La Ferrari S.p.A. è una casa automobilistica italiana. È stata fondata da Enzo Ferrari e produce autovetture sportive d'alta fascia e da gara. Gestisce, inoltre, la Scuderia Ferrari, una delle più celebri e titolate squadre sportive impegnate nelle competizioni automobilistiche. La sede dell'azienda è a Maranello, in provincia di Modena. Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Confindustria e del Gruppo Fiat, ne è il presidente. Il simbolo, il "cavallino rampante", è quello dell'aviatore romagnolo e asso della prima guerra mondiale Francesco Baracca (1888-1918) ceduto personalmente dalla madre nel 1923 come portafortuna a un Enzo Ferrari pilota automobilistico e presente sia nel marchio della Ferrari sia in quello della Scuderia Ferrari. Nell'anno fiscale 2008 Ferrari S.p.A. ha venduto 6.587 vetture per un fatturato di 1,921 miliardi di euro.[1]
Indice[nascondi]
1 Storia
2 Le corse
3 Il "cavallino rampante"
4 Rosso Corsa
5 Vetture
5.1 Stradali
5.1.1 In produzione
5.1.2 Tutti i modelli stradali Ferrari
5.2 Da competizione ed utilizzo esclusivo in pista
5.2.1 In produzione
5.2.1.1 F1
5.2.1.2 Altre competizioni
5.2.2 Fuori produzione
5.2.2.1 F1 & F2
5.2.2.2 XX Programmes
5.2.2.3 Altre competizioni
5.3 Prototipi
5.4 Ferrari personalizzate
6 Bibliografia
7 Note
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Indice[nascondi]
1 Storia
2 Le corse
3 Il "cavallino rampante"
4 Rosso Corsa
5 Vetture
5.1 Stradali
5.1.1 In produzione
5.1.2 Tutti i modelli stradali Ferrari
5.2 Da competizione ed utilizzo esclusivo in pista
5.2.1 In produzione
5.2.1.1 F1
5.2.1.2 Altre competizioni
5.2.2 Fuori produzione
5.2.2.1 F1 & F2
5.2.2.2 XX Programmes
5.2.2.3 Altre competizioni
5.3 Prototipi
5.4 Ferrari personalizzate
6 Bibliografia
7 Note
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Storia [modifica]
La nascita della Ferrari è spesso fatta coincidere con la fondazione nel 1929 a Modena della S.A. Scuderia Ferrari anche se a rigore sarebbe sbagliato. L'imprecisione risiede nel fatto che tale società non produceva automobili ma preparava e portava in gara quelle dell'Alfa Romeo. Per essere più rigorosi l'azienda nasce ufficialmente il 1 settembre 1939 a Modena, con la fondazione da parte di Enzo Ferrari della Auto Avio Costruzioni. I suoi primi incarichi sono la costruzione di rettificatrici e parti di velivoli e solo a partire dal 1947 la costruzione di autovetture diventa l'attività principale. La prima autovettura costruita, in soli due esemplari, è la Auto Avio Costruzioni 815, nel 1940. La seconda, sempre in soli due esemplari, è la Ferrari 125 S, a causa della seconda guerra mondiale solo nel 1947, e fu guidata da Franco Cortese, primo pilota e collaudatore Ferrari[2]. Quest'ultima vettura è la prima a portare il nome Ferrari, non però per volontà di Enzo Ferrari ma per clausole contrattuali che lo legavano all'Alfa Romeo dove precedentemente era stato direttore del reparto Alfa Corse: clausole che gli impedivano fino al 1942 di utilizzare il proprio nome sulle autovetture da lui allestite. Nel 1957 la Auto Avio Costruzioni cambia denominazione in Auto Costruzioni Ferrari per diventare SEFAC (Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse) SpA il 26 maggio 1960 e Ferrari SpA nel 1965. Nel 1975 la Ferrari SpA entra a far parte del gruppo FIAT. Nel 1988, alla scomparsa di Enzo Ferrari, il pacchetto azionario diventa per il 90% della FIAT mentre la parte restante diventa del figlio Piero Lardi Ferrari che rimane anche all'interno del team aziendale come vice presidente. Nel 2006 il 5% delle azioni, riacquistato poi da Ferrari nel corso del 2010 è stato acquisito da una società finanziaria degli Emirati Arabi Uniti, la Mubadala, società che ha promosso anche la costruzione in tale Paese del primo parco a tema del Cavallino rampante.
