Pietro Berti

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VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

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Anchorage

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venerdì 25 febbraio 2011

Vladimir Vladimirovič Putin
















Vladimir Vladimirovič Putin - in russo: Влади́мир Влади́мирович Пу́тин[?] ascolta[?·info] - (Leningrado, 7 ottobre 1952) è un politico ed ex agente segreto russo.
È stato Primo Ministro della Russia dall'8 agosto 1999 al 7 maggio 2000, su nomina di Boris El'cin. Svolse le funzioni di Capo dello Stato dopo le dimissioni di El'cin, dal 31 dicembre 1999, e poi fu eletto Presidente della Federazione Russa dal 2000, riconfermato in carica nelle elezioni del 14 marzo 2004. Impossibilitato ad un terzo mandato per il dettame della Costituzione Russa, ha favorito la vittoria del suo delfino Dmitrij Medvedev, che l'ha nominato nuovamente Primo Ministro il giorno stesso del suo insediamento, il 7 maggio 2008. Il 27 maggio 2008 il Presidente della Repubblica Bielorussa lo ha nominato Primo Ministro dell'Unione Russia-Bielorussia[1].
Il settimanale statunitense TIME lo ha eletto Persona dell'anno 2007[2].
Indice[nascondi]
1 Giovinezza e carriera nei servizi di sicurezza
2 L'ingresso in Politica
3 Famiglia e vita privata
4 Primo Ministro
5 Presidente
5.1 Primo mandato
5.2 Secondo mandato
6 La nuova carica di Primo Ministro
7 Premier dell'unione Russia-Bielorussia
8 Onorificenze
9 Passioni private
10 Bibliografia su Putin
11 Note
12 Altri progetti
13 Collegamenti esterni
Giovinezza e carriera nei servizi di sicurezza [modifica]
Nato a Leningrado[3], visse, secondo la sua biografia От Первого Лица[4] (in italiano: In prima persona, stampata per la campagna presidenziale del 2000) un'infanzia povera, trascorsa in una casa comunale. Il nonno paterno, Spiridon Putin, lavorò come cuoco in una dacia al servizio di Stalin e Lenin[5]. La madre, Maria Ivanovna Putina (1911-1998), era un'operaia mentre il padre, Vladimir Spiridonovič Putin (1911-1999), all'inizio degli anni trenta fu sommergibilista nella Marina Militare Sovietica. Durante la seconda guerra mondiale, suo padre fu arruolato dal NKVD in un gruppo di sabotatori[6]. Due fratelli più anziani nacquero negli Anni Trenta; uno morì nei primi mesi di vita; il secondo morì di difterite durante l'assedio di Leningrado.
Putin si è laureato in Diritto Internazionale alla Facoltà di Legge dell'Università Statale di Leningrado nel 1975. Membro del Partito Comunista dell'Unione Sovietica[7], fu arruolato alla fine degli studi nel KGB[8]. Durante la sua carriera come membro e quindi dirigente dell'organizzazione segreta, durata dal 1975 al 1991, ha vissuto per cinque anni a Dresda, nella Repubblica Democratica Tedesca[9]. Dopo il collasso del regime della Germania Est, Putin fu richiamato in Unione Sovietica e fece ritorno a Leningrado, dove, da giugno del 1991, fu inserito nella sezione Affari internazionali dell'Università Statale, sottoposto al Vice Direttore Juri Molčanov. Nella sua nuova posizione, rinsaldò i rapporti con Anatolj Sobčak, l'allora Sindaco di Leningrado: Sobčak aveva lavorato come professore assistente durante gli anni di università di Putin ed era stato un suo relatore. Il futuro Presidente rassegnò le proprie dimissioni dai servizi di sicurezza il 20 agosto 1991 durante il fallito colpo di Stato, supportato dal KGB, contro Gorbačëv.
L'ingresso in Politica [modifica]

