Pietro Berti

Pietro Berti

VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

PER ESPRIMERE IL VOSTRO PARERE

PER CHI VOLESSE ESPRIMERE IL PROPRIO PARERE SUGLI ARGOMENTI TRATTATI O VOLESSE RICHIEDERE IN MERITO AGLI STESSI DELUCIDAZIONI O CHIARIMENTI, E' POSSIBILE COMUNICARE CON ME INVIANDO UN COMMENTO (cliccando sulla scritta "commenti" è possibile inviare un commento anche in modo anonimo, selezionando l'apposito profilo che sarà pubblicato dopo l'approvazione) OPPURE TRAMITE MAIL (cliccando sulla bustina che compare accanto alla scritta "commenti")







FUSIORARI NEL MONDO

Majai Phoria


UN UOMO GIACE TRAFITTO DA UN RAGGIO DI SOLE, ED E’ SUBITO SERA

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

VIAGGIA CON RYANAIR

JE ME SOUVIENS

JE ME SOUVIENS

VILLA BERTI VIA BEL POGGIO N. 13 IMOLA http://www.villaberti.it/


Condizioni per l'utilizzo degli articoli pubblicati su questo blog

I contenuti degli articoli pubblicati in questo blog potranno essere utilizzati esclusivamente citando la fonte e il suo autore. In difetto, si contravverrà alle leggi sul diritto morale d’autore.
Si precisa che la citazione dovrà recare la dicitura "Pietro Berti, [titolo post] in http://pietrobertiimola.blogspot.com/"
E' poi richiesto - in ipotesi di utilizzo e/o citazione di tutto o parte del contenuto di uno e/o più post di questo blog - di voler comunicare all'autore Pietro Berti anche tramite e-mail o commento sul blog stesso l'utilizzo fatto del proprio articolo al fine di eventualmente impedirne l'utilizzo per l' ipotesi in cui l'autore non condividesse (e/o desiderasse impedire) l'uso fattone.
Auguro a voi tutti un buon viaggio nel mio blog.

Anchorage

Anchorage

domenica 13 febbraio 2011

Yves Saint-Laurent



















































Yves Henri Donat Mathieu Saint Laurent (Orano, 1º agosto 1936Parigi, 1º giugno 2008) è stato uno stilista francese, tra i più famosi e conosciuti creatori di moda del XX secolo.
Biografia [modifica]
Nato in Algeria, dove si era stabilita in precedenza, per via della guerra franco-prussiana, la famiglia, agiata ed originaria dell'Alsazia-Lorena, Yves Saint Laurent cominciò a lavorare per Christian Dior all'età di 17 anni. A seguito della morte di Dior nel 1957, Saint Laurent fu chiamato a succedergli.
Nel 1962 Yves Saint Laurent lasciò Dior e fondò l'omonima etichetta (Yves Saint Laurent, spesso abbreviata YSL)[1] insieme al socio e compagno Pierre Bergé.[2][3].
Negli anni sessanta e settanta la firma godette del massimo prestigio grazie a ingegnose innovazioni in fatto di moda. Nel 1980 fu il primo creatore di moda vivente a godere di una grande retrospettiva del suo lavoro al Metropolitan Museum di New York. Nel 1989 il gruppo YSL si quotò in borsa, per poi essere venduto nel 1993 alla casa farmaceutica Sanofi[4] per circa 600 milioni di dollari. Nel 1999 la casa di moda fiorentina Gucci acquistò l'etichetta e mentre Tom Ford si occupava della collezione prêt-à-porter (più accessibile al grande pubblico), Yves Saint-Laurent disegnava la linea di alta moda.
La casa di moda fu ufficialmente chiusa nel 2002 [5]. Per quanto la casa non esista più, il marchio sopravvive ancora sotto l'egida di Gucci. Oggi, dopo il ritiro di Tom Ford, è lo stilista Stefano Pilati a firmare la linea di prêt-à-porter.
Alla pari di Chanel, Saint Laurent ha creato uno stile unico, è stato per decenni simbolo dell'eleganza più raffinata, moderna, innovativa. Per primo, negli anni 60, ha capito che l'alta moda poteva trarre ispirazione dalla strada e non essere soltanto una realtà autoreferenziale, un mondo chiuso in se stesso senza rapporti con la realtà. Creò scalpore la collezione del 1958 con la quale esordì, quando, successore di Christian Dior, presentò negli eleganti saloni di Avenue Montaigne, una silhuette grintosa e irriverente, molto poco politicamente corretta per il conformismo sartoriale dell'epoca.
Si intuiva già lo spirito eterodosso di questo nuovo disegnatore, il quale, nell'arco della sua carriera ha mantenuto la promessa di allora, diventando un innovatore costante, un modernizzatore dell'immagine femminile. Ha fatto tutto o quasi tutto prima degli altri. Sua, decenni prima di Giorgio Armani, è stata l'intuizione di trasferire alcuni capi del guardaroba maschile in quello femminile: il blazer, la sahariana, lo smoking, il trench, il giubbotto di pelle, il tailleur pantaloni, sua la dirompente carica di vitalità abbinata a una divorante passione per l'arte che gli ha fatto fare omaggi estrosi ai maestri della pittura del Novecento, da Picasso a Andy Warhol, da Matisse, a Braque, da Mondrian a David Hockney, quando il binomio arte-moda non era ancora una trovata scontata, un luogo comune da passerella "colta". Sue, ancora per primo, sono state le commistioni etniche e folcloristiche con le quali ha arricchito gran parte delle proprie collezioni di suggestioni che gli venivano di volta in volta dall'Africa, dalla Spagna, dall'India, dal Marocco, dalla Russia.
L'amore per il teatro e per la letteratura, Marcel Proust in testa, come autore feticcio, come nume tutelare, sono state anch'esse trasposte nella sua moda, infuse nei modelli che ha saputo creare. Ma al di là di una creatività multiforme, Saint Laurent ha avuto anche intuizioni commerciali geniali, come avere capito, ancora una volta in anticipo sui suoi colleghi, che le idee così moderne della sua alta moda potevano, sapientemente corrette, trasformarsi in prodotto industriale.
Dopo una lunga malattia, un tumore al cervello, lo stilista si spegne a Parigi, nella sua casa, la notte del 1º giugno 2008, all'età di 72 anni. Lo stilista è stato cremato. Le sue ceneri sono conservate nel Giardino Majorelle di Marrakech in Marocco, villa appartenuta al celebre artista francese e in seguito acquistata e ristrutturata da Yves.
Onorificenze [modifica]

