Pietro Berti

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VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

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giovedì 3 febbraio 2011

Dinastie: i Savoia-Carignano




Savoia è una dinastia reale europea attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna, dove venne infeudata della Contea di Savoia, eretta in Ducato nel XV secolo. Nello stesso secolo, estintasi la linea legittima dei Lusignano, ottenne la Corona titolare dei regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia, con il conseguente aumento di prestigio presso le corti europee. Inizialmente dinastia minore appartenente alla sfera di influenza della monarchia francese, nel XVI secolo circa spostò i suoi interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimonianto dallo spostamento della capitale del ducato da Chambery a Torino nel 1563).
Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottenne l'effettiva dignità regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713) e in seguito su quello di Sardegna (1720).
Nel XIX secolo si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data, per una ottantina di anni, fino al cambiamento istituzionale nel giugno del 1946 con l'esilio, la storia della Casa si confonde con quella d'Italia.
Inoltre Amedeo di Savoia-Aosta fu dal 1870 al 1873 Re di Spagna col nome di Amedeo I di Spagna.
Conseguentemente al regime totalitario di Mussolini, la dinastia ottenne formalmente con Vittorio Emanuele III le corone di Etiopia (1936) ed Albania (1939) in unione personale, mentre nel 1941, col Duca Aimone di Savoia-Aosta, anche la corona di Croazia. Questi ultimi titoli vennero tuttavia persi definitivamente nel 1945, essendo stati considerati illegittimi poiché ottenuti tramite il regime.
Indice[nascondi]
1 Le origini
2 Conti di Savoia
3 Duchi di Savoia
4 Re di Sardegna
5 Re d'Italia e parentela
6 Savoia dopo la caduta della monarchia in Italia
7 Altri rami
7.1 Savoia-Carignano - Savoia-Soissons - Savoia-Villafranca
7.2 Savoia-Genova
7.3 Savoia-Aosta
7.4 Rami minori
8 I Savoia e la Repubblica Italiana
9 Linea di successione
9.1 Conti di Savoia
9.2 Duchi di Savoia
9.3 Re di Sicilia
9.4 Re di Sardegna
9.5 Re d'Italia
9.6 Capi di Casa Savoia
9.7 Governanti di altre Nazioni
10 Imperatrici e regine di Casa Savoia
10.1 Imperatrici
10.2 Regine
11 Note
12 Voci correlate
13 Altri progetti
14 Collegamenti esterni
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Le origini [modifica]
I pochi documenti che riguardano le origini di Casa Savoia sono soggetti a varie interpretazioni e dall'epoca di Amedeo VIII (XV secolo), fino al XIX secolo vennero sempre escogitati criteri di giustificazione di tipo politico, con l'avallo di genealogisti compiacenti. In un primo tempo fu necessario giustificare il titolo ducale ottenuto appunto da Amedeo VIII nel 1416: si trovò quindi uno scrittore - il cronista medioevale Jean d'Ormeville, vissuto nel XV secolo - che fece discendere la casa di Savoia dall'imperatore Ottone II di Sassonia.
Nel secolo successivo, invece, gli interessi politici della dinastia erano collegati alla sua posizione in seno all'impero e si trovarono altri studiosi (G. Botero, G. Monod e soprattutto Guichenon) che, pur mantenendo la tradizione sassone, fecero risalire le origini della famiglia addirittura a Vitichindo, lo strenuo difensore dell'indipendenza dei Sassoni contro Carlo Magno.
Più tardi, orientatasi la politica sabauda verso l'Italia, si ebbe interesse a dimostrare l'origine italiana della casa sabauda; per questo diversi studiosi (G. F. Napione nel XVIII secolo, Luigi Cibrario nel XIX secolo e altri) volsero le loro attenzioni all'ultimo sovrano del regno italico dell'alto Medioevo e, sia pure con soluzioni varianti nei dettagli, ne trovarono il capostipite in Berengario II d'Ivrea. Questi era stato deposto da Ottone I nel 961, pertanto era vittima di quella famiglia da cui un tempo i Savoia credevano o volevano discendere. Una soluzione locale, borgognona, ideata da Domenico Carutti nel XIX secolo e fondata sull'esistenza di un paio di Amedeo e di Umberto, è altrettanto ipotetica.