Putin quando era nel KGB
Nel mese di maggio 1990 fu nominato Consigliere del Sindaco di San Pietroburgo per gli Affari Internazionali. Dal 28 giugno 1991 fu posto alla direzione del comitato per le relazioni esterne della città, con il compito di promuovere i rapporti internazionali e attirare gli investimenti stranieri. Il comitato fu inoltre incaricato di registrare le imprese estere presenti a San Pietroburgo[10]. Nello stesso periodo in cui Putin lo dirigeva, nell'organo lavorava anche Aleksej Miller, l'attuale CEO di Gazprom, (15 dicembre 1991 - 1996), nonché un elevato numero di politici e businessman[11]. Dopo un anno di direzione, l'operato di Putin fu messo sotto esame da una commissione del consiglio legislativo della città. Nella propria relazione finale tale organo rilevò che i prezzi applicati dal comitato nei confronti degli imprenditori esteri erano eccessivamente bassi e che questi aveva concesso delle licenze per l'esportazione dei metalli non ferrosi (per un valore stimato in 93 milioni di dollari) in cambio di aiuti alimentari che non giunsero mai nella città[12][13][14][15][16][17] . La proposta di immediata revoca della carica non sortì tuttavia alcun effetto: Putin rimase a capo del comitato per le relazioni esterne fino al 1996. Dal 1992 al marzo 2000 gli fu inoltre affidata la direzione del St. Petersburg Immobilien und Beteiligungs AG (SPAG), una agenzia immobiliare tedesca, finita sotto inchiesta in Germania per riciclaggio di denaro sporco[18][19][20][21][22][23][10].
Nel 1994 venne nominato deputato alle elezioni supplementari della città di San Pietroburgo. Dal 1995 fino al giugno del 1997 Putin guidò la delegazione pro-governo della città nel partito politico La nostra casa è la Russia[24][17]; durante questo stesso periodo fu inoltre a capo del Gruppo editoriale del giornale Sankt-Peterburgskije Vedomosti di JSC[10][24].
Nel 1996 Anatolij Sobčak perse le elezioni della città di San Pietroburgo a favore del rivale Vladimir Jakovlev. Il futuro Presidente russo venne allora chiamato a Mosca e, nel giugno 1996, divenne capo delegato del Dipartimento per la Gestione della Proprietà Presidenziale (carica che occuperà fino al 1998), alle dipendenze di Pavel Borodin. Occuperà questa posizione fino a marzo del 1997. Il 26 marzo 1997 il Presidente Boris Nikolaevič El'cin lo nominò delegato capo del Personale Presidenziale, carica che occupò fino a maggio 1998.
Il 27 giugno 1997 Putin conseguì il Master in economia, primo livello post laurea, all'Istituto Minerario di San Pietroburgo con una relazione dal titolo La progettazione strategica delle risorse regionali sotto la formazione dei rapporti del mercato[25]. Secondo Clifford, G. Gaddy, un collega dell'Istituto "Brookings", 16 delle 20 pagine che aprono una sezione chiave del lavoro di Putin erano copiate parola per parola da uno studio dell'amministrazione, La Progettazione Strategica e la Politica, scritte del professor William King degli Stati Uniti e da David Cleland. Lo studio è stato tradotto in Russo da un istituto vicino al KGB all'inizio degli anni 90[26].
Il 25 maggio 1998, fu nominato Primo Delegato Capo del Personale Presidenziale per le Regioni, (sostituendo Viktorija Mitina) ed il 15 luglio dello stesso anno divenne Presidente della Commissione per la Preparazione degli Accordi sulla limitazione del potere alle Regioni (in cui sostituisce Sergeij Šachraj). Dopo l'arrivo di Putin, la commissione non ha completato tali accordi, anche se durante il mandato di Šachraj ne erano già stati conclusi 46[27].
