del gruppo
5 Personalità legate a Lotta Comunista
6 Voci correlate
7 Collegamenti esterni
8 Note
//
[modifica] Storia
« Le tesi sostenute acquistano particolare significato scientifico poiché molteplici fatti di portata storica le hanno verificate. Ma all'epoca fu necessario il coraggio della verità per andare controcorrente rispetto alla sinistra italiana e internazionale. Alcuni esempi: ciclo capitalistico mondiale espansivo, in particolare nei paesi in via di sviluppo; natura capitalistica statale dell'URSS e della Cina; natura imperialistica della potenza russa, forte sul piano militare ma debole su quello economico-finanziario; inevitabilità della «questione tedesca» al centro dell'Europa; ascesa del bacino del Pacifico e della potenza giapponese; prospettive di sviluppo di Cina e India; appoggio alle lotte antimperialiste dei paesi coloniali e semi-coloniali senza nessuna illusione sulla loro natura sociale; «crisi di ristrutturazione» degli anni settanta.Un patrimonio d'analisi che spiega, nella prospettiva storica, gli anni odierni e risolve molti apparenti misteri della politica internazionale »
(Prefazione ad Arrigo Cervetto, L'imperialismo unitario)
Le origini di questa organizzazione risalgono agli anni cinquanta, per opera di alcuni ex partigiani dei GAAP (gruppi anarchici di azione proletaria) aderenti alla FCL (federazione comunista libertaria) successivamente espulsi dalla FAI (federazione anarchica italiana) a seguito della virata marxista-leninista di tale gruppo, cui successivamente si unirà il gruppo Azione Comunista espulso dal PCI a seguito della posizione presa a favore degli insorti ungheresi del 1956, duramente repressi dai carri armati sovietici. Lo stalinismo era definito dagli stessi come la forma politica reazionaria della controrivoluzione successiva alla morte di Lenin. Il gruppo era conseguentemente schierato anche contro le posizioni del Partito Comunista Italiano, considerato non solo dipendente dal PCUS e succube della politica estera dell'URSS, ma anche colluso col capitalismo italiano, situazione che avrebbe rafforzato la struttura geopolitica che si stava delineando, impedendo la nascita e lo sviluppo di forze marxiste ed internazionaliste.
Nel 1965, dopo una fase di chiarificazione teorica all'interno del gruppo venne assunta la denominazione di Lotta Comunista, proseguendo nella linea dell'astensionismo strategico, contraria alla partecipazione alle elezioni e a quella che viene bollata come "democrazia parlamentare borghese".
L'obiettivo del partito è quello di diffondere la "scienza marxista" tra i lavoratori e radicarsi a livello organizzativo nei quartieri, nelle fabbriche e nelle università di alcune realtà europee per far sì che una quota non indifferente di classe operaia europea, in un futuro prossimo, possa trovare nel partito leninista un riferimento e una guida per affrontare quei giganteschi sconvolgimenti cui il capitalismo , secondo le tesi di Lotta Comunista, sta portando a livello mondiale . Il capitalismo, sempre secondo le tesi di Lotta Comunista , è infatti incapace di mantenere un ordine mondiale. Secondo le suddette tesi , il sistema di produzione capitalistico getta ciclicamente la società mondiale in una situazione di caos, generando conflitti armati per la ridefinizione dei mercati , ma, a sua volta, la crisi generale del capitalismo dà ai comunisti l'opportunità di sfruttare le guerre generate dal capitalismo per favorire la rivoluzione proletaria. In quest'ultimo aspetto le tesi di Lotta Comunista si rifanno agli insegnamenti di Lenin esposti nelle sue Tesi di Aprile.
[modifica] Il comunismo nell'Europa dell'est ed in Asia
Uno dei punti fondamentali della politica di Lotta Comunista è la cosiddetta "corretta applicazione del marxismo".
Lotta Comunista ha sempre rifiutato l'idea che in Unione Sovietica, nei suoi paesi satelliti ed in Asia si fosse realizzata una forma di comunismo, ritenendo al contrario che in Unione Sovietica, dopo la morte di Lenin, avesse preso corpo una vera e propria aristocrazia di burocrati costituendo una forma di capitalismo diretto e controllato dalla classe politica dirigente: il capitalismo di Stato.
