Sono numerose le prescrizioni alimentari religiose in uso presso gli ebrei ed i musulmani. Alcune di queste sono ben conosciute. E’ noto ad esempio, il divieto di alimentarsi con carne suina dei credenti musulmani. Altrettanto noto è l’impiego di tecniche di macellazione rituale presso entrambi i popoli.
Macellazione rituale-religiosa
Alcune culture, come l'Islam e l'Ebraismo, prescrivono che gli animali siano macellati senza preventivo stordimento. In Italia questo tipo di macellazione è stato per la prima volta autorizzato con il decreto ministeriale congiunto (Sanità e Interni) dell' 11/06/1980 e tale deroga è stata confermata da tutti gli atti legislativi successivi in materia.
La legge islamica, cioè l'insieme dei precetti del Corano e dei Hadith, prescrivono una serie di regole per la macellazione del bestiame affinché la carne sia considerata commestibile. Per i musulmani tali regole appaiono mutuate dalla tradizione ebraica del cibo Kosher e di fatto coincidono nelle due culture: quanto segue elenca i precetti del Corano.
Condizioni del bestiame prima della macellazione [modifica]
Tutti gli animali e il bestiame devono essere in salute, senza segni di malattia, non devono essere feriti né sfigurati in alcun modo;
È espressamente proibito picchiare gli animali da macellare o impaurirli: gli animali in attesa della macellazione devono essere trattati accuratamente.
È proibito ferirli o comunque danneggiarli fisicamente in qualunque modo.
Condizioni di uccisione [modifica]
L'uccisione halal (cioè lecita) di animali deve essere effettuata in locali, con utensili e personale separati e diversi da quelli impiegati per l'uccisione non halāl;
L'uccisore deve essere un musulmano adulto, sano di mente e a conoscenza di tutti i precetti della religione islamica e sulla macellazione halāl;
Gli animali da uccidere devono essere animali halāl e devono poter essere mangiati da un musulmano senza commettere peccato;
Gli animali devono essere coscienti al momento dell'uccisione, anche se (come sovente accade) bendati per no vedere il coltello del macellaio. Lo stordimento degli animali prima della macellazione non è contemplato dai precetti dell’Islam.
L'uccisione deve avvenire recidendo la trachea e l'esofago: i principali vasi sanguigni verranno recisi di conseguenza. La colonna vertebrale non deve invece essere recisa: la testa dell'animale non deve essere staccata durante l'uccisione. Il macellaio deve pronunciare la basmala, orientando la testa dell'animale in direzione di Mecca.
L'uccisione deve essere fatta in una sola volta: il movimento di taglio deve essere continuo e cessa quando il coltello viene sollevato dall'animale. Non è permesso un altro taglio: un secondo atto di uccisione sull'animale ferito rende la carcassa non halāl.
Il dissanguamento deve essere spontaneo e completo.
La macellazione deve iniziare solo dopo aver accertato la morte dell'animale.
Gli utensili per l'uccisione e la macellazione halāl devono essere usati solo ed esclusivamente per animali leciti.
Stordimento [modifica]
Lo stordimento degli animali prima della macellazione non è contemplato dai precetti dell'Islam: tuttavia in alcuni Stati islamici (per esempio in Malesia) è permesso, come misura di gentilezza verso gli animali, a condizioni ben precise:
Lo stordimento deve essere temporaneo e non deve provocare danni permanenti.
Lo storditore deve essere musulmano, o deve essere sorvegliato da un musulmano o da una autorità di certificazione Halal.
I dispositivi usati per stordire animali non halal non devono essere usati per stordire animali halal.
Legislazione [modifica]
Relativamente al trattamento degli animali, in Italia, la macellazione è regolamentata dal Decreto Legislativo n.333 del 1º settembre 1998 "Attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l'abbattimento".
La legge islamica, cioè l'insieme dei precetti del Corano e dei Hadith, prescrivono una serie di regole per la macellazione del bestiame affinché la carne sia considerata commestibile. Per i musulmani tali regole appaiono mutuate dalla tradizione ebraica del cibo Kosher e di fatto coincidono nelle due culture: quanto segue elenca i precetti del Corano.
Condizioni del bestiame prima della macellazione [modifica]
Tutti gli animali e il bestiame devono essere in salute, senza segni di malattia, non devono essere feriti né sfigurati in alcun modo;
È espressamente proibito picchiare gli animali da macellare o impaurirli: gli animali in attesa della macellazione devono essere trattati accuratamente.
È proibito ferirli o comunque danneggiarli fisicamente in qualunque modo.