Nel XX secolo l'origine fu invece ricercata o nella dinastia provenzale collegata a un carolingio (C. W. Previté Orton, Baudi di Vesme, F. Gabotto e altri) o a una famiglia del Viennese discendente, per linea femminile, da Lotario II di Lotaringia, anche lui un carolingio (G. de Manteyer).
Conti di Savoia [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Contea di Savoia.
Queste presunte origini sono state oggi respinte dai più importanti studiosi (F. Cognasso, Maria José del Belgio, consorte di Umberto II) come pure congetture. L'unico punto sicuro di partenza della dinastia è il conte Umberto I Biancamano (m. 1048), che, già signore delle contee di Savoia (1003), di Belley, Sion e Aosta, al disgregarsi del regno di Borgogna (1032) si schierò dalla parte di Corrado II ottenendone in premio la contea di Moriana in Val d'Isère ed il Chiablese (ca. 1034).
A lui succedettero i figli Amedeo I detto Coda (m. ca. 1051) e Oddone (m. 1060) che, sposando Adelaide degli Arduini, figlia ed erede di Olderico Manfredi - signore di Torino, Susa, Ivrea, Pinerolo e Caraglio - ingrandì notevolmente i suoi domini in Piemonte. Da lui nacquero Berta (1051-1087) e Adelaide (m. 1079), future mogli rispettivamente di Enrico IV e di Rodolfo di Svevia, e i successori Pietro I (ca. 1048-1078) e Amedeo II (m. 1080) che esercitarono però un potere più che altro nominale, giacché l'effettivo governo dello Stato rimase nelle salde mani di Adelaide fino alla sua morte.
La Corona passò quindi in linea diretta maschile a:
Umberto II il Rinforzato (m. 1103) che si vide usurpare molti dei territori piemontesi da ribelli e pretendenti all'eredità di Adelaide;
Amedeo III (ca. 1094 - 1148), la cui sorella Adelaide (1092 - 1154) sposò nel 1115 il re di Francia Luigi il Grosso e la cui figlia Matilde (o Mafalda; m. 1158) andò in moglie ad Alfonso I del Portogallo (ca. 1146;
Umberto III il Beato (1136 - 1189), fieramente avverso al Barbarossa e per questo messo al bando dell'Impero
infine a Tommaso I (1178 - 1233) che, nominato vicario imperiale da Federico II (1225), iniziò a ristabilire i domini della casata in Piemonte e ampliò i possessi d'Oltralpe.
Alla morte di Tommaso I gli antagonismi da tempo serpeggianti tra i membri della famiglia portarono (1233) alla divisione dei possedimenti tra Amedeo IV (ca. 1197 - 1253) - che mantenne, oltre al dominio diretto sui beni d'Oltralpe, la superiorità feudale e il titolo di conte di Savoia - e Tommaso II, suo fratello, che ricevette dal primo le terre d'Italia da Avigliana in giù e assunse il titolo di principe di Piemonte.
Ad Amedeo IV, la cui figlia primogenita Beatrice (m. ante 1259) aveva sposato nel 1247 Manfredi di Hohenstaufen poi re di Sicilia, succedette Bonifacio (1244 - 1263), sotto reggenza della madre Cecilia del Balzo sino al 1259; alla sua morte gli subentrò (contro la volontà del padre che aveva stabilito gli succedesse Tommaso II, figlio primogenito di Tommaso I) prima lo zio Pietro II detto il Piccolo Carlo Magno (1203 - 1268) e poi Filippo I (1207 - 1285), fratello del precedente.
Dopo di lui salì al trono nel 1285 Amedeo V il Grande, (1252/53 - 1323), figlio secondogenito di Tommaso II, ma le opposizioni dei parenti a lui contrari vennero sopite soltanto in seguito a una decisione arbitrale del 1285 che portò a un'ulteriore divisione dei beni della casa. In base ad essa ad Amedeo V e ai suoi discendenti maschi venne infatti riconosciuta la contea di Savoia e la superiorità feudale su ogni ramo della famiglia; il paese di Vaud venne assegnato al fratello di Amedeo, Ludovico I (1250 - 1302), che diede in tal modo origine alla linea dei Savoia-Vaud - estintasi poi nel 1359 quando Caterina (m. 1373), figlia di Ludovico II (ca. 1269- 1348), cedette per denaro i suoi possessi ad Amedeo VI -, e una parte del Piemonte (gli altri due terzi rimasero nominalmente ad Amedeo V) venne confermata al nipote di Tommaso II, Filippo I (1274 - 1334), iniziatore della linea che fu detta dei Savoia-Acaia in seguito al suo matrimonio (1301) con Isabella di Villehardouin erede del Principato di Acaia.
