Pietro Berti

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Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam

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Anchorage

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venerdì 26 novembre 2010

Légion étrangère & Legión Extranjera Española







Una legione straniera è una forza militare, originariamente istituita da un monarca, che consiste di stranieri che non sono di norma sudditi del re o cittadini della nazione. Poiché i suoi componenti sono sempre in servizio, non ha la stessa struttura di un reggimento.
Molte nazioni, ad esempio il Regno Unito con la "Legione Tedesca del Re", ebbero queste legioni in epoca antecedente al XX secolo.
Le uniche due rimaste al giorno d'oggi sono quelle di Francia e Spagna.


Legione straniera francese


La Legione straniera francese (in francese Légion étrangère) è uno storico corpo militare d'élite francese, strutturato su 11 reggimenti, di cui 8 sul suolo francese e 3 oltremare. Attualmente la Legione conta 7.699 uomini suddivisi tra 413 ufficiali, 1.741 sottufficiali, e 5.545 legionari[1].


Storia
La Legione fu fondata da re Luigi Filippo il 9 marzo 1831, a supporto della sua guerra in Algeria, incorporando tutti gli stranieri che avessero voluto firmare volontariamente un ingaggio. Il primo scontro a fuoco fu sostenuto alla Maison Carrée e il reggimento si comportò tanto bene da meritare le spalline rosse e verdi dei Granatieri e il tricolore francese.
Dopo la guerra d'Algeria partecipò alla guerra di Crimea insieme ai piemontesi a Sebastopoli, poi combatté a Magenta, Solferino e Montebello contro gli austriaci.
Soccorse poi Massimiliano I del Messico in Messico, dove però vennero seriamente messi in difficoltà dai messicani: il 30 aprile 1863, nel villaggio di Camerone, una piccola colonna della Legione, al comando del capitano Danjou, fu attaccata e decimata, nonostante il valore dei legionari, dai patrioti messicani. Quel giorno di gloria è tutt'oggi ricordato come la festa del Corpo.
Ambiente ottimale per numerosi film con attori come Gary Cooper e Marlene Dietrich, aveva sede a Sidi Bel Abbes. Nella seconda guerra mondiale la 13ème Demi-brigade de la Légion Étrangère (13ème DBLE) fece parte delle "Forze della Francia Libera", comandate dal generale Charles de Gaulle, e combatté in Norvegia, Africa, Italia e Germania.
Sconfitta in Indocina (battaglia di Dien Bien Phu) nel 1954 la Legione tornò in Algeria, da dove poi si trasferì sul territorio metropolitano francese e in Corsica, dopo l'indipendenza del paese arabo-africano.
Oggi, come allora, fa parte integrante dell'esercito francese ed è spesso impegnata in missioni di pronto intervento e di peace keeping oltre confine.