Il 25 luglio 1998 El'cin nominò Vladimir Putin capo del FSB (una delle agenzie che successero al KGB), ruolo che quest'ultimo occuperà fino all'agosto del 1999. Divenne un membro permanente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa il 1º ottobre 1998 e suo responsabile il 29 marzo 1999. Nel mese di aprile del 1999, Vladimir Putin ed il Ministro degli interni Sergei Stepašin tennero una conferenza stampa televisiva in cui mostrarono un video rappresentante un uomo nudo, molto simile al Procuratore Generale della Russia, Juri Skuratov, a letto insieme a due giovani donne. Putin sostenne che dall'analisi degli esperti del FSB sarebbe risultato che l'uomo sul nastro fosse proprio Skuratov e che l'orgia gli fosse stata offerta da ricchi criminali russi[28][29]. Skuratov era stato in passato avversario del Presidente El'cin e aveva denunciato la corruzione del suo Governo[30].
Famiglia e vita privata [modifica]
Il 28 luglio 1983 Putin convolò a nozze con Ljudmila Škrebneva, al tempo una studentessa di Filologia spagnola all'Università Statale di San Pietroburgo, nata a Kaliningrad il 6 gennaio 1958. La coppia ha due figli, Marija Putina, nata nel 1985, e Ekaterina (Katia) Putina, nata nel 1986 a Dresda. Le due studiarono alla Scuola Tedesca di Mosca (Deutsche Schule Moskau) fino a che il padre fu nominato Primo Ministro.
Dal 1992, Putin possiede una dacia di circa 7 mila metri quadrati a Solovjovka, nel distretto Priozerskij dell'Oblast' di Leningrado, situata sulla costa orientale del lago Komsomol'skoije sull'Istmo careliano, non lontano da San Pietroburgo. I suoi vicini sono Vladimir Jakunin, Andrej Fursenko, Sergej Fursenko, Jurij Kovalčuk, Viktor Mjačin, Vladimir Smirnov e Nikolaj Šamalov. Il 10 novembre 1996 insieme costituirono la società cooperativa Ozero (il Lago) che ebbe come effetto l'unione delle loro proprietà. Questo è stato confermato dalla dichiarazione dei redditi e delle proprietà di Putin al momento della candidatura presidenziale del 2000.[10][1] Tuttavia, tale immobile non era elencato nella sua successiva dichiarazione relativa al quadriennio 1998 - 2002, presentata prima delle elezioni del 2004 (Testo della dichiarazione in russo: .doc).
Il padre di Putin fu un "comunista modello, che credeva genuinamente nei propri ideali cercando di metterli in pratica nella propria vita.".[31] Con tale attestazione diventò segretario del Partito nell'officina ove lavorava successivamente entrò nella presidenza del Partito della propria fabbrica[31]. Anche se il padre era un "militante ateo"[32], la madre di Putin "era una devota credente ortodossa"[31]. Anche se non aveva icone dentro la propria casa, frequentava regolarmente la Chiesa (nonostante le persecuzioni governative nei confronti dei fedeli della Chiesa Ortodossa russa[senza fonte]). Dichiarò che Putin fu segretamente battezzato da bambino e che era solita portarlo con lei in chiesa[31] Il padre era a conoscenza della cosa ma non si opponeva alle decisioni della consorte[31]. Putin oggi è un membro praticante della Chiesa Ortodossa russa: la sua "conversione" ebbe luogo dopo un grave incidente stradale che coinvolse la moglie nel 1993 e divenne ancora più devoto dopo che nell'agosto 1996 la sua dacia prese fuoco rischiando di uccidere gli occupanti[32][33]. Poco prima di una visita ufficiale in Israele sua madre gli consegnò la propria croce battesimale benedicendolo: «Feci come mi chiese e quindi mi mise la croce al collo. Da allora non l'ho mai tolta.»[31]