Ad Amedeo V succedettero i due figli maschi: prima Edoardo il Liberale (1284 - 1329) e poi Aimone il Pacifico (1291 - 1343), mentre una delle loro sorelle, Anna, nel 1326 andò in moglie ad Andronico III Paleologo imperatore bizantino.
Dopo Aimone, la cui secondogenita Bianca nel 1350 sposò Galeazzo II Visconti, salì al potere nel 1343 Amedeo VI detto il Conte Verde (1334 - 1383), marito di Bona di Borbone e abile politico che nel 1359 riuscì a riannettere alla Corona le terre di Vaud.
Duchi di Savoia [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Ducato di Savoia.
A lui succedettero in linea diretta Amedeo VII detto il Conte Rosso (1360 - 1391), la cui tragica morte determinò violente lotte tra la madre e la moglie Bona di Berry; Amedeo VIII detto il Pacifico (1383 - 1451), che unì definitivamente il Piemonte ai domini aviti dopo l'estinzione del ramo di Acaia (1418) e assunse per primo il titolo di Duca di Savoia (1416); Ludovico (1413 - 1465), luogotenente per conto del padre dal 1434 e vano pretendente alla successione di Filippo Maria Visconti che nel 1428 aveva sposato sua sorella Maria (1411 - 1469); Amedeo IX il Beato (1435 - 1472), una sorella del quale, Carlotta (1445 - 1483), sposò nel 1451 il delfino di Francia, il futuro re Luigi XI; e infine Filiberto I il Cacciatore (1465 - 1482) sotto reggenza della madre Iolanda di Francia, sorella di Luigi XI; questi fu continuamente insidiato dai parenti che si impadronirono a più riprese delle sue terre.
A Filiberto subentrò il fratello Carlo I il Guerriero (1468 - 1490) che nel 1485 assunse anche il titolo di re di Cipro e di Gerusalemme cedutogli da Carlotta di Lusignano moglie del fratello di Amedeo IX, Ludovico di Savoia.
A lui succedette Carlo Giovanni Amedeo (1489 - 1496) che, morto ancora bambino, lasciò il ducato al prozio, conte di Bresse, Filippo II il Senza Terra (1443 - 1497), cui seguirono i figli Filiberto II il Bello (1480 - 1504) che lasciò l'amministrazione dello Stato al fratellastro Renato detto il Gran Bastardo e Carlo III il Buono (1486 - 1553) che perse quasi tutti i suoi possessi durante le guerre tra Francia e Spagna.
Uno dei fratelli di quest'ultimo, Filippo (1490 - 1533), venne investito da Francesco I di Francia del ducato di Nemours (1528) e diede inizio al ramo dei Savoia-Nemours, che fu reso illustre da Giacomo e da Enrico e che si estinse nel 1659 con suo nipote Enrico (1625 - 1659).
A Carlo II succedette il figlio Emanuele Filiberto detto Testa di Ferro (1528 - 1580), marito di Margherita di Valois e restauratore dello Stato sabaudo. Dopo la sua morte ebbe il ducato dal 1580 il figlio Carlo Emanuele I (1562 - 1630) da cui nacquero, tra gli altri, Emanuele Filippo (1586 - 1605), morto precocemente; Vittorio Amedeo I (1587 - 1637), suo successore dal 1630; Filiberto (1588-1624), valoroso generale al servizio della Spagna, che nel 1614 sventò il tentativo di sbarco in Sicilia dei Turchi; Maurizio, cardinale; e Tommaso Francesco, iniziatore delle linee dei Savoia-Carignano e Savoia-Soissons.
Alla morte di Vittorio Amedeo I, che lasciò lo Stato praticamente vassallo di Luigi XIII, tenne la reggenza la vedova Cristina di Francia detta Madama reale, che dovette combattere accanitamente con Maurizio e Tommaso Francesco per conservare la Corona ai figli Francesco Giacinto (1632 - 1638) e Carlo Emanuele II (1634 - 1675).
Re di Sardegna [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Regno di Sardegna (1720-1861).
