Pietro Berti

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VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

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Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

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Anchorage

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domenica 6 febbraio 2011

Rai 1


Rai 1 è il primo canale televisivo della RAI - Radiotelevisione Italiana, l'azienda di Stato italiana concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo italiano.
Il canale si presenta come generalista per la famiglia.
Indice[nascondi]
1 Storia
1.1 Anni cinquanta
1.2 Anni sessanta
1.3 Anni settanta
1.4 Anni ottanta
1.5 Anni novanta
1.6 Anni 2000
1.7 Anni 2010
1.8 Loghi
2 Direttori di Rai 1
3 Struttura dirigenziale
4 Programmi
4.1 Programmi storici
4.2 Informazione e Talk Show
4.3 Programmi Rai Educational
4.4 Cinema
4.5 Show
4.6 Quiz
4.7 Fiction italiane
4.8 Telefilm
4.9 Cattolici
4.10 Serial e Soap opera
4.11 Cartoni animati
4.12 Per bambini e ragazzi
4.13 Sport
4.13.1 Programmi sportivi
4.14 Eventi celebrativi
5 Annunciatrici
5.1 Orari degli annunci
6 Speaker
6.1 Speaker storici
7 Orari delle trasmissioni
8 Note
9 Voci correlate
10 Collegamenti esterni
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Storia [modifica]
Anni cinquanta [modifica]
Rai 1 è stato il primo canale televisivo ricevibile in Italia. Le trasmissioni ufficiali ebbero inizio domenica 3 gennaio 1954 con la denominazione Programma Nazionale; la prima immagine trasmessa fu quella dell'annunciatrice Fulvia Colombo che annunciò l'avvio ufficiale delle trasmissioni televisive regolari della RAI a cui seguì la cerimonia d'inaugurazione e la messa in onda del primo programma Arrivi e partenze condotto da Mike Bongiorno. Altri personaggi di spicco della tv dei primi anni sono: Corrado, Enzo Tortora, Mario Riva, Delia Scala, Walter Chiari, la coppia americana Abbe Lane e Xavier Cugat, Raimondo Vianello ed Ugo Tognazzi e il frate cappuccino Padre Mariano conduttore della rubrica religiosa La posta di Padre Mariano. La storia dei primi anni di vita della tv italiana si confonde con quella della ricostruzione: la televisione fu certamente uno degli strumenti principali della rinascita che avrebbe portato al boom economico: si rivelò assai utile ad unificare linguisticamente un paese ancora per molti versi diviso da dialetti non solo da regione a regione ma qualche volta persino da città a città. L'imponente opera di alfabetizzazione fu compiuta grazie a trasmissioni come Non è mai troppo tardi del maestro Alberto Manzi attraverso la quale moltissimi analfabeti riuscirono a conseguire la licenza elementare.
Attraverso i varietà ed i quiz la tv s'impose nell'immaginario del paese grazie a programmi come Un, due, tre, Il Musichiere, Campanile sera, Canzonissima , la cui prima edizione va in onda nel 1958 a cui viene abbinato l'appuntamento della lotteria di capodanno ma soprattutto il fenomeno Lascia o raddoppia primo telequiz italiano condotto da Bongiorno, che divenne un fenomeno popolare con la gente che si riuniva in massa nei bar, nei circoli, nelle parrocchie o nelle case di amici o vicini che possedevano un apparecchio TV, per poter seguire le vicissitudini dei concorrenti, alcuni dei quali sono entrati nell'immaginario collettivo. Il successo della trasmissione provocò la protesta degli esercenti delle sale cinematografiche, che lamentavano una cospicua riduzione degli incassi il sabato sera, giorno in cui andava in onda il quiz: la protesta fu placata con lo spostamento della trasmissione al giovedì. Anche all'informazione e allo sport fu data grande importanza: sin dal primo giorno di trasmissioni andarono in onda il Telegiornale e La domenica sportiva, la cui programmazione dura tuttora. Molto apprezzati furono anche gli sceneggiati (antesignani delle odierne fiction) tratti dai più famosi romanzi italiani e stranieri specialmente dell'epoca ottocentesca o ricostruenti fatti storici. Il primo sceneggiato ad andare in onda fu Il dottor Antonio, sempre nel 1954.
Il Festival di Sanremo, fino ad allora diffuso dalla radio, fu trasmesso a partire dal 1955. Nel 1957 andò in onda per la prima volta Carosello, rubrica amatissima soprattutto dai bambini; per vent'anni è stato l'unico spazio che la tv di stato ha concesso alla pubblicità: si trattava di sketch di un minuto e mezzo, al termine dei quali veniva reclamizzato un prodotto; Carosello è uno dei programmi storici della Rai con cui sono cresciute generazioni di bambini, per i quali segnava il momento di andare a letto. Dall'inizio e per moltissimi anni, la televisione risentì molto dell'influenza democristiana sia nell'informazione che nel tipo d'intrattenimento proposto con una rigida censura posta come spada di Damocle di tutti i programmi, dei conduttori e di tutte le soubrette: ad esempio all'inizio era espressamente vietato in televisione l'uso di parole le cui radici e desinenze potessero alludere ad organi sessuali, come ad esempio cazzotto o magnifica, il divieto di prendere minimamente in giro qualsiasi personaggio politico o ecclesiastico italiano o straniero così come il divieto assoluto di esibizione di parti del corpo nude come le gambe (che dovevano essere coperte sempre da calze nere). Sulla rigidità della censura nella TV anni '50 si ricorda il famoso caso della soppressione del varietà La piazzetta nel 1956 per la ballerina Alba Arnova che, andando in scena in diretta con una calzamaglia color carne diede l'impressione (per via del bianco e nero) di essere nuda, o la sospensione del varietà Un, due, tre e l'allontanamento dei conduttori Raimondo Vianello ed Ugo Tognazzi colpevoli di aver parodiato una caduta di cui era stato protagonista il presidente della repubblica Giovanni Gronchi; per molti versi con la storia della censura televisiva si può ricostruire l'evoluzione del costume e della morale italiana.