Grand officier della Legion d'Onore
13 luglio 2007
Note [modifica]
^ Il logotipo della maison viene disegnato dal grafico Cassandre nel 1963.
^ «Addio a Yves Saint Laurent, uno dei 're della moda'». Rainews24.it, 13 05 2009. URL consultato in data 23 settembre 2009.
^ Merlo Francesco. «Saint - Laurent, un mito in vendita». Il Corriere della Sera, 15 12 1998, p. 1 e 19. URL consultato in data 23 settembre 2009.
^ Oggi Sanofi Aventis gruppo farmaceutico francese creato nel 2004 dalla fusione di Sanofi-Synthélabo e di Aventis. Sanofi era a sua volta il risultato della fusione delle filiali farmaceutiche dei gruppi L'Oréal (Synthélabo) e Total (Sanofi).
^ Saint-Laurent, addio al mondo della moda
Bibliografia [modifica]
Pierre Bergé Yves Saint Laurent: The Universe of Fashion, Rizzoli, 1997 ISBN 0-7893-0067-2
Alice Rawsthorn Yves Saint Laurent, Nan A. Talese, 1996 ISBN 0-385-47645-0
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Yves Saint Laurent
Wikiquote contiene citazioni di o su Yves Saint Laurent
Articolo su Wikinotizie: Francia: è morto lo stilista Yves Saint Laurent 1 giugno 2008
Collegamenti esterni [modifica]
Fondazione Pierre Bergé Yves Saint Laurent
Sito ufficiale Gucci
Sito ufficiale Yves Saint Laurent
Portale Biografie
Portale LGBT
Portale Moda
Yves Saint Laurent anche conosciuta come YSL, è una casa di moda francese fondata dallo stilista Yves Saint Laurent e dal suo partner, Pierre Bergé. Attualmente, il principale stilista del brand è Stefano Pilati.
Indice[nascondi]
1 Storia
2 Lo stile
3 Testimonial
4 Distribuzione
5 Profumi
6 Note
7 Collegamenti esterni
//
Storia [modifica]
La casa di moda Yves Saint Laurent fu fondata dallo stilista Yves Saint Laurent insieme a Pierre Bergé nel 1962.
Dal 1964 la produzione di Yves Saint Laurent si espande anche ai profumi. Il primo nato è Y, a cui seguono una serie di prodotti di grande impatto commerciale come YSL pour homme (1971), Rive Gauche (1971), Eau Libre (1975), Opium (1977), Kouros (1981). Per un'edizione limitata della fragranza L'Homme, la confezione è stata disegnata dal rinomato architetto Jean Nouvel.[1] Dal 1978, Yves Saint Laurent diventa anche il nome di una linea di cosmetica.
Yves Saint Laurent fu anche il primo marchio, nel 1966 a rendere popolare il pret-a-porter, in un tentativo di rendere la moda non soltanto elitaria, tramite la boutique di Rive Gauche.[2] Saint Laurent fu anche il primo stilista a far sfilare modelle di colore sulle proprie passerelle.[3]
Il successo del marchio è tale che già nel 1970, Yves Saint-Laurent detiene il primato dell'esportazione del pret-a-porte femminile di lusso.[4] Nel dicembre del 1982, alla linea moda principale viene affiancata Variation, un secondo marchio di pret-a-porter, che fa lievitare gli introiti del brand, grazie alla concessione delle licenze. L'ampliamento della casa di moda costringe a spostare la sede principale da Rue Spontini, ormai non più all'altezza, a Avenue Marceau. Nel 1983 il Metropolitan Museum di New York dedica una mostra allo stilista ed al modo in cui ha cambiato il mondo della moda. Seguono la stessa iniziativa il Musée des Arts de la Mode di Parigi nel 1986, il Sezon Museum of Art di Tokyo nel 1990, ed il Musée de la Mode di Marsiglia nel 1994.[4]
Nel 1993 la casa di moda Yves Saint Laurent fu venduta alla compagnia parafarmaceutica Sanofi Pasteur. Nelle stagioni 1998-1999, Alber Elbaz, attualmente alla Lanvin, disegnò tre collezioni per il marchio. Nel 1999, Gucci rivelò il marchio Yves Saint Laurent e commissionò allo stilista Tom Ford la realizzazione delle collezioni pret-a-porter, mentre il fondatore Saint-Laurent si limitò all'alta moda.
Nel 2002, per via delle proprie precarie condizioni di salute, della depressione e delle continua critiche al proprio lavoro, Saint Laurent si ritira dalle scene, dopo aver partecipato ad una retrospettiva tenuta presso il Centre Pompidou, e chiusa da una esibizione diCatherine Denevue, musa ed amica dello stilista.[4] Il marchio continua a sopravvivere grazie al gruppo Gucci, che continua la commercializzazione. Le linee pret-a-porter vengono infatti ancora prodotte, sotto la direzione di Stefano Pilati, che ha preso il posto di Tom Ford nel 2004, e che ha impresso al marchio una impronta più vicina alla tradizione della moda francese.[5]
Dal dicembre dello stesso anno, Saint Laurent e il suo storico collaboratore Pierre Bergé hanno ottenuto il riconoscimento di utilità pubblica per il Musée Saint-Laurent, fondazione da loro istituita in Rue de Cambrai 11[6], nella quale sono conservati migliaia di abiti ed oggetti, e tramite la quale sono distribuite borse di studio.[4]