Composizione e addestramento
Seppure non esistano disposizioni particolari di legge che vietino il reclutamento femminile nel Corpo, la sua composizione rimane esclusivamente fatta di volontari stranieri maschi sotto comando francese. Difatti le donne non sono ancora accettate, anche se alcuni ufficiali e sottufficiali donne dell'esercito francese risultano distaccate presso alcuni suoi reparti.
Al 2008 un terzo dei volontari proveniva dall'Europa Occidentale, tra cui la Francia, un terzo dei paesi dell'Europa Orientale e un terzo dal resto del mondo, che si divide tra il 10% in America latina il 10% in Asia e il 10% dal Maghreb, l'Africa, il Medio Oriente. La particolarità dell'ingaggio offre all'aspirante legionario la possibilità di potersi arruolare con un'identità fittizia, anche se non vengono più accettati i candidati condannati per reati gravi. Ciò garantisce a chiunque voglia vestire i panni del legionario la possibilità di tagliare ogni ponte col suo passato e diventare un soldato al servizio della Francia e trovare nella Legione una nuova casa e una nuova famiglia (da qui, il motto: «LEGIO PATRIA NOSTRA», «La Legione è la nostra Patria»).
Dopo una selezione di carattere fisico e psicoattitudinale, l'aspirante legionario viene inviato presso il centro di Castelnaudary del 4º Reggimento Stranieri (4° RE) dove dovrà sottoporsi ad un durissimo corso di addestramento di base dalla durata di quattro mesi, che in caso di successo culminerà con la consegna al neo legionario del tanto agognato "Kepi blanc", il tipico copricapo della legione. Successivamente il personale viene inviato ai Reggimenti operativi.[2]
La durata della ferma è di cinque anni, ulteriormente prorogabili di sei mesi in sei mesi o di anno in anno. L'età considerata per l'arruolamento oscilla tra i 17 ed i 40 anni. Dopo la ferma obbligatoria un legionario ha la possibilità di diventare cittadino francese privilegiato senza pagare spese accessorie, di riappropriarsi della propria vera identità e di essere collocato al lavoro. Per quanto riguarda il fattore della diserzione, ogni anno è stimata una media di circa 250 giovani legionari che fuggono dalla vita militare.
Le unità della Legione
I reggimenti e la loro dislocazione:
Francia metropolitana
Comando della Legione straniera (COM.LE), Quartier Generale, basato a Aubagne
1º Reggimento straniero (1° RE), basato a Aubagne (800 uomini)
4º Reggimento straniero (4° RE), basato a Castelnaudary (addestramento) (570 uomini più i volontari in addestramento)
Gruppo di reclutamento della Legione straniera (GRLE) basato a Nogent-sur-Marne
1º Reggimento straniero di cavalleria (1° REC), basato a Orange (950 uomini)
1º Reggimento straniero del genio (1° REG), basato a Laudun (1.000 uomini)
2º Reggimento straniero del genio (2° REG), basato a Saint-Christol (870 uomini)
2º Reggimento straniero di fanteria (2° REI), basato a Nîmes (1.300 uomini),
2º Reggimento straniero paracadutisti (2° REP), basato a Calvi in Corsica (1.234 uomini)
Francia d'oltremare
3º Reggimento straniero di fanteria (3° REI), basato a Kourou nella Guiana francese (250 uomini e 380 turnanti)
13ª Mezza brigata della Legione Straniera (13ª DBLE), basata a Gibuti (740 uomini di cui 580 della Legione)
Distaccamento della Legione Straniera Mayotte (DLEM), basato a Dzaoudzi nell'arcipelago di Mayotte, (240 uomini: 80 della Legione e 160 turnanti)
Unità soppresse della Legione
1º reggimento straniero paracadutisti, (sciolto dopo il golpe di Algeri del 1961)
3º reggimento straniero paracadutisti, (sciolto nel 1955)
6º reggimento del genio, ricostituito nel 1999 nel 1º reggimento straniero del genio
le compagnie montate
5º reggimento straniero di fanteria, diviene 5º reggimento misto del Pacifico (stanziato nella Polinesia francese), diviene poi 5º reggimento straniero, (sciolto nel 2000)
Reggimento di marcia della Legione straniera, diviene il 3º reggimento di fanteria
11º reggimento di fanteria
12º reggimento di fanteria
21º reggimento di marcia dei volontari stranieri
22º reggimento di marcia dei volontari stranieri
23º reggimento di marcia dei volontari stranieri
2º reggimento straniero di cavalleria, sostituito dal Distaccamento della Legione straniera delle Mayotte
Deposito comune dei reggimenti stranieri (DCRE)
Gruppo di Ricognizione divisionale N° 97, (GRD 57)
Compagnie sahariane portate della Legione straniera, (CSPL)


Tradizioni della Legione


La Legione, dato il passo lento della marcia, sfila sempre per ultima nel corso della rassegna militare del 14 luglio sui Champs Elysées, in occasione della festa nazionale francese. Uno dei suoi simboli - una pagoda (ricordo del soggiorno in Indocina) ricca di elementi metallici che tintinnano ad ogni passo - produce un'impressione apparentemente non marziale, così come il passo di marcia che non è minimamente cadenzato e che si risolve ad essere una semplice, per quanto perfettamente sincrona, camminata.
Proprio il contrasto fra la fama militare assolutamente rimarchevole della Legione e queste sue tradizioni estranee all'orpello militaristico crea un certo pathos, assolutamente degno di nota.
I Legionari [modifica]
Legionari stranieri [modifica]

