Pietro Berti

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Anchorage

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giovedì 10 febbraio 2011

Egitto, Mubarak non molla

Egitto, Mubarak non molla
Nel discorso alla nazione non annuncia le dimissioni come in molti si aspettavano ed anzi annuncia:"Resterò al potere fino alle prossime elezioni

Nel discorso alla nazione non annuncia le dimissioni come in molti si aspettavano ed anzi annuncia:"Resterò al potere fino alle prossime elezioni"

Mubarak, ha preso la parola con oltre mezz'ora di ritardo sull'orario previsto (le 21.00 ora italiana) in diretta. Ecco la situazione egiziana in tempo reale.
22:05 - Riesplode la protesta dei manifestantiAl termine del discorso di Mubarak, in piazza sono tantissimi i manifestanti che protestano urlando e agitando le scarpe. "Vattene, vattene" gridano a gran voce, probabilmente delusi per non aver ascoltato quel che si aspettavano: le dimissioni di Mubarak o almeno il passaggio di "potere" al suo vice.
22:03 - Il discorso è terminato
21:58 - "Mi sono sacrificato per questo paese""Usciremo da questa situazione, vogliamo dare una risposta forte a chi viene contro di noi - ha detto Mubarak - ma non accetterò mai diktat stranieri. Voglio ricordare a tutti che io vivo per questo Paese, mi assumerò le mie responsabilità nei confronti di un Paese a cui ho dato tutto quello che ho potuto."
1:50 - "Non mi candiderò alle prossime elezioni, ma fino ad allora resterò al potere""Non mi candido alle prossime elezioni - dice Mubarak - Farò in modo che ci siano tutte le condizioni per tenere elezioni libere e trasparenti in Egitto. La mia priorità ora è far tornare la fiducia nel popolo egiziano. Dobbiamo continuare il dialogo, lontano dai conflitti".
21:45 - Iniziato il discorso di Mubarak
21:41 - Poteri al vice presidente"Ho passato il potere e le mie deleghe al vice presidente Omar Suleiman, secondo quanto prevede la Costituzione". E' questo quanto dovrebbe annunciare il presidente egiziano Hosni Mubarak nel suo discorso televisivo, secondo anticipazioni di 'al-Arabiya'. A proposito delle vittime degli scontri tra manifestanti e polizia delle scorse settimane in Egitto ha assicurato che "il loro sangue non è stato versato invano".
21:40 - Anticipazioni sul discorso di MubarakMubarak, annuncerà la riforma di cinque articoli della costituzione egiziana e l'abolizione di un sesto articolo. Lo riferisce 'al-Arabiya', secondo la quale Mubarak nel suo discorso affermerà di "non accettare i dettami che vengono dall'estero", chiedendo scusa alle famiglie "delle vittime della repressione della polizia".
21:27 - Mubarak si fa attendereE' di quasi mezz'ora il ritardo di Mubarak rispetto all'orario annunciato per il suo discorso. In piazza la gente continua a festeggiare in attesa di ascoltare cosa il presidente egiziano dirà.
21:05 - L'Europa tende la mano all'EgittoL'unione europea si dice pronta ad aiutare la democrazia egiziana. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton.
20:55 - In piazza almeno 200.000 personeCirca 200.000 persone sono radunate In piazza Tahrir, in attesa del discorso del capo dello stato che dovrebbe annunciare le proprie dimissioni alla nazione
20:35 - Mubarak parlerà dal CairoSecondo le ultime informazioni raccolte il presidente egiziano terrà il suo discorso alla nazione in diretta televisiva dal palazzo presidenziale proprio dalla città del Cairo. Smentite quindi le notizie che lo davano già in fuga a Sharm el Sheikh.
20:05 - Mubarak parlerà alle 21.00Il presidente egiziano Hosni Mubarak parlerà alle 20 GMT (le 21 in Italia). Lo ha riferito un portavoce del governo.


