Pietro Berti

Pietro Berti

VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

PER ESPRIMERE IL VOSTRO PARERE

PER CHI VOLESSE ESPRIMERE IL PROPRIO PARERE SUGLI ARGOMENTI TRATTATI O VOLESSE RICHIEDERE IN MERITO AGLI STESSI DELUCIDAZIONI O CHIARIMENTI, E' POSSIBILE COMUNICARE CON ME INVIANDO UN COMMENTO (cliccando sulla scritta "commenti" è possibile inviare un commento anche in modo anonimo, selezionando l'apposito profilo che sarà pubblicato dopo l'approvazione) OPPURE TRAMITE MAIL (cliccando sulla bustina che compare accanto alla scritta "commenti")







FUSIORARI NEL MONDO

Majai Phoria


UN UOMO GIACE TRAFITTO DA UN RAGGIO DI SOLE, ED E’ SUBITO SERA

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

VIAGGIA CON RYANAIR

JE ME SOUVIENS

JE ME SOUVIENS

VILLA BERTI VIA BEL POGGIO N. 13 IMOLA http://www.villaberti.it/


Condizioni per l'utilizzo degli articoli pubblicati su questo blog

I contenuti degli articoli pubblicati in questo blog potranno essere utilizzati esclusivamente citando la fonte e il suo autore. In difetto, si contravverrà alle leggi sul diritto morale d’autore.
Si precisa che la citazione dovrà recare la dicitura "Pietro Berti, [titolo post] in http://pietrobertiimola.blogspot.com/"
E' poi richiesto - in ipotesi di utilizzo e/o citazione di tutto o parte del contenuto di uno e/o più post di questo blog - di voler comunicare all'autore Pietro Berti anche tramite e-mail o commento sul blog stesso l'utilizzo fatto del proprio articolo al fine di eventualmente impedirne l'utilizzo per l' ipotesi in cui l'autore non condividesse (e/o desiderasse impedire) l'uso fattone.
Auguro a voi tutti un buon viaggio nel mio blog.

Anchorage

Anchorage

sabato 2 gennaio 2010

Emergenza Yemen, Summit mondiale contro Al Qaeda

TERRORISMO - L'OCCIDENTE SI MOBILITA
Emergenza Yemen, Summit mondiale contro Al Qaeda
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201001articoli/50871girata.asp

L’iniziativa di Brown. E Obama è furioso con la Cia
di MARCO BARDAZZI
L’emergenza-Yemen ha scalato rapidamente posizioni nell’agenda delle priorità della comunità internazionale e sembra ora destinata alla «top ten» dei guai planetari.

Il primo ministro britannico Gordon Brown ha annunciato la convocazione a Londra il 28 gennaio di una conferenza internazionale dedicata al paese della Penisola Arabica, che rischia di diventare una nuova roccaforte del terrorismo. L’iniziativa di Downing Street è la diretta conseguenza della preoccupazione dei servizi d’intelligence, che cresce con l’emergere di nuovi retroscena sul fallito attentato dell’aspirante kamikaze Umar Farouk Abdulmutallab, il nigeriano che il 25 dicembre ha cercato di far concludere in tragedia il volo Amsterdam-Detroit.

E gli stessi retroscena stanno facendo montare l’irritazione di Barack Obama per quelle che appaiono sempre più come clamorose falle nell’apparato di sicurezza americano: il presidente ha ricevuto un resoconto completo sulle indagini alle Hawaii, dove è in vacanza, e ha riconvocato i capi dell’antiterrorismo per martedì a Washington. Gli errori e le sottovalutazioni che emergono nel caso Abdulmutallab potrebbero costare il posto a qualcuno: in cima alla lista di chi viene indicato come a rischio, ci sono il ministro della Sicurezza interna Janet Napolitano e il Direttore nazionale dell’intelligence, Dennis Blair. A frenare Obama c’è però il lutto che ha appena colpito i servizi segreti: sette agenti della Cia, tra cui una donna che comandava l’unità, sono rimasti uccisi in un attacco kamikaze in Afghanistan, nella provincia di Khost.

