« Il giornalista ha potere solo se non lo usa e se lo usa non ce l'ha »
Enrico Mentana
Enrico Mentana (Milano, 15 gennaio 1955) è un giornalista e conduttore televisivo italiano, fondatore ed ex direttore del TG5 e dal 2 luglio 2010 direttore del TG LA7.
Indice[nascondi]
1 Biografia
2 Carriera giornalistica
2.1 Gli inizi in Rai
2.2 La fondazione del TG5
2.3 Matrix e l'addio a Mediaset
2.4 La collaborazione con il Corriere della Sera
2.5 La direzione del TG LA7
3 Premi e riconoscimenti
4 Note
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
//
Biografia [modifica]
Cresciuto nel quartiere milanese del Giambellino, da madre ebrea e padre cattolico entrambi originari di Reggio Calabria, fu battezzato dall'allora monsignor Giovanni Battista Montini[1].
Ha frequentato il liceo classico "Alessandro Manzoni", aderendo prima al gruppo anarchico Movimento Socialista Libertario e poi al Partito Socialista Italiano. È quindi divenuto direttore della rivista Giovane Sinistra, organo ufficiale della Federazione dei Giovani Socialisti, di cui sarà vicepresidente dal 1977 al 1979. Successivamente si è iscritto alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università Statale di Milano, pur non conseguendo la laurea.
Carriera giornalistica [modifica]
Gli inizi in Rai [modifica]
Il 27 febbraio 1980 è stato assunto alla RAI presso la redazione Esteri. Tra le sue molte telecronache figura quella del matrimonio tra Carlo d'Inghilterra e Lady Diana; la prima intervista famosa fu quella alla madre di Ali Ağca subito dopo l'attentato di piazza San Pietro. Nell'azienda di viale Mazzini ha fatto una rapida carriera che l'ha portato ad essere prima inviato e conduttore del TG1, e poi vicedirettore del TG2.
In seguito è stato nominato conduttore di Speciale TG1 prendendo il posto di Alberto La Volpe, che poi diventerà il direttore del TG2. Dal 1988 su Rai 2 ha condotto il programma di attualità Altri particolari in cronaca, attività che porterà avanti fino al 1991, anno in cui ha lasciato la RAI.
La fondazione del TG5 [modifica]
Nel 1992 è passato a Mediaset ricoprendo l'incarico di direttore del neonato TG5 di cui condusse la prima edizione trasmessa su Canale5 il 13 gennaio 1992 alle 13:00[2]: l'audience del TG5 superava quasi sempre i sette milioni di ascoltatori e per la prima volta in termini di audience il TG1 (la prima occasione sarà l'edizione straordinaria che annuncia la morte del giudice Giovanni Falcone), facendo diventare Mentana uno dei mezzobusti più famosi: dal 1992 al 1993 ha presentato la rubrica Braccio di Ferro.
Nel 1994 è stato il moderatore nella trasmissione Braccio di Ferro del confronto televisivo tra Silvio Berlusconi, leader del Polo della libertà e del Polo del Buon Governo, e Achille Occhetto, leader della Alleanza dei Progressisti.
Nel 1996 è stato il moderatore nella trasmissione Testa a testa del confronto televisivo tra Silvio Berlusconi, leader del Polo per le Libertà, e Romano Prodi, leader de L'Ulivo.
Alla fine del 1998 conduce I tre tenori, uno speciale in prima serata su Canale 5 insieme a Maurizio Costanzo dedicato e con Mike Bongiorno, Corrado e Raimondo Vianello. Replicherà lo speciale I tre tenori con Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Monica Vitti.
In occasione dell'improvvisa scomparsa di Corrado, Mentana ha condotto uno speciale intitolato Solo Corrado (1999). Successivamente ha presentato il programma Rotocalco, ha diretto TGcom (primo telegiornale realizzato su internet) e ha varato la rubrica del TG5 Terra!.
L'11 novembre del 2004 Mentana annuncia in diretta che l'azienda l'ha esonerato dalla direzione del TG5 (e sostituito da Carlo Rossella). Qualche giorno più tardi è stato nominato direttore editoriale di Mediaset.