Per il Patriarca Alessio II della Chiesa Ortodossa russa il ruolo di Putin è stato determinante nel ricomporre lo scisma, che perdurava ormai da ottant'anni, con la Chiesa Ortodossa fuori dalla Russia nel maggio 2007[34].
Putin parla ottimamente il tedesco; parla discretamente anche l'inglese, ma è solito utilizzare interpreti quando conversa con interlocutori madrelingua.
Nel dicembre 2009 l'ex ginnasta Alina Kabaeva diventa madre di un bimbo, Dimitrij, la cui paternità viene attribuita a Putin.[35]
Primo Ministro [modifica]
Il 9 agosto 1999 Vladimir Putin fu nominato Primo Deputato, carica che gli permetterà quello stesso giorno, dopo la caduta del precedente Governo guidato da Sergei Stepašin, di essere insignito dell'incarico di Primo Ministro della Federazione Russa dal Presidente Boris El'cin.[36] El'cin dichiarò inoltre che avrebbe desiderato che Putin diventasse il proprio successore. Poco dopo tale augurio, il nuovo Primo Ministro dichiarò la propria intenzione di correre per la Presidenza.[37] Il 16 agosto, la Duma ratificò la sua nomina a Primo Ministro con 233 voti a favore (contro 84 contrari e 17 astenuti),[38] facendo di lui il quinto Capo di Governo in meno di diciotto mesi. In tale carica Putin, pur essendo pressoché sconosciuto all'opinione pubblica, durerà di più dei propri predecessori. I maggiori oppositori di El'cin e aspiranti alla Presidenza, il Sindaco di Mosca Jurij Mikhailovič Lužkov e l'ex Primo Ministro Evgenij Primakov, stavano già cercando di rimpiazzare il Presidente uscente, e contrastarono duramente Putin quale nuovo concorrente. L'immagine di Putin come uomo d'ordine e il suo deciso approccio alla Seconda Guerra Cecena riuscirono tuttavia ad aumentarne la popolarità tra le masse, e gli permise di superare i propri rivali.
La nomina di Putin coincise infatti con l'improvvisa recrudescenza del conflitto nel Caucaso settentrionale: i separatisti Ceceni si riorganizzarono e invasero il vicino Daghestan. Sia in Russia che all'estero, l'immagine pubblica di Putin fu forgiata dal suo approccio aggressivo al conflitto. Uno dei primi atti che compì diventando Presidente ad interim, il 31 dicembre 1999, fu quello di fare visita alle truppe russe in Cecenia. Nel 2003 in tale regione si tenne un referendum che sancì l'adozione di una nuova costituzione e l'appartenenza della Repubblica alla Federazione Russa. La situazione è in seguito venuta a stabilizzarsi dopo le elezioni parlamentari e l'istituzione di un governo regionale.[39][40][41][42][43]
Pur non essendo formalmente iscritto a nessun partito, Putin diede il proprio appoggio al neonato Partito di Unità russo,[44] che ottenne nel voto popolare per la Duma, tenuto nel dicembre 1999, la seconda percentuale più alta di consensi (23,32%). Dopo tale successo Putin apparve il favorito tra i candidati alla presidenza in vista delle elezioni che si sarebbero svolte l'estate successiva.
Presidente [modifica]