«I vostri successi e perfino i vostri nomi resteranno ignoti ma il vostro sacrificio, grazie al quale sono stati sventati complotti e salvate molte vite, è profondamente apprezzato», ha scritto Obama, commentando le sette anonime stelle nere (una per ogni agente caduto) che si andranno ad aggiungere alle altre 90 incastonate all’ingresso del quartier generale di Langley, in Virginia. La vicenda del giovane nigeriano addestrato nello Yemen, è servita a rendere non più rinviabile una riflessione internazionale su cosa stia accadendo nel paese arabo. Brown ha scelto una data significativa per dar vita a un tavolo di lavoro in questo senso: il 28 gennaio a Londra era già in programma la conferenza sul futuro dell’Afghanistan, l’ex santuario di Al Qaeda dove i terroristi sono di nuovo all’offensiva.

Il primo ministro britannico approfitterà della presenza dei leader internazionali per mettere sotto i riflettori anche lo Yemen, in un momento in cui suscita timori analoghi a quelli afghani. «Il nuovo decennio - ha scritto Brown sul sito web di Downing Street - comincia come il precedente, con la creazione di un clima di paura da parte di Al Qaeda: c’è ora un nuovo quartier generale per il terrorismo, lo Yemen». Casa Bianca e Unione Europea hanno subito dato un forte appoggio all’iniziativa britannica, e Brown conta di coinvolgere anche l’Arabia Saudita e altri paesi del Golfo, per creare un gruppo battezzato «Amici dello Yemen» che aiuti il governo di Sana’a a reagire alla minaccia dell’integralismo islamico.

Obama nel frattempo potrebbe però decidere di accelerare e colpire i santuari del terrore yemeniti. Secondo il «Washington Post», ha ricevuto la conferma che Abdulmutallab ha incontrato il religioso Anwar al-Awlaki, che sta diventando agli occhi della Cia un mini Osama bin Laden. La casa nell’area montagnosa yemenita di Shabwa dove i due si sarebbero visti, è la stessa distrutta il 24 dicembre in un attacco aereo coordinato da Washington, che sembra aver mancato Awlaki. Il religioso yemenita-americano è lo stesso che avrebbe ispirato il maggiore dell’Esercito Nidal Hasan, autore il 5 novembre della sparatoria nella base di Fort Hood in Texas (13 morti). L’intelligence avrebbe inoltre detto a Obama che possono esserci fino a 300 seguaci di Al Qaeda attualmente in fase di addestramento nello Yemen.

Al presidente sono stati poi impietosamente dettagliati i passi falsi compiuti nel caso di Abdulmutallab. Secondo il «New York Times» era dall’estate scorsa che Cia e Nsa - l’agenzia per lo spionaggio elettronico - sapevano che in Yemen era in preparazione un attacco da far eseguire a un nigeriano. Un’informazione sottovalutata e non incrociata con l’allarme lanciato dallo padre del giovane terrorista, che aveva scongiurato gli Usa a intervenire per bloccarlo perché stava «preparando qualcosa di grosso».

Nessun commento:

Posta un commento

Presentazione candidature in quota UDC a Bologna - Lista Aldrovandi Sindaco

PLAYLIST MUSICALE 1^

Post più popolari

Elementi condivisi di PIETRO

Rachel

Rachel

FORZA JUVE! E BASTA. FORZA DRUGHI!

FORZA JUVE! E BASTA. FORZA DRUGHI!

GALWAY - IRLANDA

GALWAY - IRLANDA

PUNTA ARENAS

PUNTA ARENAS

VULCANO OSORNO

VULCANO OSORNO

Fairbanks

Fairbanks

Nicole Kidman - Birth , io sono Sean

Nicole Kidman - Birth , io sono Sean

DESERTO DI ATACAMA

DESERTO DI ATACAMA

Moorgh Lake Ramsey, Isle of Man

Moorgh Lake Ramsey, Isle of Man

Port Soderick

Port Soderick

TRAMONTO SU GERUSALEMME

TRAMONTO SU GERUSALEMME

Masada, l'inespugnabile

Masada, l'inespugnabile

KATYN

KATYN

I GUERRIERI DELLA NOTTE

I GUERRIERI DELLA NOTTE

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

THE WOLFMAN

THE WOLFMAN

Sistema Solare

Sistema Solare

TOMBSTONE

TOMBSTONE

coco

coco

PLAYLIST MUSICALE I^

Rebecca Hall

Rebecca Hall