I Savoia agognavano da tempo al titolo regio. Anche se dalla fine del XV secolo rivendicavano la Corona di Cipro, Gerusalemme e Armenia, avendo formalmente ereditato questi domini dalla Casa di Lusignano, l'effettiva occasione per trasformare il Ducato in Regno si presentò soltanto con Vittorio Amedeo II (1666 - 1732), figlio e successore di Carlo Emanuele II, il quale, attraverso la partecipazione alla guerra di successione spagnola rafforzò i suoi domini e nel 1713 ottenne la Corona di Sicilia, commutata poi nel 1720 con quella di Sardegna. Il Ducato di Savoia divenne dunque Regno di Sardegna, mantenendo tuttavia la propria capitale a Torino[senza fonte] e il proprio baricentro in Piemonte.
Vittorio Amedeo adottò anche per Casa Savoia il motto FERT. In seguito alla sua abdicazione, nel 1730 gli succedette sul trono Carlo Emanuele III (1701 - 1773), il quale allargò i confini dello Stato sino al Ticino e le cui sorelle Adelaide (1685 - 1712) e Maria Luisa Gabriella (1688 - 1714) sposarono rispettivamente Luigi, duca di Borgogna (1697) e Filippo V re di Spagna (1701).
Al nuovo re, dal 1773 Vittorio Amedeo III (1726 - 1796), che fu battuto da Napoleone e dovette assoggettarsi all'umiliante Armistizio di Cherasco, subentrarono poi l'uno dopo l'altro i figli Carlo Emanuele IV (1751 - 1819), privato di tutti i possessi del Piemonte, Vittorio Emanuele I (1759 - 1824), costretto ad abdicare dai moti rivoluzionari liberali nel 1821, e Carlo Felice (1756 - 1831) re di Sardegna dal 1821, ultimo erede del ramo diretto.
Le principesse di questo periodo, invece, si segnalarono per illustri matrimoni. Tra le figlie di Vittorio Amedeo III, infatti, Maria Giuseppina (1753 - 1810) sposò (1771) il conte di Provenza, poi re di Francia col nome di Luigi XVIII, e Maria Teresa (1756 - 1805) andò in moglie (1773) al conte di Artois poi Carlo X; mentre le figlie di Vittorio Emanuele I, Maria Beatrice Vittoria (1792 - 1840), Maria Anna (1803 - 1884) e Maria Cristina (1812 - 1836) sposarono rispettivamente Francesco IV duca di Modena (1812), Ferdinando I imperatore d'Austria (1831) e Ferdinando II di Borbone re delle due Sicilie (1832). L'ultimogenita, Maria Teresa, sposò Carlo II duca di Lucca e poi di Parma.
Dopo la morte di Carlo Felice che, come s'è accennato, non lasciò discendenza, la successione al trono passò alla linea laterale più prossima e cioè a quella dei Carignano rappresentata da Carlo Alberto (1798-1849) che abdicò dopo la prima guerra d'indipendenza contro l'Austria, mentre sua sorella Maria Elisabetta (1800-1856) aveva sposato nel 1820 l'arciduca Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena viceré del Lombardo-Veneto.
Re d'Italia e parentela [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Regno d'Italia (1861-1946).




A Carlo Alberto seguirono in linea diretta:
Vittorio Emanuele II (1820-1878), sposato con la principessa Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena, re di Sardegna fino al 1861 e da quell'anno primo re d'Italia unita; da cui nacque:[1]
Umberto I (1844-1900), la cui sorella Clotilde, contessa di Moncalieri, sposò (1859) Napoleone Girolamo Bonaparte e il cui fratello Amedeo Ferdinando Maria (1845-1890), prendendo in moglie Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna (1867), diede origine al ramo dei Savoia-Aosta e fu anche re di Spagna (1870-1873), l'altra sorella Maria Pia sposò il re del Portogallo Luigi I; sposato con la principessa Margherita di Savoia-Genova; da cui nacque:
Vittorio Emanuele III (1869-1947), re d'Italia (1900-1946), imperatore d'Etiopia (1936-1946) e re d'Albania (1939-1946), sposato con la principessa Elena del Montenegro, da cui nacquero:
Iolanda (1901-1988), sposata col conte Giorgio Carlo Calvi di Bergolo,
Mafalda (1902-1944), sposata col principe Filippo d'Assia,
Umberto II (1904-1983), luogotenente del regno dal 5 giugno 1944 al 9 maggio 1946, ultimo re d'Italia dal 9 maggio al 2 giugno 1946, sposato con Maria José del Belgio (1906-2001)
Giovanna (1907-2000), sposata con lo zar di Bulgaria Boris III,
Maria (1914-2001), sposata col principe Luigi di Borbone-Parma.
