Egitto/ Da re Farouk a Mubarak, così l'esercito ha deciso sorti paese
Giovedi, 10 Febbraio 2011 - 20:40
Gli ultimi sviluppi in Egitto dimostrano che nessun uomo è più grande del suo esercito, nemmeno chi, come Hosni Mubarak, ha assunto i poteri delle Forze Armate oltre a quelli presidenziali. Una storia che si ripete, nel Paese arabo, dove furono i militari a rovesciare re Farouk e i suoi sostenitori inglesi negli anni Cinquanta, ma che non ha mai allarmato Mubarak durante i suoi 30 anni di leadership. La sua legittimazione risiedeva nel suo essere un generale, come i suoi uomini di punta. Generali sono anche il suo nuovo vice presidente Omar Suleiman, il suo primo ministro Ahmed Shafiq e il suo ministro della Difesa Mohammed Tantawi. Tutte le volte che il popolo ha tentato di indirizzare l'esercito contro il regime, l'esercito è diventato, di fatto, il regime, come scrive in un'analisi il quotidiano britannico 'Telegraph'. E tutto questo, i militari lo hanno ottenuto preservando contemporaneamente la loro popolarità e il loro primato: la popolarità evitando di sparando sui manifestanti (sono state le guardie presidenziali e la polizia a causare vittime tra la folla in piazza) e il primato evitando che la rivoluzione andasse troppo in là. Mentre era agli arresti, la scorsa settimana, un alto ufficiale dell'esercito ha detto all'avvocato per i diritti umani Ahmed Saif al-Islam Hafez che le forze armate erano grate ai menifestanti per aver evitato la minaccia che a Mubarak potesse succedere il figlio Gamal. Dichiarazioni che forniscono un elemento chiave per comprendere il ruolo dell'esercito uin Egitto.
fonte: http://affaritaliani.libero.it/ultimissime/flash.asp?ticker=100211204018
Giovedi, 10 Febbraio 2011 - 20:40
Gli ultimi sviluppi in Egitto dimostrano che nessun uomo è più grande del suo esercito, nemmeno chi, come Hosni Mubarak, ha assunto i poteri delle Forze Armate oltre a quelli presidenziali. Una storia che si ripete, nel Paese arabo, dove furono i militari a rovesciare re Farouk e i suoi sostenitori inglesi negli anni Cinquanta, ma che non ha mai allarmato Mubarak durante i suoi 30 anni di leadership. La sua legittimazione risiedeva nel suo essere un generale, come i suoi uomini di punta. Generali sono anche il suo nuovo vice presidente Omar Suleiman, il suo primo ministro Ahmed Shafiq e il suo ministro della Difesa Mohammed Tantawi. Tutte le volte che il popolo ha tentato di indirizzare l'esercito contro il regime, l'esercito è diventato, di fatto, il regime, come scrive in un'analisi il quotidiano britannico 'Telegraph'. E tutto questo, i militari lo hanno ottenuto preservando contemporaneamente la loro popolarità e il loro primato: la popolarità evitando di sparando sui manifestanti (sono state le guardie presidenziali e la polizia a causare vittime tra la folla in piazza) e il primato evitando che la rivoluzione andasse troppo in là. Mentre era agli arresti, la scorsa settimana, un alto ufficiale dell'esercito ha detto all'avvocato per i diritti umani Ahmed Saif al-Islam Hafez che le forze armate erano grate ai menifestanti per aver evitato la minaccia che a Mubarak potesse succedere il figlio Gamal. Dichiarazioni che forniscono un elemento chiave per comprendere il ruolo dell'esercito uin Egitto.
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