Matrix e l'addio a Mediaset [modifica]
Alla fine del dicembre 2004 conduce in prima serata su Canale 5 uno speciale dedicato alla tragedia del maremoto dell'oceano Indiano del 2004 chiamato Dopo il maremoto.
Nel marzo del 2005 realizza il primo reportage televisivo in Italia sulla giornalista fiorentina Oriana Fallaci. Alla morte della scrittrice il giornalista ha proposto la creazione di una fondazione che raccogliesse tutti i suoi scritti.
Il 4 settembre 2005 ha esordito con il nuovo programma d'informazione Matrix, da lui ideato (con la collaborazione di Davide Parenti, già padre de Le Iene) e condotto.
Nello stesso anno ha preso il posto di Paolo Bonolis nella trasmissione sportiva Serie A - Il grande calcio. Collabora anche con RDS: cinque volte al giorno, dal lunedì al venerdì, nella rubrica 100 secondi, commenta un fatto di cronaca.
Nell'anno accademico 2006-2007 ricopre il ruolo di docente del Master in giornalismo presso l'Università degli studi di Milano, nella sede di Sesto San Giovanni.
Nel 2008 ha intervistato in prima serata a Matrix prima il candidato premier per il Partito Democratico e Italia dei Valori Walter Veltroni e poi il candidato premier per il Popolo della Libertà, Lega Nord e Movimento per l'Autonomia Silvio Berlusconi.
Il 9 febbraio 2009, poco dopo la morte di Eluana Englaro, annuncia che il giorno seguente si dimetterà dalla carica di direttore editoriale di Mediaset, accusando la rete di non aver cambiato il palinsesto di Canale 5 concentrando l'attenzione sul caso Englaro per trattare esclusivamente il programma televisivo Grande Fratello (andato regolarmente in onda), nonostante sia Matrix quanto il TG5 si fossero resi disponibili.[3][4]. Due giorni dopo, Mentana, tramite una lettera pubblicata dal quotidiano Libero, illustra a pieno la vicenda.[5].
Il 13 maggio 2009 escono su Vanity Fair e di rimando su molti quotidiani [6] le anticipazioni del nuovo libro del giornalista (Passionaccia), dove racconta il suo addio a Mediaset, che va oltre alla lettera a Libero nel febbraio, raccontando le difficoltà incontrate dal giornalista dopo le elezioni politiche del 2008, oltre alle critiche ricevute per aver invitato a Matrix il leader politico Antonio Di Pietro.
« Dopo aver irriso per oltre un decennio le accuse di chi dipingeva Mediaset come una dépendance di Forza Italia, avevo assistito a una scena che avrebbe fatto esultare i teorici del conflitto di interessi; Mediaset si era trasformata in un comitato elettorale, dove i dipendenti festeggiavano per il buon lavoro, portato a termine non tramite la giusta informazione o gli ascolti, ma basandosi sulle preferenze accordate dagli italiani a Silvio Berlusconi »
(Enrico Mentana, Vanity Fair 13 maggio 2009)
Il 26 maggio 2009 il Tribunale di Roma ordina il reintegro di Mentana in Matrix, dichiarando illegittimo il licenziamento e ordinando a Mediaset di reintegrarlo nel posto di lavoro con le mansioni di realizzatore e conduttore del programma, condannando inoltre l'azienda al risarcimento del danno quantificato in un minimo di 5 mensilità, in base alla precedente retribuzione di Enrico Mentana[7].
Il 5 giugno 2009 Mediaset comunica che: «Mediaset ed Enrico Mentana hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro». E poi aggiunge: «Mediaset ringrazia Mentana per l'importante lavoro svolto in 18 anni di collaborazione e gli formula i migliori auguri per il suo futuro professionale»[8].