Vicenza 2004. A sinistra Federico Colombatto, classe 1913, il legionario più anziano d'Italia ripreso con il generale Franceschi, ex comandante della Legione straniera
Chris Madsen, agente federale americano.
Nicolas De Staël, pittore di origine russa.
Shapur Bakhtiar, primo ministro iraniano.
Blaise Cendrars, scrittore di origine svizzera.
Max Deutsch, compositore austriaco.
François Faber, ciclista lussemburghese.
Ante Gotovina, generale dell'esercito croato.
Hans Hartung, pittore.
Ernst Jünger, scrittore.
Norman Kerry, attore americano.
Arthur Koestler, scrittore.
Henry Lentulo, pioniere dell'odontoiatria.
Heliodor Píka, generale dell'esercito cecoslovacco.
Zinovi Pechkov, ufficiale e diplomatico.
Raoul Lufbery, aviatore americano.
Simon Murray, uomo d'affari e scrittore americano.
Peter Julien Ortiz, ufficiale dell'esercito americano.
Siegfried Freytag, asso dell'aviazione tedesca nella seconda guerra mondiale.
Lazzaro Ponticelli, veterano della Grande Guerra.
Cole Porter musicista americano.
Alan Seeger, poeta americano.
Milorad Ulemek, militante serbo.
William A. Wellman, regista americano.
David Shaltiel, generale e diplomatico israeliano.
Christian Simenon, politico belga, fratello del noto scrittore Georges Simenon.
Pal Nagy Bocsa y Sarközy, padre dell'attuale presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy.
Rolf Steiner (1933-1980), si arruolò nella Legione nel 1950, combatté in Indocina e in Algeria. Fu capo di mercenari in Biafra negli anni sessanta.
Akihiko Saito (1961-2005), fu ucciso in Iraq da insorti musulmani[3].
Tony Sloane, britannico, ha raccontato in un libro la sua avventura nella Legione nel 1988.
Hugo Geoffrey, austriaco, da semplice legionario diventò generale dell'esercito francese.
Miguel Atienza, criminale spagnolo.
Francesco Zola (1795–1847), padre di Emile Zola.
Legionari d'origine francese [modifica]
Alessandro Giuseppe Colonna-Walewski, figlio di Napoleone I.
Tenente colonnello, principe Dimitri Amilakhvari.
Generale Serge Andolenko.
Maresciallo François Achille Bazaine.
Maresciallo François Certain de Canrobert.
Capitano Danjou.
Colonnello Philippe Erulin.
John F. Hasey, capitano durante la seconda guerra mondiale e ufficiale della Central Intelligence Agency.
Maresciallo Pierre Koenig.
André Lalande.
Tenente della riserva Jean-Marie Le Pen.
Luigi II di Monaco.
Maresciallo e presidente della Repubblica Patrice de Mac-Mahon.
Il primo ministro Pierre Messmer, ex capitano della 13ème DBLE SGM, è stato ministro della difesa francese.
Joseph Plantevin, colonnello della Legione terminerà generale dell'esercito francese.
Kharaman-Khan Nazare Aga.
Pietro I di Serbia.
Maresciallo Armand Jacques Leroy de Saint-Arnaud.
Comandante di battaglione Hélie Denoix de Saint Marc, ex membro della resistenza e deportato a Buchenwald, partecipò al golpe di Algeri del 1961.
Capitano Pierre Sergent, deputato del Fronte Nazionale.
Colonnello Jeanpierre, soprannominato "Soleil".
Il principe Aage di Danimarca (1887-1940), bisnipote di Luigi Filippo di Francia e nipote di Cristiano IX di Danimarca, maggiore al 2° e 3° REI per diciotto anni, venne ucciso in combattimento a Taza in Marocco.
Albert de Tscharner, tenente colonnello d'origine svizzera.
Guy Marchand, cantante di varietà.
Jacques Pâris de Bollardière, legionario nella seconda guerra mondiale.
Legionari italiani [modifica]

