Petroliera attaccata dai pirati, i precedenti
ultimo aggiornamento: 08 febbraio, ore 12:19
Roma - (Adnkronos) - Con l'assalto alla petroliera italiana Savina Caylin, catturata in alto mare nell'Oceano Indiano, riprendono gli attacchi
ultimo aggiornamento: 08 febbraio, ore 12:19
Roma - (Adnkronos) - Con l'assalto alla petroliera italiana Savina Caylin, catturata in alto mare nell'Oceano Indiano, riprendono gli attacchi
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - Con l'assalto alla petroliera italiana Savina Caylin, abbordata e presa da un gruppo di pirati in alto mare nell'Oceano Indiano, riprendono gli episodi di attacchi in mare ai danni di imbarcazioni.
L'11 gennaio la nave cisterna Dominia, battente bandiera italiana, è stata catturata dai pirati al largo delle coste nigeriane. Gli aggressori, dopo aver rubato gli effetti personali dell'equipaggio e rapinato la cassa della nave, l'hanno abbandonata dopo aver costretto tre uomini dell'equipaggio, di nazionalità filippina, ad accompagnarli a terra con una delle imbarcazioni di salvataggio.
Il 27 dicembre scorso la motonave italiana 'Valle di Cordoba' è stata liberata dagli stessi pirati che in 18, armati di kalashnikov, l'avevano catturata e sequestrata il 24 dicembre al largo di Lagos, nelle acque davanti alla Nigeria. A mezzogiorno, la motonave era in navigazione, a circa 60 miglia dalla costa di Lagos. Il comandante della imbarcazione dichiara di aver subito il furto di 5.000 tonnellate di benzina, oggetti d'oro e piccole somme di denaro. Sequestrata parte dell'equipaggio, la nave è stata portata a circa 40 miglia al largo di Lagos, dove i pirati hanno organizzato il trasferimento su una bettolina della benzina. Nessun danno hanno subito gli uomini dell'equipaggio.
Il 14 dicembre, un mercantile italiano, il 'Michele Bottiglieri', è stato attaccato dai pirati mentre si trova in navigazione nel Golfo di Oman. Contro la nave è stato esploso anche un colpo d'arma da fuoco che ha danneggiato un'antenna satellitare. Per sfuggire all'attacco la nave ha messo in atto una serie di manovre 'evasive', procedendo a zig zag e riuscendo così a distanziare gli assalitori.
Il 2 agosto il cargo con bandiera panamense 'Suez' che trasporta un carico di cemento è stato sequestrato da pirati somali nel Golfo di Aden. Il 5 luglio nel sud del Mar Rosso è stata assaltata una nave greca con a bordo 18 membri di equipaggio. Il 28 giugno è toccato al mercantile di Singapore Golden Blessing, con 19 marinai cinesi a bordo. Il 2 giugno pirati somali hanno attaccato e sequestrano un cargo battente bandiera panamense. Il 5 maggio una petroliera battente bandiera liberiana con equipaggio russo è stata attaccata da pirati a circa 800 chilometri a est delle coste della Somalia.
Il 27 aprile, con un voto unanime, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha chiesto a tutti gli Stati del mondo di "criminalizzare la pirateria ", adottando apposite leggi negli ordinamenti nazionali per poter perseguire legalmente i pirati catturati a largo delle coste somale.
Il 21 aprile è stata la volta di un mercantile liberiano battente bandiera panamense, con a bordo un equipaggio di 21 filippini. Il 20 aprile tre pescherecci thailandesi sono stati sequestrati dai pirati al largo delle coste della Somalia. Il 3 aprile una nave di Taiwan con almeno 14 uomini di equipaggio è stata attaccata dai pirati somali al largo delle coste del Corno d'Africa. Il 2 aprile raffiche di mitra e colpi di bazooka contro una nave italiana in navigazione nel golfo di Aden. La Italgarland, portacontainer da 46mila tonnellate di proprietà della compagnia Italia Marittima di Trieste, è riuscita però a sfuggire ai pirati, grazie all'abilità del comandante.
Il 30 marzo colpo grosso dei pirati: sono addirittura otto le navi indiane sequestrate con 120 membri di equipaggio. Il 29 marzo è stata assaltata una nave battente bandiera panamense con 24 uomini di equipaggio. Il 23 marzo ad essere sequestrata, armi in mano, è una nave turca con 22 uomini di equipaggio. Il 4 marzo nuova vittoria contro i pirati, nelle acque dell'Oceano Indiano: la scorta armata a bordo della nave spagnola Albacan ha risposto al fuoco e mettendo in fuga l'imbarcazione dei somali. Il 3 marzo è toccato ad una nave saudita con a bordo 14 membri di equipaggio.