Stalin, inoltre, tradì la rivoluzione non solo mettendo in primo piano il suo potere personale, ma soprattutto teorizzando la possibilità di sviluppo di un sistema comunista in un solo ed unico paese in un mondo dominato da potenze capitalistiche (teoria del socialismo in un solo paese), contrariamente a quanto detto da Lenin. Parte della storiografia indica in Lenin stesso la fonte di tale concetto. E' pur vero che la definizione, coniata da Stalin al Congresso del PCUS del 1923, avveniva in un momento che trovava un Lenin fortemente debilitato dalla malattia e incapace di comunicare, quindi la versione storiografica su una paternità Staliniana resta la più attendibile. L'aspetto caratterizzante il capitalismo di stato realizzato da Stalin, oltre la ferocia nella repressione e nello spionaggio (soprattutto nei confronti dei Bolscevichi critici della politica stalinista), fu la chiusura autarchica che Stalin giustificò teorizzando una fantomatica scissione del mercato mondiale in due blocchi. Guido La Barbera ,[1] fra gli attuali dirigenti di Lotta Comunista afferma che lo stalinismo superò una debolezza intrinseca e cronica di capitali investendo nell'industria bellica e pesante non sviluppando le infrastrutture economiche e sociali.
[modifica] Commemorazione della Rivoluzione d'Ottobre e del Primo Maggio
Il 7 novembre di ogni anno, Lotta Comunista celebra l'anniversario della Rivoluzione d'ottobre (così chiamata perché realizzata tra il 25 ed il 26 ottobre secondo il calendario giuliano, in vigore in Russia nel 1917). Per quanto riguarda il primo maggio,definito da Lotta Comunista non "festa del lavoro" ma giorno di lotta internazionale dei lavoratori, Lotta Comunista celebra il "Primo Maggio Internazionalista" con manifestazioni di piazza (a Genova, Milano e Torino) e iniziative pubbliche nelle città dove è presente come formazione politica organizzata.
[modifica] Localizzazione del gruppo
Una delle matrici da cui sorse Lotta Comunista è costituita dai GAAP (Gruppi Anarchici di Azione Proletaria)[2], formazione nata durante la riorganizzazione delle formazioni della sinistra comunista e libertaria nel dopoguerra, periodo in cui avvenne la ristrutturazione della FAI, i Gaap erano una formazione comunista libertaria con un rilevante peso nella classe operaia genovese del dopoguerra. La sede centrale di Lotta Comunista si trova a Genova ma è un partito operante in tutte le realtà industriali ed universitarie (i circoli di Milano, Torino e Roma sono comunque molto attivi) ed ha aperto anche diverse sedi all'estero, in modo particolare in Francia, Russia, Spagna (recentemente) e Grecia ed in Brasile. Scopo di Lotta Comunista è infatti quello di radicare un partito leninista in alcune aree chiavi della metropoli europea, come il triangolo industriale italiano e L'Ile de France di Parigi. Lotta Comunista pubblica e diffonde il mensile omonimo, fondato nel 1965, completamente autofinanziato. Le Edizioni Lotta Comunista, in diverse collane raccolgono, propongono e ripropongono in lingua italiana, francese, inglese, tedesca, russa e greca il materiale prodotto dal 1950 ad oggi.
La formazione è storicamente legata e radicata nel genovesato anche a livello sindacale con esponenti di caratura nazionale, sia con i Circoli Operai presenti ed operanti nelle zone operaie e proletarie di Genova. Fu egemone nelle lotte studentesche degli anni 1970 col, famoso per i genovesi, Comitato di Lotta di Ingegneria, formato da militanti e da simpatizzanti della sinistra in genere che non avevano mezzi politici per muoversi in un ambiente arduo come era Ingegneria agli inizi degli anni settanta. Si deve a tale Comitato l'intitolazione dell'aula magna di Ingegneria a Giacomo Buranello e l'apertura a colpi di piccone delle prigioni della famigerata (ai tempi del fascismo) casa dello studente di Genova, con la copertura legale di capi partigiani, essendo la zona ancora ritenuta "militare". Sempre al Comitato è dovuta la nascita del museo della Resistenza allocato adesso nelle prigioni fasciste della casa dello studente di Genova. Tale museo è visitato spesso da scolaresche per le commemorazioni del 25 aprile, ancora molto sentito a Genova.