Anni sessanta [modifica]
Negli anni sessanta con il boom economico l'apparecchio televisivo (fino ad allora costoso e riservato alle élite) diventa un oggetto di massa. Sono questi, a detta di molti, gli anni di maggiore splendore della RAI e del Programma Nazionale: il 4 novembre 1961 viene inaugurato il Secondo Programma (l'odierna Rai 2) che già dall'aggettivo secondo non fa che rinforzare il ruolo leader del primo canale: sul Programma Nazionale vanno in onda i programmi di punta con i personaggi maggiori mentre sul secondo canale vanno le matricole, i programmi più piccoli ed economici. Sono questi gli anni d'oro del varietà grazie a personaggi come il regista Antonello Falqui, lo scenografo Cesarini da Senigallia e conduttori e primedonne come Mina, Lelio Luttazzi, Johnny Dorelli, Marisa Del Frate, Sandra Mondaini, Bice Valori, il debuttante Pippo Baudo, Paolo Panelli oltre ai già citati Vianello, Bongiorno, Corrado e Chiari insieme a moltissimi altri che saranno protagonisti di programmi rimasti nella storia della TV italiana come Studio Uno, Biblioteca di Studio Uno, la già citata Canzonissima, La fiera dei sogni, Johnny sera, Senza Rete, L'amico del giaguaro.
Anche moltissimi personaggi cinematografici fanno capolino nel piccolo schermo dando vita a scketch comici rimasti negli annali: Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Totò, Ave Ninchi, Franca Valeri. Alcuni sono conduttori di intere trasmissioni come ad esempio Peppino De Filippo, protagonista di Scala reale. Molto successo continua ad ottenere il festival di Sanremo, condotto in questo decennio soprattutto da Mike Bongiorno, e grande successo ottengono anche gli sceneggiati come Il mulino del Po, I promessi sposi, La cittadella, La freccia nera che, per il grande dispiego di mezzi, erano considerati veri e propri kolossal televisivi e venivano seguiti da milioni di spettatori. Nel 1963 fu sospesa la programmazione di Canzonissima per uno sketch satirico sulla sicurezza nel lavoro, che costò a Dario Fo e Franca Rame l'allontanamento dalla RAI per quasi vent'anni e la sospensione del programma fino al 1968 ; le gemelle Alice ed Ellen Kessler fecero scalpore mostrando le loro gambe senza le calze nere d'ordinanza. Dal versante dell'informazione cresce il Telegiornale, arricchito di mezzi e uomini, anche se è sempre evidente l'influenza governativa nonostante la presenza di giornalisti comunque autorevoli come Enzo Biagi, Ugo Zatterin, Ennio Mastrostefano, Emilio Rossi, Ruggero Orlando, Tito Stagno (conduttore della diretta dell'atterraggio sulla Luna); in questi anni il telegiornale si dota di corrispondenze dalle principali capitali estere e dalle principali città italiane. Viene anche creata la Tribuna Politica per anni curata da Ugo Zatterin che diventerà l'appuntamento fisso per i politici soprattutto durante le campagne elettorali e referendarie con i suoi faccia a faccia, tavole rotonde, spazi autogestiti e comizi elettorali televisivi facendo avvicinare di molto i telespettatori ai propri leader politici. Nascono nuovi programmi didattici come Sapere e nuovi programmi di divulgazione scientifica come Orizzonti della scienza e della tecnica. Continua per tutto il decennio Carosello che vede protagonisti non solo cartoni animati ma anche i più famosi attori, cantanti, conduttori. Nasce anche la TV dei ragazzi in onda nel pomeriggio con cartoni animati,varietà e sceneggiati rivolti ai più giovani.
Anni settanta [modifica]
Gli anni settanta si aprono con un altro scandalo: durante la sigla di Canzonissima '70 la soubrette Raffaella Carrà esibisce l'ombelico entrando nell'immaginario degli italiani. Nella prima metà del decennio continua la grande stagione del varietà televisivo con programmi come Doppia coppia, Milleluci, Teatro 10, Speciale per noi e l'affermazione di nuovi personaggi come Loretta Goggi , Alighiero Noschese , Enrico Montesano , Pippo Franco e Gabriella Ferri. Sul versante sportivo nel 1970 nasce Novantesimo minuto che riepiloga tutti i gol del campionato di calcio. Per anni condotto dal giornalista Paolo Valenti, diventa un appuntamento irrinunciabile per milioni di appassionati. Ma l'atmosfera nel paese è ormai cambiata: le contestazioni studentesche ed operaie, la liberazione sessuale, le rivolte giovanili e gli anni di piombo caratterizzano l'Italia e il boom economico è ormai un lontano ricordo: anche la TV viene contestata in quanto considerata obsoleta, anacronistica e lontana da tutte quelle trasformazioni culturali e sociali che il paese sta vivendo: in effetti la TV svolge una funzione quasi di evasione dalla realtà (a volte molto cupa) con varietà spensierati e pieni di lustrini che cozzano con le immagini tutt'altro che rassicuranti dei servizi dei telegiornali; s'inizia a chiedere da più parti una riforma della RAI che strappi la TV dalla morsa della DC e che la renda più vicina alla gente ed alla realtà. Di tale situazione di contestazione sono casi emblematici lo spostamento di Canzonissima e dell'appuntamento della lotteria di capodanno dal sabato sera alla domenica pomeriggio nel 1973 ed il Festival di Sanremo che, dopo anni di successi, a partire dalla metà degli anni '70 vive una fase di declino tanto che lo stesso Programma Nazionale inizia a trasmetterne solo la serata finale (in un'edizione la diretta venne pure interrotta per dare la linea al Telegiornale). Nel triennio 1975-1977 accadono avvenimenti fondamentali: nel 1975 finalmente viene varata la riforma RAI e il Programma Nazionale diventa Rete 1 e il Secondo Programma Rete 2. Tale riforma fa passare il controllo della RAI dal governo al parlamento (ha inizio la stagione della lottizzazione) in modo che anche partiti non governativi abbiano accesso a questo grande mezzo di comunicazione: secondo tale logica la Rete 2 diventa la rete progressista e laica controllata dai partiti di sinistra (PSI e PCI), con una programmazione innovativa ed in qualche caso spregiudicata mentre la Rete 1 si conferma la rete tradizionalista d'influenza cattolica controllata dalla DC con una programmazione più classica. Finisce dunque l'epoca di dominio del primo canale sul secondo: d'ora in poi gli spettatori sceglieranno di volta in volta cosa guardare dando inizio ad una stagione di concorrenza interna. Esempio di tale concorrenza è la sfida della domenica pomeriggio tra la Domenica In della Rete 1 e L'altra domenica della Rete 2; anche tra i telegiornali vi è rivalità: il TG1 d'ispirazione cattolica e conservatrice si contrappone al TG2 di stampo laico e progressista. La riforma prevede anche l'istituzione della figura del direttore di rete che faccia da garante per i contenuti trasmessi dal canale così come quella del direttore del Telegiornale; primi direttori della Rete 1 e del TG1 sono rispettivamente Mimmo Scarano ed Emilio Rossi nominati nel 1976. Sempre nel 1976 debutta nella tv italiana un nuovo genere: il talk show tenuto a battesimo da Maurizio Costanzo conduttore di Bontà loro a cui seguiranno Acquario nel 1978 e Grand'Italia nel 1979 condotti sempre da Costanzo.