Le corse [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Scuderia Ferrari.
La vera passione di Enzo Ferrari, nonostante gli ottimi affari derivanti dalla vendita di autovetture, è stata sempre la corsa. La sua Scuderia era iniziata come uno sponsor indipendente per piloti di varie macchine, ma divenne presto parte del team corse dell'Alfa Romeo. Dopo l'uscita di Enzo Ferrari dall'Alfa, egli iniziò a progettare e produrre vetture per proprio conto; il team Ferrari apparve per la prima volta sulla scena di gran premi europei dopo la fine della seconda guerra mondiale. La prima monoposto costruita dalla Ferrari, la "125", debutta al Gran Premio d'Italia il 5 settembre 1948 a Torino, pilotata dal francese Raymond Sommer che si qualifica terzo alle spalle di Wimille (Alfa Romeo) e Villoresi (Maserati).
La Scuderia aderì al Campionato del mondo di Formula 1 nel primo anno della sua esistenza, il 1950. Fece il suo debutto al Gran Premio di Monaco. José Froilan González diede al team la sua prima vittoria nel Gran Premio di Gran Bretagna del 1951. Alberto Ascari ottenne per la Ferrari il primo titolo di Campione del mondo l'anno successivo. La Ferrari è, ad oggi, l'unico team ad aver partecipato a tutte le edizioni del Campionato del Mondo di Formula 1 e, soprattutto, quello con il maggior numero di successi: vanta il record di 15 titoli di Campione del mondo piloti (conseguiti nel 1952, 1953, 1956, 1958, 1961, 1964, 1975, 1977, 1979, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, e nel 2007), il record di 16 titoli di Campione del mondo costruttori (1961, 1964, 1975, 1976, 1977, 1979, 1982, 1983, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2007, e nel 2008) ed il record di 204 vittorie in un Gran Premio (aggiornato al 2 novembre 2008). Tra i piloti famosi che hanno corso per la "Rossa": Tazio Nuvolari, Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari, Phil Hill, Mike Hawthorn, John Surtees, Clay Regazzoni, Niki Lauda, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Didier Pironi, Alain Prost, Nigel Mansell, Michael Schumacher, Gerhard Berger, Jean Alesi, Felipe Massa, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso. Il 14 gennaio 2007 la Ferrari ha presentato la F2007, la sua 53° monoposto, la prima dopo l'era Schumacher. Il 18 marzo a Melbourne, con Kimi Raikkonen, la Ferrari ha iniziato nel migliore dei modi la stagione 2007 con una vittoria. Il 21 ottobre a San Paolo la Ferrari si è aggiudicata il suo 15º titolo mondiale piloti con Kimi Raikkonen. Particolare significato ha assunto la vittoria, arrivata in una stagione caratterizzata dallo scandalo Spystory, poiché alla vigilia la situazione in classifica vedeva i 2 piloti McLaren, Hamilton ed Alonso, precedere il finlandese rispettivamente di 7 e 3 punti. Ma grazie a una doppietta Raikkonen-Massa, e ai problemi accusati da Hamilton durante la corsa, che lo relegarono nelle retrovie, Raikkonen scavalcò i rivali della scuderia anglo-tedesca in classifica, vincendo il titolo con un punto di vantaggio su Hamilton e Alonso. La Ferrari aveva già vinto anche il titolo costruttori, arrivato in Belgio dopo la cancellazione dei punti della McLaren nel campionato marche per la vicenda di spionaggio ai danni della scuderia di Maranello. Nel 1986 Enzo Ferrari ordinò anche la costruzione di un'autovettura per la partecipazione al campionato di Formula Indy e alla 500 miglia di Indianapolis, in risposta alla FOM, che non accettava alcune richieste di Ferrari per il nuovo Patto della Concordia. Di fronte alla minaccia di vedere la scuderia abbandonare la Formula 1, palesatasi quando apparirono le prime foto della monoposto realizzata per le gare americane, Bernie Ecclestone accettò le richieste di Ferrari, così la vettura non venne mai utilizzata in gara.