Lazzaro Ponticelli (1897-2008), ex legionario francese ed ex alpino italiano della Grande Guerra

Per approfondire, vedi le voci Italiani nella Legione straniera francese e Antifascisti nella legione straniera.
« ...Gli Italiani sono buoni soldati. I legionari italiani si sono battuti da eroi nelle Argonne... »
(Un capitano della Legione a un arruolato volontario italiano, Parigi, 31 maggio 1927 )
La presenza degli italiani nella Legione è sempre stata numerosa. Dalle origini ai giorni nostri vi servirono circa in sessantamila. Ex ufficiali o soldati dell'esercito napoleonico[4], patrioti del Risorgimento, aristocratici, criminali incalliti, antifascisti, anarchici, fascisti e avventurieri cercarono tutti rifugio o azione sotto il kèpì bianco. Per fare un esempio: nel 1939 si arruolarono nella Legione 639 italiani, mentre dal 1944 al 1954, anno della caduta della fortezza di Dien Bien Phu, circa 10.000 italiani erano stati arruolati nella Legione straniera e per la maggior parte erano emigranti clandestini in Francia. Alla caduta della fortezza oltre 5.000 legionari italiani combattevano nella guerra d'Indocina, più di un migliaio erano i prigionieri di guerra italiani dei Viet Minh e oltre 1.300 erano i caduti in combattimento dal 1946! [5]
Da legionario a generale [modifica]

Vicenza 2004. A destra il generale Franceschi ex comandante della Legione straniera e alla sua destra il generale Vittorio Tresti
Il 10% dei posti degli ufficiali della Legione è riservato per regolamento agli ufficiali di provenienza straniera. Di conseguenza ogni legionario nel corso della sua carriera professionale può aspirare alla promozione nei ranghi degli ufficiali ed anche raggiungere il vertice della gerarchia militare come generale. Nel lungo corso della storia del Corpo quest'ultima opportunità e stata riservata solamente a due legionari, l'austriaco Hugo Geoffrey e l'italiano Vittorio Tresti. Hugo Geoffrey si arruolò nel 1938 per combattere i nazisti, mentre Vittorio Tresti varcò la caserma di Sidi Bel Abbes negli anni Cinquanta congedandosi con il grado di generale di divisione, oggi è responsabile per la F.S.A.L.E. della sezione italiana di ex legionari.
L'A.N.I.E.L. [modifica]

Magenta, 6 giugno 2004. Ex legionari dell'ANIEL ripresi dopo la sfilata in ricordo della battaglia di Magenta. Penultimo a destra Federico Colombatto, il legionario più anziano d'Italia
L'Associazione Nazionale Italiana ex Legionari della Legione straniera francese fu fondata a Padova il 25 ottobre del 1983 ed attualmente ha sede a Vicenza. Affiliata alla F.S.A.L.E. (Federation des Societes d'Ancien de la Légion étrangère) di Parigi si propone per statuto di tutelare gli interessi degli ex appartenenti al Corpo e di perseguirne le tradizioni.
Segretario Nazionale dell'Associazione è Francesco Luongo, e raggruppa qualche centinaia di iscritti. Fra le varie manifestazioni a cui partecipa vi è l'anniversario della battaglia di Magenta[6].