Sempre nel 1976 la Corte costituzionale accoglie il ricorso di Peppo Sacchi fondatore di Telebiella e legalizza le trasmissioni via etere dell'emittenza privata su scala regionale; la Rai perde dunque il monopolio assoluto delle trasmissioni televisive in Italia anche se in realtà sin dalla fine degli anni '60 l'azienda di Stato aveva avuto a che fare con la concorrenza delle televisioni straniere di lingua italiana come Telecapodistria, Telemontecarlo e la TSI che, trasmettendo fuori dai confini dello Stato, potevano diffondere i propri programmi su scala nazionale eludendo la legge sul monopolio. Infine nel 1977 due avvenimenti: a gennaio si conclude dopo venti anni la rubrica Carosello (d'ora in poi la pubblicità sarà trasmessa con i tradizionali spot) e un mese dopo, con dieci anni di ritardo rispetto alla maggior parte delle televisioni europee, finalmente anche la RAI inizia a trasmettere i propri programmi a colori, anche se in verità già dal 1972 la tv di stato aveva già trasmesso in via sperimentale qualche programma a colori sul Secondo Programma (ma non sul Programma Nazionale) come ad esempio i varietà Formula due e Dove stà Zazà del 1973, arrivando alla colorazione completa del palinsesto nel 1979 (invece alcune tv locali, anche se con mezzi più limitati, trasmettevano già a colori da molto tempo prima della Rai).
Con la tv a colori si apre l'epoca della cosiddetta neotelevisione con tutti i varietà innovativi che segnarono un punto di rottura rispetto ai programmi in bianco e nero. Esempi di programmi della neo-tv sono due programmi diretti da Enzo Trapani, ovvero Non stop e Fantastico: quest'ultimo, in onda dall'autunno 1979, riporta al sabato sera l'appuntamento della lotteria di capodanno raccogliendo l'eredità di Canzonissima (la cui ultima edizione era andata in onda nel 1974). Il 15 dicembre 1979 infine iniziano le trasmissioni della Rete 3 vicina al PCI dal 1987 dedicata inizialmente alla programmazione regionale e culturale come previsto dalla riforma RAI del 1975.
Anni ottanta [modifica]
Gli anni ottanta si aprono con una novità fondamentale: la RAI, dopo aver perso nel decennio precedente il monopolio su scala locale, perde ora anche quello su scala nazionale: il 29 settembre 1980 iniziano infatti le trasmissioni di Canale 5 di proprietà dell'editore milanese Silvio Berlusconi ; nel dicembre 1981 comincia a trasmettere anche il network Italia 1 di proprietà di Edilio Rusconi ed infine nel gennaio 1982 comincia la programmazione di Rete 4 di proprietà di Leonardo Mondadori. Proprio a seguito della nascita di quest'ultima emittente i tre canali pubblici cambiano denominazione: la parola Rete viene sostituita dalla parola RAI in modo che il pubblico non confonda la rete mondadoriana con il quarto canale dell'azienda pubblica. Se inizialmente la RAI non prende troppo sul serio l'avvento di questi nuovi network commerciali, a partire dal 1984, dopo l'acquisizione da parte di Berlusconi di Italia 1 e poi di Rete 4, e dopo l'autorizzazione mediante un decreto legge della trasmissione via etere dell'emittenza privata anche su scala nazionale, la TV pubblica è costretta a correre ai ripari. Sempre in questo periodo si registrano molte defezioni di alcuni dei più importanti personaggi della Rai che lasciano l'azienda pubblica e debuttano sulle reti commerciali ovvero Mike Bongiorno, Corrado, la coppia Mondaini-Vianello, Maurizio Costanzo, Enzo Tortora e molti altri. Nel 1982 vengono creati i loghi per le tre reti: quello di Rai 1 è rappresentato da una sfera azzurra (tale logo è stato mantenuto fino all'ottobre 2000).
Finita l'epoca della concorrenza interna, le tre emittenti pubbliche ora fanno squadra nella guerra all'audience contro il costituito gruppo Fininvest (poi Mediaset). Nel 1984 hanno inizio infatti anche le rilevazioni dei dati di ascolto con il sistema Auditel. Di questa guerra Rai 1 è protagonista e assume il ruolo di rete ammiraglia dedicata al pubblico delle famiglie, in diretta concorrenza con Canale 5, ammiraglia del gruppo avversario. Sono questi gli anni in cui fasce orarie precedentemente occupate dal monoscopio vengono scoperte dai direttori di rete per offrire un'alternativa ai giochi a premi, i quiz, i telefilm americani, le soap opera e le telenovelas delle TV commerciali: nasce il concetto televisivo di controprogrammazione e il primo esempio è la trasmissione Pronto Raffaella? del 1983 condotto dalla Carrà, con cui la prima rete inaugura le trasmissioni nella fascia del mezzogiorno, in contrapposizione con l'ex partner Corrado con il suo Il pranzo è servito in onda su Canale 5 alla stessa ora. Tre anni dopo, nel 1986 Rai 1 inaugura con Unomattina le trasmissioni mattutine contrapponendosi a Buongiorno Italia. Anche il festival di Sanremo, dopo il periodo nero degli anni '70 viene ampiamente rivalutato dalla prima rete per i grandi ascolti, Pippo Baudo è il re del sabato sera con Fantastico attraverso il quale lancia nel mondo dello spettacolo soubrette come Heather Parisi , Lorella Cuccarini ed Alessandra Martines e della domenica pomeriggio con Domenica In. La logica dell'audience a tutti i costi emargina dal palinsesto di Rai 1 tutte quelle trasmissioni culturali e d'approfondimento che però non fanno ascolto, a favore di programmi più popolari ; ciò farà nascere diverse critiche e riflessioni (in corso ancora oggi) su quanto l'Auditel abbia influito sul progressivo scadimento della rete, che di fatto si stava sempre più trasformando in un canale commerciale improntato solo all'intrattenimento, perdendo quel ruolo di servizio pubblico per cui era nata. Non mancano tuttavia, neanche in questo decennio, trasmissioni di divulgazione scientifica come Quark curato da Piero Angela. Molti sono però concordi sul fatto che la fine del monopolio abbia dato una scossa ad una tv di Stato da tutti considerata troppo arretrata e poco innovativa. Resta invece alla Rai ancora per questo decennio il monopolio dell'informazione televisiva (fino agli anni '90 le TV commerciali infatti non potranno trasmettere telegiornali) ed il TG1 cattolico continua ad essere il telegiornale più seguito nonostante la forte concorrenza del TG2 socialista e del nuovo TG3 d'ispirazione comunista. Direttori di Rai 1 in questo decennio sono Emmanuele Milano dal 1980 al 1985 e Giuseppe Rossini dal 1986 al 1989.
