Il Borghese è stato un periodico politico e culturale, espressione dell'area culturale della destra, fondato dallo scrittore Leo Longanesi nel 1950[1]. Nel 2007 la testata è stata acquisita e ripubblicata dalla casa editrice Nuove Idee
Indice[nascondi]
1 La direzione di Longanesi
2 La direzione di Mario Tedeschi e Gianna Preda
3 Gli anni novanta
4 "Il Borghese" dopo il 2000
5 Firme de "Il Borghese"
6 Pagine scelte
7 Note
8 Bibliografia
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La direzione di Longanesi [modifica]
Il primo numero uscì a Milano il 15 marzo del 1950 e contenne articoli di Indro Montanelli, Giovanni Spadolini e Giuseppe Prezzolini[2]: dal sesto numero in poi, cominciò a scriverci sopra anche Mario Tedeschi, che si rivelerà una figura fondamentale per la vita della testata[2]. La rivista uscì con periodicità quindicinale fino al 1952, poi divenne settimanale.
Come risulta dallo stesso titolo, il periodico doveva ispirarsi agli ideali della borghesia, ritenuti da Longanesi: l'onestà, la parsimonia, la laboriosità, la moderazione, nonché la triade Dio, Patria e Famiglia.
Il Borghese ebbe un immediato successo anche perché si pose subito in posizione critica verso la partitocrazia. Famose le sue inchieste ed anche le sue fotografie corrosivamente satiriche, tanto da essere chiamate per antonomasia "da Borghese", fustiganti la classe politica dell'epoca.
Da ricordare le numerose inchieste, soprattutto a firma di Bonanni e Gianna Preda (vero nome Giovanna Predassi), sul malcostume e sulla corruzione dei politici, in anticipo di diversi decenni su «Mani Pulite». Il 30 dicembre del 1965 la pubblicazione di un'intervista concessa da Giorgio La Pira alla Preda portò nello stesso giorno alle dimissioni del Ministro degli Esteri Amintore Fanfani[3], titolare della Farnesina nel secondo governo Moro: La Pira aveva affermato che Fanfani era occultamente "appoggiato da tutti", anche da neofascisti e PCI[3].
La direzione di Mario Tedeschi e Gianna Preda [modifica]
Dopo la morte di Longanesi nel 1957, la direzione venne assunta dal giornalista Mario Tedeschi mentre redattore capo divenne Gianna Preda: entrambi, come abbiamo visto, erano già stati collaboratori di Longanesi. Sotto la nuova direzione, Il Borghese si distinse come un foglio spesso impegnato in campagne a sfondo etico e morale: a testimonianza di ciò, si può ricordare il Dizionario del malcostume, pubblicato dallo stesso Tedeschi nel 1962 [4].
Tedeschi e la Predassi fondarono una casa editrice, la "Edizioni de Il Borghese" che si affiancò al giornale e pubblicò i libri dei collaboratori e anche di noti autori stranieri anticonformisti, come Vintila Horia e Salvador De Madariaga. Le "Edizioni de Il Borghese" furono le prime a pubblicare il libro "Ritratti di coraggio" del futuro presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy[5]. Successivamente venne fondato il trimestrale di cultura "La Destra" che raccolse le migliori firme della cultura di destra.
Il Borghese cominciò a declinare con l'ingresso in politica di Tedeschi, che fu senatore per due legislature per il Movimento Sociale Italiano e per lo spostamento più a destra della linea politica del partito. Nel 1977 divenne quasi l'organo ufficiale di Democrazia Nazionale, il movimento di fuoriusciti dall'MSI che Tedeschi aveva contribuito a fondare, fino al 1979.
Nel 1981 morì Gianna Preda, che aveva avuto grande seguito con i suoi libri e le sue interviste.
Gli anni novanta [modifica]
Deceduto anche Mario Tedeschi nel 1993, Il Borghese cessò le pubblicazioni. Tra il 1996 e il 1997 arrivarono nuovi giornalisti che ridiedero linfa vitale e alte tirature alla testata: tra essi si ricordano Daniele Vimercati (direttore) e Federico Guiglia (vice-direttore), divenuto poi direttore e condirettore all'epoca della direzione di Vittorio Feltri nel 1999. Il giornale si fonde con il settimanale "Lo Stato". diretto da Marcello Veneziani, che diviene direttore editoriale del Borghese.
L'obiettivo di Feltri è di rilanciare il periodico, trasformandolo nel settimanale dei lettori de "il Giornale" e che fanno riferimento al centrodestra. Il progetto però non decolla e Feltri l'anno dopo lascia la direzione.
"Il Borghese" dopo il 2000 [modifica]
Nel 2000 Claudio Tedeschi, figlio di Mario, intraprese l'ambizioso progetto di raccogliere su Internet l'intera collezione dello "storico" Borghese ed iniziò a pubblicare (sia sul web che su carta) una nuova edizione del giornale (Claudio Tedeschi Editore) poco venduta nelle edicole; da ottobre 2007 il nuovo editore del giornale è Luciano Lucarini (Nuove Idee).