Il "cavallino rampante" [modifica]
Il marchio Ferrari, famoso in tutto il mondo, è il cavallino rampante di nero in campo giallo, con in basso le lettere S F per Scuderia Ferrari, con tre strisce, una verde, una bianca e una rossa, colori nazionali italiani, in alto. Questo è il logo che viene applicato su tutte le auto da competizione direttamente supportate dalla scuderia.
Il cavallino rampante era originariamente l'emblema personale del Maggiore Francesco Baracca, che l'asso della prima guerra mondiale faceva dipingere sulle fiancate dei suoi velivoli. Sul colore esatto del cavallino di Baracca esiste un piccolo mistero. Sembra infatti accertato che il colore originario del cavallino fosse il rosso, tratto per inversione dallo stemma del 2º Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" di cui l'asso romagnolo faceva parte, e che il più famoso colore nero fu invece adottato in segno di lutto dai suoi compagni di squadriglia solo dopo la morte di Baracca.[senza fonte]
Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari vinse una corsa all'autodromo di Savio, vicino a Ravenna, e in quell'occasione incontrò la contessa Paolina, madre di Baracca. La contessa propose a Ferrari di utilizzare il cavallino sulle sue macchine, sostenendo che avrebbe portato fortuna; tuttavia la prima corsa nella quale l'Alfa permise di utilizzare il cavallino sulle macchine della Scuderia fu la 24 ore di Spa del 1932. La Ferrari vinse.
Ferrari utilizzò un cavallino rampante ampiamente modificato rispetto al disegno originario (soprattutto nella coda, che nel cavallino di Baracca puntava verso il basso), aggiungendo lo sfondo giallo canarino, uno dei colori di Modena. Il cavallino rampante non è stato utilizzato unicamente dal marchio Ferrari: Fabio Taglioni lo usò sulle sue motociclette Ducati. Il cavallino rampante è un marchio registrato della Ferrari.
Rosso Corsa [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Rosso Corsa.
Fin dagli anni venti, le automobili da corsa italiane erano verniciate di rosso. Questo è il colore consueto per le vetture italiane che gareggiano in campionati automobilistici, in base ad un provvedimento, preso durante le due guerre mondiali, dall'associazione che in seguito verrà chiamata FIA. La tonalità del rosso è gradualmente passata dal rosso scuro (famoso come rosso Alfa) ad una tinta notevolmente più accesa, nota come rosso corsa. Nello schema FIA, le auto francesi come la Bugatti sono blu, le tedesche come la BMW e la Porsche bianche, le inglesi Lotus Cars e Jaguar verdi, eccetera. Tale colorazione è rimasta immutata per le Ferrari di serie, mentre per quelle di formula uno, dopo l'acquisizione Fiat, ci sono state variazioni di tonalità: di anno in anno, più chiare o più scure, assecondando gli interessi degli sponsor.
Vetture [modifica]
Le autovetture Ferrari, notevoli per lo stile raffinato, opera di illustri progettisti e designer quali Pininfarina e Giugiaro, sono da molto tempo oggetto del desiderio per ricchi e giovani di tutto il mondo, particolarmente negli Stati Uniti dove il marchio ha riscosso molto successo, ma anche nei nuovi mercati dell'Est e dell'Oriente. Altri designer e case che hanno lavorato per Ferrari durante gli anni comprendono Scaglietti, Bertone e Vignale. I motori impiegati nelle autovetture Ferrari sono prevalentemente dei V8 e V12.