Lo stile [modifica]
Durante gli anni sessanta e settanta, il marchio rese popolari trend della moda come il beatnik, le giacche in stile safari per uomini e donne, gli stivali altissimi ed il classico smoking da donna, nato nel 1966 Le Smoking. Le collezioni del marchio prendono ispirazione da qualsiasi corrente o cultura: celebri sono le collezioni ispirate alle opere di Matisse, ai dipinti di Picasso, alla Pop art, agli scritti di Marcel Proust, al balletto russo (definita dal New York Times "rivoluzionaria, destinata a cambiare il corso della moda"[4]) o alla cultura cinese. Lo stile di Yves Saint Laurent si caratterizza dal contrasto del rigore formale ai tessuti esotici ed ai colori variopinti. Un altro elemento distintivo dello stilista è l'inclusione nel guardaroba femminile di capi storicamente maschili, elemento che Saint Laurent condivide con Coco Chanel.[4]
Testimonial [modifica]
Fra le modelle preferite di Yves Saint Laurent si possono ricordare Loulou de La Falaise, figlia di un marchese francese e la modella anglo-irlandese, Betty Catroux, di origini brasiliane , Talitha Pol-Getty, morta di overdose nel 1971, e la celebre attrice Catherine Deneuve.
Nel 2000 per la campagna pubblicitaria del profumo Opium fu scelta Sophie Dahl, all'epoca sconosciuta, che nei manifesti pubblicitari appariva completamente nuda. La campagna pubblicitaria destò molto scandalo, al punto di essere bandita nel Regno Unito..[7] Per la campagna pubblicitaria 2009 del marchio è stata scelta la celebre supermodel degli anni novanta Claudia Schiffer, fotografata da Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin alla base dell'enorme "Y" della scritta Hollywood che campeggia sulle Hollywood Hills.
Fra le celebrità che hanno espresso particolare ammirazione per gli abiti di Yves Saint Laurent, si possono citare le attrici Renee Zellweger, Julianne Moore e Chloe Sevigny.[8]
Distribuzione [modifica]
Yves Saint Laurent conta numerose boutique in tutto il mondo, distribuite in negozi monomarca, all'interno di grandi magazzini come Harrods e Neiman Marcus, o in alcuni aeroporti. Punti vendita del marchio sono presenti in Francia, Germania, Italia, Lituania, Spagna, Regno Unito, Ucraina, Stati Uniti, Cina, Hong Kong, Indonesia, Giappone, Russia, Taiwan, Kuwait, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Corea. La più alta concentrazione di negozi si trova in Giappone, dove si possono contare 16 negozi distribuiti fra Tokyo, Osaka, Fukuoka, Kyoto, Kobe, Hiroshima e Nagoya. In Italia invece i punti vendita Yves Saint Laurent si trovano a Roma (due negozi), Milano e Bologna.
Profumi [modifica]
Il seguente è un elenco incompleto dei principali profumi commercializzati dalla maison Yves Saint Laurent.[8]
1964 Y (F)
1971 Yves St. Laurent pour Homme
1971 Rive Gauche
1977 Opium (F)
1981 Kouros for men
1984 Paris
1988 Jazz for men
1990 Live Jazz(F)
1990 Eau de Sport (M)
1993 Champagne (changed to Yvresse in * 1996)
1993 Kouros Fraicheur
1993 Jazz Prestige (M)
1996 Yvress Legere (F)
1996 Opium for men
1997 In Love Again (F)
1998 Live Jazz (M)
1999 Vice Versa (F)
1999 Baby Doll (F)
2000 Body Kouros (M)
2001 Nu (F)
2002 Paris L'Eau de Printemps (F)
2002 Paris Premieres Roses (F)
2002 M-7 (M)(The 7th mens fragrance)
2002 Opium Eau d'Ete (F)
2002 Kouros Eau d'Ete (M)
2003 Paris Baby Doll Light (F)
2003 Paris Baby Doll Summer (F)
2003 Nu (M)
2003 Rive Gauche Eau de Toilette (re-issue) (F)
2003 Opium Satin (F)
2003 Kouros Cologne Sport (M)
2003 Rive Gauche pour Homme (M)
2003 Paris Premieres Roses(F)
2004 Paris Roses des Bois (F)
2004 Cinema (F)
2005 Yvresse Legere (F) re-issue
2006 Opium Fleur Imperial Eau d'Orient (F)
2007 Elle (F)
2009 Parisienne (F)
Note [modifica]
^ Slenske, Michael. Pocket Rocket. Advance Publications via Men.Style.com, 20 marzo 2008. URL consultato il 2008-04-02.
^ Alicia Drake. The Beautiful Fall: Lagerfeld, Saint Laurent, and Glorious Excess in 1970s Paris. Little, Brown and Company, 2006. p.49.
^ Iman hits back at a world where the fashion is always for white Independent, The (London) Find Articles at BNET.com
^ a b c d e f Dizionario della moda
^ Yves Saint Laurent Spring 2008 Ready-to-Wear Collection on Style.com: Runway Review
^ Dizionario della moda
^ Case studies: Study of a nude on a poster. The Advertising Standards Authority. URL consultato il 2008-11-30.
^ a b Fashion Model Directory
Collegamenti esterni [modifica]
Sito ufficiale
Portale Aziende
Portale Moda
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Yves_Saint_Laurent_(azienda)"
Categorie: Aziende di abbigliamento francesi Case di moda francesi Aziende di profumi