Lotta Comunista risulta essere il partito extraistituzionale meglio radicato in Italia[senza fonte] con circoli anche all'estero, attualmente i circoli principali sono quelli di Genova, Milano, Torino, Parigi, Nizza, Roma, Parma, Savona, Brescia, Bergamo, Padova, Verona, Bologna, Firenze, Pisa, Napoli, San Pietroburgo, Atene, Rio de Janeiro, Bari, Brindisi, Lecce e recentemente Valencia, che effettuano attività anche nelle città vicine. Per il partito sono fondamentali i sostegni raccolti tra i lavoratori, gli studenti e i pensionati, che gli permettono di autofinanziarsi e di essere indipendenti. Ogni anno, d'estate, il partito organizza la Campagna Nazionale di Sottoscrizione per la Stampa Leninista, durante la quale vengono interessate a tale diffusione praticamente quasi tutte le città italiane.
Per un approfondimento sulla storia dell'organizzazione è necessaria la lettura della biografia di Lorenzo Parodi che permette di comprendere sia come è nata sia il momento storico in cui è nata Lotta Comunista.
Per lo specifico della situazione genovese riportiamo uno stralcio di articolo di La Repubblica del 22 agosto 2009 pagina 2 sezione: GENOVA[3]
« Nel silenzio Lotta Comunista è cresciuta, occupando in molte fabbriche almeno una parte dello spazio lasciato libero prima dal Pci, poi dai Dse ora dal Pd. Così oggi all'Ilva nella rappresentanza sindacale unitaria la Fiom ha 13 delegati su 25 e di questi 6 sono di Lotta Comunista, all' Ansaldo su 27 delegati 13 sono della Fiom e di questi 5 di Lotta Comunista, all'Elsag su 12 delegati la Fiom ne ha 6 di cui 3 di Lotta Comunista, alla Controlli 3 delegati sono tutti della Fiom e di questi 2 di Lotta Comunista, alla Fincantieri su 6 delegati Fiom 3 sono di Lotta Comunista, ma molti ce ne sono anche nelle riparazioni navali, in porto e nei trasporti, in particolare all'Amt, mentre nel pubblico impiego non ci sono più, ma solo perché nel 2007 c'è stata la diaspora. All'epoca la segreteria del sindacato aveva scelto di non candidare 19 delegati che volevano presentarsi alle elezioni della Rsu della Asl 3, e tra questi c'era una figura storica del sindacato, Lino Iannuzzi, di Lotta Comunista. Ci furono assemblee furibonde alle Croce Verde di Sestri e alla fine l'esodo dal sindacato di una bella fetta di iscritti, qualcuno parla addirittura di 700 tessere restituite, e di queste probabilmente quasi la metà sono di aderenti a Lotta Comunista »
[modifica] Personalità legate a Lotta Comunista
Bruno Fortichiari, fra i fondatori nel 1921 del Partito comunista d'Italia, è stato legato anche se per breve periodo a Lotta Comunista, negli ultimi anni della sua lunga vita politica nella sinistra comunista
« Nel 1970, infranse questa decisione, iniziando a pubblicare le “Lettere aperte ai compagni della Sinistra Comunista” e collaborando con un gruppo di giovani che, nel 1972, dette vita al bollettino “Iniziativa Comunista”. Attento agli avvenimenti degli anni Settanta, partecipò a dibattiti e conferenze organizzati dal Circolo La Comune e da Lotta Comunista. »
[4] . Al congresso del 1975 di Lotta Comunista al Teatro Argentina di Milano, il vecchio militante ricevette una vera ovazione dai giovani delegati.
A Genova il movimento vantava tra i propri simpatizzanti il console della Compagnia unica del porto di Genova, Paride Batini[senza fonte], di recente scomparso, e tra i militanti il Segretario Provinciale della FIOM Francesco Grondona[5] Tra i comunisti che hanno avuto rapporti con Lotta Comunista c'è inoltre Marco Ferrando, fondatore del Partito Comunista dei Lavoratori.