Anni novanta [modifica]
Gli anni 90 portano al consolidamento del duopolio Rai-Fininvest, gli inizi degli anni 90 guidati dalla direzione di Carlo Fuscagni vedono un periodo di difficolta, su Canale 5 rete di proprietà Fininvest nasce il Tg5 telegiornale diretto da Enrico Mentana (vecchio volto del Tg1 ed ex vicedirettore del Tg2) che già il primo giorno di trasmissione sbaragliò la concorrenza del Tg1 delle ore 20 (diretto da Bruno Vespa) ma anche del Tg2 delle 13 (diretto da Alberto La Volpe), la rete ammiraglia vede anche la concorrenza della tv dei ragazzi tra Big! e Bim Bum Bam (programma all'inizio trasmesso su Italia 1 e poi passato a Canale 5), Rai 1 nel 1992 vede la chiusura dello storico programma "Almanacco del giorno dopo", programma preserale che andava in onda dal 1976 onda un quarto d'ora prima del Tg1, ma la rete ammiraglia vede anche dei successi come il Beppe Grillo show che venne trasmesso alla fine del 1993.
Nel 1993 durante il periodo della Rai dei professori la rete uno cambia il direttore di rete e al posto di Fuscagni arriva il sociologo Nadio Delai, dal 1994 con la fine della Prima Repubblica Rai 1 non fu più in quota alla Democrazia Cristiana (partito che controllava il canale ed il corrispettivo telegiornale da ben quarant'anni): d'ora in poi la rete ed il TG saranno sotto il controllo del partito o della coalizione politica di maggioranza del momento, e già con la direzione di Delai ci furono dei cambiamenti tra cui la Tv dei ragazzi dove il programma Big! in onda dal 1987 fu sostituito con Solletico, ci fu l'arrivo di Paolo Bonolis con il programma Beato tra le donne, Fantastica italiana e Luna Park. Nel 1995 come direttore subentra Brando Giordani (in quota Forza Italia) ex autore di noti programmi culturali di Rai 2 e di Piacere Raiuno, sotto la sua direzione nasce Porta a porta programma ideato e condotto da Bruno Vespa, il programma fu l'antagonista del Maurizio Costanzo Show, sempre durante la sua direzione la rete darà l'addio a uno dei suoi storici programmi sportivi nati insieme a Rai 1 ovvero La domenica sportiva che con l'avvento delle Pay TV la trasmissione vede un tremendo calo degli ascolti che portarono al trasferimento della trasmissione nella programmazione di Rai 3, la carica di direttore la manterrà per un breve periodo fino al 1996.
Nel 1996 viene nominato direttore Giovanni Tantillo (in quota Ulivo) di cui fu co-fondatore di Rai 3 assieme all'allora direttore Giuseppe Rossini ed ex autore e capostruttura della programmazione di Rai 2, sotto la sua direzione nacque la trasmissione Il Fatto di Enzo Biagi (che andava in onda dopo il Tg1 delle 20), programma che riscontrò un gran successo fino a diventare uno dei programmi simbolo della Rai, poi la nascita del programma La zingara, programma preserale che nasce da una delle costole del programma Luna Park, il programma La zingara faceva concorrenza a Striscia la Notizia fino al 2003, sempre sotto la direzione di Tantillo dal 1997 non andò più in onda la replica del programma mattutino per bambini "L'Albero Azzurro" di Rai 2 al pomeriggio, programma che su Rai 1 andava in onda prima di Solletico.
Nel 1998 ci fu un riassetto della scala gerarchica delle direzioni delle reti e delle testate giornalistiche della Rai (soprattutto Rai 1 e Rai 3), come la nomina di Ennio Chiodi (in quota al PPI-Margherita) come direttore del Tg3, la nomina di Giulio Borrelli a direttore del Tg1, la nomina di Francesco Pinto a direttore di Rai 3 subentrando a Giovanni Minoli (storico conduttore di Mixer) e la nomina di Agostino Saccà (in quota a Forza Italia) a direttore di Rai 1, queste nomine (soprattutto per Rai 1 e Rai 3) portarono l'allora direttore generale Franco Iseppi alle dimissioni, sotto la direzione di Saccà ci sarà un mantenimento della programmazione ideata da Tantillo, durante la direzione di Saccà ci sarà nel 1999 il ritorno di Michele Santoro (storico volto di Rai 3) in Rai dopo una parentesi con Moby Dick su Italia 1 con il debutto su Rai 1 con il programma Circus, ci sarà il ritorno di Adriano Celentano in televisione sette anni dopo il successo di Svalutation andato in onda su Rai 3 con Francamente me ne infischio, Saccà manterrà la carica di direttore fino al 2000.
