Rispediti a Crotone i 118 tunisini fermati a Bologna
I 118 tunisini fermati alle 7 di stamani dalla Polfer in un Intercity giunto alla stazione di Bologna sono stati rispediti esattamente da dove erano partiti. Terminate le procedure di identificazione, infatti, tramite un aereo partito dall’aeroporto “Guglielmo Marconi”, i tunisini sono stati fatti tornare a Crotone.
I 118 tunisini fermati alle 7 di stamani dalla Polfer in un Intercity giunto alla stazione di Bologna sono stati rispediti esattamente da dove erano partiti. Terminate le procedure di identificazione, infatti, tramite un aereo partito dall’aeroporto “Guglielmo Marconi”, i tunisini sono stati fatti tornare a Crotone.
Ospitati presso la struttura del Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo), i 118 tunisini avevano preso l’Intercity notte diretto a Milano. I primi controlli sono stati effettuati a Bari, dove alcuni dei 118 tunisini sono risultati essere provvisti di biglietti, mentre coloro che non ne erano in possesso lo hanno fatto a bordo.
Solamente quando il convoglio è arrivato nel capoluogo emiliano la Polfer ha deciso che quel treno non sarebbe più ripartito alla volta di Milano, facendo scendere i tunisini e facendoli accomodare nell’atrio dell’uscita posta lungo viale Masini. Le procedure d’identificazione, unitamente al rifocillamento dei 118 tunisini, sono durate fino al primo pomeriggio, vale a dire sino al momento in cui sono stati approntati i voli che li avrebbero ricondotti in Calabria.
Intanto non si placano le polemiche tra il Governo italiano e l’Ue circa gli sforzi da mettere in campo per affrontare la nuova ondata di cittadini tunisini che dal caos del loro paese si stanno riversando a migliaia a Lampedusa. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio col presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy durante il quale ci si è detti d’accordo nel fissare un vertice dei capi di Stato e di Governo.
Donato Capozzi
Solamente quando il convoglio è arrivato nel capoluogo emiliano la Polfer ha deciso che quel treno non sarebbe più ripartito alla volta di Milano, facendo scendere i tunisini e facendoli accomodare nell’atrio dell’uscita posta lungo viale Masini. Le procedure d’identificazione, unitamente al rifocillamento dei 118 tunisini, sono durate fino al primo pomeriggio, vale a dire sino al momento in cui sono stati approntati i voli che li avrebbero ricondotti in Calabria.
Intanto non si placano le polemiche tra il Governo italiano e l’Ue circa gli sforzi da mettere in campo per affrontare la nuova ondata di cittadini tunisini che dal caos del loro paese si stanno riversando a migliaia a Lampedusa. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio col presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy durante il quale ci si è detti d’accordo nel fissare un vertice dei capi di Stato e di Governo.
Donato Capozzi
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