Nel luglio 2009 è stata presentata in anteprima la Ferrari 458 Italia, destinata ad entrare in produzione nel 2010. In seguito sono state presentate la 599 GTO e la SA Aperta, costruita in 80 esemplari per celebrare gli 80 anni di Pininfarina.
Stradali [modifica]
In produzione [modifica]
8 cilindri:
California (2008)
458 Italia (2009)
12 cilindri:
599 GTO (2010)
599 GTB Fiorano (2006)
Ferrari SA Aperta (2010)
La nascita della Ferrari è spesso fatta coincidere con la fondazione nel 1929 a Modena della S.A. Scuderia Ferrari anche se a rigore sarebbe sbagliato. L'imprecisione risiede nel fatto che tale società non produceva automobili ma preparava e portava in gara quelle dell'Alfa Romeo. Per essere più rigorosi l'azienda nasce ufficialmente il 1 settembre 1939 a Modena, con la fondazione da parte di Enzo Ferrari della Auto Avio Costruzioni. I suoi primi incarichi sono la costruzione di rettificatrici e parti di velivoli e solo a partire dal 1947 la costruzione di autovetture diventa l'attività principale. La prima autovettura costruita, in soli due esemplari, è la Auto Avio Costruzioni 815, nel 1940. La seconda, sempre in soli due esemplari, è la Ferrari 125 S, a causa della seconda guerra mondiale solo nel 1947, e fu guidata da Franco Cortese, primo pilota e collaudatore Ferrari[2]. Quest'ultima vettura è la prima a portare il nome Ferrari, non però per volontà di Enzo Ferrari ma per clausole contrattuali che lo legavano all'Alfa Romeo dove precedentemente era stato direttore del reparto Alfa Corse: clausole che gli impedivano fino al 1942 di utilizzare il proprio nome sulle autovetture da lui allestite. Nel 1957 la Auto Avio Costruzioni cambia denominazione in Auto Costruzioni Ferrari per diventare SEFAC (Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse) SpA il 26 maggio 1960 e Ferrari SpA nel 1965. Nel 1975 la Ferrari SpA entra a far parte del gruppo FIAT. Nel 1988, alla scomparsa di Enzo Ferrari, il pacchetto azionario diventa per il 90% della FIAT mentre la parte restante diventa del figlio Piero Lardi Ferrari che rimane anche all'interno del team aziendale come vice presidente. Nel 2006 il 5% delle azioni, riacquistato poi da Ferrari nel corso del 2010 è stato acquisito da una società finanziaria degli Emirati Arabi Uniti, la Mubadala, società che ha promosso anche la costruzione in tale Paese del primo parco a tema del Cavallino rampante.
Le corse [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Scuderia Ferrari.
La vera passione di Enzo Ferrari, nonostante gli ottimi affari derivanti dalla vendita di autovetture, è stata sempre la corsa. La sua Scuderia era iniziata come uno sponsor indipendente per piloti di varie macchine, ma divenne presto parte del team corse dell'Alfa Romeo. Dopo l'uscita di Enzo Ferrari dall'Alfa, egli iniziò a progettare e produrre vetture per proprio conto; il team Ferrari apparve per la prima volta sulla scena di gran premi europei dopo la fine della seconda guerra mondiale. La prima monoposto costruita dalla Ferrari, la "125", debutta al Gran Premio d'Italia il 5 settembre 1948 a Torino, pilotata dal francese Raymond Sommer che si qualifica terzo alle spalle di Wimille (Alfa Romeo) e Villoresi (Maserati).