Anni 2000 [modifica]
Dal 2000 Rai 1 subì un profondo cambiamento, il direttore di allora fu Maurizio Beretta. Dal 2000 dopo quasi 50 anni la programmazione pomeridiana di Rai 1 non prevede più lo spazio pomeridiano della TV dei Ragazzi (che vi era dagli anni '60) tale cancellazione fu causata dopo l'enorme calo di ascolti che subì Solletico (dal 2000 tutta la programmazione della TV dei Ragazzi fu trasferita su Rai 2 e su Rai 3), il CDA della Rai decise di cancellare Solletico e di sostituirlo con La vita in diretta programma di Rai 2 che si occupa di cronaca, con questo mutamento della programmazione dal 2000 i programmi per bambini sono concentrati su Rai 2 e Rai 3 con Trebisonda e con la Melevisione fino al giugno 2010. insieme ai canali digitali Rai Gulp e Rai Yoyo, dal 2000 a differenza di tutte le reti ammiraglie dei servizi pubblici d'Europa su Rai 1 non vanno più in onda programmi per bambini (escluso lo Zecchino d'oro) portando così ad un invecchiamento del pubblico della rete ammiraglia della Rai, oltre alla cancellazione di Solletico ci fu anche lo spostamento su Rai 2 del programma per ragazzi Disney Club che andava in onda al sabato pomeriggio e lo spostamento del Gt Ragazzi nel pomeriggio di Rai 3; poi la conduzione del quiz serale In bocca al lupo! condotto dal 1997 da Carlo Conti passa dal 2000 ad Amadeus che condurrà il programma fino alla sostituzione con il programma Quiz Show e poi dal 2002 con L'Eredità.
Dal 2001 torna alla guida di Rai 1 tornò Agostino Saccà che vi rimase fino al 2002 fino sua nomina a direttore generale della Rai, alla guida di Rai 1 andò Fabrizio Del Noce (in quota Forza Italia) dove cambiò la programmazione della Prima rete Rai chiudendo il programma Il Fatto di Enzo Biagi, perché citato da Silvio Berlusconi nell'editto Bulgaro (insieme a Michele Santoro e Daniele Luttazzi due volti di Rai 2) come uno dei protagonisti che ha fatto un uso "criminoso" della televisione pubblica, il programma di Biagi fu sostituito con un programma condotto da Pierluigi Battista, questo fatto causò numerose polemiche.
Nel 2004 Pippo Baudo storico volto di Rai 1 litiga con Del Noce e la Rai lasciando l'azienda, ma nello stesso anno ci fu anche il grandissimo successo del programma Affari Tuoi condotto da Paolo Bonolis che registra enormi ascolti riuscendo per la prima volta a sconfiggere la concorrenza di Striscia la notizia che però scoprì che il gioco era truccato, ma nonostante le segnalazioni la Rai ha continuato a mandarlo in onda.
Nel 2005 ci fu il ritorno di Pippo Baudo a Rai 1 ma ci fu anche il ritorno di Adriano Celentano con il programma Rockpolitik, programma che venne contestato dal centrodestra e che costrinse Fabrizio Del Noce ad autosospendersi dall'incarico di direttore, ma alla fine il programma del molleggiato vide un'enorme successo di ascolti, sempre nel 2005 la rete non manderà più in onda nella sua programmazione la storica trasmissione della domenica calcistica 90º minuto che passerà nel sabato pomeriggio di Rai 3, occupandosi della Serie B, successivamente nel 2008 approderà nella domenica pomeriggio di Rai 2 rioccupandosi della Serie A, lo spazio dedicato alla Serie B su Rai 3 non verrà rimosso e cambierà denominazione in 90º Minuto Serie B.
Nel 2006 dopo il ritorno di Amadeus a Mediaset per presentare il quiz preserale Formula segreta programma che verrà soppresso per gli scarsi ascolti alla conduzione del quiz preserale di Rai 1 torna Carlo Conti prendendo in mano la conduzione dell'Eredità.
Durante la direzione di Del Noce, Rai 1 vide nella sua programmazione l'aumento della presenza di fiction in prima serata cancellando dal palinsesto il tradizionale appuntamento cinematografico della prima serata del lunedì, il direttore è stato molto criticato anche per non aver ridato la conduzione de La prova del cuoco ad Antonella Clerici che dovette lasciare la conduzione ad Elisa Isoardi perché in quel periodo era in maternità con la promessa (non mantenuta) di riavere il programma nel settembre 2009.
Del Noce è passato alla storia in effetti come il direttore con cui si sono scontrati molti artisti sotto contratto alla Rai (tra gli altri Pippo Baudo, Enza Sampò, Lorella Cuccarini, Adriano Celentano, Antonella Clerici e Mara Venier).
Del Noce nel 2008 a causa delle intercettazioni tra Silvio Berlusconi e il direttore di Rai Fiction Agostino Saccà, prende il posto di quest'ultimo a Rai Fiction mantenendo l'interim a Rai 1 fino a maggio del 2009 per dedicarsi pienamente a Rai Fiction passando il testimone a Mauro Mazza (in quota PDL proveniente da AN) ex direttore del TG2. Sotto la sua direzione nascerà lo spin-off de La vita in diretta che va in onda il sabato pomeriggio Le amiche del sabato.
Il 1º novembre 2009 va in onda la fiction Pinocchio, e per la prima volta Rai Uno trasmette nel formato 16:9 anamorfico. A partire da quella stessa data, anche le interruzioni pubblicitare vengono trasmesse in alta definizione.
Anni 2010 [modifica]

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Il 2010 è l'anno di Antonella Clerici che, dopo aver condotto il Festival di Sanremo 2010 e ricevendo ascolti molto alti, ha avuto l'incarico di condurre la terza edizione di Ti lascio una canzone e la serata-evento dedicata all'opera lirica, intitolata, Arena di Verona 2010 - Lo spettacolo sta per iniziare!. Anche qui dopo aver ricevuto numerosi ascolti, il direttore di Rai 1 Mauro Mazza le riaffida la trasmissione La prova del cuoco che nell'ultimo anno era stata condotta da Elisa Isoardi perché la Clerici era in maternità. Anche Gigi D'Alessio che esordisce in prima serata conducendo uno show tutto suo, Gigi questo sono io che ottiene un ottimo successo. Pino Insegno ritornato in RAI conduce in prima serata la puntata zero dello show Insegnami a sognare,che si rivela un flop, e nell'estate 2010 conduce il gioco Reazione a catena - L'intesa vincente ereditandolo da Pupo. Quest'ultimo aiuta il principe Emanuele Filiberto di Savoia a entrare in tv: prima al Festival di Sanremo 2010, poi nel condurre i I raccomandati e Ciak... si canta!. Anche Max Giusti, dopo di aver condotto due stagioni dell'ormai noto quiz preserale di Rai 1, Affari tuoi, sbarca nel condurre in prima serata Stasera è la tua sera chiuso in anticipo a causa dei bassi ascolti,poco più che 3 milioni. Anche Maurizio Costanzo, per anni lontano dalla rete e dalla RAI, conducendo un talk show di venti minuti nel primo pomeriggio intitolato Bontà sua che fa riferimento a Bontà loro, primo talk show della RAI e della televisione italiana condotto dalla stesso Costanzo. Ritorna anche Fabrizio Frizzi ,dopo aver condotto Mettiamoci all'Opera e il capodanno de L'anno che verrà si riappropria del preserale riproponendo il quiz Soliti ignoti - Identità nascoste che aveva già proposto e condotto nel 2007 e riproposto nel 2008, ed è protagonista con Max Giusti in, Attenti a quei due - La sfida a giugno. Anche Carlo Conti, ormai noto conduttore di Rai 1, ritorna in prima serata con la trasmissione comica, Voglia d'aria fresca. Per l'autunno era stato annunciato il ritorno dello storico varietà Canzonissima come varietà del sabato sera con la conduzione affidata a Gianni Morandi già vincitore delle edizioni 1968 e 1969 dello stesso programma, ma poi venne comunicato che non c'erano i fondi necessari per la trasmissione.