Savoia dopo la caduta della monarchia in Italia [modifica]
da Umberto II e Maria José nacquero:
Maria Pia (n. 1934), sposata con Alessandro Karađorđević e madre di Dimitri e Michele (1958) e di Elena e Sergio (1963); con secondo matrimonio ha sposato il principe Michele di Borbone-Parma;
Vittorio Emanuele (n. 1937), sposato con Marina Ricolfi Doria e padre di:
Emanuele Filiberto (n. 1972), sposato con l'attrice francese Clotilde Courau e padre di Vittoria (2003) e Luisa (2006);
Maria Gabriella (n. 1940), sposata con Robert de Balkany e madre di Maria Elisabetta;
Maria Beatrice (n. 1943), sposata con Luis Reyna e madre di Raffaello (1971 - 1994) e Asaea (1973).
Altri rami [modifica]
Savoia-Carignano - Savoia-Soissons - Savoia-Villafranca [modifica]

Per approfondire, vedi le voci Savoia-Carignano, Savoia-Soissons e Savoia-Villafranca.
Oltre alle linee già ricordate dei Savoia-Acaia, dei Savoia-Vaud e dei Savoia-Nemours vanno ricordati altri rami importanti della famiglia. Dal citato Tommaso Francesco (1595-1656), figlio di Carlo Emanuele I e fratello di Vittorio Amedeo I, discese il ramo dei principi di Carignano e quello dei conti di Soissons. Il primo ebbe origine da Emanuele Filiberto (1628-1709) e attraverso Vittorio Amedeo I (1690-1741), Luigi Vittorio (1721-1778), Vittorio Amedeo (1743-1780), Carlo Emanuele e Carlo Alberto (1798-1849), giunse con Vittorio Emanuele II (1820-1878) e i suoi discendenti alla Corona d'Italia; il secondo, invece, iniziatosi con Eugenio Maurizio (1634-1673) fratello di Emanuele Filiberto e reso illustre da Eugenio di Savoia il Gran Capitano, famoso generale al servizio dell'impero, si estinse con Eugenio Giovanni Francesco (1714-1734), figlio di Emanuele Tommaso (1687-1729) nipote ex patre del predetto Eugenio Maurizio; da Eugenio Ilarione (1753-1785) conte di Villafranca, secondogenito del predetto Luigi Vittorio di Carignano, ebbe inoltre origine un ulteriore ramo, quello dei Savoia-Villafranca al quale appartenne il nipote Eugenio (1816-1888), che fu comandante generale della marina da guerra sarda e luogotenente generale del Regno di Sardegna durante le tre guerre di indipendenza.
Savoia-Genova [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Savoia-Genova.
Da Ferdinando di Savoia-Genova, primo duca di Genova, secondogenito di Carlo Alberto, padre di Margherita (1851-1926), prima regina d'Italia, e padre di Tommaso di Savoia-Genova, secondo duca di Genova (1854-1931), ebbe origine la linea dei Savoia-Genova, proseguita dai numerosi figli di Tommaso: Ferdinando, terzo duca di Genova (1884-1963), Filiberto, quarto duca di Genova (1895-1990), Maria Bona (1896-1971), Adalberto, duca di Bergamo (1898-1982), Maria Adelaide (1904-1979), Eugenio, quinto duca di Genova (1906-1996).
Savoia-Aosta [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Savoia-Aosta.


Da Amedeo Ferdinando Maria (1845-1890), duca d'Aosta e re di Spagna dal 1870 al 1873, figlio di Vittorio Emanuele II, derivò infine la linea dei Savoia-Aosta. Da lui nacquero infatti Emanuele Filiberto (1869-1931), Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta, conte di Torino (1870-1946), comandante generale dell'arma di cavalleria nella guerra del 1915-1918, Luigi Amedeo, duca degli Abruzzi, duca degli Abruzzi, e Umberto, conte di Salemi (1889-1918). Nel 1895 Emanuele Filiberto sposò Elena d'Orléans, da cui ebbe Amedeo, duca d'Aosta e viceré d'Etiopia dal 1937, e Aimone (1900-1948), duca prima di Spoleto e poi (1942) d'Aosta, nominalmente re di Croazia dal 1941 al 1943, sposato con la principessa Irene di Grecia e padre di Amedeo (nato nel 1943, sposato in prime nozze con la principessa Claudia di Francia e in seconde nozze con donna Silvia Paternò dei marchesi di Regiovanni). Amedeo ha un figlio, Aimone, nato nel 1967, e sposato con la principessa Olga di Grecia, da cui ha avuto Umberto nato a Parigi il 7 marzo 2009.