Firme de "Il Borghese" [modifica]
Collaborarono a "Il Borghese" scrittori, giornalisti e artisti prevalentemente di area moderata e conservatrice dell'epoca.
Tra gli altri:
Giano Accame
Enrico Aillaud
Rino Alessi
Giovanni Ansaldo
Giovanni Artieri
Luigi Bartolini
Edgardo Beltrametti
Gianni Berengo Gardin
Giuseppe Bonanni
Valentino Brosio
Dimitri Buffa
Piero Buscaroli
Elena Canino
Ruggiero Capone
Francesco D. Caridi
Mino Caudana
Francesco Cavalletti
Luciano Cirri
Luigi Compagnone
Alberto Consiglio
Maria Damerini
Ugo D'Andrea
Carlo De Biase
Aldo De Quarto
Alberto De Stefani
Eugenio Dollman
Antonietta Drago
Julius Evola
Vittorio Feltri
Massimo Fini
Antoni Fornari
Enrico Fulchignoni
Henry Furst
Alberto Giovannini
Wolf Giusti
Francesco Grisi
Giovannino Guareschi
Federico Guiglia
E. Nerin Gun
Marzio Mian
Indro Montanelli
Mario Monti
Orsola Nemi
Gastone Nencioni
Piero Operti
Guglielmo Peirce
Camillo Pelizzi
Giorgio Pillon
Alfonso Piscitelli
Corrado Pizzinelli
Armando Plebe
Giuseppe Prezzolini
Claudio Quarantotto
Pietro Romano
Fabrizio Sarazani
William Schlamm
Ardengo Soffici
Giovanni Spadolini
Mario Spataro
Orfeo Tamburi
Marco Travaglio
Daniele Vimercati
Pagine scelte [modifica]
Il Borghese, numero 1 del 1959
Il Borghese, numero 1 del 1959
Il Borghese, numero 16 del 1960
Il Borghese, numero 44 del 1965
Il Borghese, numero 51 del 1969
Il Borghese, numero 2 del 1970
Note [modifica]
^ Breve biografia di Leo Longanesi
^ a b «Il Borghese», puntata del 15 novembre 2008
^ a b Fondazione Fanfani: "Una trappola per Fanfani", 31 gennaio 2008
^ copertina
^ Articolo da camilloblog.it
Bibliografia [modifica]
Guardiamoci in faccia (1950-1990), Edizioni de Il Borghese, Roma, 1990.
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Il_Borghese"
Categoria: Settimanali italiani
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1 La direzione di Longanesi
2 La direzione di Mario Tedeschi e Gianna Preda
3 Gli anni novanta
4 "Il Borghese" dopo il 2000
5 Firme de "Il Borghese"
6 Pagine scelte
7 Note
8 Bibliografia
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La direzione di Longanesi [modifica]
Il primo numero uscì a Milano il 15 marzo del 1950 e contenne articoli di Indro Montanelli, Giovanni Spadolini e Giuseppe Prezzolini[2]: dal sesto numero in poi, cominciò a scriverci sopra anche Mario Tedeschi, che si rivelerà una figura fondamentale per la vita della testata[2]. La rivista uscì con periodicità quindicinale fino al 1952, poi divenne settimanale.
Come risulta dallo stesso titolo, il periodico doveva ispirarsi agli ideali della borghesia, ritenuti da Longanesi: l'onestà, la parsimonia, la laboriosità, la moderazione, nonché la triade Dio, Patria e Famiglia.
Il Borghese ebbe un immediato successo anche perché si pose subito in posizione critica verso la partitocrazia. Famose le sue inchieste ed anche le sue fotografie corrosivamente satiriche, tanto da essere chiamate per antonomasia "da Borghese", fustiganti la classe politica dell'epoca.
Da ricordare le numerose inchieste, soprattutto a firma di Bonanni e Gianna Preda (vero nome Giovanna Predassi), sul malcostume e sulla corruzione dei politici, in anticipo di diversi decenni su «Mani Pulite». Il 30 dicembre del 1965 la pubblicazione di un'intervista concessa da Giorgio La Pira alla Preda portò nello stesso giorno alle dimissioni del Ministro degli Esteri Amintore Fanfani[3], titolare della Farnesina nel secondo governo Moro: La Pira aveva affermato che Fanfani era occultamente "appoggiato da tutti", anche da neofascisti e PCI[3].
La direzione di Mario Tedeschi e Gianna Preda [modifica]
Dopo la morte di Longanesi nel 1957, la direzione venne assunta dal giornalista Mario Tedeschi mentre redattore capo divenne Gianna Preda: entrambi, come abbiamo visto, erano già stati collaboratori di Longanesi. Sotto la nuova direzione, Il Borghese si distinse come un foglio spesso impegnato in campagne a sfondo etico e morale: a testimonianza di ciò, si può ricordare il Dizionario del malcostume, pubblicato dallo stesso Tedeschi nel 1962 [4].