Il 18 maggio 2010, Rai Uno cambia la sua grafia del nome in Rai 1 ed anche il suo logo in modo da adeguarlo a quello di tutte le reti Rai.
A giugno dello stesso anno è annunciato per l'autunno l'arrivo del talk show di Rai 2 Mattina in famiglia, in onda al sabato e alla domenica mattina al posto di Unomattina weekend, il 13 settembre 2010 con il ritorno dei programmi nella programmazione quotidiana di Rai 1 ci sarà il ritorno di Bontà loro che andrà in onda subito dopo il Tg1 delle 13.30 dal lunedì al venerdì. La rete vedrà anche il ritorno di Mara Venier con uno spazio all'interno de La vita in diretta condotto insieme a Lamberto Sposini, l'arrivo di Paola Perego con il programma Se... a casa di Paola che prenderà il posto di Festa italiana e dal 3 ottobre partirà la nuova edizione di Domenica In con Massimo Giletti a condurre la prima parte ("Domenica In L'Arena"), Sonia Grey e Luca Giurato nella seconda ("Domenica In ...Amori") e Lorella Cuccarini nella terza ("Domenica In..Onda") per la showgirl si tratta del ritorno alla conduzione su Rai 1 dopo 7 anni.


Struttura dirigenziale [modifica]
L'attuale struttura dirigenziale vede come direttore Mauro Mazza, e come vice direttori Vilfredo Agnese (in qualità di vicario), Maria Pia Ammirati, Ludovico Di Meo, Gianvito Lomaglio, Daniel Toaff, e come direttore del palinsesto Angelo Teodoli.
Programmi [modifica]
Programmi storici [modifica]
90º minuto (ora in onda su Rai 2)
La Domenica Sportiva (ora in onda su Rai 2)
Almanacco del giorno dopo
Arsenio Lupin (telefilm)
Beppe Grillo show
Bontà loro (primo talk show della tv italiana tornato in onda nel 2010)
Canzonissima
Carosello
Cantagiro
Casa raiuno
Chi?
Ci siamo!?!
Controcanale
Controcorrente
Disney Club (passato su Rai 2)
Discoring
Fantastico
Francamente me ne infischio
Giochi senza frontiere (precedentemente in onda su Rai 2)
Il Fatto
Il Musichiere
Il tappabuchi
Io e la Befana
L'Albero Azzurro (ora in onda solo su Rai 2)
L'amico del giaguaro
La Giostra della Quintana
Lascia o Raddoppia
La Banda dello Zecchino
Le ragioni della speranza
Luna Park
Mezzanotte e dintorni
Milleluci
Noi no
Non stop
Parola mia
Piacere Rai Uno
Piccolo Slam
Pranzo in tv
Pronto, Raffaella?
Pronto, chi gioca?
Pronto, è la Rai?
Regata storica di Venezia
Rischiatutto (prima in onda su Rai 2)
Settevoci
Rockpolitik
Scacco al re
Scommettiamo?
Scommettiamo che...? (passato su Rai 2)
Secondo voi
Spaziolibero
Studio Uno
Subbuglio
Carràmba che sorpresa
Carramba! Che fortuna
Telefilm delle ore 19.20 (un appuntamento iniziato nel 1976 e durato circa dieci anni, in cui furono trasmesse le celebri serie Amore in soffitta, Furia, Happy Days, Spazio 1999, La Famiglia Partridge, Io e la mia macchina, Orzowei, e tante altre)
Tante scuse (l'anno successivo divenne Di nuovo tante scuse)
Tilt
Quark
Il Fatto
In bocca al lupo!
Quiz show
Stasera niente di nuovo
Tutto x tutto
Big!
Uno dei tre
Uno per Tutti
Solletico
Te la do io l'America
Te lo do io il Brasile
Informazione e Talk Show [modifica]
Batti e Ribatti
Check-up
Tg L'una
Dopo TG1
Il Fatto
Linea verde
Overland
Porta a Porta
Mattina in famiglia
Sottovoce
Speciale TG1
Super Quark
TG1
Unomattina
La vita in diretta
Tv7
Meteo1
Programmi Rai Educational [modifica]
Art News
Visioni Private
Cinema [modifica]
Lunedifilm, il ciclo di film del lunedì sera di Rai 1, prodotto e trasmesso a partire dal 1976 fino al 2004. Memorabile la sigla: Lunedì Cinema, di Lucio Dalla e gli Stadio.
Al cinema in famiglia, il ciclo di film del venerdì sera di Rai 1, dove venivano mostrati i film Disney, prodotto e trasmesso fino al 1988.
Cinema Insieme, il ciclo di film del venerdì sera di Rai 1, prodotto e trasmesso dal 1989 al 1993.
Supercinema, il ciclo di film del venerdì sera di Rai 1, prodotto e trasmesso a partire da settembre 1993.
