Pietro Berti

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VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

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Anchorage

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domenica 26 aprile 2009

IL SENSO DELLA DEMOCRAZIA



IL SENSO DELLA DEMOCRAZIA
Il termine democrazia deriva dal greco δήμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo . Aurelio Saffi ha detto « La vita di un popolo non consiste nel diritto di eleggere i propri rappresentanti, ma nell'invigilarli, nel dirigerli sulla via, nel trasmettere loro la propria ispirazione. Nelle piccole repubbliche antiche, il popolo era chiamato a decidere intorno le leggi proposte. Nei grandi Stati moderni, l'associazione deve supplire all'esercizio impossibile di quel diritto. L'opinione del Paese dovrebbe legalmente, normalmente rivelarsi al governo intorno a ogni cosa che tocca i più. ». Mentre Walt Whitman in Prospettive democratiche così sosteneva « Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto. ». Ho ricevuto 3 commenti sul mio blog (di cui do l’URL http://pietrobertiimola.blogspot.com/2009/04/non-ce-limite-al-degrado.html#comments per consentire a tutti di comprendere a pieno il senso di questo mio intervento) che hanno risvegliato in me alcune riflessioni sul senso della democrazia, su come sia facile usare questa parola e fregiarsene salvo poi tenere ed assumere posizioni assolutamente totalitarie, su quanto superficialmente si dia per scontato il perdurare di un concetto che in sé non si può nella realtà mai ritenere sufficientemente compiuto o maturato né nei popoli, né nelle civiltà né tanto meno nei singoli che ne fanno parte.