[modifica] Voci correlate
Gruppi Anarchici di Azione Proletaria
FAI
Marxismo
Leninismo
Movimenti comunisti
Storia del movimento partigiano a Genova
Umberto Marzocchi
[modifica] Collegamenti esterni
una radice di Lotta Comunista:i Gruppi Anarchici di Azione Proletaria
Edizioni Lotta Comunista
éditions Science marxiste (edizioni in lingue straniere di Lotta Comunista)
Edizioni PantaRei (un'altra casa editrice di Lotta Comunista)
Istituto di Studi sul Capitalismo
Marx-Karl-com, un'iniziativa dell'Istituto di Studi sul Capitalismo
Opere di Arrigo Cervetto sul Web
relazione di Arrigo Cervetto al congresso di Pontedecimo del 1951
le tesi di Pontedecimo del 1951
raccolta non ufficiale di tutti i numeri del giornale Lotta Comunista
Arrigo Cervetto e Lotta Comunista in La Patria Grande Medio Alternativo Indipendente
[modifica] Note
^ La Crisi del Capitalismo di Stato (Ed L. Comunista, pp 481,)
^ nascita dei GAAP di Guido Barroero
^ fabbriche.html Lotta comunista, il movimento che nelle fabbriche conta più del Pd
^ Bruno Fortichiari
^ Fiom, la polveriera di Genova 'Non abbiamo governi amici' La Repubblica — 20 settembre 2007
1 Storia
2 Il comunismo nell'Europa dell'est ed in Asia
3 Commemorazione della Rivoluzione d'Ottobre e del Primo Maggio
4 Localizzazione del gruppo
5 Personalità legate a Lotta Comunista
6 Voci correlate
7 Collegamenti esterni
8 Note
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[modifica] Storia
« Le tesi sostenute acquistano particolare significato scientifico poiché molteplici fatti di portata storica le hanno verificate. Ma all'epoca fu necessario il coraggio della verità per andare controcorrente rispetto alla sinistra italiana e internazionale. Alcuni esempi: ciclo capitalistico mondiale espansivo, in particolare nei paesi in via di sviluppo; natura capitalistica statale dell'URSS e della Cina; natura imperialistica della potenza russa, forte sul piano militare ma debole su quello economico-finanziario; inevitabilità della «questione tedesca» al centro dell'Europa; ascesa del bacino del Pacifico e della potenza giapponese; prospettive di sviluppo di Cina e India; appoggio alle lotte antimperialiste dei paesi coloniali e semi-coloniali senza nessuna illusione sulla loro natura sociale; «crisi di ristrutturazione» degli anni settanta.Un patrimonio d'analisi che spiega, nella prospettiva storica, gli anni odierni e risolve molti apparenti misteri della politica internazionale »
(Prefazione ad Arrigo Cervetto, L'imperialismo unitario)
Le origini di questa organizzazione risalgono agli anni cinquanta, per opera di alcuni ex partigiani dei GAAP (gruppi anarchici di azione proletaria) aderenti alla FCL (federazione comunista libertaria) successivamente espulsi dalla FAI (federazione anarchica italiana) a seguito della virata marxista-leninista di tale gruppo, cui successivamente si unirà il gruppo Azione Comunista espulso dal PCI a seguito della posizione presa a favore degli insorti ungheresi del 1956, duramente repressi dai carri armati sovietici. Lo stalinismo era definito dagli stessi come la forma politica reazionaria della controrivoluzione successiva alla morte di Lenin. Il gruppo era conseguentemente schierato anche contro le posizioni del Partito Comunista Italiano, considerato non solo dipendente dal PCUS e succube della politica estera dell'URSS, ma anche colluso col capitalismo italiano, situazione che avrebbe rafforzato la struttura geopolitica che si stava delineando, impedendo la nascita e lo sviluppo di forze marxiste ed internazionaliste.
Nel 1965, dopo una fase di chiarificazione teorica all'interno del gruppo venne assunta la denominazione di Lotta Comunista, proseguendo nella linea dell'astensionismo strategico, contraria alla partecipazione alle elezioni e a quella che viene bollata come "democrazia parlamentare borghese".