La collaborazione con il Corriere della Sera [modifica]
Durante la campagna elettorale per le elezioni regionali del 2010, il giornalista ha avviato una collaborazione con il Corriere della Sera. Mentana ha tenuto una trasmissione sul sito web del quotidiano chiamata Mentana Condicio. Vietati in tv, liberi sul web. Tale rubrica, essendo trasmessa unicamente via web, non era soggetta alla regolamentazione sulla par condicio[9], e così durante tale trasmissioni il conduttore ha potuto intervistare diversi esponenti politici, coadiuvato da altri tre giornalisti di note testate[10].
La direzione del TG LA7 [modifica]
Dopo un anno di continue voci che davano l'arrivo di Mentana ai vertici di Sky TG24 o del TG3 da martedì 15 giugno 2010 ha cominciato a circolare la voce che voleva Enrico Mentana alla direzione del TG LA7[11], alcuni siti hanno addirittura riportato che era già stato firmato un contratto [12]. Questa notizia è stata confermata nei giorni successivi, perfino lo stesso Mentana ne ha parlato nel social network Facebook. Il 22 giugno Mentana attraverso il suo consueto spazio di RDS conferma le indiscrezioni: diventerà direttore del TG LA7.[13] La firma ufficiale è avvenuta il 30 giugno [14] e dal 2 luglio Mentana si è insediato alla direzione, al posto di Antonello Piroso.
Dal 30 agosto 2010 è tornato a svolgere anche il suo ruolo di anchorman conducendo l'edizione delle 20:00 del telegiornale. In quell'occasione ha presentato anche il restyling del TG LA7[15]. Nella prima giornata della sua conduzione, gli ascolti dell'edizione delle 20:00 sono stati da record: 1.489.000 spettatori per uno share del 7,3%, i livelli più alti fino ad allora mai raggiunti dal TG LA7[16], ma il successivo 5 settembre, con la trasmissione in diretta del discorso di Gianfranco Fini a Mirabello gli ascolti superano la soglia del 10% con quasi due milioni di telespettatori[17].
Mentana farà un breve ritorno in Rai conducendo Telethon accanto a Fabrizio Frizzi, Pippo Baudo e Bruno Vespa dal 16 al 19 dicembre.
Premi e riconoscimenti [modifica]
1995 - Premio Ischia
1998 - Telegatto Speciale con Esclusivo 5 (insieme a Maurizio Costanzo)
1999 - Premio Casalegno
2001 - Premio Val di Sole
2003 - Telegatto come Miglior trasmissione di informazione e cultura con TG5
2004 - Premio Arte e Cultura La Bagnaia
2008 - Premio Regia Televisiva nella Categoria Top Ten con Matrix
2008 - RadioGrolla come Migliore trasmissione di informazione con 100 secondi.
2010 - Premio Barocco
Note [modifica]
^ Così Marina Ricci, vaticanista del TG5, in una conferenza tenutasi presso la parrocchia romana della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme il 1º marzo 2009.
^ [1]
^ Notizia sulle dimissioni di Mentana
^ In onda il Gf9, Mentana si dimette Tgcom.it
^ stralcio lettera di Mentana a Libero
^ anticipazioni al libro Passionaccia
^ Tribunale di Roma: «Mentana deve essere reintegrato a Matrix» - Corriere della Sera
^ Mediaset dice addio a Mentana: divorzio «consensuale» - Corriere della Sera
^ http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/11/Una_sfida_sul_web_silenzio_co_8_100311024.shtml
^ http://www.corriere.it/politica/speciali/2010/elezioni/notizie/mentana-minzolini-bocchino_1c410de0-3012-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml
^ http://www.giornalettismo.com/archives/67853/enrico-mentana-nuovo-direttore/
^ cronacaqui.it
^ http://www.primaonline.it/2010/06/21/81687/tv-mentana-per-accordo-con-la7-ancora-un-paio-di-giorni/
^ [2]
^ http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=eventila7&video=42834
^ [3]
^ «Mentana da record: il tg di La7 vola "Ho convinto i delusi dalla vecchia tv"». La Stampa, 6 7 2010. URL consultato in data 6-7-2010.