La Scuderia aderì al Campionato del mondo di Formula 1 nel primo anno della sua esistenza, il 1950. Fece il suo debutto al Gran Premio di Monaco. José Froilan González diede al team la sua prima vittoria nel Gran Premio di Gran Bretagna del 1951. Alberto Ascari ottenne per la Ferrari il primo titolo di Campione del mondo l'anno successivo. La Ferrari è, ad oggi, l'unico team ad aver partecipato a tutte le edizioni del Campionato del Mondo di Formula 1 e, soprattutto, quello con il maggior numero di successi: vanta il record di 15 titoli di Campione del mondo piloti (conseguiti nel 1952, 1953, 1956, 1958, 1961, 1964, 1975, 1977, 1979, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, e nel 2007), il record di 16 titoli di Campione del mondo costruttori (1961, 1964, 1975, 1976, 1977, 1979, 1982, 1983, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2007, e nel 2008) ed il record di 204 vittorie in un Gran Premio (aggiornato al 2 novembre 2008). Tra i piloti famosi che hanno corso per la "Rossa": Tazio Nuvolari, Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari, Phil Hill, Mike Hawthorn, John Surtees, Clay Regazzoni, Niki Lauda, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Didier Pironi, Alain Prost, Nigel Mansell, Michael Schumacher, Gerhard Berger, Jean Alesi, Felipe Massa, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso. Il 14 gennaio 2007 la Ferrari ha presentato la F2007, la sua 53° monoposto, la prima dopo l'era Schumacher. Il 18 marzo a Melbourne, con Kimi Raikkonen, la Ferrari ha iniziato nel migliore dei modi la stagione 2007 con una vittoria. Il 21 ottobre a San Paolo la Ferrari si è aggiudicata il suo 15º titolo mondiale piloti con Kimi Raikkonen. Particolare significato ha assunto la vittoria, arrivata in una stagione caratterizzata dallo scandalo Spystory, poiché alla vigilia la situazione in classifica vedeva i 2 piloti McLaren, Hamilton ed Alonso, precedere il finlandese rispettivamente di 7 e 3 punti. Ma grazie a una doppietta Raikkonen-Massa, e ai problemi accusati da Hamilton durante la corsa, che lo relegarono nelle retrovie, Raikkonen scavalcò i rivali della scuderia anglo-tedesca in classifica, vincendo il titolo con un punto di vantaggio su Hamilton e Alonso. La Ferrari aveva già vinto anche il titolo costruttori, arrivato in Belgio dopo la cancellazione dei punti della McLaren nel campionato marche per la vicenda di spionaggio ai danni della scuderia di Maranello. Nel 1986 Enzo Ferrari ordinò anche la costruzione di un'autovettura per la partecipazione al campionato di Formula Indy e alla 500 miglia di Indianapolis, in risposta alla FOM, che non accettava alcune richieste di Ferrari per il nuovo Patto della Concordia. Di fronte alla minaccia di vedere la scuderia abbandonare la Formula 1, palesatasi quando apparirono le prime foto della monoposto realizzata per le gare americane, Bernie Ecclestone accettò le richieste di Ferrari, così la vettura non venne mai utilizzata in gara.
Il "cavallino rampante" [modifica]
Il marchio Ferrari, famoso in tutto il mondo, è il cavallino rampante di nero in campo giallo, con in basso le lettere S F per Scuderia Ferrari, con tre strisce, una verde, una bianca e una rossa, colori nazionali italiani, in alto. Questo è il logo che viene applicato su tutte le auto da competizione direttamente supportate dalla scuderia.
Il cavallino rampante era originariamente l'emblema personale del Maggiore Francesco Baracca, che l'asso della prima guerra mondiale faceva dipingere sulle fiancate dei suoi velivoli. Sul colore esatto del cavallino di Baracca esiste un piccolo mistero. Sembra infatti accertato che il colore originario del cavallino fosse il rosso, tratto per inversione dallo stemma del 2º Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" di cui l'asso romagnolo faceva parte, e che il più famoso colore nero fu invece adottato in segno di lutto dai suoi compagni di squadriglia solo dopo la morte di Baracca.[senza fonte]
Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari vinse una corsa all'autodromo di Savio, vicino a Ravenna, e in quell'occasione incontrò la contessa Paolina, madre di Baracca. La contessa propose a Ferrari di utilizzare il cavallino sulle sue macchine, sostenendo che avrebbe portato fortuna; tuttavia la prima corsa nella quale l'Alfa permise di utilizzare il cavallino sulle macchine della Scuderia fu la 24 ore di Spa del 1932. La Ferrari vinse.