Comandanti della Legione straniera [modifica]
Elenco dei generali che hanno comandato la Legione straniera
Ispettorato della Legione straniera (IILE)
Paul Frederic Rollett
1931-1935
Ispettorato della Legione straniera (IILE)
Monclar
1948-1950
Gruppo autonomo della Legione straniera (GALE)
Jean Olié
1950-1951
Comando della Legione straniera (COLE)
colonel Lennuyeux
1955-1957
Ispettorato tecnico della Legione straniera (ITLE)
colonel Lennuyeux
1957-1958
Gardy
1958-1960
Morel
1960-1962
Lefort
1962-1964
Gruppo della Legione straniera (GLE)
Letestu
1972-1973
Fourreau
1973-1976
Goupil
1976-1980
Lardry
1980-1982
Coullon
1982-1984
Comando della Legione straniera (COM.LE)
Coullon
1984-1985
Roué
1985-1988
Le Corre
1988-1992
Colcomb
1992-1994
Piquemal
1994-1999
Grail
1999-2002
Franceschi
2002-2004
Dary
2004-2006
Pichot de Champfleury
2006-2009
Alain Bouquin
2009
Campagne militari
Missioni attuali
Queste missioni erano in corso fino al gennaio 2010:
Operazioni esterne
Guyana: Missione di presenza sul fiume Oyapok - Protezione alla base di lancio europea Ariane e vigilanza contro le attività illegali e clandestine- 3° REI
Mayotte: Prevenzione - DLEM
Gibuti: Prevenzione - 13ª DBLE, 1° REC, 2° REI e 2° REG
Afghanistan: Intervento - 1° REG, 2° REG, 1° REC e 2° REI
Costa d'Avorio Presenza 1° REC, 2° REI e 1° REG
Operazioni interne
Parigi: VIGIPARATE - 1° REC
Strasburgo: VIGIPARATE - 1° REC[7]
REI = Reggimento di fanteria
REC = Reggimento di cavalleria
DLEM = Distaccamento Legione straniera Mayotte
REG = Reggimento genio
13a DBLE = 13a mezza brigata della Legione straniera
REP = Reggimento paracadutisti
VIGIPARATE = controllo del territorio per ordine pubblico


Missioni del passato [modifica]
Algeria: 1831–1882
Spagna: 1835–1838
Crimea: 1854–1855
Italia: 1859
Messico: 1863–1867
Sud Orano: 1882–1907
Tonchino: 1883–1910
Formosa: 1885
Dahomey: 1892–1894
Sudan: 1893–1894
Madagascar: 1895–1901
Marocco: 1907–1914
Francia: 1914–1918
Estremo Oriente: 1914–1918
Tonchino: 1914–1940
Marocco: 1920–1935
Siria: 1925–1927
Seconda guerra mondiale: 1939–1945
Indocina: 1945–1954
Madagascar: 1947–1950
Tunisia: 1952–1954
Marocco: 1953–1956
Algeria: 1954–1961
Ciad : 1970
Libano: 1982-1983
Guerra del Golfo : 1991
Somalia: 1992-1993
Ruanda: 1995
Ciad: 1996
Congo-Brazzaville: 1997
Balcani: 1998-1999-2000
Costa d'Avorio: 2002-2003, operazione Liocorno
Ciad: 2008, EUFOR presso la frontiera est del Ciad
Afghanistan: dal 2001-2010


Legione spagnola


La Legione spagnola (in spagnolo Legión Española), in passato Legión Extranjera Española, è un'unità militare scelta dell'Esercito spagnolo