Bush e Putin
Primo mandato [modifica]

Francobollo azero commemorativo dell'incontro tra Vladimir Putin e Heydar Aliyev avvenuto nel 2001.
La sua ascesa alla più alta carica della Russia si dimostrò persino più rapida: il 31 dicembre 1999, inaspettatamente, El'cin rassegnò le proprie dimissioni e, come previsto dalla Costituzione, Putin divenne Presidente ad interim della Federazione Russa. Il primo Decreto che Putin sottoscrisse quello stesso giorno fu quello titolato "Sulle garanzie riguardanti il precedente presidente della Federazione Russa e per i membri della sua famiglia".[45][46]
Mentre i suoi oppositori si stavano preparando ad un'elezione da svolgersi nel giugno dell'anno successivo, le dimissioni di El'cin fecero sì che le stesse dovessero essere effettuate entro tre mesi, in marzo. Le Elezioni presidenziali russe si svolsero il 26 marzo 2000: Putin vinse alla prima tornata.
Vladimir Putin giurò come Presidente il 7 maggio 2000. Dopo aver annunciato la propria intenzione di consolidare il potere presidenziale nel Paese, durante il maggio 2000 emanò un decreto che suddivideva gli 89 soggetti federali della Russia tra 7 Distretti Federali diretti da suoi rappresentanti allo scopo di facilitare l'amministrazione federale. Nel luglio 2000, così come disponeva una Legge proposta da lui ed approvata dal Parlamento, Putin acquisì il diritto di revocare il mandato ai capi di tali soggetti federali.
Nel dicembre 2000 il Presidente approvò la Legge modificativa dell'Inno della Federazione Russa. Fino a quel momento quest'ultimo aveva avuto musica di Michail Ivanovič Glinka e nessun testo. Il nuovo Inno riproponeva (con piccole modifiche) la musica di quello sovietico successivo al 1944 di Aleksandrov, con il testo di Sergej Michalkov.[47][48]
Il 12 febbraio 2001, Putin sottoscrisse una Legge federale riguardante le garanzie per i precedenti Presidenti e le loro famiglie che rimpiazzò il Decreto precedente. Dal 1999 El'cin, con alcuni parenti, era sotto inchiesta per riciclaggio di denaro tra Russia e Svizzera.[49]
All'inizio del luglio 2003 le Autorità russe arrestarono Platon Lebedev, partner di Michail Borisovič Chodorkovskij e secondo più grande azionista della Yukos, sospettato di aver acquisito illegalmente nel 1994 una partecipazione in una società statale, la Apatit.
Secondo mandato [modifica]
Il 14 marzo 2004 Putin è stato rieletto Presidente per un secondo mandato, con il 71 percento dei voti. Nel mese di settembre, a seguito degli attacchi terroristici ceceni in Russia, (scuola di Beslan 1º settembre 2004) il presidente Vladimir Putin ha lanciato un'iniziativa per sostituire l'elezione dei Governatori regionali con un sistema per cui sarebbero direttamente nominati dal Presidente ed approvati dalle legislature regionali. Gorbačëv ha criticato tali provvedimenti accusando Putin di allontanarsi dalla via democratica.