Ferrari utilizzò un cavallino rampante ampiamente modificato rispetto al disegno originario (soprattutto nella coda, che nel cavallino di Baracca puntava verso il basso), aggiungendo lo sfondo giallo canarino, uno dei colori di Modena. Il cavallino rampante non è stato utilizzato unicamente dal marchio Ferrari: Fabio Taglioni lo usò sulle sue motociclette Ducati. Il cavallino rampante è un marchio registrato della Ferrari.
Rosso Corsa [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Rosso Corsa.
Fin dagli anni venti, le automobili da corsa italiane erano verniciate di rosso. Questo è il colore consueto per le vetture italiane che gareggiano in campionati automobilistici, in base ad un provvedimento, preso durante le due guerre mondiali, dall'associazione che in seguito verrà chiamata FIA. La tonalità del rosso è gradualmente passata dal rosso scuro (famoso come rosso Alfa) ad una tinta notevolmente più accesa, nota come rosso corsa. Nello schema FIA, le auto francesi come la Bugatti sono blu, le tedesche come la BMW e la Porsche bianche, le inglesi Lotus Cars e Jaguar verdi, eccetera. Tale colorazione è rimasta immutata per le Ferrari di serie, mentre per quelle di formula uno, dopo l'acquisizione Fiat, ci sono state variazioni di tonalità: di anno in anno, più chiare o più scure, assecondando gli interessi degli sponsor.
Vetture [modifica]
Le autovetture Ferrari, notevoli per lo stile raffinato, opera di illustri progettisti e designer quali Pininfarina e Giugiaro, sono da molto tempo oggetto del desiderio per ricchi e giovani di tutto il mondo, particolarmente negli Stati Uniti dove il marchio ha riscosso molto successo, ma anche nei nuovi mercati dell'Est e dell'Oriente. Altri designer e case che hanno lavorato per Ferrari durante gli anni comprendono Scaglietti, Bertone e Vignale. I motori impiegati nelle autovetture Ferrari sono prevalentemente dei V8 e V12.
Nel luglio 2009 è stata presentata in anteprima la Ferrari 458 Italia, destinata ad entrare in produzione nel 2010. In seguito sono state presentate la 599 GTO e la SA Aperta, costruita in 80 esemplari per celebrare gli 80 anni di Pininfarina.
Stradali [modifica]
In produzione [modifica]
8 cilindri:
California (2008)
458 Italia (2009)
12 cilindri:
599 GTO (2010)
599 GTB Fiorano (2006)
Ferrari SA Aperta (2010)
Da competizione ed utilizzo esclusivo in pista [modifica]
In produzione [modifica]
F1 [modifica]
Ferrari F10 (2010)
Altre competizioni [modifica]
F430 Challenge (2006)
F430 GT2
F430 GT3
Fuori produzione [modifica]
Ferrari 550 Maranello GTC
F1 & F2 [modifica]
Ferrari 125 F1
Ferrari 166 F2
Ferrari 275 F1
Ferrari 340 F1
Ferrari 375 F1
Ferrari 500 F2 2P
Ferrari 553 F2
Ferrari 553 F1
Ferrari 625 F1
Ferrari 555 F1
Ferrari D50 P
Ferrari 801 F1
Dino 156 F2
Ferrari 246 F1
Ferrari 256 F1
Ferrari 156 F1 PC
Ferrari 156 F1-63
Ferrari 158 F1 PC
Ferrari 512 F1
Dino 166 F2
Ferrari 312 F1
Ferrari 312 B
Ferrari 312 B2
Ferrari 312 B3
Ferrari 312 B3-74
Ferrari 312 T PC
Ferrari 312 T2 P 2C
Ferrari 312 T3
Ferrari 312 T4 PC
Ferrari 312 T5
Ferrari 126 CK
Ferrari 126 C2 C
Ferrari 126 C3 C
Ferrari 126 C4
Ferrari 156-85
Ferrari F1-86
Ferrari F1-87
Ferrari F1-87/88C
Ferrari 639 (Vettura Laboratorio)
Ferrari 640 F1 (F1-89)
Ferrari 641/1 F1 (F1-90)
Ferrari 641/2 F1 (F1-90)
Ferrari 642 (F1-91)
Ferrari 643 (F1-91)
Ferrari F92 A
Ferrari F92 AT
Ferrari F93 A
Ferrari 412 T1
Ferrari 412 T1B
Ferrari 412 T2
Ferrari F310
Ferrari F310B
Ferrari F300
Ferrari F399 C
Ferrari F1-2000 PC
Ferrari F2001 PC
Ferrari F2002 PC
Ferrari F2003GA PC
Ferrari F2004 PC
Ferrari F2005
Ferrari 248 F1
Ferrari F2007 PC
Ferrari F2008 C
Ferrari F60
Ferrari F150
("P" indica che la vettura ha vinto il Titolo Mondiale Piloti, "C" che ha vinto quello Costruttori.)