Storia
Fu fondata il 28 gennaio 1920 come reggimento composto da stranieri sul modello della legione straniera francese con un decreto regio (di Alfonso XIII) per rimpiazzare le truppe di coscritti nelle campagne coloniali. Nel 1920 la Spagna stava infatti fronteggiando la peggior rivolta scoppiata nel protettorato del Marocco, guidata da Abd el Krim.
Fu fortemente voluta da José Millán-Astray Terreros, che ne influenzò e modellò la mistica.[1][2][3] È detta anche "Tercio" ("Tercio" erano i reggimenti della Spagna rinascimentale considerati imbattibili).
Il 20 settembre arrivò la prima recluta (e questa data viene celebrata ogni anno). All'inizio il nuovo reggimento ebbe sede nel Cuartel del Rey a Ceuta sul Plaza de Colón. Il 2 settembre re Alfonso affidò il comando della legione al tenente colonnello di fanteria José Millán-Astray, che era stato il principale fautore dell'istituzione di questo reggimento. Francisco Franco fu uno dei membri fondatori della legione e secondo in comando dell'unità. La legione combatté in Marocco nella guerra del Rif (1926). Sia le truppe regolari spagnole sia la legione formarono l'esercito spagnolo in Africa. Nel 1934 sia truppe regolari sia la legione furono inviate in Spagna dal nuovo governo repubblicano per domare la rivolta di lavoratori scoppiata nelle Asturie.
Sotto la guida del tenente colonnello Juan Yagüe, l'esercito d'Africa giocò un ruolo molto importante nella guerra civile spagnola, schierandosi dal lato dei nazional-franchisti, che trassero grande vantaggio dalla disciplina e dalla professionalità di queste truppe. Dopo la vittoria dei franchisti nel 1939, la legione fu ridotta di numero e rimandata nei suoi quartieri in Marocco e quando quest'ultimo divenne indipendente nel 1956, la legione rimase come componente del presidio delle rimanenti enclave spagnole nord-africane.
Il 17 giugno 1970 unità della legione spararono e uccisero 11 dimostranti indipendentisti nel quartiere di Zemla a El-Aaiun (nel Sahara occidentale, cioè la Spagna sahariana). L'incidente, passato alla storia come Intifada di Zemla giocò un ruolo molto importante nello spingere il movimento anti-coloniale Sahrawi alla lotta armata che dura anche oggi, sebbene la Spagna avesse da tempo abbandonato il territorio, passandolo al Marocco.
Reclutamento
Nel corso della storia della legione i suoi ranghi sono stati composti principalmente dagli spagnoli, mentre gli stranieri ammontano al 25% circa. Dopo il 1987, la legione ha smesso di accettare gli stranieri, cambiando il suo nome in legione spagnola. Dopo la fine della coscrizione, l'esercito spagnolo sta accettando stranieri, ma solamente di origine spagnola (soprattutto dall'America centrale e meridionale), residenti in Spagna, precisamente dell'Argentina, Bolivia, Costa Rica, Colombia, Cuba, Chile, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, México, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Perú, Republica Dominicana, Uruguay e Venezuela, nonché della Guinea Equatoriale, compresi tra i 18 e i 28 anni, sia uomini che donne.La ferma volontaria è di 2 o 3 anni fino ad un massimo di 6.


Missioni e addestramento
Negli ultimi anni la legione spagnola è stata presente in Bosnia (nella missione Nato Sfor) e nella recente guerra in Iraq, dislocata a Najaf insieme alle truppe di El Salvador fino a quando non è salito al governo José Luis Rodríguez Zapatero, che ha dato seguito alle sue promesse elettorali di ritirare le truppe dall'Iraq. Nel 2005 fu anche impiegata in Afghanistan come parte della forza Nato Isaf.
Attualmente la legione partecipa soprattutto alle missioni di pace della NATO, è composta da una brigata di 5.000 uomini suddivisi in quattro tercio ed è alle dirette dipendenze dello stato maggiore spagnolo. È oggi dislocata nelle enclave spagnole in Nord Africa di Ceuta e Melilla, ma anche a Ronda e Almería nella Spagna del sud.

Legionari in parata
La legione resta un'unità d'élite molto disciplinata, cui uomini sono sottoposti ad addestramenti durissimi e anche brutali. La legione ha anche un'unità speciale conosciuta come BOEL (Bandera de Operaciones Especiales de la Legión = Unità per operazioni speciali della legione) composta da circa 500 uomini addestrati a ogni tipo di operazione (anche quelle antiterroristiche