Rami minori [modifica]
Vanno infine citati almeno alcuni dei numerosi rami illegittimi della casata. Da Lantelmo (sec. XIV) figlio naturale di Filippo I di Acaia iniziò il ramo di Collegno che si estinse nel 1598; da Renato detto il Gran Bastardo (ca. 1470-1525), figlio adulterino di Filippo II il Senza Terra (1443-1497), ebbero origine i rami dei conti di Villars e quello dei conti di Tenda, reso illustre da Claudio (1507-1566), capitano al servizio dei francesi distintosi alla battaglia di Pavia (1525), nella difesa della Provenza (1536) e all'assedio di Nizza (1543). Dal matrimonio morganatico tra Vittorio Emanuele II di Savoia (1820-1878) e la contessa di Mirafiori, Rosa Teresa Vercellana, discese infine il ramo comitale di Mirafiori e Fontanafredda.


I Savoia e la Repubblica Italiana [modifica]
Il rapporto fra lo Stato italiano e gli ex sovrani d'Italia venne sancito dalla XIII disposizione transitoria della Costituzione della Repubblica Italiana, approvata dall'Assemblea Costituente il 5 dicembre 1947, con 214 voti favorevoli e 145 contrari su 359 votanti. Tale disposizione recitava:
« 1. I membri e i discendenti di Casa Savoia non sono elettori e non possono ricoprire uffici pubblici né cariche elettive.
2. Agli ex re di Casa Savoia, alle loro consorti e ai loro discendenti maschi sono vietati l'ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale.3. I beni, esistenti nel territorio nazionale, degli ex re di Casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discendenti maschi, sono avocati allo Stato. I trasferimenti e le costituzioni di diritti reali sui beni stessi, che siano avvenuti dopo il 2 giugno 1946, sono nulli. »
(Costituzione della Repubblica Italiana)
Nel 1987 il Consiglio di Stato accolse la richiesta di Maria José di fare rientro in Italia, considerandola non più "consorte" ma "vedova" di un ex re, mentre nel 2002 Camera dei deputati e Senato approvavano la legge costituzionale 23 ottobre 2002, n. 1, facendo esaurire gli effetti giuridici dei primi due commi della suddetta XIII disposizione transitoria. Nel novembre 2007, i legali di Casa Savoia inviano al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Romano Prodi una richiesta di risarcimento per l'esilio di circa 260 milioni di euro[2]. Emanuele Filiberto dichiara che tutti i soldi verrebbero usati per creare una fondazione volta all'aiuto dei bisognosi. Il duca Amedeo di Savoia-Aosta invece si dichiara contrario all'iniziativa dissociandosene.