Show [modifica]
Festival di Sanremo
Attenti a quei due - La sfida
Affari tuoi
Ballando con le stelle
Fratelli di test
Carramba che sorpresa
I raccomandati
Il treno dei desideri
La prova del cuoco
Miss Italia
Notti sul ghiaccio
Domenica In
Ti lascio una canzone
I migliori anni
Uno di Noi
C'era un Ragazzo
Tutti pazzi per la tele
Quiz [modifica]
Parola mia condotto da Luciano Rispoli negli anni 1985-1986-1987-1988
Reazione a catena - L'intesa vincente condotto da Pupo(2007-2009) Pino Insegno(2010)
Soliti ignoti, identità nascoste condotto da Fabrizio Frizzi
L'eredità condotto, prima da Amadeus, poi da Carlo Conti
Alta tensione - Il codice per vincere condotto da Carlo Conti
Quiz show condotto da Amadeus dall'ottobre 2000 al 2002
Fiction italiane [modifica]
Guerra e Pace (2007)
Capri 1, 2 e 3 (2006 - 2010)
Don Matteo 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8 stagione (1999 - in corso)
Gente di mare 1 e 2 (2005 - 2007)
Cotti e mangiati (2006)
Il commissario Manara (2009)
Il commissario Montalbano (1999 - in corso)
Il maresciallo Rocca 2, 3, 4 e 5 stagione (1998/2001/2003/2005)
Incantesimo 3/4/5 1999 - 2002
La tassista (2004)
Lo zio d'America 1 e 2 (2004)
Orgoglio 1 e 2 (2003 - 2005)
Padre Pio - Tra cielo e terra (2002)
Provaci ancora prof (2005 - in corso)
Un medico in famiglia 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 (1998 - in corso)
Tutti pazzi per amore 1 e 2 (2008-2010)
Pazza famiglia 1 e 2 (1995-1996)
Commesse 1, 2 stag. (1998-2002)
Linda e il brigadiere (1997-2000)
Lui & Lei (1998)
Uno di noi (1996)
Stiamo bene insieme (2002)
Sottocasa (2006)
Storia di guerra e di amicizia (2002)
La Piovra 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 stagione (1982 - 1992) - (2001)
Storia d'amore e d'amicizia (1982)
L'ispettore Sarti 1 e 2 (1991 - 1994)
Felipe ha gli occhi azzurri 1 e 2 (1991 - 1993)
Chiara e Francesco (2007)
La baronessa di Carini (2007)
Giuseppe Moscati (2007)
Il Pirata - Marco Pantani (2007)
Rex (2008)
Fidati di me (2008)
Ho sposato uno sbirro 1 e 2(2008/2010)
Raccontami 1 e 2 (2006/2008)
Telefilm [modifica]
Il commissario Rex
L'ispettore Derrick
La signora del West
La signora in giallo
Un ciclone in convento
Una donna alla Casa Bianca
Le sorelle McLeod
Julia - La strada per la felicità
La famiglia Pellet
Cattolici [modifica]
A sua immagine
Santa Messa
Angelus
Serial e Soap opera [modifica]
Ricominciare
Santa Barbara (passato prima su Rai 2)
Dallas (poi passato a Canale 5)
Sottocasa
Incantesimo
Julia - La strada per la felicità (passato poi su Rai 3)
Cartoni animati [modifica]
La sirenetta-Le nuove avventure marine di Ariel
The Flinstones
Barbapapà
Charlotte
Capitan Futuro
Cip & Ciop agenti speciali
Cocco Bill
Gargoyles
Doug
Heidi
Mademoiselle Anne
Remì le sue avventure
Classici Disney
Anna dai capelli rossi
Le ricette di Arturo e Kiwi (all'interno de La prova del cuoco)
Braccio di Ferro
Tom and Jerry
Calimero
Tale Spin
I Pronipoti
Storie della Bibbia
Darkwing Duck
L'ispettore Gadget
Duck Tales (storie di paperi)
Il fiuto di Shelock Holmes
La principessa Sissi
Lo show dell'Orso Yoghi
Quasimodo
Sandokan
Tommy & Oscar
Aladdin
Angry Beavers
Biker Mice da Marte
Ecco Pippo
Jumanji
La principessa Sissi
Le avventure di Tin Tin
Orson e Olivia
Renada
Sandokan - La tigre della Malesia
Sei in arresto!
Spiderman
I nuovi acchiappafantasmi
La famiglia Addams
Mazinga
00Mike
Tabaluga
Per bambini e ragazzi [modifica]
Zecchino d'Oro
Ti lascio una canzone
Ballando con le stelline
Pinocchio
Miacarabefana.it
S.O.S. Befana
Sport [modifica]
La RAI affida alla rete "ammiraglia" la messa in onda di trasmissioni relative a due soli sport, ma tra i più seguiti, calcio e Formula 1. Fino al 1997 sono andate in onda tutte le partite ufficiali e amichevoli della Nazionale (in quell'anno Telemontecarlo si aggiudicò l'esclusiva della partita Inghilterra-Italia), comprese le partite della nazionale al trofeo Mundialito del 1981, nonostante in quell'occasione Canale 5 fosse divenuta, a sorpresa, titolare dei diritti; tuttora vengono trasmesse in diretta ad eccezione delle partite ufficiali ed amichevoli della Nazionale Under 21, le quali attualmente vengono trasmesse su Rai 3; a giugno 2009 tuttavia, la semifinale dell'Europeo di tale categoria è stata trasmessa dalla prima rete per avere più pubblico.