In merito a questi 3 commenti che ho ospitato sul mio blog, peraltro dando dimostrazione di gran democrazia perché non ho né aggiunto né tolto nulla di quello che è stato espresso liberamente, così altrettanto liberamente intendo esprimere alcuni concetti che reputo, alla luce di quanto ho letto fondamentali.
Il primo fra tutti è quello che sancisce che l’educazione non è patrimonio né del centro, né della destra né della sinistra: appartiene a tutti ed assieme all’educazione le metodologie espressive possono essere in certi casi colorite ma quando diventano pura e mera volgarità non meriterebbero di essere citate.
Il secondo è che il mio pensiero nei vostri confronti lo ho espresso semplicemente dandovi voce; ossia, lasciando che i termini da voi usati parlassero per voi ed esprimessero completamente quello che siete e quello che rappresentate. In via preliminare, concludendo questa mia prima analisi, tengo a specificare che qualunque persona normale legga un commento su un blog di una persona che 1° non ha il coraggio di firmarsi; 2° utilizza delle parole volgari; 3° offende più persone contemporaneamente travalicando completamente quello che potrebbe essere una critica politica o una critica nei confronti della religione o una critica nei confronti dello Stato Vaticano; sappia giungere da sola – come dimostrano già alcuni commenti di risposta ai vostri commenti – alle uniche conclusioni possibili.
Tutto ciò premesso, vi comunico che voi potrete intervenire sul mio blog tutte le volte che vorrete esprimendo liberamente tutti i concetti a voi cari, ma vi chiedo, per cortesia, di eliminare dalle vostre “metodologie espressive” le volgarità; di contro, mi vedrò costretto a pubblicare sì il vostro commento ma altrettanto a riempirlo di omissis dove il linguaggio utilizzato non sia consono. Vi ricordo che a questi blog, e a questi commenti, possono accedere anche persone di età inferiore ai 18 anni e, sinceramente, mi sembrerebbe quanto meno aberrante che dei ragazzini facessero propri i linguaggi che voi utilizzate con così tanta facilità.
In merito a quanto viene detto sulla cacciata del Vaticano dall’Italia, volevo ricordare alle persone che hanno scritto questo che il Vaticano non appartiene al territorio della Repubblica Italiana in quanto Stato a sé stante, come stato a sé stante è la Repubblica di San Marino. Quindi, chi ha scritto questa corbelleria sarebbe meglio che si documentasse su qualunque testo di diritto pubblico o peggio di geografia. In merito invece alla considerazione che voi fate nei confronti delle donne italiane che a quanto pare hanno come colpa quella di voler instaurare relazioni eterosessuali sinceramente date dimostrazione, con le parole che usate, dell’estrinsecazione del concetto delle vera intolleranza, in quanto voi vi permettete di criticare le scelte altrui pretendendo che gli altri vi debbano aderire per forza. Alla faccia della democrazia …!
In merito a questo filo-islamismo che tutti voi e tutte voi tanto vantate, apprezzate, condividete al punto da appoggiarne un’eventuale governo di coalizione con voi in Italia ritengo utile avvertirvi del fatto che proprio perché siete in Italia, in Repubblica e sotto democrazia, che siete libere/i di esprimervi come volete . Differentemente se quello che dite e fate in democrazia lo andaste a dire e a fare in qualunque regime che adotta la legge islamica (es. Afghanistan, Arabia Saudita, Yemen, Somalia, Pakistan, il già citato Iran, solo per fare alcuni esempi) se vi va bene finite condannati da una corte islamica a regime di carcere duro a vita, se vi va bene. Se vi va male venite condannati a morte tramite impiccagione se avete commesso reati di opinione o reati comuni ; se questi sono aggravati viene prevista l’amputazione in pubblico della lingua per gli uomini e degli arti se i reati sono differenti da quelli di opinione. Tutto ciò alle donne non può essere fatto perché verrebbero esposte delle parti del corpo che devono necessariamente restare coperte, e quindi se il reato non ha a che fare con la sfera sessuale, viene adottata l’impiccagione pubblica alle gru. Se invece il reato ha a che fare con la sfera sessuale le donne vengono avvolte in un lenzuolo, testa compresa, alla fine della quale viene messa una corda per evitare che il lenzuolo possa aprirsi, vengono sepolte in terra fino alle costole e vengono lapidate dal popolo. Consiglierei a chi ha il palato forte di visionare i documenti sulla pena di morte e sulle sue metodologie applicative nei paesi islamici. Da quello che si vede nelle immagini sicuramente si desume quanto questa gente non abbia il benché minimo rispetto dei diritti umani. Ulteriore aberrazione che si nota è quella che i sassi vengono lanciati indifferentemente da uomini, ragazzi e donne.
A titolo personale io esprimo la mia più assoluta contrarietà di fronte alla richiesta di adozione da parte di una coppia omosessuale, tenendo ben presente, tra l’altro, tutte le coppie che non potendo aver figli ma avendo tutte le caratteristiche per poter ottenere un’adozione si trovano dal punto di vista burocratico a dover affrontare lungaggini e costi esorbitanti (anche perché è ad oggi più praticabile l’adozione internazionale rispetto a quella nazionale in quanto in Italia il numero di minori dichiarati adottabili è esiguo rispetto alle coppie che richiedono l’adozione).
In merito alla considerazione dell’aborto come metodo contraccettivo sinceramente spero di non aver capito il significato che si vuole dare a questa frase. Al contempo, se l’avessi capito dovrei pensare che una donna che rimane incinta “accidentalmente” possa considerare l’ipotesi di praticare una semplice contraccezione abortendo. Evidentemente, le persone di cui sopra non hanno la benché minima idea e, soprattutto, non danno il benché minimo valore né alla donna né alla vita che porta dentro di sé. Paragonare l’aborto alla contraccezione è semplicemente aberrante, mostruoso ed estremamente svilente di tutto quello che significa il diritto di poter nascere.
In merito ai vostri commenti politici vi posso assicurare che sono molto tranquillo. Sono modestamente cristiano ed ancor più modestamente cattolico. Certo, non mi vergogno di esserlo né tanto meno di dirlo. Inoltre, come potete vedere dal mio curriculum sono entrato in DC da ragazzino ho seguito l’amico Casini nella scelta della fondazione del CCD e lo stesso ho fatto quando ha deciso di far nascere l’UDC. Ero, sono, resto democristiano. Ed è grazie a noi democristiani che voi dell’estrema sinistra che odiate tutto ciò che non sia conforme alla vostra ideologia potete liberamente esprimere e fare senza che nessuno vi contesti nulla. Dimenticavo, a proposito della libertà di espressione, in tutti i paesi che si reputano civili, quando un capo di Stato viene in visita, indipendentemente dallo Stato che rappresenti, gli si riserva il palco per potersi esprimere. Ciò avviene normalmente. La nostra democrazia è talmente grande che ha permesso a gente come voi coadiuvata da pseudo intellettualoidi che ahimè insegnano nelle nostre università a preparare un documento di condanna senza appello nei confronti di un Capo di Stato che si apprestava a far visita e a portare un saluto all’università de “La Sapienza” di Roma. Ebbene, ribadisco, la nostra grande democrazia ha fatto in modo che il Capo di Stato (e cioè il Papa) annullasse il discorso ed anche la semplice visita all’università. Questa è l’applicazione del vostro concetto di democrazia! E siete stati ancor più “democratici” quando, venuti a conoscenza del fatto che il Papa aveva rinunciato a presentare il suo discorso in università, avete sostenuto che non lo ha fatto perché impaurito da voi. Congratulazioni! Tra le tante stupidaggini peraltro risibili che ho visto fare ai centri sociali, ai collettivi, alla sinistra antagonista, alla CGIL, quella di riuscire a non far parlare il Papa, quale Capo di Stato, e di contro osannare, invece, l’entourage politica della Repubblica Popolare Cinese in visita in Italia dimenticandovi l’invasione del Tibet e la repressione mai sopita del popolo Tibetano, piazza Tien-An-Men, le esecuzioni capitali che vengono praticate negli stadi in forma massificata, facendo in modo che il colpo che viene sparato alla nuca del condannato non lo uccida subito affinché sia possibile l’immediato espianto degli organi venduti poi dalla sanità cinese agli occidentali a prezzi altissimi.
Da cattolico poi posso assicurarvi che una volta battezzati e cresimati, indipendentemente dalle scelte che si vogliono fare in vita futura, ebbene tali sacramenti non sono cancellabili in quanto sono rivolti a quello in cui voi non credete, cioè, alla nostra anima immortale.
In merito ai borghesi, sembrerà strano, ma se ne trovano sempre di più a sinistra che da altre parti. Questo dovrebbe farvi meditare.