Tedeschi e la Predassi fondarono una casa editrice, la "Edizioni de Il Borghese" che si affiancò al giornale e pubblicò i libri dei collaboratori e anche di noti autori stranieri anticonformisti, come Vintila Horia e Salvador De Madariaga. Le "Edizioni de Il Borghese" furono le prime a pubblicare il libro "Ritratti di coraggio" del futuro presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy[5]. Successivamente venne fondato il trimestrale di cultura "La Destra" che raccolse le migliori firme della cultura di destra.
Il Borghese cominciò a declinare con l'ingresso in politica di Tedeschi, che fu senatore per due legislature per il Movimento Sociale Italiano e per lo spostamento più a destra della linea politica del partito. Nel 1977 divenne quasi l'organo ufficiale di Democrazia Nazionale, il movimento di fuoriusciti dall'MSI che Tedeschi aveva contribuito a fondare, fino al 1979.
Nel 1981 morì Gianna Preda, che aveva avuto grande seguito con i suoi libri e le sue interviste.
Gli anni novanta [modifica]
Deceduto anche Mario Tedeschi nel 1993, Il Borghese cessò le pubblicazioni. Tra il 1996 e il 1997 arrivarono nuovi giornalisti che ridiedero linfa vitale e alte tirature alla testata: tra essi si ricordano Daniele Vimercati (direttore) e Federico Guiglia (vice-direttore), divenuto poi direttore e condirettore all'epoca della direzione di Vittorio Feltri nel 1999. Il giornale si fonde con il settimanale "Lo Stato". diretto da Marcello Veneziani, che diviene direttore editoriale del Borghese.
L'obiettivo di Feltri è di rilanciare il periodico, trasformandolo nel settimanale dei lettori de "il Giornale" e che fanno riferimento al centrodestra. Il progetto però non decolla e Feltri l'anno dopo lascia la direzione.
"Il Borghese" dopo il 2000 [modifica]
Nel 2000 Claudio Tedeschi, figlio di Mario, intraprese l'ambizioso progetto di raccogliere su Internet l'intera collezione dello "storico" Borghese ed iniziò a pubblicare (sia sul web che su carta) una nuova edizione del giornale (Claudio Tedeschi Editore) poco venduta nelle edicole; da ottobre 2007 il nuovo editore del giornale è Luciano Lucarini (Nuove Idee).
Firme de "Il Borghese" [modifica]
Collaborarono a "Il Borghese" scrittori, giornalisti e artisti prevalentemente di area moderata e conservatrice dell'epoca.
Tra gli altri:
Giano Accame
Enrico Aillaud
Rino Alessi
Giovanni Ansaldo
Giovanni Artieri
Luigi Bartolini
Edgardo Beltrametti
Gianni Berengo Gardin
Giuseppe Bonanni
Valentino Brosio
Dimitri Buffa
Piero Buscaroli
Elena Canino
Ruggiero Capone
Francesco D. Caridi
Mino Caudana
Francesco Cavalletti
Luciano Cirri
Luigi Compagnone
Alberto Consiglio
Maria Damerini
Ugo D'Andrea
Carlo De Biase
Aldo De Quarto
Alberto De Stefani
Eugenio Dollman
Antonietta Drago
Julius Evola
Vittorio Feltri
Massimo Fini
Antoni Fornari
Enrico Fulchignoni
Henry Furst
Alberto Giovannini
Wolf Giusti
Francesco Grisi
Giovannino Guareschi
Federico Guiglia
E. Nerin Gun
Marzio Mian
Indro Montanelli
Mario Monti
Orsola Nemi
Gastone Nencioni
Piero Operti
Guglielmo Peirce
Camillo Pelizzi
Giorgio Pillon
Alfonso Piscitelli
Corrado Pizzinelli
Armando Plebe
Giuseppe Prezzolini
Claudio Quarantotto
Pietro Romano
Fabrizio Sarazani
William Schlamm
Ardengo Soffici
Giovanni Spadolini
Mario Spataro
Orfeo Tamburi
Marco Travaglio
Daniele Vimercati
Pagine scelte [modifica]
Il Borghese, numero 1 del 1959
Il Borghese, numero 1 del 1959
Il Borghese, numero 16 del 1960
Il Borghese, numero 44 del 1965
Il Borghese, numero 51 del 1969
Il Borghese, numero 2 del 1970
Note [modifica]
^ Breve biografia di Leo Longanesi
^ a b «Il Borghese», puntata del 15 novembre 2008
^ a b Fondazione Fanfani: "Una trappola per Fanfani", 31 gennaio 2008
^ copertina
^ Articolo da camilloblog.it
Bibliografia [modifica]
Guardiamoci in faccia (1950-1990), Edizioni de Il Borghese, Roma, 1990.
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Il_Borghese"
Categoria: Settimanali italiani
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