Linea di successione [modifica]


Conti di Savoia [modifica]
(L'abbazia reale di Altacomba, in Savoia, ospita le spoglie di conti e duchi di Savoia
Ramo principale)



1003-1047 o 1048 Umberto I Biancamano (inizia la Branca Comitale)
1048-1051 o 1056 Amedeo I detto Coda
1051 o 1056-1060 Oddone
1060-1078 Pietro I
1078-1080 Amedeo II
1080-1103 Umberto II
1103-1148 Amedeo III
1148-1189 Umberto III
1189-1233 Tommaso I
1233-1253 Amedeo IV
1253-1263 Bonifacio
1253-1259 Tommaso II
1263-1268 Pietro II
1268-1285 Filippo I (si estingue la Branca Comitale)
Ramo Savoia-Branca ducale
1285-1323 Amedeo V (inizia la Branca Ducale)
1323-1329 Edoardo
1329-1343 Aimone
1343-1383 Amedeo VI
1383-1391 Amedeo VII
1391-1416 Amedeo VIII diventa Duca di Savoia
Duchi di Savoia [modifica]
1416-1440 Amedeo VIII
1440-1465 Ludovico
1465-1472 Amedeo IX
1472-1482 Filiberto I
1482-1490 Carlo I
1490-1496 Carlo Giovanni Amedeo (si estingue la Branca Ducale)
Ramo Savoia-Branca di Bresse
1496-1497 Filippo II (inizia la Branca di Bresse)
1497-1504 Filiberto II
1504-1553 Carlo III
1553-1580 Emanuele Filiberto
1580-1630 Carlo Emanuele I (con il figlio Tommaso Francesco, principe di Carignano, ha inizio il ramo dei Savoia-Carignano)
1630-1637 Vittorio Amedeo I
1637-1638 Francesco Giacinto
1638-1675 Carlo Emanuele II
1675-1713 Vittorio Amedeo II diventa re di Sicilia
Re di Sicilia [modifica]
1713-1720 Vittorio Amedeo II diventa re di Sardegna
Re di Sardegna [modifica]
1720-1730 Vittorio Amedeo II
1730-1773 Carlo Emanuele III
1773-1796 Vittorio Amedeo III
1796-1802 Carlo Emanuele IV
1802-1821 Vittorio Emanuele I
1821-1831 Carlo Felice (si estingue la Branca di Bresse)
Ramo Savoia-Carignano
1831-1849 Carlo Alberto
1849-1861 Vittorio Emanuele II diventa re d'Italia
Re d'Italia [modifica]


1861-1878 Vittorio Emanuele II
1878-1900 Umberto I
1900-1946 Vittorio Emanuele III
1946 Umberto II (luogotenente del Regno dal 5 giugno 1944 al 9 maggio 1946 e Re d'Italia dal 9 maggio al 2 giugno 1946, data del referendum istituzionale[3]).
I Re d'Italia portavano i seguenti titoli: Re d'Italia, Re di Sardegna, Re di Gerusalemme, di Cipro e d'Armenia, Duca di Savoia, d'Aosta, di Genova, di Monferrato, di Piacenza, del Chiablese, del Genevese e di Carignano Ivoy, Principe e Vicario Perpetuo del Sacro Romano Impero, Principe di Carignano, di Piemonte, di Oneglia, di Poirino, di Trino, di Carmagnola, di Montmelian, di Arbin, di Francin, di Crescentino, di Dronero, di Chieri, di Riva di Chieri, di Banna, di Bene, di Bra e di Busca, Principe Balì del Ducato d'Aosta, Marchese di Susa, di Ivrea, di Saluzzo, di Ceva, di Maro, di Cesena, di Savona, di Tarantasia, di Borgomanero, di Cureggio, di Oristano, di Caselle, di Rivoli, di Pianezza, di Govone, di Salussola, di Racconigi con Tegerone, di Migliabruna, di Motturone, di Cavallermaggiore, di Marene, di Modane, di Landesburgo, di Livorno, di Ferraris, di Santhià, di Agliè, di Centallo, di Demonte, di Desana, di Ghemme, di Vigone e di Villafranca, Marchese in Italia, Conte di Asti, di Moriana, di Bargè, di Villafranca, di Nizza, di Tenda, di Ginevra, di Bairo, di Oregno, di Alessandria, di Novara, di Romont, di Tortona, di Bobbio, di Soissons, di Sant'Antioco, di Pollenzo, di Roccabruna, di Tricerro, di Bairo, di Oregno e di Apertole, Conte del Goceano e dell'Apertole, Barone del Faucigny e del Vaud, Signore Superiore di Monaco, di Roccabruna e 11/12 di Mentone, Signore di Vercelli, di Pinerolo e della Val Sesia, Nobile Uomo e Patrizio di Venezia, Patrizio di Ferrara, Commendatore della Real Commenda Gerosolimitana del S.M.O.M.di Modica e Randazzo. Vittorio Emanuele III era anche Imperatore d'Etiopia e Re d'Albania.
Capi di Casa Savoia [modifica]
1946 - 1983 Umberto II
1983 - Vittorio Emanuele di Savoia o Amedeo di Savoia (disputa dinastica)
Governanti di altre Nazioni [modifica]
1459-1460 Luigi di Savoia re di Cipro
1871-1873 Amedeo I re di Spagna (figlio di Vittorio Emanuele II d'Italia, capostipite del ramo Savoia-Aosta)
1941-1943 Tomislavo II re di Croazia (nipote di Amedeo I di Spagna)
Imperatrici e regine di Casa Savoia [modifica]
Imperatrici [modifica]
Berta di Savoia (21 settembre 1051 - Magonza, 27 dicembre 1087), moglie di Enrico IV del Sacro Romano Impero, re di Germania, re d'Italia e duca di Franconia.