Nessun commento:

Posta un commento

Presentazione candidature in quota UDC a Bologna - Lista Aldrovandi Sindaco

PLAYLIST MUSICALE 1^

Post più popolari

Elementi condivisi di PIETRO

Rachel

Rachel

FORZA JUVE! E BASTA. FORZA DRUGHI!

FORZA JUVE! E BASTA. FORZA DRUGHI!

GALWAY - IRLANDA

GALWAY - IRLANDA

PUNTA ARENAS

PUNTA ARENAS

VULCANO OSORNO

VULCANO OSORNO

Fairbanks

Fairbanks

Nicole Kidman - Birth , io sono Sean

Nicole Kidman - Birth , io sono Sean

DESERTO DI ATACAMA

DESERTO DI ATACAMA

Moorgh Lake Ramsey, Isle of Man

Moorgh Lake Ramsey, Isle of Man

Port Soderick

Port Soderick

TRAMONTO SU GERUSALEMME

TRAMONTO SU GERUSALEMME

Masada, l'inespugnabile

Masada, l'inespugnabile

KATYN

KATYN

I GUERRIERI DELLA NOTTE

I GUERRIERI DELLA NOTTE

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

THE WOLFMAN

THE WOLFMAN

Sistema Solare

Sistema Solare

TOMBSTONE

TOMBSTONE

coco

coco

PLAYLIST MUSICALE I^

Rebecca Hall

Rebecca Hall