Altri progetti [modifica]
Wikiquote contiene citazioni di o su Enrico Mentana
Collegamenti esterni [modifica]
Sito della rubrica tenuta sul Corriere della Sera Mentana Condicio
Enrico Mentana
Enrico Mentana (Milano, 15 gennaio 1955) è un giornalista e conduttore televisivo italiano, fondatore ed ex direttore del TG5 e dal 2 luglio 2010 direttore del TG LA7.
Indice[nascondi]
1 Biografia
2 Carriera giornalistica
2.1 Gli inizi in Rai
2.2 La fondazione del TG5
2.3 Matrix e l'addio a Mediaset
2.4 La collaborazione con il Corriere della Sera
2.5 La direzione del TG LA7
3 Premi e riconoscimenti
4 Note
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
//
Biografia [modifica]
Cresciuto nel quartiere milanese del Giambellino, da madre ebrea e padre cattolico entrambi originari di Reggio Calabria, fu battezzato dall'allora monsignor Giovanni Battista Montini[1].
Ha frequentato il liceo classico "Alessandro Manzoni", aderendo prima al gruppo anarchico Movimento Socialista Libertario e poi al Partito Socialista Italiano. È quindi divenuto direttore della rivista Giovane Sinistra, organo ufficiale della Federazione dei Giovani Socialisti, di cui sarà vicepresidente dal 1977 al 1979. Successivamente si è iscritto alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università Statale di Milano, pur non conseguendo la laurea.
Carriera giornalistica [modifica]
Gli inizi in Rai [modifica]
Il 27 febbraio 1980 è stato assunto alla RAI presso la redazione Esteri. Tra le sue molte telecronache figura quella del matrimonio tra Carlo d'Inghilterra e Lady Diana; la prima intervista famosa fu quella alla madre di Ali Ağca subito dopo l'attentato di piazza San Pietro. Nell'azienda di viale Mazzini ha fatto una rapida carriera che l'ha portato ad essere prima inviato e conduttore del TG1, e poi vicedirettore del TG2.
In seguito è stato nominato conduttore di Speciale TG1 prendendo il posto di Alberto La Volpe, che poi diventerà il direttore del TG2. Dal 1988 su Rai 2 ha condotto il programma di attualità Altri particolari in cronaca, attività che porterà avanti fino al 1991, anno in cui ha lasciato la RAI.
La fondazione del TG5 [modifica]
Nel 1992 è passato a Mediaset ricoprendo l'incarico di direttore del neonato TG5 di cui condusse la prima edizione trasmessa su Canale5 il 13 gennaio 1992 alle 13:00[2]: l'audience del TG5 superava quasi sempre i sette milioni di ascoltatori e per la prima volta in termini di audience il TG1 (la prima occasione sarà l'edizione straordinaria che annuncia la morte del giudice Giovanni Falcone), facendo diventare Mentana uno dei mezzobusti più famosi: dal 1992 al 1993 ha presentato la rubrica Braccio di Ferro.
Nel 1994 è stato il moderatore nella trasmissione Braccio di Ferro del confronto televisivo tra Silvio Berlusconi, leader del Polo della libertà e del Polo del Buon Governo, e Achille Occhetto, leader della Alleanza dei Progressisti.
Nel 1996 è stato il moderatore nella trasmissione Testa a testa del confronto televisivo tra Silvio Berlusconi, leader del Polo per le Libertà, e Romano Prodi, leader de L'Ulivo.
Alla fine del 1998 conduce I tre tenori, uno speciale in prima serata su Canale 5 insieme a Maurizio Costanzo dedicato e con Mike Bongiorno, Corrado e Raimondo Vianello. Replicherà lo speciale I tre tenori con Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Monica Vitti.
In occasione dell'improvvisa scomparsa di Corrado, Mentana ha condotto uno speciale intitolato Solo Corrado (1999). Successivamente ha presentato il programma Rotocalco, ha diretto TGcom (primo telegiornale realizzato su internet) e ha varato la rubrica del TG5 Terra!.
L'11 novembre del 2004 Mentana annuncia in diretta che l'azienda l'ha esonerato dalla direzione del TG5 (e sostituito da Carlo Rossella). Qualche giorno più tardi è stato nominato direttore editoriale di Mediaset.