Condizioni di uccisione [modifica]
L'uccisione halal (cioè lecita) di animali deve essere effettuata in locali, con utensili e personale separati e diversi da quelli impiegati per l'uccisione non halāl;
L'uccisore deve essere un musulmano adulto, sano di mente e a conoscenza di tutti i precetti della religione islamica e sulla macellazione halāl;
Gli animali da uccidere devono essere animali halāl e devono poter essere mangiati da un musulmano senza commettere peccato;
Gli animali devono essere coscienti al momento dell'uccisione, anche se (come sovente accade) bendati per no vedere il coltello del macellaio. Lo stordimento degli animali prima della macellazione non è contemplato dai precetti dell’Islam.
L'uccisione deve avvenire recidendo la trachea e l'esofago: i principali vasi sanguigni verranno recisi di conseguenza. La colonna vertebrale non deve invece essere recisa: la testa dell'animale non deve essere staccata durante l'uccisione. Il macellaio deve pronunciare la basmala, orientando la testa dell'animale in direzione di Mecca.
L'uccisione deve essere fatta in una sola volta: il movimento di taglio deve essere continuo e cessa quando il coltello viene sollevato dall'animale. Non è permesso un altro taglio: un secondo atto di uccisione sull'animale ferito rende la carcassa non halāl.
Il dissanguamento deve essere spontaneo e completo.
La macellazione deve iniziare solo dopo aver accertato la morte dell'animale.
Gli utensili per l'uccisione e la macellazione halāl devono essere usati solo ed esclusivamente per animali leciti.
Stordimento [modifica]
Lo stordimento degli animali prima della macellazione non è contemplato dai precetti dell'Islam: tuttavia in alcuni Stati islamici (per esempio in Malesia) è permesso, come misura di gentilezza verso gli animali, a condizioni ben precise:
Lo stordimento deve essere temporaneo e non deve provocare danni permanenti.
Lo storditore deve essere musulmano, o deve essere sorvegliato da un musulmano o da una autorità di certificazione Halal.
I dispositivi usati per stordire animali non halal non devono essere usati per stordire animali halal.
Legislazione [modifica]
Relativamente al trattamento degli animali, in Italia, la macellazione è regolamentata dal Decreto Legislativo n.333 del 1º settembre 1998 "Attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l'abbattimento".
estratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Macellazione
La macellazione rituale musulmana: tratto da minaretmuse.wordpress.com/2009/05/La religione islamica richiede ai suoi aderenti l’osservanza di prescrizioni alimentari sulla carne animale che trovano il loro fondamento nel Corano. I cibi consentiti vengono definiti “Halal”. Una delle prescrizione fondamentali concerne il divieto di cibarsi di animali uccisi senza il rispetto delle regole rituali relative allo sgozzamento. È fatto divieto nel Corano di alimentarsi di animali soffocati, uccisi a bastonate, morti accidentalmente, ammazzati a cornate o divorati da altri animali, salvo il caso che non siano stati finiti per sgozzamento. Alcune specie animali, inoltre, sono ritenute per se stesse impure (per esempio il suino) e tali sono considerate oltre alle carogne, le vittime sacrificali e gli animali macellati senza il rispetto delle regole relative allo sgozzamento ed al dissanguamento. La carne degli animali leciti (bovini, ovini, caprini, conigli, pollame), invece, è commestibile solo a condizione che essi siano stati macellati secondo le prescrizioni sciaraitiche (termine derivato dal vocabolo arabo Sharî`a: la Legge religiosa islamica).Il rito della macellazione islamica prevede che il macellatore sia musulmano. L’animale viene orientato con il capo verso la Mecca e sottoposto al taglio dei grossi vasi del collo, dell’esofago e della trachea (ma non della colonna vertebrale), mediante l’impiego di un coltello dalla lama molto affilata. Il taglio non deve essere preceduto dallo stordimento dell’animale che deve essere cosciente e trattato con rispetto (accarezzato, tranquillizzato, fatto adagiare sul fianco sinistro, in un luogo dove non ci sia sangue onde evitare di spaventarlo). Il taglio viene effetuato alla base del collo, se il collo è lungo (cammello, giraffa, struzzo, oca), o nella parte più alta dello stesso, se è corto (bovini, ovini, caprini).Il coltello deve essere impugnato con la mano destra, mentre la sinistra tiene ferma la testa dell'animale. Le zampe devono essere legate, ad eccezione di una posteriore lasciata libera affinché l'animale possa muoverla e scalciare per tranquillizzarsi.Il taglio della gola viene di solito preceduto dalla frase : “Nel nome di Dio, Dio è grande” (“Bismillâhi, Âllâhu âkbar” ).Se uno di questi precetti non è osservato, la carne dell'animale non è lecita.La macellazione rituale musulmana ha lo scopo, tra l’altro, di effettuare un completo dissanguamento dell'animale. Il Sangue, infatti, è una sostanza non ammessa come alimento nel Corano .
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