Organizzazione



Brigata della Legión "Re Alfonso XIII" (Viator) Almería
Quartier Generale (Viator) (Almeria)
Tercio "Gran Capitán" I della Legión (Melilla)
I Bandera de La Legión "Comandante Franco"
II Bandera de La Legión "Carlos I" (sciolta)
Tercio "Duque de Alba" II della Legión (Ceuta)
IV Bandera de La Legión "Cristo de Lepanto"
V Bandera de La Legión "Gonzalo de Córdoba" (sciolta)
Tercio "Don Juan de Austria" III della Legión (Viator) (Almeria)
VII Bandera (battaglione) de La Legión "Valenzuela"
VIII Bandera de La Legión "Colón"
Tercio "Alessandro Farnese" IV de La Legión (Ronda) (Málaga)
X Bandera de La Legión "Millán Astray"
Gruppo di artiglieria da campagna de La Legión (Viator) (Almeria)
Gruppo di ricognizione (de Reconocimiento) de La Legión (Ronda) (Málaga)
Unità del genio (Zapadores) de La Legión (Viator) (Almeria))
Gruppo logistico de La Legión (Viator) (Almeria))
Bandera del Quartier Generale (Viator) (Almeria)
Compagnia Trasmissioni de La Legión (Viator) (Almeria)
Campagne militari [modifica]

Legionari durante una sfilata
Guerre del Rif o Sahara Spagnolo;
Difesa di Melilla, nel 1921;
Sbarco di Alhucemas;
Repressione dei rivoltosi nel 1934 nelle Asturie;
Guerra civile spagnola, nel 1936-1939 ;
Guerra dell'Ifni, nel 1957 ;
Missione umanitaria nel guerre di Bosnia, nel 1992;
Missione umanitaria in Albania (operazione Amanecer) nel 1997;
Participazione a la KFOR nel Kossovo nel 1999 ;
Operazione Enduring Freedom in Afghanistan;
Operazione di sicurezza conseguente alla seconda Guerra del Golfo.
Legionari famosi [modifica]
José Millán-Astray
Francisco Franco
Sisto Enrico di Borbone-Parma
Nacho Vidal (attore pornografico)
Legionari italiani [modifica]
Gabriele Sartori
Artorige Nozzoli, classe 1895, anarchico, nativo di Lastra a Signa, si arruolò nel 1928 prestando servizio per tre anni.
Ettore Muti
Licio Gelli
Andrea Ghira, criminale italiano, fu condannato dalla giustizia italiana per aver partecipato al Massacro del Circeo. Si arruolò nella Legione nel 1976 sotto il falso nome di Massimo Testa e ne fu espulso nel 1993 per reati legati alla tossicodipendenza. Caporalmaggiore nel BOEL, morì nel 1994 e fu sepolto nel cimitero della Legione a Melilla.
Rico Formento, ex colonnello degli alpini.
Denominazioni [modifica]
Tercio de extranjeros (1920 – 1925)
Tercio de Marruecos (1925)
El Tercio (1925 – 1937)
La Legión (1937 – attualmente)
Note [modifica]
^ Millán-Astray diede alla legione una particolare ideologia che evocava le tradizioni imperiali e cristiano-cattoliche della Spagna. Per esempio fu adottata un'unità reggimentale chiamata tercio, in ricordo delle formazioni di fanteria spagnole che nel XVI secolo, al tempo di Carlo V, rovesciarono le nazioni e seminarono il terrore sui campi di battaglia europei. Millán-Astray fece anche rivivere l'antica ideologia crociata, presentando i suoi uomini come artefici di una nuova Reconquista contro la civiltà islamica e poi come salvatori della Spagna, in lotta contro le malvagità del liberalismo democratico e del comunismo. Fu lui a coniare i motti Viva la morte e A me la legione.
^ SPA15-343 Cultura e civiltà del mondo ispanico, Southwestern University
^ Unità speciali durante la guerra civile spagnola
Voci correlate Legione straniera francese
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene file multimediali sulla Legione spagnola
Collegamenti esterni
(ES) Legión Española
(ES) La Legión Española
(ES) Amigos de la Legión Española
(ES) 12 de Octubre, videos de la fiesta nacional
(ES) Sito non ufficiale
(ES) Specwarnet report
(ES) Musica dalla legione
Biografia del colonnello Rico Formento [1]
Note di Andrea Ghira nella Legiòn [2]

estratto dal sito web http://it.wikipedia.org/wiki/Legione_straniera_spagnola

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