L'obiettivo del partito è quello di diffondere la "scienza marxista" tra i lavoratori e radicarsi a livello organizzativo nei quartieri, nelle fabbriche e nelle università di alcune realtà europee per far sì che una quota non indifferente di classe operaia europea, in un futuro prossimo, possa trovare nel partito leninista un riferimento e una guida per affrontare quei giganteschi sconvolgimenti cui il capitalismo , secondo le tesi di Lotta Comunista, sta portando a livello mondiale . Il capitalismo, sempre secondo le tesi di Lotta Comunista , è infatti incapace di mantenere un ordine mondiale. Secondo le suddette tesi , il sistema di produzione capitalistico getta ciclicamente la società mondiale in una situazione di caos, generando conflitti armati per la ridefinizione dei mercati , ma, a sua volta, la crisi generale del capitalismo dà ai comunisti l'opportunità di sfruttare le guerre generate dal capitalismo per favorire la rivoluzione proletaria. In quest'ultimo aspetto le tesi di Lotta Comunista si rifanno agli insegnamenti di Lenin esposti nelle sue Tesi di Aprile.
[modifica] Il comunismo nell'Europa dell'est ed in Asia
Uno dei punti fondamentali della politica di Lotta Comunista è la cosiddetta "corretta applicazione del marxismo".
Lotta Comunista ha sempre rifiutato l'idea che in Unione Sovietica, nei suoi paesi satelliti ed in Asia si fosse realizzata una forma di comunismo, ritenendo al contrario che in Unione Sovietica, dopo la morte di Lenin, avesse preso corpo una vera e propria aristocrazia di burocrati costituendo una forma di capitalismo diretto e controllato dalla classe politica dirigente: il capitalismo di Stato.
Stalin, inoltre, tradì la rivoluzione non solo mettendo in primo piano il suo potere personale, ma soprattutto teorizzando la possibilità di sviluppo di un sistema comunista in un solo ed unico paese in un mondo dominato da potenze capitalistiche (teoria del socialismo in un solo paese), contrariamente a quanto detto da Lenin. Parte della storiografia indica in Lenin stesso la fonte di tale concetto. E' pur vero che la definizione, coniata da Stalin al Congresso del PCUS del 1923, avveniva in un momento che trovava un Lenin fortemente debilitato dalla malattia e incapace di comunicare, quindi la versione storiografica su una paternità Staliniana resta la più attendibile. L'aspetto caratterizzante il capitalismo di stato realizzato da Stalin, oltre la ferocia nella repressione e nello spionaggio (soprattutto nei confronti dei Bolscevichi critici della politica stalinista), fu la chiusura autarchica che Stalin giustificò teorizzando una fantomatica scissione del mercato mondiale in due blocchi. Guido La Barbera ,[1] fra gli attuali dirigenti di Lotta Comunista afferma che lo stalinismo superò una debolezza intrinseca e cronica di capitali investendo nell'industria bellica e pesante non sviluppando le infrastrutture economiche e sociali.
[modifica] Commemorazione della Rivoluzione d'Ottobre e del Primo Maggio
Il 7 novembre di ogni anno, Lotta Comunista celebra l'anniversario della Rivoluzione d'ottobre (così chiamata perché realizzata tra il 25 ed il 26 ottobre secondo il calendario giuliano, in vigore in Russia nel 1917). Per quanto riguarda il primo maggio,definito da Lotta Comunista non "festa del lavoro" ma giorno di lotta internazionale dei lavoratori, Lotta Comunista celebra il "Primo Maggio Internazionalista" con manifestazioni di piazza (a Genova, Milano e Torino) e iniziative pubbliche nelle città dove è presente come formazione politica organizzata.
