lunedì 17 gennaio 2011 12:39
LONDRA (Reuters) - Gli attacchi ai sistemi dei computer sono potenzialmente in grado di causare una catastrofe globale, ma solo in combinazione con un altro disastro. Lo rivela oggi un rapporto dell'Ocse.
Lo studio, parte di un più vasto progetto dell'Ocse sui possibili "Futuri shock globali" come il crollo del sistema finanziario mondiale o una pandemia di larga scala, ha rivelato che esistono pochi singoli "attacchi informatici" in grado di causare una catastrofe mondiale.
Tra questi, un attacco andato a segno ai protocolli da cui dipende Internet o un vasta eruzione solare in grado di distruggere alcuni componenti chiave per le comunicazioni come i satelliti.
Ma la combinazione di eventi come attacchi cibernetici coordinati o un incidente informatico durante un altro tipo di disastro potrebbe rappresentare una seria preoccupazione per i governi.
"In questa eventualità, sussisterebbero le condizioni per una 'tempesta perfetta' ", si legge sul rapporto, scritto da Peter Sommer, professore della London School of Economics e da Ian Brown, dell'università di Oxford.
I governi, d'altro canto, stanno sempre più dando importanza alla sicurezza informatica.
Gli Stati Uniti si stanno preparando per un conflitto di natura informatica e hanno già approntato il proprio esercito telematico, mentre la Gran Bretagna, lo scorso ottobre, ha classificato i cyber attacchi come una delle minacce esterne principali, preparando un budget extra di un miliardo di dollari per la sicurezza.
Nel frattempo, nazioni emergenti in quest'area come Cina e Russia guardano a questo campo come uno dei possibili settori grazie ai quali contrastare il dominio militare statunitense nel campo militare convenzionale.
Il virus Stuxnet - che colpisce i sistemi industriali e che ha minacciato il programma nucleare iraniano - è proprio visto come emblema di una crescente militarizzazione del cyberspazio.
Il virus, secondo quanto riportato sabato dal New York Times, è stato frutto del lavoro congiunto di Stati Uniti e Israele ed è stato testato nell'impianto nucleare israeliano di Dimona.
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE70G07S20110117
Lo studio, parte di un più vasto progetto dell'Ocse sui possibili "Futuri shock globali" come il crollo del sistema finanziario mondiale o una pandemia di larga scala, ha rivelato che esistono pochi singoli "attacchi informatici" in grado di causare una catastrofe mondiale.
Tra questi, un attacco andato a segno ai protocolli da cui dipende Internet o un vasta eruzione solare in grado di distruggere alcuni componenti chiave per le comunicazioni come i satelliti.
Ma la combinazione di eventi come attacchi cibernetici coordinati o un incidente informatico durante un altro tipo di disastro potrebbe rappresentare una seria preoccupazione per i governi.
"In questa eventualità, sussisterebbero le condizioni per una 'tempesta perfetta' ", si legge sul rapporto, scritto da Peter Sommer, professore della London School of Economics e da Ian Brown, dell'università di Oxford.
I governi, d'altro canto, stanno sempre più dando importanza alla sicurezza informatica.
Gli Stati Uniti si stanno preparando per un conflitto di natura informatica e hanno già approntato il proprio esercito telematico, mentre la Gran Bretagna, lo scorso ottobre, ha classificato i cyber attacchi come una delle minacce esterne principali, preparando un budget extra di un miliardo di dollari per la sicurezza.
Nel frattempo, nazioni emergenti in quest'area come Cina e Russia guardano a questo campo come uno dei possibili settori grazie ai quali contrastare il dominio militare statunitense nel campo militare convenzionale.
Il virus Stuxnet - che colpisce i sistemi industriali e che ha minacciato il programma nucleare iraniano - è proprio visto come emblema di una crescente militarizzazione del cyberspazio.
Il virus, secondo quanto riportato sabato dal New York Times, è stato frutto del lavoro congiunto di Stati Uniti e Israele ed è stato testato nell'impianto nucleare israeliano di Dimona.
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE70G07S20110117
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