Putin incontra Robert Gates.
Favorevole ad un recupero, sia pure critico, dei valori espressi dal precedente regime comunista, Putin - sul piano della politica internazionale - si è opposto alla Guerra in Iraq del 2003, mostrandosi riluttante anche verso un'immediata abolizione delle sanzioni verso quel Paese una volta terminato il conflitto, condizionandolo al completamento del lavoro delle commissioni ispettive dell'ONU.
Nell'aprile 2005 Putin effettua un viaggio in Medio Oriente, divenendo il primo leader russo in visita ufficiale a Gerusalemme.
Nel novembre 2006 Putin è accusato dell'omicidio politico dell'ex Colonnello del KGB Aleksandr Litvinenko [2] in un video registrato dalla vittima stessa poco prima della sua morte, dovuta ad avvelenamento da radiazioni di Polonio 210. Alcuni giornali parlano anche di coinvolgimenti del governo russo nella morte della giornalista moscovita Anna Politkovskaja. Prima di morire, Litvinenko ha accusato pubblicamente il Presidente russo Vladimir Putin come responsabile del suo avvelenamento e come mandante dell'omicidio della giornalista Anna Politkovskaja. In un articolo scritto da Litvinenko nel luglio, e pubblicata online su Zakayev's Chechenpress, ha anche affermato che Vladimir Putin è un pedofilo[50][51]. Altri giornalisti sono stati uccisi ed altri costretti a non occuparsi di politica. Anche i giornali, intimiditi e a corto di finanziamenti, ormai sono allineati alla linea politica "ufficiale", tranne il Kommersant'(Коммерсантъ), partecipato dalla Fondazione Gorbačëv. Tuttavia nessuna prova definitiva è stata prodotta a sostegno di queste accuse. Le indagini sono state subito indirizzate verso la "mafia cecena", alla quale vengono genericamente attribuite tutte le responsabilità "scomode" per il Cremlino. Tali osservazioni critiche vengono confermate nei servizi per i vari Telegiornali dai corrispondenti della RAI a Mosca.
Gli enormi proventi derivanti dalla vendita di materie prime, soprattutto petrolio e gas, i cui prezzi sono saliti ai massimi storici dal 2000 in poi, sono tornati ad essere destinati prioritariamente come in epoca sovietica al complesso militar/industriale. Sono dell'estate 2007 ripetute entusiastiche dichiarazioni circa la realizzazione di un nuovo missile balistico intercontinentale a testate nucleari multiple e la costruzione di un nuovo caccia Sukhoi.
Il 26 aprile 2007, durante il suo ultimo discorso alla Nazione, ha annunciato l'intenzione di porre una moratoria sul trattato NATO contro la proliferazione di armi convenzionali in Europa, almeno fino a che tutti i paesi non lo abbiano ratificato e abbiano iniziato ad implementarlo. Ha poi aggiunto: «Se non ci saranno progressi propongo di esaminare la possibilità di uscire dall'accordo e chiedo di sostenere questa mia proposta». Nel dicembre 2007 la Duma ha ratificato l'uscita unilaterale dal Trattato contro la proliferazione di armi convenzionali in Europa. Inoltre, riguardo al cosiddetto scudo spaziale, che gli Stati Uniti hanno intenzione di costruire in Europa, (costituito da un sistema radar in Polonia e Repubblica Ceca), Putin ha proposto che l'OSCE discuta il dislocamento di elementi dello scudo nel continente: «Per la prima volta in Europa possono spuntare elementi dell'arma strategica americana, e tali piani U.S.A. non sono esclusivamente un problema delle relazioni russo-americane ma riguardano gli interessi di tutti i Paesi europei».
La nuova carica di Primo Ministro [modifica]
Con l'insediamento al Cremlino del suo fedelissimo Dmitrij Medvedev il 7 maggio 2008, Vladimir Putin è tornato alla carica di Primo Ministro da lui già detenuta prima del mandato presidenziale. Gli analisti internazionali sostengono che il nuovo ruolo gli permetterà di mantenere un ruolo centrale nella vita politica russa.
Nel periodo precedente al suo passaggio da Presidente della Federazione a Primo Ministro, Putin ha fatto approvare una serie di provvedimenti che hanno rafforzato notevolmente i poteri del Primo Ministro, a scapito sia del Presidente (in politica estera e nei rapporti con i Governatori locali), sia dei Ministri (ai quali sono state affidate competenze "tecniche" un tempo del Primo Ministro): in questo modo Vladimir Putin, pur cambiando ufficio di governo, ha mantenute intatte anche dal punto di vista formale molte sue competenze.[52]
Nella nuova veste di Capo del Governo, Putin ha gestito personalmente la crisi con la Georgia, sfociata nella seconda guerra in Ossezia del Sud, vinta dalla Russia. Con il riconoscimento dell'indipendenza di Ossezia del Sud ed Abcasia (26 agosto 2008), Putin ha utilizzato il caso del riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo come precedente del diritto internazionale, ed ha notevolmente rafforzato la posizione militare ed economica russa nel Caucaso e sul Mar Nero.
Premier dell'unione Russia-Bielorussia [modifica]
Il 27 maggio 2008 Vladimir Putin è stato nominato primo ministro dell' Unione Russia-Bielorussia dal Presidente bielorusso, Alexander Lukashenko. Almeno così riferisce l'agenzia di stampa bielorussia BelTa. Tuttavia non vi è nessuna conferma da parte russa. Questo potrebbe essere il primo passo per il concretizzarsi dell'Unione Russia-Bielorussia prevista da un accordo del 1996 con una progressiva integrazione politica ed economica, mai realizzata finora.
Onorificenze [modifica]