[modifica] Localizzazione del gruppo
Una delle matrici da cui sorse Lotta Comunista è costituita dai GAAP (Gruppi Anarchici di Azione Proletaria)[2], formazione nata durante la riorganizzazione delle formazioni della sinistra comunista e libertaria nel dopoguerra, periodo in cui avvenne la ristrutturazione della FAI, i Gaap erano una formazione comunista libertaria con un rilevante peso nella classe operaia genovese del dopoguerra. La sede centrale di Lotta Comunista si trova a Genova ma è un partito operante in tutte le realtà industriali ed universitarie (i circoli di Milano, Torino e Roma sono comunque molto attivi) ed ha aperto anche diverse sedi all'estero, in modo particolare in Francia, Russia, Spagna (recentemente) e Grecia ed in Brasile. Scopo di Lotta Comunista è infatti quello di radicare un partito leninista in alcune aree chiavi della metropoli europea, come il triangolo industriale italiano e L'Ile de France di Parigi. Lotta Comunista pubblica e diffonde il mensile omonimo, fondato nel 1965, completamente autofinanziato. Le Edizioni Lotta Comunista, in diverse collane raccolgono, propongono e ripropongono in lingua italiana, francese, inglese, tedesca, russa e greca il materiale prodotto dal 1950 ad oggi.
La formazione è storicamente legata e radicata nel genovesato anche a livello sindacale con esponenti di caratura nazionale, sia con i Circoli Operai presenti ed operanti nelle zone operaie e proletarie di Genova. Fu egemone nelle lotte studentesche degli anni 1970 col, famoso per i genovesi, Comitato di Lotta di Ingegneria, formato da militanti e da simpatizzanti della sinistra in genere che non avevano mezzi politici per muoversi in un ambiente arduo come era Ingegneria agli inizi degli anni settanta. Si deve a tale Comitato l'intitolazione dell'aula magna di Ingegneria a Giacomo Buranello e l'apertura a colpi di piccone delle prigioni della famigerata (ai tempi del fascismo) casa dello studente di Genova, con la copertura legale di capi partigiani, essendo la zona ancora ritenuta "militare". Sempre al Comitato è dovuta la nascita del museo della Resistenza allocato adesso nelle prigioni fasciste della casa dello studente di Genova. Tale museo è visitato spesso da scolaresche per le commemorazioni del 25 aprile, ancora molto sentito a Genova.
Lotta Comunista risulta essere il partito extraistituzionale meglio radicato in Italia[senza fonte] con circoli anche all'estero, attualmente i circoli principali sono quelli di Genova, Milano, Torino, Parigi, Nizza, Roma, Parma, Savona, Brescia, Bergamo, Padova, Verona, Bologna, Firenze, Pisa, Napoli, San Pietroburgo, Atene, Rio de Janeiro, Bari, Brindisi, Lecce e recentemente Valencia, che effettuano attività anche nelle città vicine. Per il partito sono fondamentali i sostegni raccolti tra i lavoratori, gli studenti e i pensionati, che gli permettono di autofinanziarsi e di essere indipendenti. Ogni anno, d'estate, il partito organizza la Campagna Nazionale di Sottoscrizione per la Stampa Leninista, durante la quale vengono interessate a tale diffusione praticamente quasi tutte le città italiane.
Per un approfondimento sulla storia dell'organizzazione è necessaria la lettura della biografia di Lorenzo Parodi che permette di comprendere sia come è nata sia il momento storico in cui è nata Lotta Comunista.