OBAMA: gli usa faranno tutto ciò che possono» per garantire «una transizione ordinata»
Mubarak: «Affido i poteri a Suleiman, ma resto fino alle prossime elezioni»
L'esercito scende in campo: «Proteggeremo noi la nazione». La piazza furiosa con il rais che non se ne va.
MILANO - La situazione in Egitto sembrava giunta ad un punto di svolta. Ma un discorso in tv del presidente Hosni Mubarack ha riportato indietro le lancette dell'orologio. Il presidente ha detto: «Affido i miei poteri al vice presidente (Omar Suleiman) in base a quanto previsto dalla Costituzione fino alle nuove elezioni che si terranno in settembre a cui non mi candiderò». Mubarack ha promesso ancora una volta le riforme costituzionali necessarie, ma poi ha ribadito: «Non lascerà mai questa terra». «Non accetterò mai diktat» che arrivano da Paesi «stranieri» ha detto ancora Mubarak che poi ha precisato di non voler sospendere lo stato di emergenza in vigore dal 1981. Al discorso con cui Hosni Mubarak ha annunciato di voler restare al potere fino alle elezioni di settembre, piazza Tahrir, teatro princiaple in queste settimane della protesta anti-regime, è esplosa in un urlo di indigna.
LA POSIZIONE DEI MILITARI - E dire che in precedenza l'esercito aveva manifestato un presa di distanza dal presidente egiziano. Nel «comunicato numero 1» del Consiglio supremo delle forze armate egiziane è stato annunciato in tv che il consiglio sta esaminando «le misure» necessarie per proteggere il paese. La televisione di stato ha interrotto i programmi per diffondere il breve comunicato letto da un militare in uniforme. Di seguito, la televisione ha mostrato immagini degli ufficiali membri del consiglio, presieduto dal ministro della Difesa, il maresciallo Mohammed Hussein Tantaui. «Tenuto conto della responsabilità delle forze armate e del loro impegno a proteggere il popolo e preservare i suoi interessi e la sua sicurezza; per vigilare sulla sicurezza della nazione e dei cittadini e sulle conquiste del grande popolo egiziano; per sostenere le richieste legittime del popolo, il consiglio supremo delle forze armate si è riunito oggi, giovedì 10 febbraio». Il consiglio «ha deciso di rimanere riunito in sessione permanente per esaminare le decisioni che possono essere prese al fine di proteggere la nazione, le conquiste e le ambizioni del grande popolo d'Egitto».
MISTERO - La tv Al Arabiya sostiene che Mubarak dopo il discorso è diretto a Sharm el-Sheikh e da lì dovrebbe andare in Germania per curarsi.
SCIOPERI E PROTESTE - Nel diciassettesimo giorno della protesta anti-regime alle manifestazioni si aggiungono gli scioperi. Migliaia di lavoratori di varie categorie - dall'industria petrolifera, ai trasporti, alle telecomunicazioni - sono scesi in piazza per chiedere più trasparenza e migliori condizioni salariali, unendosi ai manifestanti di piazza Tharir che chiedono l'uscita di scena di Mubarak.
LA POSIZIONE USA - Sul fronte politico-diplomatico, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiamato mercoledì il re dell'Arabia Saudita Abdullah. Lo ha reso noto la Casa Bianca, riferendo che «il presidente ha sottolineato l'importanza di adottare misure immediate per una transizione che sia ordinata, significativa, durevole e legittima, e che corrisponda alle aspirazioni del popolo egiziano». «Il presidente - ha precisato la Casa Bianca - ha riaffermato l'impegno a lungo termine degli Stati Uniti per la pace e la sicurezza nella regione». Obama, ha poi detto che gli Usa faranno «tutto ciò che possono» per garantire in Egitto «una transizione ordinata» verso la «democrazia» e che punti a «libere elezioni».
fonte: http://www.corriere.it/esteri/11_febbraio_10/egitto_scioperi_8cff2742-3507-11e0-b824-00144f486ba6.shtml

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