Il 3 febbraio a cadere nella rete criminale dei pirati è un mercantile battente bandiera nordcoreana. Il 28 gennaio i pirati somali sequestrano una nave cambogiana al largo di Berbera, il principale porto del Somaliland, Stato dell'Africa orientale. Il 16 gennaio l'equipaggio della fregata turca Goekova, sempre nel Golfo di Aden, cattura sei pirati somali che avevano attaccato un'imbarcazione indiana. Il 2 gennaio è la volta di un cargo battente bandiera britannica con 25 membri di equipaggio. Il 1 gennaio una nave cisterna con a bordo sostanze chimiche viene sequestrata dai pirati somali nel Golfo di Aden
Il 27 dicembre scorso la motonave italiana 'Valle di Cordoba' è stata liberata dagli stessi pirati che in 18, armati di kalashnikov, l'avevano catturata e sequestrata il 24 dicembre al largo di Lagos, nelle acque davanti alla Nigeria. A mezzogiorno, la motonave era in navigazione, a circa 60 miglia dalla costa di Lagos. Il comandante della imbarcazione dichiara di aver subito il furto di 5.000 tonnellate di benzina, oggetti d'oro e piccole somme di denaro. Sequestrata parte dell'equipaggio, la nave è stata portata a circa 40 miglia al largo di Lagos, dove i pirati hanno organizzato il trasferimento su una bettolina della benzina. Nessun danno hanno subito gli uomini dell'equipaggio.
Il 14 dicembre, un mercantile italiano, il 'Michele Bottiglieri', è stato attaccato dai pirati mentre si trova in navigazione nel Golfo di Oman. Contro la nave è stato esploso anche un colpo d'arma da fuoco che ha danneggiato un'antenna satellitare. Per sfuggire all'attacco la nave ha messo in atto una serie di manovre 'evasive', procedendo a zig zag e riuscendo così a distanziare gli assalitori.
Il 2 agosto il cargo con bandiera panamense 'Suez' che trasporta un carico di cemento è stato sequestrato da pirati somali nel Golfo di Aden. Il 5 luglio nel sud del Mar Rosso è stata assaltata una nave greca con a bordo 18 membri di equipaggio. Il 28 giugno è toccato al mercantile di Singapore Golden Blessing, con 19 marinai cinesi a bordo. Il 2 giugno pirati somali hanno attaccato e sequestrano un cargo battente bandiera panamense. Il 5 maggio una petroliera battente bandiera liberiana con equipaggio russo è stata attaccata da pirati a circa 800 chilometri a est delle coste della Somalia.
Il 27 aprile, con un voto unanime, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha chiesto a tutti gli Stati del mondo di "criminalizzare la pirateria ", adottando apposite leggi negli ordinamenti nazionali per poter perseguire legalmente i pirati catturati a largo delle coste somale.
Il 21 aprile è stata la volta di un mercantile liberiano battente bandiera panamense, con a bordo un equipaggio di 21 filippini. Il 20 aprile tre pescherecci thailandesi sono stati sequestrati dai pirati al largo delle coste della Somalia. Il 3 aprile una nave di Taiwan con almeno 14 uomini di equipaggio è stata attaccata dai pirati somali al largo delle coste del Corno d'Africa. Il 2 aprile raffiche di mitra e colpi di bazooka contro una nave italiana in navigazione nel golfo di Aden. La Italgarland, portacontainer da 46mila tonnellate di proprietà della compagnia Italia Marittima di Trieste, è riuscita però a sfuggire ai pirati, grazie all'abilità del comandante.
Il 30 marzo colpo grosso dei pirati: sono addirittura otto le navi indiane sequestrate con 120 membri di equipaggio. Il 29 marzo è stata assaltata una nave battente bandiera panamense con 24 uomini di equipaggio. Il 23 marzo ad essere sequestrata, armi in mano, è una nave turca con 22 uomini di equipaggio. Il 4 marzo nuova vittoria contro i pirati, nelle acque dell'Oceano Indiano: la scorta armata a bordo della nave spagnola Albacan ha risposto al fuoco e mettendo in fuga l'imbarcazione dei somali. Il 3 marzo è toccato ad una nave saudita con a bordo 14 membri di equipaggio.
Il 3 febbraio a cadere nella rete criminale dei pirati è un mercantile battente bandiera nordcoreana. Il 28 gennaio i pirati somali sequestrano una nave cambogiana al largo di Berbera, il principale porto del Somaliland, Stato dell'Africa orientale. Il 16 gennaio l'equipaggio della fregata turca Goekova, sempre nel Golfo di Aden, cattura sei pirati somali che avevano attaccato un'imbarcazione indiana. Il 2 gennaio è la volta di un cargo battente bandiera britannica con 25 membri di equipaggio. Il 1 gennaio una nave cisterna con a bordo sostanze chimiche viene sequestrata dai pirati somali nel Golfo di Aden
Nessun commento:
Posta un commento