Per lo specifico della situazione genovese riportiamo uno stralcio di articolo di La Repubblica del 22 agosto 2009 pagina 2 sezione: GENOVA[3]
« Nel silenzio Lotta Comunista è cresciuta, occupando in molte fabbriche almeno una parte dello spazio lasciato libero prima dal Pci, poi dai Dse ora dal Pd. Così oggi all'Ilva nella rappresentanza sindacale unitaria la Fiom ha 13 delegati su 25 e di questi 6 sono di Lotta Comunista, all' Ansaldo su 27 delegati 13 sono della Fiom e di questi 5 di Lotta Comunista, all'Elsag su 12 delegati la Fiom ne ha 6 di cui 3 di Lotta Comunista, alla Controlli 3 delegati sono tutti della Fiom e di questi 2 di Lotta Comunista, alla Fincantieri su 6 delegati Fiom 3 sono di Lotta Comunista, ma molti ce ne sono anche nelle riparazioni navali, in porto e nei trasporti, in particolare all'Amt, mentre nel pubblico impiego non ci sono più, ma solo perché nel 2007 c'è stata la diaspora. All'epoca la segreteria del sindacato aveva scelto di non candidare 19 delegati che volevano presentarsi alle elezioni della Rsu della Asl 3, e tra questi c'era una figura storica del sindacato, Lino Iannuzzi, di Lotta Comunista. Ci furono assemblee furibonde alle Croce Verde di Sestri e alla fine l'esodo dal sindacato di una bella fetta di iscritti, qualcuno parla addirittura di 700 tessere restituite, e di queste probabilmente quasi la metà sono di aderenti a Lotta Comunista »
[modifica] Personalità legate a Lotta Comunista
Bruno Fortichiari, fra i fondatori nel 1921 del Partito comunista d'Italia, è stato legato anche se per breve periodo a Lotta Comunista, negli ultimi anni della sua lunga vita politica nella sinistra comunista
« Nel 1970, infranse questa decisione, iniziando a pubblicare le “Lettere aperte ai compagni della Sinistra Comunista” e collaborando con un gruppo di giovani che, nel 1972, dette vita al bollettino “Iniziativa Comunista”. Attento agli avvenimenti degli anni Settanta, partecipò a dibattiti e conferenze organizzati dal Circolo La Comune e da Lotta Comunista. »
[4] . Al congresso del 1975 di Lotta Comunista al Teatro Argentina di Milano, il vecchio militante ricevette una vera ovazione dai giovani delegati.
A Genova il movimento vantava tra i propri simpatizzanti il console della Compagnia unica del porto di Genova, Paride Batini[senza fonte], di recente scomparso, e tra i militanti il Segretario Provinciale della FIOM Francesco Grondona[5] Tra i comunisti che hanno avuto rapporti con Lotta Comunista c'è inoltre Marco Ferrando, fondatore del Partito Comunista dei Lavoratori.
[modifica] Voci correlate
Gruppi Anarchici di Azione Proletaria
FAI
Marxismo
Leninismo
Movimenti comunisti
Storia del movimento partigiano a Genova
Umberto Marzocchi
[modifica] Collegamenti esterni
una radice di Lotta Comunista:i Gruppi Anarchici di Azione Proletaria
Edizioni Lotta Comunista
éditions Science marxiste (edizioni in lingue straniere di Lotta Comunista)
Edizioni PantaRei (un'altra casa editrice di Lotta Comunista)
Istituto di Studi sul Capitalismo
Marx-Karl-com, un'iniziativa dell'Istituto di Studi sul Capitalismo
Opere di Arrigo Cervetto sul Web
relazione di Arrigo Cervetto al congresso di Pontedecimo del 1951
le tesi di Pontedecimo del 1951
raccolta non ufficiale di tutti i numeri del giornale Lotta Comunista
Arrigo Cervetto e Lotta Comunista in La Patria Grande Medio Alternativo Indipendente
[modifica] Note
^ La Crisi del Capitalismo di Stato (Ed L. Comunista, pp 481,)
^ nascita dei GAAP di Guido Barroero
^ fabbriche.html Lotta comunista, il movimento che nelle fabbriche conta più del Pd
^ Bruno Fortichiari
^ Fiom, la polveriera di Genova 'Non abbiamo governi amici' La Repubblica — 20 settembre 2007
estratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Lotta_Comunista
Una domanda, anzi piu' che una domanda una curiosità. Dalla lettura del suo profilo mi sembra di capiure che lei sia un democristiano, di qui la mia curisità: come mai questo post dedicato a lotta comunista? Cordialis aluti AF
RispondiEliminaCarissimo Attilio, se darai un'occhiata un pò più ampia al mio blog potrai facilmente notare che ho trattato sia la storia dei partiti politici (compresi quelli extraparlamentari) sin dal referendum per la proclamazione della Repubblica nonchè le testate giornalistiche italiane, con una visuale su quelle maggiori europee cercando di trattare anche quelle internazionali. Lotta Comunista ha un ruolo nella storia editoriale del Paese che a prescindere dalle proprie idee nessuno può nascondere. Peraltro, proprio perchè sono democristiano cerco di attenermi ai dati storici e a non travisare la realtà. Anche questo è un passo verso una maggiore democrazia: mai nascondere la verità.
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