Distintivo d'Onore

Cavaliere dell'Ordine della Gloria e dell'Onore

Cavaliere di I classe dell'Ordine del Gran Principe San Vladimiro

Cavaliere di I classe dell'Ordine di San Sergio di Radonez

Grand-croix de la Légion d'honneur

Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila d'Oro

Collare d'oro dell'Ordine olimpico

ZAZ, la prima macchina di Vladimir Putin
Passioni private [modifica]
Vladimir Putin è un appassionato di arti marziali, soprattutto del Jūdō, di cui è cintura nera di 6º dan.
Vladimir Putin ha dichiarato: "Amo la Formula 1, onore a chi l'ha inventata. Voglio acquistarmi una monoposto!"
Vladimir Putin è un appassionato di automobili, ha fatto restaurare la sua prima vettura ZAZ che usava a Leningrado.
Vladimir Putin é un grandissimo appassionato degli animali, ha due cani in casa sua.
Bibliografia su Putin [modifica]
Steve LeVine, Il labirinto di Putin. Spie, omicidi e il cuore nero della nuova Russia, collana Inchieste, traduzione di Enrico Monier, Fagnano Alto, il Sirente, 2009. ISBN 978-88-87847-17-8
Aleksandr Litvinenko, Perché mi hanno ucciso
Proibito parlare della giornalista Anna Politkovskaja
Il mistero Putin
Putingrad
La Mosca di Zar Vladimir
Putin il neozar
Note [modifica]
^ (EN) Putin to head the Russia-Belarus alliance. USAToday.com, 27-5-2008. URL consultato il 24-7-2010.
^ Adi Ignatius. A Tsar Is Born. time.com, 19-12-2007. URL consultato il 24-7-2010.
^ Alcuni fra i suoi biografi ritengono invece che sia nato nel 1950 e avesse vissuto a Metekhi, Georgia, URSS, dal 1953 al 1960, vedi Who is Mr. Putin (in lingua russarusso) di Vladimir Pribilovskij e Juri Felshtinskij, Subbota, No 10, 4 marzo, 2004; I genitori mastallini del Presidente (in russo) di I. Bobrova, Moskovskij Komsomolec, 13 giugno 2006.
^ (RU) Introduzione del libro. kremlin.ru. URL consultato il 23-7-2010.
^ Peter Baker; Susan Glasser, Kremlin Rising: Vladimir Putin and the End of Revolution, (in inglese) New York, Scribner, 2005. p. 40 ISBN 0-743-26431-2
^ First Person
^ Владимир Путин. От Первого Лица. Capitolo 6
^ Foto Putin - Reagan ai tempi del KGB. repubblica.it. URL consultato il 24-7-2010.
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^ David Hoffman. (EN) Putin's Career Rooted in Russia's KGB. The Washington Post, 30-1-2000. URL consultato il 23-7-2010.
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^ B. Berezovsky. (EN) New Repartition //What is to be done?. Kommersant, 24-2-2004. URL consultato il 23-7-2010.
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^ Jürgen Roth, Die Gangster aus dem Osten, (in tedesco) Hamburg, Europa Verlag, 8 2003. ISBN 3-203-81526-5
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^ Putin's Name Surfaces in German Probe di Catherine Belton [collegamento interrotto]
^ Nick Paton Walsh. (EN) The Man Who Wasn't There. The Observer, 29-2-2004. URL consultato il 24-7-2010.
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^ (RU) ПУТИН — КАНДИДАТ НАУК. zavtra.ru, 24-5-2000. URL consultato il 24-7-2010.
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^ Putin di nuovo papà, è nato il figlio Dimitry Natale in famiglia con la ginnasta Alina
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^ (EN) Yeltsin redraws political map. BBC, 10-8-1999. URL consultato il 24-7-2010.
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^ Political groups and parties: Unity Norsk Utenrikspolitisk Institutt
^ УКАЗ от 31 декабря 1999 г. № 1763 О ГАРАНТИЯХ ПРЕЗИДЕНТУ РОССИЙСКОЙ ФЕДЕРАЦИИ, ПРЕКРАТИВШЕМУ ИСПОЛНЕНИЕ СВОИХ ПОЛНОМОЧИЙ, И ЧЛЕНАМ ЕГО СЕМЬИ Rossiyskaya Gazeta
^ «Развращение» первого лица. Госдума не решилась покуситься на неприкосновенность экс-президента. www.newizv.ru 18-3-2004. [collegamento interrotto]
^ (EN) Duma approves old Soviet anthem. CNN, 8-12-2000. URL consultato il 24-7-2010.
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^ (EN) Yeltsin linked to bribe scandal. BBC, 8-9-1999. URL consultato il 24-7-2010.
^ http://www.chechenpress.co.uk/english/news/2006/07/05/01.shtml
^ http://segni-del-tempo.splinder.com/tag/putin
^ Articolo su "La Repubblica" sulle competenze del Primo Ministro russo.
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Vladimir Putin
Wikiquote contiene citazioni di o su Vladimir Putin
Collegamenti esterni [modifica]
Perché i russi amano Putin, Sergio Romano, Panorama, 26 ottobre 2007
(RU) Sito ufficiale http://president.kremlin.ru
L'ultimo Zar - La Russia di Putin La storia siamo noi - Rai Educational





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