Il primo canale pubblico ha sempre trasmesso tutte le partite dei grandi eventi calcistici come Mondiali ed Europei. Ma nel 2006, per la prima volta in assoluto, non ha trasmesso i Mondiali interamente ma solo la partita inaugurale, una partita al giorno di primo turno, una degli ottavi una dei quarti di finale, oltre alle semifinali e alla finale, per un totale di 25 partite (tutte le partite le ha trasmesse Sky Italia nei canali Sky Calcio). Dopo ciò l'ente pubblico a luglio 2005 ha speso 350 milioni di euro per i diritti dei Mondiali del 2010 in Sudafrica e 2014 in Brasile[3] per tutte le piattaforme analogiche e digitali, compresi i diritti radiofonici, salvo poi cedere a Sky i diritti per il satellite.[4]. A partire dal 2006 torna a trasmettere, dopo 12 anni, le partite della Champions League, di cui si è assicurata i diritti in chiaro, poi successivamente rinnovati fino al 2012[5], che comprendono la partita principale del mercoledì sera non in esclusiva (dal 2008 trasmessa anche su Rai 2), compresa la finale, gli highlights delle altre partite, questi ultimi trasmessi su Rai 2, il magazine settimanale trasmesso su Rai 3 il sabato pomeriggio. Nel 2008 ha trasmesso in esclusiva e per la prima volta in formato panoramico 16:9 solo per il digitale terrestre (in alcune zone anche in HD) gli Europei di calcio in Austria e Svizzera. Rai 1 trasmette anche alcune partite di Coppa Italia oltre ovviamente alla finale, ma la Lega ha recentemente imposto le 20,45 e non le 21,15 richieste dall'ente pubblico per far trasmettere anche Affari Tuoi (anche se una volta la Lega si è piegata al diktat della RAI), e successivamente ha fatto spostare la finale di ritorno del 2006/07 Inter-Roma per prima volta nella storia alle 17:30 circa, su Rai 2. Inoltre, nel 2009 la RAI ha trasmesso, in simulcast con Sky, tutte le partite della Confederations Cup, alla quale l'Italia ha preso parte per la prima volta in quanto Campione del Mondo uscente. Su Rai 1 va in onda anche la Formula 1. Il contratto firmato con Bernie Ecclestone per la messa in onda dei gran premi scadrà nel 2012 (secondo il Patto della Concordia); le qualifiche del sabato e gara 2 della GP2 vanno in onda su Rai 2.
Serie A
UEFA Champions League
Nazionale di calcio dell'Italia gare
Formula 1
Programmi sportivi [modifica]
Pole Position
Tg di Rai Sport
Eventi celebrativi [modifica]
Il primo canale della Rai trasmette le immagini delle principali celebrazioni nazionali, come la Festa della Liberazione e la Festa della Repubblica del 2 giugno. La rete trasmette la messa e (a reti unificate) il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. Celebra anche il capodanno con il programma L'anno che verrà, e trasmette il Palio di Siena dell'Assunta il 16 agosto (quello del 2 luglio va su Rai 2).
Annunciatrici [modifica]
Dopo la lunga attività svolta dalle signorine buonasera, attualmente i programmi vengono annunciati da Elisa Silvestrin e da Claudia Andreatti.
Orari degli annunci [modifica]
Dal lunedì al venerdì gli annunci vanno in onda alle 6:40, alle 16:53 (o alle 17:15) e prima del Tg1 Notte. Il sabato vanno in onda alle 06:30 (o alle 6:50), alle 16:59 (o alle 17:10) e dopo il TG1 Notte. La domenica vanno in onda alle 6:30 (o alle 6:50), alle 16:29 (nella breve pausa di Domenica in (palinsesti autunnali), nel corso del quale vengono annunciati i programmi di prima serata) e dopo Meteo1 (in passato venivano mandati in onda prima del TG1 Notte).
In alcune occasioni anche alle 21:10 quando c'è in programma un film o telefilm adatto al solo pubblico adulto.
Agli annunci giornalieri si aggiungono quelli promozionali.Su quelli giornalieri dal 5 settembre 2009, le annunciatrici appaiono in piedi davanti ad un maxischermo. Per la prima volta durante gli annunci vengono trasmessi i promo delle trasmissioni. Il jingle di sottofondo rimane lo stesso ma non viene più puntato il dito a fine annuncio. Su quelli promozionali, oppure per annunciare le dirette televisive, le annunciatrici sono in piedi e a mezzobusto.
In precedenza, invece, le annunciatrici erano sedute su un divano blu con le gambe incrociate o accavallate e sullo sfondo scorrevano le immagini dei programmi annunciati.
Dal 22 dicembre 2007 le annunciatrici compaiono su un divano azzurro posto sulla sinistra dello schermo e puntano il dito stando sedute sul divano.
Le storiche signorine buonasera fino al 2000 annunciavano in piedi accanto ad una scenografia di colore azzurro chiaro riempita di figure geometriche tonde (per Rai 1), quadrate (per Rai 2) o triangolari (per Rai 3) in rilievo.
Dal 18 maggio 2010, compaiono a mezzobusto con una grafica azzurra e bianca, senza jingle e senza l'orario e il nome dei programmi annunciati. Vengono ripristinati l'orario e il nome dei programmi annunciati, che questa volta appaiono in una barra sopra allo schermo. Per la prima volta, gli annunci vanno in onda nel formato panoramico 16:9. Il 21 novembre 2010 nell'annuncio delle 16.20 al termine dell'annuncio non compare piu' il logo Rai 1 con la farfalla ma il nuovo logo formato dai due quadrati ma rimane la farfallina sul piedistallo virtuale dello studio.
Speaker [modifica]
Speaker storici [modifica]
La lettura dei telegiornali era storicamente affidata agli speaker. Tra questi Roberto Di Palma, Pino Berengo Gardin, Gino Pirarba, Adriana Retacchi.
Orari delle trasmissioni [modifica]
Dal 1954 al 1986 non vi erano trasmissioni nella fascia notturna (a parte qualche rara eccezione in occasione di alcuni eventi sportivi) e in quella mattutina (6-12). Quindi, intorno alle 24 vi era una sigla che annunciava la fine delle trasmissioni e una verso le 13 (ma con forti variazioni nel corso degli anni) che ne annunciava l'inizio.
Dal 1986 la fascia mattutina fu coperta dal programma Unomattina e nel corso degli anni sono nate anche trasmissioni notturne (ore 24-6). Dai primi anni novanta Rai 1 trasmette ininterrottamente, eccetto il primo martedì notte del mese in cui vi è una pausa notturna delle trasmissioni, laddove viene proposto un monoscopio di tipo Philips PM5544 (ore 3:30-6:10 circa). Questo sistema vige per Rai 2, sempre di martedì, e per Rai 3 il venerdì.
Note [modifica]
^ Rai 1 per i 50 anni della rai. URL consultato il 06-01-2008.
^ http://www.davidemaggio.it/archives/34583/anno-auditel-2010-rai1-leader-col-20-7-nelle-24h-canale-5-non-brilla-neanche-nel-target-commerciale-20-1-nelle-24h-rai2-batte-italia1
^ Pagina dedicata alle notizie relative ai mondiali del 2010 in Sudafrica
^ Accordo RAI-Sky per Mondiali 2010 e 2014
^ Champions League su RAI e Sky fino al 2012
Voci correlate [modifica]
RAI Radiotelevisione Italiana
Rai 2
Rai 3
Rai 4
Rai 5
Rai Sport
Rai Fiction

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