Matrix e l'addio a Mediaset [modifica]
Alla fine del dicembre 2004 conduce in prima serata su Canale 5 uno speciale dedicato alla tragedia del maremoto dell'oceano Indiano del 2004 chiamato Dopo il maremoto.
Nel marzo del 2005 realizza il primo reportage televisivo in Italia sulla giornalista fiorentina Oriana Fallaci. Alla morte della scrittrice il giornalista ha proposto la creazione di una fondazione che raccogliesse tutti i suoi scritti.
Il 4 settembre 2005 ha esordito con il nuovo programma d'informazione Matrix, da lui ideato (con la collaborazione di Davide Parenti, già padre de Le Iene) e condotto.
Nello stesso anno ha preso il posto di Paolo Bonolis nella trasmissione sportiva Serie A - Il grande calcio. Collabora anche con RDS: cinque volte al giorno, dal lunedì al venerdì, nella rubrica 100 secondi, commenta un fatto di cronaca.
Nell'anno accademico 2006-2007 ricopre il ruolo di docente del Master in giornalismo presso l'Università degli studi di Milano, nella sede di Sesto San Giovanni.
Nel 2008 ha intervistato in prima serata a Matrix prima il candidato premier per il Partito Democratico e Italia dei Valori Walter Veltroni e poi il candidato premier per il Popolo della Libertà, Lega Nord e Movimento per l'Autonomia Silvio Berlusconi.
Il 9 febbraio 2009, poco dopo la morte di Eluana Englaro, annuncia che il giorno seguente si dimetterà dalla carica di direttore editoriale di Mediaset, accusando la rete di non aver cambiato il palinsesto di Canale 5 concentrando l'attenzione sul caso Englaro per trattare esclusivamente il programma televisivo Grande Fratello (andato regolarmente in onda), nonostante sia Matrix quanto il TG5 si fossero resi disponibili.[3][4]. Due giorni dopo, Mentana, tramite una lettera pubblicata dal quotidiano Libero, illustra a pieno la vicenda.[5].
Il 13 maggio 2009 escono su Vanity Fair e di rimando su molti quotidiani [6] le anticipazioni del nuovo libro del giornalista (Passionaccia), dove racconta il suo addio a Mediaset, che va oltre alla lettera a Libero nel febbraio, raccontando le difficoltà incontrate dal giornalista dopo le elezioni politiche del 2008, oltre alle critiche ricevute per aver invitato a Matrix il leader politico Antonio Di Pietro.
« Dopo aver irriso per oltre un decennio le accuse di chi dipingeva Mediaset come una dépendance di Forza Italia, avevo assistito a una scena che avrebbe fatto esultare i teorici del conflitto di interessi; Mediaset si era trasformata in un comitato elettorale, dove i dipendenti festeggiavano per il buon lavoro, portato a termine non tramite la giusta informazione o gli ascolti, ma basandosi sulle preferenze accordate dagli italiani a Silvio Berlusconi »
(Enrico Mentana, Vanity Fair 13 maggio 2009)
Il 26 maggio 2009 il Tribunale di Roma ordina il reintegro di Mentana in Matrix, dichiarando illegittimo il licenziamento e ordinando a Mediaset di reintegrarlo nel posto di lavoro con le mansioni di realizzatore e conduttore del programma, condannando inoltre l'azienda al risarcimento del danno quantificato in un minimo di 5 mensilità, in base alla precedente retribuzione di Enrico Mentana[7].
Il 5 giugno 2009 Mediaset comunica che: «Mediaset ed Enrico Mentana hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro». E poi aggiunge: «Mediaset ringrazia Mentana per l'importante lavoro svolto in 18 anni di collaborazione e gli formula i migliori auguri per il suo futuro professionale»[8].
La collaborazione con il Corriere della Sera [modifica]
Durante la campagna elettorale per le elezioni regionali del 2010, il giornalista ha avviato una collaborazione con il Corriere della Sera. Mentana ha tenuto una trasmissione sul sito web del quotidiano chiamata Mentana Condicio. Vietati in tv, liberi sul web. Tale rubrica, essendo trasmessa unicamente via web, non era soggetta alla regolamentazione sulla par condicio[9], e così durante tale trasmissioni il conduttore ha potuto intervistare diversi esponenti politici, coadiuvato da altri tre giornalisti di note testate[10].