XX Programmes [modifica]
Ferrari FXX
Ferrari 599XX
Altre competizioni [modifica]
125 S
159 S
166 S
166 SC
166 MM
166 Inter Corsa
166 Inter Sport
195 S
212 Export
340 America
225 S
250 S
340 Mexico
375 Indy
250 MM
166 MM-53
340 MM
370 MM
375 MM
735 S
500 Mondial
625 TF
375 Plus
750 Monza
250 Monza
118 LM
121 LM
410 S
290 MM
290 S
500 TR
625 LM
860 Monza
315 S
335 S
500 TRC
250 GT Competizione
412 MI
250 Testa Rossa
196 S
246 S
246 SP
196 SP
286 SP
248 SP
268 SP
330 LMB
250 GTO
250 P
250 Le Mans
250 GTO-64
275 P
330 P
275 P2
330 P2
365 P2
365 P2/3
Dino 166 P
Dino 206 S
Dino 206 SP
330 P3
330 P3/4
330 P4
412 P
350 CanAm
612 CanAm
212 E
312 P
512 S
512 M
312 PB
712 CanAm
512 BB LM
F40 LM
333 SP
F355 Challenge
F40 GTE
F50 GT
550 GT
360 Challenge
550 Millennio
550 GTS
550 GTO
360 GT
575 GTC
Prototipi [modifica]
512 Modulo
Cart
Mythos
Rossa Concept
GG50
Millechili
F430 Spider Biofuel
599 HY-KERS
Ferrari personalizzate [modifica]
FX
P4/5
SP1
P540 Superfast Aperta
Bibliografia [modifica]
Giulio Rancati, Franco Carsico, Ferrari che macchine, Milano, EIM, 1996.
Luca Dal Monte-Umberto Zapelloni, La Rossa e le Altre, Baldini & Castoldi, 2000
Sergio Massaro, Ferrari, un mito, Demetra, 2002, ISBN 88-440-2558-2
Paolo D'Alessio, Fantastic Ferrari, Gribaudo, 2004, ISBN 88-8058-881-8
Note [modifica]
^ Articolo di Quattroruote
^ Franco Cortese su “virtualcar.it”
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Ferrari
Collegamenti esterni [modifica]
(IT, EN) Sito ufficiale
(IT, EN) Sito della Galleria Ferrari
In produzione [modifica]
F1 [modifica]
Ferrari F10 (2010)
Altre competizioni [modifica]
F430 Challenge (2006)
F430 GT2
F430 GT3
Fuori produzione [modifica]
Ferrari 550 Maranello GTC
F1 & F2 [modifica]
Ferrari 125 F1
Ferrari 166 F2
Ferrari 275 F1
Ferrari 340 F1
Ferrari 375 F1
Ferrari 500 F2 2P
Ferrari 553 F2
Ferrari 553 F1
Ferrari 625 F1
Ferrari 555 F1
Ferrari D50 P
Ferrari 801 F1
Dino 156 F2
Ferrari 246 F1
Ferrari 256 F1
Ferrari 156 F1 PC
Ferrari 156 F1-63
Ferrari 158 F1 PC
Ferrari 512 F1
Dino 166 F2
Ferrari 312 F1
Ferrari 312 B
Ferrari 312 B2
Ferrari 312 B3
Ferrari 312 B3-74
Ferrari 312 T PC
Ferrari 312 T2 P 2C
Ferrari 312 T3
Ferrari 312 T4 PC
Ferrari 312 T5
Ferrari 126 CK
Ferrari 126 C2 C
Ferrari 126 C3 C