6 commenti:

  1. condivido pienamente quanto hai scritto ed apprezzo tantissimo la citazione che hai fatto di W.Whitman. G.F.T. Bo

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  2. pochissimi al tuo posto avrebbero dato spazio ad un dissenso così espresso! mi congratulo con te. T.R. BO

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  3. con le foto che hai scelto e gli articoli che hai,scrittio,fino ad ora,hai dimostrato,non solo di sapere quello che dici,ma che te ne intendi,veramente digeopolitica e di violazioni di diritti umani.senza girare intorno agli argomenti.questo significa,saper far politica,altro che delbono,grillini,pasquino e cazzola...guazza,senza dubbio e te in provincia.ok.ok.ok.sandra vannucchi.bo.

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  4. vorrei rispondere ai commenti dei due lettori che uno nel post largo ai giovani e l'altro nel post D'Alema e Di Pietro ai ferri corti. entrambi i lettori concludono per l'astensione dal voto come decisione di protesta. io credo che nell'astensionismo ci sia solo la rinuncia al diritto di voto. in quanto con l'astensionismo si rinuncia ad un diritto che abbiamo conquistato con tanta difficoltà, per me l'astensionismo rappresenta il comportamente più deteriore dell'elettore. infatti, i partiti da cui quell'elettore si astengono di votare non trarranno alcun concreto danno dalla rinuncia all'esercizio di voto di quell'elettore. credo invece che il metodo migliore per manifestare il proprio dissenso stia nel votare per un altro e diverso partito. infatti, sottraendo il numero degli eletti nelle fila del partito per cui si votava prima quel partito già paga il primo scotto dell'averci deluso; ma, il secondo e più vero modo per penalizzare il partito che ci ha deluso è di esprimere il nostro voto in favore di un altro partito proprio danneggiando il partito che appunto non è stato in grado di soddisfare le nostre aspettative. io credo che questo sia l'unico vero comportamento da elettore. IL VOTO DI OGNUNO DI NOI HA UN ENORME VALORE, MA SOLO SE DI ESSO SIAMO IN GRADO DI FARNE UN USO CORRETTO. DIVENTIAMO ELETTORI RESPONSABILI, E BASTA CON L'ASTENSIONISMO! Roberta S. BO

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  5. il reportage fotografico che hai inserito commenta in modo straordinario le tue parole. hai detto e scritto cose molto vere.

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  6. la democrazia è una condizione da difendere e non va mai ritenuta come una realtà scontata. condivido le tue osservazioni. sergio grizzana m., bo

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