Giovanna di Savoia (1306 - Salonicco, 1359/1360), moglie di Andronico III Paleologo, imperatore romano d'Oriente.
Maria Anna di Savoia (Roma, 19 settembre 1803 - Praga, 4 maggio 1884), moglie di Ferdinando I d'Asburgo-Lorena, imperatore d'Austria, re d'Ungheria e Boemia.
Regine [modifica]
Adelaide di Savoia (1092 - Montmartre, 18 novembre 1154), moglie di Luigi VI il Grosso, re di Francia.
Mafalda di Savoia (1125 - Coimbra, 4 novembre 1157), moglie di Alfonso I il Conquistatore, re del Portogallo.
Carlotta di Savoia (11 novembre 1441 - Amboise, 1 dicembre 1483), moglie di Luigi XI, re di Francia.
Maria Luisa di Savoia (Torino, 17 settembre 1688 - Madrid, 14 febbraio 1713), moglie di Filippo V di Borbone, re di Spagna
Maria Giuseppa Luisa di Savoia (Torino 2 settembre 1753 - Hartwell 13 novembre 1810), moglie di Luigi XVIII, re di Francia e Navarra (titolare 1795/1814).
Maria Cristina di Savoia (Cagliari, 14 novembre 1812 – Napoli, 21 gennaio 1836) moglie di Ferdinando II delle Due Sicilie
Maria Pia di Savoia (Torino 16 ottobre 1847 - Stupinigi, 5 luglio 1911), moglie di Luigi I di Sassonia-Coburgo-Gotha e Braganza, re del Portogallo.
Margherita di Savoia Genova (Torino 20 novembre 1851 - Bordighera 4 gennaio 1926), moglie di Umberto I di Savoia, re d'Italia.
Giovanna di Savoia (Roma 13 novembre 1907 - Estoril 26 febbraio 2000), moglie di Boris III di Sassonia-Coburgo e Gotha, zar dei Bulgari.
Note [modifica]
^ I primi a fregiarsi del titolo di re d'Italia sono i sovrani longobardi da cui deriva la tradizione dell'incoronazione a Pavia, allora capitale del regno longobardo, con la Corona Ferrea. A questi fecero seguito Berengario ed Arduino d'Ivrea. Dopo il titolo viene ripreso dagli imperatori del Sacro Romano Impero che lo associano appunto al titolo imperiale. L'incoronazione continua ad avvenire a Pavia. Caduto poi in disuso il titolo viene "recuperato" da Napoleone Bonaparte, che viene incoronato con la Corona Ferrea nel Duomo di Milano, il 26 maggio 1805.
^ Rai News 24. URL consultato il 20-11-2007.
^ La data di fine regno, nonostante il forte significato simbolico, risulta arbitraria: la repubblica venne dichiarata soltanto il 18 giugno e fino al 13 Umberto II agì, di diritto e di fatto, da capo dello Stato. Lasciando l'Italia quello stesso giorno egli, pur sciogliendo dal giuramento di fedeltà chi lo aveva prestato, non abdicò
Voci correlate [modifica]
Contea di Savoia
Ducato di Savoia
Regno di Sardegna
Regno d'Italia
Risorgimento
Armoriale di casa Savoia
Tesoro della Corona d'Italia
Linea di successione al trono d'Italia
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali sui Savoia
Wikiquote contiene citazioni sui Savoia
Collegamenti esterni [modifica]
crocerealedisavoia.it sito della Segreteria della Real Casa di Casa Savoia
disavoia.org sito riguardante gli Ordini Dinastici di Casa Savoia
casasavoia.org sito riguardante la famiglia di Vittorio Emanuele
realcasadisavoia.it sito riguardante la famiglia di Amedeo
crocereale.org sito del Libero Movimento per l'Italia che sostiene S.A.R il principe Amedeo
valoriefuturo.it sito riguardante Emanuele Filiberto
I Capi di Casa Savoia
Historical Development of titles of the House of Savoy
anpi.it sito riguardante la fuga dei Savoia dopo l'8 settembre del 1943.
Portale Casa Savoia
Portale Piemonte
Portale Storia di famiglia
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Casa_Savoia"
Categorie: Casa Savoia Famiglie reali d'Europa [altre]

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