Ferrari 126 C4
Ferrari 156-85
Ferrari F1-86
Ferrari F1-87
Ferrari F1-87/88C
Ferrari 639 (Vettura Laboratorio)
Ferrari 640 F1 (F1-89)
Ferrari 641/1 F1 (F1-90)
Ferrari 641/2 F1 (F1-90)
Ferrari 642 (F1-91)
Ferrari 643 (F1-91)
Ferrari F92 A
Ferrari F92 AT
Ferrari F93 A
Ferrari 412 T1
Ferrari 412 T1B
Ferrari 412 T2
Ferrari F310
Ferrari F310B
Ferrari F300
Ferrari F399 C
Ferrari F1-2000 PC
Ferrari F2001 PC
Ferrari F2002 PC
Ferrari F2003GA PC
Ferrari F2004 PC
Ferrari F2005
Ferrari 248 F1
Ferrari F2007 PC
Ferrari F2008 C
Ferrari F60
Ferrari F150
("P" indica che la vettura ha vinto il Titolo Mondiale Piloti, "C" che ha vinto quello Costruttori.)
XX Programmes [modifica]
Ferrari FXX
Ferrari 599XX
Altre competizioni [modifica]
125 S
159 S
166 S
166 SC
166 MM
166 Inter Corsa
166 Inter Sport
195 S
212 Export
340 America
225 S
250 S
340 Mexico
375 Indy
250 MM
166 MM-53
340 MM
370 MM
375 MM
735 S
500 Mondial
625 TF
375 Plus
750 Monza
250 Monza
118 LM
121 LM
410 S
290 MM
290 S
500 TR
625 LM
860 Monza
315 S
335 S
500 TRC
250 GT Competizione
412 MI
250 Testa Rossa
196 S
246 S
246 SP
196 SP
286 SP
248 SP
268 SP
330 LMB
250 GTO
250 P
250 Le Mans
250 GTO-64
275 P
330 P
275 P2
330 P2
365 P2
365 P2/3
Dino 166 P
Dino 206 S
Dino 206 SP
330 P3
330 P3/4
330 P4
412 P
350 CanAm
612 CanAm
212 E
312 P
512 S
512 M
312 PB
712 CanAm
512 BB LM
F40 LM
333 SP
F355 Challenge
F40 GTE
F50 GT
550 GT
360 Challenge
550 Millennio
550 GTS
550 GTO
360 GT
575 GTC
Prototipi [modifica]
512 Modulo
Cart
Mythos
Rossa Concept
GG50
Millechili
F430 Spider Biofuel
599 HY-KERS
Ferrari personalizzate [modifica]
FX
P4/5
SP1
P540 Superfast Aperta
Bibliografia [modifica]
Giulio Rancati, Franco Carsico, Ferrari che macchine, Milano, EIM, 1996.
Luca Dal Monte-Umberto Zapelloni, La Rossa e le Altre, Baldini & Castoldi, 2000
Sergio Massaro, Ferrari, un mito, Demetra, 2002, ISBN 88-440-2558-2
Paolo D'Alessio, Fantastic Ferrari, Gribaudo, 2004, ISBN 88-8058-881-8
Note [modifica]
^ Articolo di Quattroruote
^ Franco Cortese su “virtualcar.it”
Altri progetti [modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Ferrari
Collegamenti esterni [modifica]
(IT, EN) Sito ufficiale
(IT, EN) Sito della Galleria Ferrari
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