La direzione del TG LA7 [modifica]
Dopo un anno di continue voci che davano l'arrivo di Mentana ai vertici di Sky TG24 o del TG3 da martedì 15 giugno 2010 ha cominciato a circolare la voce che voleva Enrico Mentana alla direzione del TG LA7[11], alcuni siti hanno addirittura riportato che era già stato firmato un contratto [12]. Questa notizia è stata confermata nei giorni successivi, perfino lo stesso Mentana ne ha parlato nel social network Facebook. Il 22 giugno Mentana attraverso il suo consueto spazio di RDS conferma le indiscrezioni: diventerà direttore del TG LA7.[13] La firma ufficiale è avvenuta il 30 giugno [14] e dal 2 luglio Mentana si è insediato alla direzione, al posto di Antonello Piroso.
Dal 30 agosto 2010 è tornato a svolgere anche il suo ruolo di anchorman conducendo l'edizione delle 20:00 del telegiornale. In quell'occasione ha presentato anche il restyling del TG LA7[15]. Nella prima giornata della sua conduzione, gli ascolti dell'edizione delle 20:00 sono stati da record: 1.489.000 spettatori per uno share del 7,3%, i livelli più alti fino ad allora mai raggiunti dal TG LA7[16], ma il successivo 5 settembre, con la trasmissione in diretta del discorso di Gianfranco Fini a Mirabello gli ascolti superano la soglia del 10% con quasi due milioni di telespettatori[17].
Mentana farà un breve ritorno in Rai conducendo Telethon accanto a Fabrizio Frizzi, Pippo Baudo e Bruno Vespa dal 16 al 19 dicembre.
Premi e riconoscimenti [modifica]
1995 - Premio Ischia
1998 - Telegatto Speciale con Esclusivo 5 (insieme a Maurizio Costanzo)
1999 - Premio Casalegno
2001 - Premio Val di Sole
2003 - Telegatto come Miglior trasmissione di informazione e cultura con TG5
2004 - Premio Arte e Cultura La Bagnaia
2008 - Premio Regia Televisiva nella Categoria Top Ten con Matrix
2008 - RadioGrolla come Migliore trasmissione di informazione con 100 secondi.
2010 - Premio Barocco
Note [modifica]
^ Così Marina Ricci, vaticanista del TG5, in una conferenza tenutasi presso la parrocchia romana della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme il 1º marzo 2009.
^ [1]
^ Notizia sulle dimissioni di Mentana
^ In onda il Gf9, Mentana si dimette Tgcom.it
^ stralcio lettera di Mentana a Libero
^ anticipazioni al libro Passionaccia
^ Tribunale di Roma: «Mentana deve essere reintegrato a Matrix» - Corriere della Sera
^ Mediaset dice addio a Mentana: divorzio «consensuale» - Corriere della Sera
^ http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/11/Una_sfida_sul_web_silenzio_co_8_100311024.shtml
^ http://www.corriere.it/politica/speciali/2010/elezioni/notizie/mentana-minzolini-bocchino_1c410de0-3012-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml
^ http://www.giornalettismo.com/archives/67853/enrico-mentana-nuovo-direttore/
^ cronacaqui.it
^ http://www.primaonline.it/2010/06/21/81687/tv-mentana-per-accordo-con-la7-ancora-un-paio-di-giorni/
^ [2]
^ http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=eventila7&video=42834
^ [3]
^ «Mentana da record: il tg di La7 vola "Ho convinto i delusi dalla vecchia tv"». La Stampa, 6 7 2010. URL consultato in data 6-7-2010.
Altri progetti [modifica]
Wikiquote contiene citazioni di o su Enrico Mentana
Collegamenti esterni [modifica]
Sito della rubrica tenuta sul Corriere della Sera Mentana Condicio
Nessun commento:
Posta un commento